Noodles ha scritto: 02/05/2018, 12:02
Dietto ha scritto: 02/05/2018, 11:57
Dove leggi che sarebbe un indizio?
non ti fare pippe metafisiche sui miei post
ricominci con i post al sapore di supercazzola?
manco alla terza elementare, se non hai argomenti lascia perdere.
se ne hai, spiega cosa volevi dire con quel tuo ultimo post che non si è capito.
la mia infatti era una richiesta di spiegazioni.
Non vedo dove sia la supercazzola.
é molto semplice:
mi pare che stiate cercando di vedere delle spiegazioni e delle alte visioni da parte di Sorrentino che invece non le ha mai avuto.
Come ho detto sin dall'inizio, mi pare che abbia buttato lì della roba assolutamente slegata da qualsiasi contesto, senza alcuna giustificazione reale, ma solo come simbolismo.
Il simbolismo va bene, se vuol dire qualcosa. Se è un simbolo per qualcosa. Qui i simboli sono continui, buttati lì, e assolutamente vuoti. Sono centinaia di simboli visivi, concettuali, di dialogo, assolutamente vuoti.
Quello che state facendo voi è riempirlo di VOSTRE spiegazioni, che non sono quelle che ha pensato LUI.
E in più, non siete neanche d'accordo nè sulle spiegazioni, nè sulla struttura (la trama è lineare, banale e chiarissima, Scamarcio-Tarantini che cerca di fuggire dalla piccola realtà di provincia, individua in Lui il suo lasciapassare e fa di tutto per raggiungerlo). Non c'è nessuna pippa metafisica da farsi, e il simbolismo esasperato è solo uno stratagemma, a mio vedere, per distrarre il pubblico dal solito ridicolo film di denuncia antiberlusconiano, magari evitando anche una denuncia, vista l'assurdità che ne esce fuori.
Quello che ne esce fuori, per me, è una macchietta di film, di chi non ha avuto il coraggio di fare un film di denuncia e neanche di non farlo, ma è rimasto in ridicolo limbo in cui si autocelebra. ridicola la scena finale con Apicella geloso, per fare un esempio.
La prestazione di Servillo è censurabile, ed è ancora una volta un'indicazione di ciò che dicevo prima, quello è Berlusconi, ma evitiamo problemi, non lo fare troppo uguale. E Servillo è enormemente sopravvalutato. Il suo milanese è quello del Dogui. la differenza è che quello faceva film comici, di Natale. Lì la caricatura va bene.
Quando sono uscito dal cinema questo film non mi ha lasciato assolutamente nulla.
Meglio così?