aeroplane_flies_high ha scritto: 07/02/2018, 15:15
doc G ha scritto: 07/02/2018, 14:27
Provo a spiegare qualcosa. Mi perdonerai se non sono sintetico, ma non vedo come potrei...
grazie doc, pur conoscendo la trama è interessante rivedere il film con tutta l'attenzione che ci hai messo
la domanda, come per i novax, è:
come mai tanta gente è così critica dell'esistente fino ad affidarsi a posizioni tipo Barnard?
la disinformazione o la mancanza di competenze specifiche può sembrare la risposta più immediata, ma a mio parere non la più convincente
A mio parere ci sono vari motivi. Vado in ordine di rilevanza dal meno importante.
1) Mentre in Italia la sanità, con tutti i suoi limiti, è di buon livello ed è stata gestita decorosamente bene (ulteriore motivo di biasimo per i no vax) la gestione economica dello stato italiano negli ultimi 45 anni è stata catastrofica.
2) In Italia c'è in generale una scarsissima preparazione matematica e scientifica, i test PISA sono eloquenti, quindi, di conseguenza, la preparazione in materia economica e di sanità. Non che io sia particolarmente esperto e competente nelle due materie, sono ignorante come la maggior parte degli italiani, ma me ne rendo conto e prima di commentare qualsiasi cosa leggo parecchio e, soprattutto, leggo le opinioni di scienziati di nome. Non sono particolarmente bravo in economia, ma mi sono letto più volte i libri di testo di Blanchard e Samuelson, ho letto parecchio di Coase e Modigliani, seguo gli articoli di parecchi economisti, come Stiglitz, Krugmann, Alesina e Giavazzi, Bisin, Zingales. Ciò non fa di me un economista o un esperto di economia, solo uno che legge e, spero, capisce, roba altrui, ma purtroppo in Italia è raro. Se devo parlare di Vaccini, se parlano immunologi come Burioni o SIlvestri ascolto e cerco di imparare, magari leggo cosa ne pensavano la Montalcini e Veronesi. Questo non fa di me un medico, se ho un raffreddore vado da un medico vero, laureato e specializzato e sento cosa mi dice, ma certamente una persona migliore di chi definiva la Montalcini vecchia puttana e Veronesi dottor Morte. Rendersi conto di essere ignorante e di dover leggere prima di commentare non è facile. Ma è anche il primo passo dell'apprendimento. La teoria dell'apprendimento di Maslow (che riprende Socrate) prevede che si apprenda in quattro fasi, prima siamo ignoranti inconsapevoli (non sappiamo di non sapere), poi ignoranti consapevoli (sappiamo di non sapere), poi sapienti consapevoli (per elaborare qualcosa dobbiamo prenderci tempo, riflettere e solo dopo agire), quindi sapienti inconsapevoli (sappiamo cosa fare ed agiamo senza pensare). Io in quelle materie sono un ignorante consapevole, ma molti italiani ignoranti inconsapevoli.
3) Purtroppo un vecchio vizio che abbiamo noi italiani (e mentre l'ignoranza scientifica è cosa tutta nostra, qui non sono sicuro di parlare di una nostra esclusiva) abbiamo la mania della dietrologia. Dietro qualcosa che non va bene ci deve essere un grande vecchio che ha deciso il tutto. Non riusciamo ad accettare che ci sia il caso o che tante decisioni individuali portino a risultati diversi da quelli che spereremmo, ma dobbiamo immaginarci che ci sia qualcuno che ha diretto le cose in modo che vadano in modo diverso da come vorremmo. Berlusconi governa? Perché gli italiani sono evasori e farabutti che sperano di avere vantaggi da lui. Berlusconi perde? Ecco che gli italiani sono porci comunisti guidati da Soros per danneggiare chi lavora e produce a favore dei nullafacenti. Vincono i pentastellati? Colpa di
@Gerry Donato .
E spesso tendiamo a ritenere chi la pensa diversamente da noi un imbecille o un criminale, rifiutando il colloquio. Io la penso diversamente in economia dal già citato Gerry (almeno al momento, ieri la pensavamo in modo più simile), da
@Noodles o da
@lebronpepps , ma non mi sognerei mai di definirli imbecilli o criminali, altrimenti se pensassi che lo fossero non perderei proprio tempo a parlarci.
4) Dovremmo immaginare che tante nostre abitudini sono errate e per far andar bene le cose non dovremmo tanto sperare che cambino i politici, che non vengono da Marte ma sono persone più o meno come noi, e non è facile pensare che sbagliamo qualcosa e dovremmo cambiare, più facile pensare che quel che facciamo vada bene ma che chi ci dirige sia sbagliato.
5) Infine la solita motivazione, la principale, che dico da tempo. In Italia avevamo un forte partito comunista, quasi un terzo degli italiani, un partito neofascista che non arrivava al 10% solo perché in molti votavano DC turandosi il naso per non far vincere il PCI, alcuni democristiani che erano molto statalisti, vedi le vicende di IRI, ENI, EFIM e via discorrendo. Bemn più della metà degli elettori alla fine degli anni '70 aveva ideali statalisti, collettivisti e dirigisti. Caduto il muro di Berlino è stato chiaro che aveva vinto il capitalismo sul collettivismo, qualcuno ha capito e si è rassegnato (vedi i tanti socialdemocratici di oggi), ma in molti non si rassegnano che il capitalismo sia il sistema vincente e, non potendo contestarlo con teorie politiche o economiche credibili, ecco che partono con attacchi laterali, in modo spesso non consapevole, ed ecco che molti criticano le banche, il sistema finanziario, i mercati, la scienza medica, le grandi opere, le centrali elettriche, lo smaltimento dei rifiuti come rivalsa per il loro sogno collettivistico perduto.