C'è una differenza sostanziale tra l'esempio NBA ed il nostro, che è all'origine della punizione "light" di Rondo: il percorso e quindi il contesto.
Andate a leggervi le reazioni, tutte entro le 24 ore dai fatti, dei seguenti corrispettivi:
Adam Silver: condanna
Tavecchio: silenzio
Presidente dei Kings (Ranadive): condanna (Sacramento Kings leaders released a statement Monday condemning Rajon Rondo's anti-gay comments)
De Laurentis: silenzio
Direttore dei Kings (Divac): condanna
Giuntoli: silenzio
Allenatore più vincente (Popovich): condanna
Allegri: imbarazzante "non mi permetto di giudicare"
Altri coach (Mitchell): condanna e richiesta di pene più severe
Ulivieri: "è stato solo uno scazzo, Sarri non è razzista, Mancini forse ha sbagliato"
Non solo: perché il commissioner Adam Silver ha motivato la sola giornata di squalifica (e comunque Rondo ha lasciato giù più di 100 mila di dollari, mentre Sarri percepirà il suo stipendio fino all'ultimo centesimo) con la tutela nei confronti della privacy dell'offeso, perché una punizione esemplare avrebbe ufficializzato la gravità dell'offesa ed imposto un implicito coming-out all'arbitro omosessuale (che poi è uscito allo scoperto comunque).
Sorvolando sulle ovazioni che adesso l'arbitro Kennedy si prende in ogni palazzetto (perché se gli canti che è un "frocio" o un "negro", non ci entri più in quel palazzetto), sui commenti prevalenti (rispetto a quelli "italiani" della cultura malata omertosa o tifosa) nei vari media e sulla politica (che te lo dico a fare).
E' quello che la NBA ha fatto in passato (non senza ipocrisie, certo, ma ci sono arrivati) e quello che sono gli USA che rendono nemmeno necessario spiegare perché bisogna punire Rondo; mentre qui ancora non è chiaro se sia più colpevole Sarri o Mancini...