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C'era una volta il Cinema

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BruceSmith
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 02/05/2018, 11:25

Noodles ha scritto: 02/05/2018, 11:23 la prossima sfida sarà quella di fare un film, senza storia, sceneggiatura, protagonisti e ragionamenti.

una puntata di quark.

senza Piero o Alberto Angela.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da mr.kerouac » 02/05/2018, 11:34

lebronpepps ha scritto: 25/04/2018, 21:22 Per fare un parallelo non chiederei a Bluto di farmi la recensione di un eventuale nuovo album di Jovanotti che vede testi scritti dalla Littizzetto
Se hai bisogno della recensione di un album del jova vuol dire che i problemi sono davvero profondi però
Ci sono squadre che a certe temperature si squagliano, altre che lievitano. Classe, storia: Milan.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Dietto » 02/05/2018, 11:42

Secondo me vi state facendo un sacco di pippe metafisiche, usando la vostra visione (che tra l'altro a volte confligge tra utente e utente) per giustificare con visioni che il regista non ha avuto un film di merda
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 02/05/2018, 11:45

Dietto ha scritto: 02/05/2018, 11:42 Secondo me vi state facendo un sacco di pippe metafisiche, usando la vostra visione (che tra l'altro a volte confligge tra utente e utente) per giustificare con visioni che il regista non ha avuto un film di merda

Sarebbe preoccupante se un grande film avesse una sola chiave di lettura o una sola interpretazione, quella di solito c'è con i film di Muccino :penso:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 02/05/2018, 11:47

Dietto ha scritto: 02/05/2018, 11:42 Secondo me vi state facendo un sacco di pippe metafisiche, usando la vostra visione (che tra l'altro a volte confligge tra utente e utente) per giustificare con visioni che il regista non ha avuto un film di merda

non riesco a capire come il fatto che le opinioni confliggano sia un indizio delle pippe metafisiche e del film di merda.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 02/05/2018, 11:50

Noodles ha scritto: 02/05/2018, 11:23 la prossima sfida sarà quella di fare un film, senza storia, sceneggiatura, protagonisti e ragionamenti.

Poi diventerebbe un film di Malick, quindi anche no :laughing:

P.s: come ho detto rinvio ogni giudizio alla seconda parte, ma solo una cosa su Servillo mi sento di dirla: è chiaro che non interpreta Berlusconi, così come non interpretava Andreotti nel Divo. In entrambi i casi interpreta una maschera, indossa la maschera di due personaggi che sono due diverse declinazioni del potere (non c'è niente di meno realistico e "mimetico" dell'Andreotti del Divo). Certo, tanto era sfuggevole e serafico il divo Giulio quanto è caricato e gigione Silvio nostro, ma restano maschere. La primissima volta che lo vediamo è truccato da odalisca, qualcosa vorrà dire.

E questo perché, per Sorrentino (ma anche per Pasolini, e riecco Salò), il potere è sempre irrealistico, inumano. Nella scena con la zoccola nella sauna il potere addirittura non ha volto e parla da un sintetizzatore vocale, come un automa.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 02/05/2018, 11:56

Bluto Blutarsky ha scritto: 02/05/2018, 11:50
Noodles ha scritto: 02/05/2018, 11:23 la prossima sfida sarà quella di fare un film, senza storia, sceneggiatura, protagonisti e ragionamenti.

Poi diventerebbe un film di Malick, quindi anche no :laughing:

P.s: come ho detto rinvio ogni giudizio alla seconda parte, ma solo una cosa su Servillo mi sento di dirla: è chiaro che non interpreta Berlusconi, così come non interpretava Andreotti nel Divo. In entrambi i casi interpreta una maschera, indossa la maschera di due personaggi che sono due diverse declinazioni del potere (non c'è niente di meno realistico e "mimetico" dell'Andreotti del Divo). Certo, tanto era sfuggevole e serafico il divo Giulio quanto è caricato e gigione Silvio nostro, ma restano maschere. La primissima volta che lo vediamo è truccato da odalisca, qualcosa vorrà dire.

E questo perché, per Sorrentino (ma anche per Pasolini, e riecco Salò), il potere è sempre irrealistico, inumano. Nella scena con la zoccola nella sauna il potere addirittura non ha volto e parla da un sintetizzatore vocale, come un automa.

sono d'accordo, ma con riserva.

in questo passaggio devi stare molto attento al confine che c'è tra maschera e caricatura.
perchè è molto labile, e se lo superi diventa una macchietta.

per il momento resiste, con credibilità, ma il rischio preso è molto più alto rispetto al Divo.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Dietto » 02/05/2018, 11:57

Noodles ha scritto: 02/05/2018, 11:47
Dietto ha scritto: 02/05/2018, 11:42 Secondo me vi state facendo un sacco di pippe metafisiche, usando la vostra visione (che tra l'altro a volte confligge tra utente e utente) per giustificare con visioni che il regista non ha avuto un film di merda

non riesco a capire come il fatto che le opinioni confliggano sia un indizio delle pippe metafisiche e del film di merda.

Dove leggi che sarebbe un indizio?
non ti fare pippe metafisiche sui miei post
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 02/05/2018, 12:02

Dietto ha scritto: 02/05/2018, 11:57
Noodles ha scritto: 02/05/2018, 11:47

non riesco a capire come il fatto che le opinioni confliggano sia un indizio delle pippe metafisiche e del film di merda.

Dove leggi che sarebbe un indizio?
non ti fare pippe metafisiche sui miei post

ricominci con i post al sapore di supercazzola?

manco alla terza elementare, se non hai argomenti lascia perdere.

se ne hai, spiega cosa volevi dire con quel tuo ultimo post che non si è capito.

la mia infatti era una richiesta di spiegazioni.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Dietto » 02/05/2018, 12:14

Noodles ha scritto: 02/05/2018, 12:02
Dietto ha scritto: 02/05/2018, 11:57

Dove leggi che sarebbe un indizio?
non ti fare pippe metafisiche sui miei post

ricominci con i post al sapore di supercazzola?

manco alla terza elementare, se non hai argomenti lascia perdere.

se ne hai, spiega cosa volevi dire con quel tuo ultimo post che non si è capito.

la mia infatti era una richiesta di spiegazioni.

Non vedo dove sia la supercazzola.
é molto semplice:
mi pare che stiate cercando di vedere delle spiegazioni e delle alte visioni da parte di Sorrentino che invece non le ha mai avuto.
Come ho detto sin dall'inizio, mi pare che abbia buttato lì della roba assolutamente slegata da qualsiasi contesto, senza alcuna giustificazione reale, ma solo come simbolismo.

Il simbolismo va bene, se vuol dire qualcosa. Se è un simbolo per qualcosa. Qui i simboli sono continui, buttati lì, e assolutamente vuoti. Sono centinaia di simboli visivi, concettuali, di dialogo, assolutamente vuoti.

Quello che state facendo voi è riempirlo di VOSTRE spiegazioni, che non sono quelle che ha pensato LUI.

E in più, non siete neanche d'accordo nè sulle spiegazioni, nè sulla struttura (la trama è lineare, banale e chiarissima, Scamarcio-Tarantini che cerca di fuggire dalla piccola realtà di provincia, individua in Lui il suo lasciapassare e fa di tutto per raggiungerlo). Non c'è nessuna pippa metafisica da farsi, e il simbolismo esasperato è solo uno stratagemma, a mio vedere, per distrarre il pubblico dal solito ridicolo film di denuncia antiberlusconiano, magari evitando anche una denuncia, vista l'assurdità che ne esce fuori.

Quello che ne esce fuori, per me, è una macchietta di film, di chi non ha avuto il coraggio di fare un film di denuncia e neanche di non farlo, ma è rimasto in ridicolo limbo in cui si autocelebra. ridicola la scena finale con Apicella geloso, per fare un esempio.

La prestazione di Servillo è censurabile, ed è ancora una volta un'indicazione di ciò che dicevo prima, quello è Berlusconi, ma evitiamo problemi, non lo fare troppo uguale. E Servillo è enormemente sopravvalutato. Il suo milanese è quello del Dogui. la differenza è che quello faceva film comici, di Natale. Lì la caricatura va bene.

Quando sono uscito dal cinema questo film non mi ha lasciato assolutamente nulla.


Meglio così?
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 02/05/2018, 12:28

Dietto ha scritto: 02/05/2018, 12:14
Noodles ha scritto: 02/05/2018, 12:02

ricominci con i post al sapore di supercazzola?

manco alla terza elementare, se non hai argomenti lascia perdere.

se ne hai, spiega cosa volevi dire con quel tuo ultimo post che non si è capito.

la mia infatti era una richiesta di spiegazioni.

Non vedo dove sia la supercazzola.
é molto semplice:
mi pare che stiate cercando di vedere delle spiegazioni e delle alte visioni da parte di Sorrentino che invece non le ha mai avuto.
Come ho detto sin dall'inizio, mi pare che abbia buttato lì della roba assolutamente slegata da qualsiasi contesto, senza alcuna giustificazione reale, ma solo come simbolismo.

Il simbolismo va bene, se vuol dire qualcosa. Se è un simbolo per qualcosa. Qui i simboli sono continui, buttati lì, e assolutamente vuoti. Sono centinaia di simboli visivi, concettuali, di dialogo, assolutamente vuoti.

Quello che state facendo voi è riempirlo di VOSTRE spiegazioni, che non sono quelle che ha pensato LUI.

E in più, non siete neanche d'accordo nè sulle spiegazioni, nè sulla struttura (la trama è lineare, banale e chiarissima, Scamarcio-Tarantini che cerca di fuggire dalla piccola realtà di provincia, individua in Lui il suo lasciapassare e fa di tutto per raggiungerlo). Non c'è nessuna pippa metafisica da farsi, e il simbolismo esasperato è solo uno stratagemma, a mio vedere, per distrarre il pubblico dal solito ridicolo film di denuncia antiberlusconiano, magari evitando anche una denuncia, vista l'assurdità che ne esce fuori.

Quello che ne esce fuori, per me, è una macchietta di film, di chi non ha avuto il coraggio di fare un film di denuncia e neanche di non farlo, ma è rimasto in ridicolo limbo in cui si autocelebra. ridicola la scena finale con Apicella geloso, per fare un esempio.

La prestazione di Servillo è censurabile, ed è ancora una volta un'indicazione di ciò che dicevo prima, quello è Berlusconi, ma evitiamo problemi, non lo fare troppo uguale. E Servillo è enormemente sopravvalutato. Il suo milanese è quello del Dogui. la differenza è che quello faceva film comici, di Natale. Lì la caricatura va bene.

Quando sono uscito dal cinema questo film non mi ha lasciato assolutamente nulla.


Meglio così?

sì va meglio.

ma questo simbolismo lo consideri vuoto, perchè tale lo vuoi valutare tu.

perchè ovviamente il fulcro del film è ideologico, e tu sei andato proprio con quel presupposto, ossia banalizzarlo e tacciarlo di antiberlusconismo.

poi che la trama possa essere banale o no (in questo ognuno ha le sue interpretazioni) io e Penny parlavamo di un'altra cosa, di un aspetto tecnico.

ossia l'assenza di una struttura, che è oramai indice di molti film di Sorrentino che progressivamente si sta allontanando dai criteri standard dello sviluppo di un racconto cinematografico (catalizzatore - svolte ecc ecc) e questa scelta stilistica è molto più difficile da realizzare.

quindi nel caso funzioni (la grande bellezza) va doppiamente apprezzata.

ed in questo film, che ho già scritto non sarà tra i migliori di Sorrentino, questo passaggio continua a funzionare, nonostante si sia tentato di alzare ulteriormente l'asticella e di mostrare per la prima volta il protagonista dopo più di 60 minuti di film.

il tuo problema in questo film è semplicemente un problema politico, non sai accettarlo.

ma io ti sto parlando solo di cinema.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Dietto » 02/05/2018, 12:39

E allora non hai assolutamente capito cosa ho scritto.

Ho detto chiaramente che neanche quel tipo di intento antiberlusconiano sia stato raggiunto.

Chiaro poi che se uno fa un film su escort e Berlusconi, non è che lo si può valutare per qualcos'altro. Non è un film sugli AVengers, è un film sulle escort e Berlusconi.

Non mi interessa d'altronde nulla su questo fronte, sono andato lì anzi aspettandomi di molto peggio.

E sono rimasto ancora più deluso da questo. Perchè in quel caso almeno avrei visto una coerenza di fondo nel lavoro.

Ripeto che non vedo alcuna essenza di struttura, e qui stanno le metapippe. La struttura più lineare di così non la trovi neanche nelle storie di Topolino.

Non è Nolan, non è Memento. Ha un inizio, uno svolgimento, una caratterizzazione piuttosto grottesca dei personaggi, avrà una fine.

Sull'esaltazione dell'assenza del protagonista: il protagonista non appare alla fine. Questo era un film di 3 ore e passa che è stato spezzato. Il protagonista appariva a neanche un terzo del film.
Poi se vuoi dire che i miei problemi sono solo politici fai pure, ma non diamo significati a caso alle cose.

Visto che poi mi tacci di voler vedere i simboli vuoti, fammi sapere cosa vuol dire il rinoceronte. o la vicina in sardegna in mezzo al prato. o le pasticche volanti. o il dialogo con la nipote della capra. o lui vestito da odalisca. o i guardoni alla finestra mentre scopano. o Dio. e potrei andare avanti per ore, non ho nemmeno accennato ai dialoghi
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 02/05/2018, 12:49

Dietto ha scritto: 02/05/2018, 12:39 E allora non hai assolutamente capito cosa ho scritto.

Ho detto chiaramente che neanche quel tipo di intento antiberlusconiano sia stato raggiunto.

Chiaro poi che se uno fa un film su escort e Berlusconi, non è che lo si può valutare per qualcos'altro. Non è un film sugli AVengers, è un film sulle escort e Berlusconi.

Non mi interessa d'altronde nulla su questo fronte, sono andato lì anzi aspettandomi di molto peggio.

E sono rimasto ancora più deluso da questo. Perchè in quel caso almeno avrei visto una coerenza di fondo nel lavoro.

Ripeto che non vedo alcuna essenza di struttura, e qui stanno le metapippe. La struttura più lineare di così non la trovi neanche nelle storie di Topolino.

Non è Nolan, non è Memento. Ha un inizio, uno svolgimento, una caratterizzazione piuttosto grottesca dei personaggi, avrà una fine.

Sull'esaltazione dell'assenza del protagonista: il protagonista non appare alla fine. Questo era un film di 3 ore e passa che è stato spezzato. Il protagonista appariva a neanche un terzo del film.
Poi se vuoi dire che i miei problemi sono solo politici fai pure, ma non diamo significati a caso alle cose.

Visto che poi mi tacci di voler vedere i simboli vuoti, fammi sapere cosa vuol dire il rinoceronte. o la vicina in sardegna in mezzo al prato. o le pasticche volanti. o il dialogo con la nipote della capra. o lui vestito da odalisca. o i guardoni alla finestra mentre scopano. o Dio. e potrei andare avanti per ore, non ho nemmeno accennato ai dialoghi

secondo me non sai di cosa stai parlando, il problema è tutto qui.

sei andato al cinema, come la Mussolini, con il solo intento di demolire il film perchè appunto contro Berlusconi.

il protagonista appare alla fine, quello che hai visto è un film di quasi due ore.
non puoi più giudicarlo un unico film, altrimenti avresti visto un film di quattro ore filate come c'era una volta in america o balla coi lupi.

il ricorso al simbolismo, in cui Sorrentino sguazza (ed eccede), non è mai vuoto, semmai fin troppo pieno.
Magari è quello il suo problema (almeno per me) e non il contrario.

Non ci vuole molto a capire cosa vogliano dire, la pecora davanti la Tv o le pasticche volanti.

e sono anche scelte stilistiche, il cinema è anche stile.
può scegliere di far volare 10.000 pasticche sopra una piscina perchè a livello fotografico gli piaceva tantissimo, oppure perchè voleva citare un film di Martin Scorsese.

che poi a te (o a me) possa non piacere ci sta ma non è un vuoto a rendere.

vuoti sono altri film.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Dietto » 02/05/2018, 12:55

Noodles ha scritto: 02/05/2018, 12:49
Dietto ha scritto: 02/05/2018, 12:39 E allora non hai assolutamente capito cosa ho scritto.

Ho detto chiaramente che neanche quel tipo di intento antiberlusconiano sia stato raggiunto.

Chiaro poi che se uno fa un film su escort e Berlusconi, non è che lo si può valutare per qualcos'altro. Non è un film sugli AVengers, è un film sulle escort e Berlusconi.

Non mi interessa d'altronde nulla su questo fronte, sono andato lì anzi aspettandomi di molto peggio.

E sono rimasto ancora più deluso da questo. Perchè in quel caso almeno avrei visto una coerenza di fondo nel lavoro.

Ripeto che non vedo alcuna essenza di struttura, e qui stanno le metapippe. La struttura più lineare di così non la trovi neanche nelle storie di Topolino.

Non è Nolan, non è Memento. Ha un inizio, uno svolgimento, una caratterizzazione piuttosto grottesca dei personaggi, avrà una fine.

Sull'esaltazione dell'assenza del protagonista: il protagonista non appare alla fine. Questo era un film di 3 ore e passa che è stato spezzato. Il protagonista appariva a neanche un terzo del film.
Poi se vuoi dire che i miei problemi sono solo politici fai pure, ma non diamo significati a caso alle cose.

Visto che poi mi tacci di voler vedere i simboli vuoti, fammi sapere cosa vuol dire il rinoceronte. o la vicina in sardegna in mezzo al prato. o le pasticche volanti. o il dialogo con la nipote della capra. o lui vestito da odalisca. o i guardoni alla finestra mentre scopano. o Dio. e potrei andare avanti per ore, non ho nemmeno accennato ai dialoghi

secondo me non sai di cosa stai parlando, il problema è tutto qui.

sei andato al cinema, come la Mussolini, con il solo intento di demolire il film perchè appunto contro Berlusconi.

il protagonista appare alla fine, quello che hai visto è un film di quasi due ore.
non puoi più giudicarlo un unico film, altrimenti avresti visto un film di quattro ore filate come c'era una volta in america o balla coi lupi.

il ricorso al simbolismo, in cui Sorrentino sguazza (ed eccede), non è mai vuoto, semmai fin troppo pieno.
Magari è quello il suo problema (almeno per me) e non il contrario.

Non ci vuole molto a capire cosa vogliano dire, la pecora davanti la Tv o le pasticche volanti.

e sono anche scelte stilistiche, il cinema è anche stile.
può scegliere di far volare 10.000 pasticche sopra una piscina perchè a livello fotografico gli piaceva tantissimo, oppure perchè voleva citare un film di Martin Scorsese.

che poi a te (o a me) possa non piacere ci sta ma non è un vuoto a rendere.

vuoti sono altri film.
A Noo e allora c'hai ragione te.
Io (e gli altri 500 critici a cui non è piaciuto) siamo andati la solo per criticarlo. E perché siamo tutti berlusconiani

Non ho detto che il film è vuoto, ho detto che i simboli lo sono.
E se fai un film in cui il pubblico non arriva a capire i simboli, i simboli so vuoti.

Altrimenti te lo proietti a casuccia tua

Tra parentesi, sta storia che se uno critica qualcosa allora è alternativamente fascista, razzista, non capisce nulla, è diventata stucchevole. Come i film di sorrentino
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 02/05/2018, 13:01

Dietto ha scritto: 02/05/2018, 12:55
Noodles ha scritto: 02/05/2018, 12:49

secondo me non sai di cosa stai parlando, il problema è tutto qui.

sei andato al cinema, come la Mussolini, con il solo intento di demolire il film perchè appunto contro Berlusconi.

il protagonista appare alla fine, quello che hai visto è un film di quasi due ore.
non puoi più giudicarlo un unico film, altrimenti avresti visto un film di quattro ore filate come c'era una volta in america o balla coi lupi.

il ricorso al simbolismo, in cui Sorrentino sguazza (ed eccede), non è mai vuoto, semmai fin troppo pieno.
Magari è quello il suo problema (almeno per me) e non il contrario.

Non ci vuole molto a capire cosa vogliano dire, la pecora davanti la Tv o le pasticche volanti.

e sono anche scelte stilistiche, il cinema è anche stile.
può scegliere di far volare 10.000 pasticche sopra una piscina perchè a livello fotografico gli piaceva tantissimo, oppure perchè voleva citare un film di Martin Scorsese.

che poi a te (o a me) possa non piacere ci sta ma non è un vuoto a rendere.

vuoti sono altri film.
A Noo e allora c'hai ragione te.
Io (e gli altri 500 critici a cui non è piaciuto) siamo andati la solo per criticarlo. E perché siamo tutti berlusconiani

Non ho detto che il film è vuoto, ho detto che i simboli lo sono.
E se fai un film in cui il pubblico non arriva a capire i simboli, i simboli so vuoti.

Altrimenti te lo proietti a casuccia tua

ah adesso è arrivata la carica dei 500 critici, di cui ti fai portavoce.

sono tutti ex missini del circolo di Anzio?

io ti ho risposto sui simboli, non sul film, leggi bene.

i simboli non sono vuoti, semmai sono il contrario, sono fin troppo pieni, se vuoi fargli una critica costruttiva.

se poi sei lì con la bandiera di forza italia e la carica dei 500 missini il v(u)oto lo puoi riciclare.

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