mario61 ha scritto: 28/05/2025, 15:28Jack ha scritto: 28/05/2025, 12:08 Arnautovic (che spero di non rivedere mai più nell'Inter) quest'anno in totale 7 gol in 908', in campionato 4 in 542 e solo 5 partite da titolare.
Il Napoi ha vinto anche grazie a Raspadori che quest'anno è finalmente esploso con 6 gol e Simeone che comunque un gol all'anno te lo porta e sono già due campionati consecutivi che va a segno (ultimo gol ad agosto '24 ). I cambi in attacco dell'Atalanta sono stati Brescianini, Samardzic e uno tra Zaniolo e Maldini; la Juve in effetti con Vlahovic meglio delle altre, la Roma Shomurodov, la Lazio Noslin, non ricordo chi è il cambio di Kean e nel Milan Jovic che per me vale Correa in quanto ad inutilità anche se in ruoli diversi.
l'atalanta aveva CDK che si alternava con gli altri due (hanno giocato in media 2200 minuti ciascuno), la Lazio ha giocato a volte con il 4-3-3 e i cinque attaccanti che hanno giocato di più sono, in ordine, Zaccagni, Castellanos, Isaksen, Dia e Pedro, Noslin è il sesto. Comunque nell'Inter io avuto netta la sensazione che una volta usciti i due attaccanti titolari non ci fosse più possibilità di segnare.
Abbiamo chiuso col miglior attacco della serie a e 29 gol solo in campionato dei panchinari (il Napoli ha vinto con 59, Juve quarta con 58 e Roma quinta con 56), gol dalla panchina non ho idea ma la differenza tra le squadre davanti è sempre minima, non mi sembra si possa dire che abbiamo perso per l'attacco. Uno dei motivi in realtà è proprio che nei periodi in cui non segnavano mai i due titolari Inzaghi ha continuato a mettere sempre, non erano in forma e a turno si sono anche fatti male. Non hanno certo brillato Arnautovic e Taremi ma la gestione di Inzaghi per me non è stata delle migliori come con Frattesi e come con Carlos Augusto che ha iniziato male ma grazie all'infortuno di Dimarco ha iniziato a giocare bene. Lo stesso vale per Bisseck post infortunio di Pavard, solo che se fai così con attaccanti over 30 magari non entrano in forma subito e poi per sfiga si rompono al momento sbagliato.