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Moderatamente sensati - Il topic della politica

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The Snake 12
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da The Snake 12 » 06/02/2018, 23:31

Il debito pubblico è come lo squirting. Non esiste.

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doc G
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 06/02/2018, 23:40

Gerry Donato ha scritto: 06/02/2018, 23:05 L'impostazione, il metodo.

Serbatoi in entrata come prima azione di politica economica, tramite spending review, pari pari come il primo punto di Fare:
La spending review deve costituire il primo passo di un ripensamento complessivo della spesa, a partire dai costi della casta politico-burocratica e dai sussidi alle imprese (inclusi gli organi di informazione).

Con quei soldi, progressivo taglio delle due tasse madri, IRAP ed IRPEF.

Al contempo c'è il ripensamento ed anzi il ribaltamento del contenzioso tributario e degli strumenti per combattere l'evasione fiscale, con l'abolizione di redditometro, spesometro (tutt'altro che superato con la fatturazione elettronica), studi di settore (presumo ISA) e split payment.

Ed il reddito di cittadinanza nella parte del sussidio con formazione e collocamento era impostato anche al punto 5 del programma di Fare:
Tutti i lavoratori, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa in cui lavoravano, devono godere di un sussidio di disoccupazione e di strumenti di formazione che permettano e incentivino la ricerca di un nuovo posto di lavoro quando necessario.

La grande differenza è che dove Fare privatizzava ogni cosa per ulteriori entrate nel rispetto della finanza pubblica, questi parlano di investimenti su digitalizzazione PA, formazione, università, ricerca, famiglia, cyber security, 6.500 magistrati, 20.000 forze dell'ordine, per ulteriore spesa in deficit. :nonsa:

Come già detto, concordo in parte su reddito di cittadinanza (il sussidio proposto da FARE era molto più orientato verso la ricerca di nuovo lavoro, che per la proposta di legge presentata dal movimento è quasi solo di facciata, e manca l'abolizione di parte degli altri sussidi, come la cigd, idea che potrebbe essere liberale nel concetto ma non certo nella realizzazione proposta) e sul contenzioso tributario (inutile parlare di ribaltamento se poi si propongono agenti provocatori e simili). Solo in parte, però concordo. E concordo in toto sui sussidi alle imprese.
Sul resto, come già detto, no (con una eccezione di cui parlo più avanti), se non altro perché il costo della casta politico burocratica di per se' non è tanto elevato da far davvero la differenza, mentre è non elevato, è addirittura elevatissimo se consideriamo quanto posto in essere per il mantenimento delle posizioni.
E come fare a ridurre il costo di mantenimento delle posizioni? Ridurre al massimo i centri decisionali (accentrati o decentrati che siano), appaltare tutto l'appaltabile e liberalizzare tutto il liberalizzabile, altrimenti non parliamo di riduzione dei costi della casta, ma di spoil system. Se un parlamentare guadagna 90.000 euro anziché 180.000 e poi però può lo stesso comportarsi come prima sul resto mi cambia assai poco, ed aumentando le nazionalizzazioni ed il ruolo dello stato non si riducono le possibilità, si aumentano.
Per quanto riguarda le tasse madri, capisco che si debba parlare di raccogliere voti, quindi non mi sento di essere troppo tranciante, ma l'IRPEF non è certo tassa madre, siamo perfettamente in linea con le medie europee. Quelle che sono fuori linea sono le tassazioni alle imprese, alle professioni ed al lavoro, e nemmeno lì sono quelle sui redditi, mi ricordo un interessante calcolo di @Spree per cui nella tassazione sul reddito di impresa puro e semplice siamo addirittura sotto media UE. Per esempio, una che è davvero fuori media è la contribuzione pensionistica, e parlando di abolire la Fornero non si parla certo di ridurla. O è fuori media il cuneo fiscale.
Sull'IRAP mi sono espresso tante volte dicendo che era un abominio. Era un abominio con Prodi, D'Alema, Amato, Berlusconi, Monti. In parte anche con Letta. E se il vampiro Visco l'ha istituita, i vari Tremonti, Siniscalco, Padoa Schioppa, Monti e Grilli l'hanno lasciata al suo posto. Però a questo punto se mi dichiari che è una tassa madre dovresti riconoscere il merito a Renzi di averla modificata e resa molto meno assurda di prima, in quanto non è più una imposta sul fatturato lordo, come prima, ma sono deducibili molte spese, fra cui quella sul personale (fra l'altro curioso che quelli che si dichiarano, oggi di sinistra, o quelli che si dichiarano di destra sociale e favorevole ai lavoratori abbiano tassato chi assumeva, mentre chi è accusato di aver tradito i lavoratori abbia detassato chi assume, ma in tal caso l'ironia non è dedicata a te che non mi pari sostenitore di LeU o Lega). Deduzioni logiche, evidenti, che qualsiasi persona di buon senso avrebbe apportato? Ne sono convinto, ma intanto ci sono voluti 18 anni per arrivarci. E se parliamo di abolirla, cosa che è meno urgente di prima, ma certamente è una cosa che non posso criticare, dobbiamo sapere che la spending review di Cottarelli ce la siamo già giocata solo con questo, almeno per i primi tre anni.

Però grazie per essere andato nel merito, su qualcosa concordo, su qualcosa no, ma stiamo finalmente parlando di cose concrete, apprezzo molto.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da Gerry Donato » 06/02/2018, 23:59

Io restavo sempre al confronto con un prototipo riconosciuto come liberista, ovvero il programma di Fare, al netto poi del giusto o sbagliato e della tua ulteriore analisi sulle tasse madri. :laughing:

Fare dice, al suo primo punto fiscale:
Riequilibrio del prelievo sgravando, in particolare, lavoro e impresa. Questo obiettivo viene raggiunto concentrando le riduzioni d’imposta sulla tendenziale abolizione dell’Irap e sulla significativa riduzione dell’Irpef

5 Stelle risponde, aprendo così il capitolo fisco:
Accanto alla leva degli investimenti, il MoVimento 5 Stelle darà uno shock fiscale in favore di imprese (Irap) e cittadini (Irpef).

Fare rilancia su Irap:
Per quanto riguarda l’Irap, l’obiettivo nell’arco della legislatura è quello di eliminare completamente questa tassa. L’eliminazione deve procedere di pari passo alla riduzione della spesa. L’Irap ha un gettito che è approssimativamente uguale a 35 miliardi annui, di cui circa 10 sono pagati da enti pubblici e i restanti 25 da privati. Il nostro obiettivo più immediato e di ridurre di 15 miliardi il gettito di tale imposta nel periodo 2013-2015, per poi completare l’eliminazione dell’imposta nel resto della legislatura.

5 Stelle risponde:
Alle aziende dimezziamo la tassa più odiata: l’Irap. Oggi costa 21 miliardi, se ne possono eliminare almeno 11-12 usando il taglio trasferimenti improduttivi (7 miliardi a regime, ciò che resta dello studio Giavazzi-Cottarelli) e una quota di tax expenditures riviste (gasolio, accise, ecc…). Ma a fine legislatura potremmo arrivare persino ad abolirla, se il ciclo economico, come immaginiamo, lo consentirà.

Fare contrattacca su Irpef:
Per quanto riguarda l’Irpef, l’obiettivo e quello di ridurla di almeno il 30% nell’arco della legislatura, raggiungendo l’obiettivo di eliminare completamente questa imposta per la metà più povera dei contribuenti. Al tempo stesso tale imposta necessita di una razionalizzazione per renderla meno dannosa per gli incentivi a cercare lavoro, soprattutto per le donne e i giovani. La nostra proposta è quella di aumentare progressivamente le detrazioni per redditi da lavoro autonomo, lavoro dipendente e pensione e al tempo stesso eliminare progressivamente la detrazione per coniuge a carico. Essenzialmente l’obiettivo è quello di rendere esenti da imposte i redditi inferiori a 12.000 euro entro il 2015, e i redditi inferiori a 15.000 euro entro la fine della legislatura.

5 stelle replica:
Sul fronte dell’Irpef (e quindi del cuneo fiscale nel caso del lavoro dipendente), rivediamo il sistema dell’imposizione in modo da semplificare, garantendo comunque progressività. L’impianto sarà a tre aliquote, ogni cittadino pagherà meno di quanto paga oggi, il risparmio per il ceto medio è oltre mille euro all’anno. La no tax area sale a 10mila euro (con benefici che si ripercuotono fino a 55mila euro di reddito) e in relazione al nucleo familiare la stessa no tax area arriva fino a 26mila euro. La riforma costerebbe oltre 13 miliardi (un intervento di rilievo), ma in essa inglobiamo gli 80 euro e ne utilizziamo le coperture: rifiutiamo infatti la logica del bonus del tutto regressivo (senza quoziente familiare e per giunta “flat”, nel senso che è uguale per tutte le categorie di reddito che lo percepiscono) e preferiamo una riforma organica dell'Irpef che distribuisce in modo più esteso e progressivo i benefici fiscali (a partire dai ceti medio-bassi). Dunque, restano poi poco meno di 4 miliardi scoperti che compensiamo con le tax expenditures.

Ora, è evidente che dal quadro generale c'è diversità nel dettaglio, ma è innegabile che la struttura simile sia rintracciabile.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da Spree » 07/02/2018, 6:30


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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da The Snake 12 » 07/02/2018, 7:08


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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 07/02/2018, 9:08

No, dai, con Barnard non ce la faccio. Manco mi sento di commentare, ha bisogno solo di aiuto e compassione, non ce la faccio a prenderlo in giro. La credibilità di quel che dice ovviamente ne discende. Ormai sono anni che non lo commento per questi motivi, come ad esempio la Brigliadori o Columbro. Poi se vogliamo un giorno potremo ridere assieme di Mosler, il suo guru, che da sconosciuto professore si è inventato conferenziere di successo facendosi pagare dai disagiati di mezzo mondo, ma Barnard lo lascerei ai suoi problemi

PS ecco, per far capire di cosa stiamo parlando, mi limito a questo
https://gossip.fanpage.it/paolo-barnard ... blog-foto/
Poi ribadisco che se vogliamo parlare dell'assurdità della MMT e di come funzioni la moneta sono disponibilissimo, ma senza citare Barnard.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 07/02/2018, 9:13

Gerry Donato ha scritto:Io restavo sempre al confronto con un prototipo riconosciuto come liberista, ovvero il programma di Fare, al netto poi del giusto o sbagliato e della tua ulteriore analisi sulle tasse madri. :laughing:

Fare dice, al suo primo punto fiscale:
Riequilibrio del prelievo sgravando, in particolare, lavoro e impresa. Questo obiettivo viene raggiunto concentrando le riduzioni d’imposta sulla tendenziale abolizione dell’Irap e sulla significativa riduzione dell’Irpef

5 Stelle risponde, aprendo così il capitolo fisco:
Accanto alla leva degli investimenti, il MoVimento 5 Stelle darà uno shock fiscale in favore di imprese (Irap) e cittadini (Irpef).

Fare rilancia su Irap:
Per quanto riguarda l’Irap, l’obiettivo nell’arco della legislatura è quello di eliminare completamente questa tassa. L’eliminazione deve procedere di pari passo alla riduzione della spesa. L’Irap ha un gettito che è approssimativamente uguale a 35 miliardi annui, di cui circa 10 sono pagati da enti pubblici e i restanti 25 da privati. Il nostro obiettivo più immediato e di ridurre di 15 miliardi il gettito di tale imposta nel periodo 2013-2015, per poi completare l’eliminazione dell’imposta nel resto della legislatura.

5 Stelle risponde:
Alle aziende dimezziamo la tassa più odiata: l’Irap. Oggi costa 21 miliardi, se ne possono eliminare almeno 11-12 usando il taglio trasferimenti improduttivi (7 miliardi a regime, ciò che resta dello studio Giavazzi-Cottarelli) e una quota di tax expenditures riviste (gasolio, accise, ecc…). Ma a fine legislatura potremmo arrivare persino ad abolirla, se il ciclo economico, come immaginiamo, lo consentirà.

Fare contrattacca su Irpef:
Per quanto riguarda l’Irpef, l’obiettivo e quello di ridurla di almeno il 30% nell’arco della legislatura, raggiungendo l’obiettivo di eliminare completamente questa imposta per la metà più povera dei contribuenti. Al tempo stesso tale imposta necessita di una razionalizzazione per renderla meno dannosa per gli incentivi a cercare lavoro, soprattutto per le donne e i giovani. La nostra proposta è quella di aumentare progressivamente le detrazioni per redditi da lavoro autonomo, lavoro dipendente e pensione e al tempo stesso eliminare progressivamente la detrazione per coniuge a carico. Essenzialmente l’obiettivo è quello di rendere esenti da imposte i redditi inferiori a 12.000 euro entro il 2015, e i redditi inferiori a 15.000 euro entro la fine della legislatura.

5 stelle replica:
Sul fronte dell’Irpef (e quindi del cuneo fiscale nel caso del lavoro dipendente), rivediamo il sistema dell’imposizione in modo da semplificare, garantendo comunque progressività. L’impianto sarà a tre aliquote, ogni cittadino pagherà meno di quanto paga oggi, il risparmio per il ceto medio è oltre mille euro all’anno. La no tax area sale a 10mila euro (con benefici che si ripercuotono fino a 55mila euro di reddito) e in relazione al nucleo familiare la stessa no tax area arriva fino a 26mila euro. La riforma costerebbe oltre 13 miliardi (un intervento di rilievo), ma in essa inglobiamo gli 80 euro e ne utilizziamo le coperture: rifiutiamo infatti la logica del bonus del tutto regressivo (senza quoziente familiare e per giunta “flat”, nel senso che è uguale per tutte le categorie di reddito che lo percepiscono) e preferiamo una riforma organica dell'Irpef che distribuisce in modo più esteso e progressivo i benefici fiscali (a partire dai ceti medio-bassi). Dunque, restano poi poco meno di 4 miliardi scoperti che compensiamo con le tax expenditures.

Ora, è evidente che dal quadro generale c'è diversità nel dettaglio, ma è innegabile che la struttura simile sia rintracciabile.
Ma infatti se leggi io ho cominciato ad entrare nel merito, non ho contestato quel che scrivevi. Che poi la posizione M5S sull'Irap sia sovrapponibile a quella di Renzi (e la differenza di cifre fra fare e m5s è dovuta alla sua modifica) non significa che sia un errore.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da The Snake 12 » 07/02/2018, 10:57

doc G ha scritto: 07/02/2018, 9:08
No, dai, con Barnard non ce la faccio. Manco mi sento di commentare, ha bisogno solo di aiuto e compassione, non ce la faccio a prenderlo in giro. La credibilità di quel che dice ovviamente ne discende. Ormai sono anni che non lo commento per questi motivi, come ad esempio la Brigliadori o Columbro. Poi se vogliamo un giorno potremo ridere assieme di Mosler, il suo guru, che da sconosciuto professore si è inventato conferenziere di successo facendosi pagare dai disagiati di mezzo mondo, ma Barnard lo lascerei ai suoi problemi

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ah ok, tutto bene.
Me ne torno nel mio esilio, magari ci si rivede tra 5 anni.
Buona eurozona a tutti.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da Whatarush » 07/02/2018, 11:01

The Snake 12 ha scritto: 07/02/2018, 10:57 ah ok, tutto bene.
Me ne torno nel mio esilio, magari ci si rivede tra 5 anni.
Buona eurozona a tutti.

E una capatina di là per parlare di football, no? Ciao sneik :shades:

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 07/02/2018, 14:27

The Snake 12 ha scritto: 07/02/2018, 10:57
doc G ha scritto: 07/02/2018, 9:08 No, dai, con Barnard non ce la faccio. Manco mi sento di commentare, ha bisogno solo di aiuto e compassione, non ce la faccio a prenderlo in giro. La credibilità di quel che dice ovviamente ne discende. Ormai sono anni che non lo commento per questi motivi, come ad esempio la Brigliadori o Columbro. Poi se vogliamo un giorno potremo ridere assieme di Mosler, il suo guru, che da sconosciuto professore si è inventato conferenziere di successo facendosi pagare dai disagiati di mezzo mondo, ma Barnard lo lascerei ai suoi problemi

PS ecco, per far capire di cosa stiamo parlando, mi limito a questo
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ah ok, tutto bene.
Me ne torno nel mio esilio, magari ci si rivede tra 5 anni.
Buona eurozona a tutti.

Per carità, non volevo certo scacciarti in malo modo, @The Snake 12 mi spiace se ti sei risentito. Però che Barnard abbia problemi e dica cose assurde mi pareva acclarato.
Se vuoi entriamo tranquillamente nel merito, anche se preferirei parlare di altri.
Per quanto riguarda l'eurozona, tutto possiamo dire, per carità, ma ti scongiuro, sei una persona intelligente, evitiamo le fesserie di Barnard, ci squalifichiamo tutti. Provo a spiegare qualcosa. Mi perdonerai se non sono sintetico, ma non vedo come potrei.

Per ora comincio ricordare un paio di cose sulla moneta.

1) Fino alla formazione degli stati nazionali la moneta erano pezzi di metallo pregiato. Con la formazione degli stati nazionali nacque la carta moneta, e gli stati si impegnavano a cambiare la carta in metalli pregiati, quindi si indebitavano con i detentori: se un inglese del XVII secolo aveva in mano un certo numero di sterline, poteva farsele cambiare in un certo quantitativo di preziosi, quindi era un creditore dello stato. All'interno dei singoli stati era obbligatorio accettare come mezzi di pagamento la carta moneta, stampata o dalla banca centrale o da banche autorizzate, ma nelle transazioni internazionali si usavano i preziosi o garanzie di grandi intermediari, come le compagnie delle indie o le banche principali. PER QUESTO MOTIVO, DALL'INIZIO, LE BANCONOTE SONO UN DEBITO DELLO STATO, CHE SI IMPEGNAVA A CAMBIARE L'IMPORTO IN ORO.

2) Con la crescita della fiducia negli stati nei paesi più affidabili si cominciò ad accettare il fatto che i preziosi garantissero solo una frazione della carta moneta in circolazione. Era diffusa la fiducia che lo stato avrebbe garantito il debito anche se aveva a disposizione solo una frazione, quindi si cominciò ad usare per le transazioni le banconote di grandi stati. Si cominciarono a diffondere sempre più i mezzi di pagamento tramite banche ed a scomparire quelli tramite preziosi. Le transazioni internazionali però avvenivano esclusivamente in moneta forte, per cui c'era una certa sicurezza del mantenimento del valore.

3) Con la nascita delle organizzazioni internazionali si cominciò a regolare quanta riserva di preziosi doveva esserci, come si dovesse regolare il mercato monetario ed a regolare la frazione monetaria, ed ecco i vari gold standard. L'ultimo gold standard, quello di Bretton Woods, stabiliva esattamente la frazione di oro necessaria per battere moneta ed il tasso di convertibilità in oro. Dato che il tasso di convertibilità in oro era fisso, I CAMBI ERANO FISSI.
L'Italia fra le due guerre non aderì perché non aveva una banca centrale indipendente. Fu proprio per garantire l'indipendenza di Bankitalia che Mussolini si inventò il sistema delle quote, solo che, non avendo alcuna intenzione di renderla davvero indipendente, separò totalmente la governance dalle quote, Infatti l'articolo uno dello statuto dice da sempre che Bankitalia è un ente pubblico, e da sempre il governatore è nominato dal PDR su indicazione del capo del governo.
Mussolini non aderì ai trattati dell'epoca, ed infatti dovette inventarsi robe tipo l'oro alla patria per difendere la famosa quota '90, pur potendo svalutare, in teoria quanto voleva.
Con Bretton Woods l'Italia entrò in un REGIME DI CAMBI FISSI. Il valore della lira rispetto alla sterlina o al marco non poteva fluttuare se non di percentuali minime. Fu col regime del gold standard che in italia ci fu il boom economico.
CON LA POSSIBILITà DI SVALUTARE E L'AUTARCHIA CI FU IL PEGGIOR DISASTRO ECONOMICO DELLA STORIA DELL'ITALIA UNITA, IL VENTENNIO FASCISTA, CHE DEFINIRE CATASTROFICO è UN GENTILE EUFEMISMO, CON CAMBI FISSI E LIBERO MERCATO IL BOOM ECONOMICO, IL MIGLIOR PERIODO ECONOMICO DELLA STORIA D'ITALIA.

4) Nixon uscì unilateralmente dal gold standard, pur restando nel FMI. Senza dollaro il gold standard sparì e si passò ad un regime di moneta FIAT, ciè creata dal nulla senza sottostante dallo Stato. La Banca Centrale emette moneta che mette in circolo, con la doppia garanzia di banca centrale e stato, e la mette in circolo prestandola alle banche ed allo stesso stato. Per lo Stato è una operazione neutra, infatti TUTTI I PROVENTI DERIVANTI DALLA BATTITURA DELLA MONETA SPETTANO ALLO STATO.
La massa monetaria è data da:
m0: la moneta circolante
m1: moneta circolante più mezzi di pagamento legalmente riconosciuti, come bonifici bancari o pagamenti elettoronici
m2: m1 più titoli immediatamente liquidabili, come libretti al portatore o depositi bancari
m3: m2 più tutti i mezzi che abbiano un mercato primario o secondario e siano quindi liquidabili, seppur non immediatamente, come titoli di stato o titoli azionari.

Per rifornirsi di fondi cosa fa lo stato? Prima di tutto raccoglie denaro con l'imposizione fiscale, se non è sufficiente emette titoli di debito pubblico vendendoli all'asta ed impegnandosi a rifonderli. In teoria tali titoli potrebbero essere acquisiti dalla banca centrale, ed in parte avviene ed è in parte sempre avvenuto, ad esempio con i vari quantitative easing (anche se il meccanismo del QE è un poco più complesso, in quanto le banche centrali non acquistano il debito pubblico direttamente, ma sul mercato secondario), e sempre in teoria la banca centrale potrebbe cancellare tali titoli con un tratto di penna, dato che i proventi spetterebbero comunque allo stato.
Perché nei paesi evoluti questo non avviene? Perché la cancellazione di un debito comporta una partita negativa nel bilancio, se è una frazione dei fondi e degli utili non ci sono problemi, ma se l'importo supera gli utili crea un buco di bilancio nella banca centrale, che va coperto. Perché andrebbe coperto? Per evitare fallimenti o bancarotte della banca centrale? Ovviamente no.
Perché tutto l'ambaradan della moneta FIAT si regge sulla fiducia che la banca centrale opererà nei vincoli dei mandati che gli spettano, vale a dire una gestione più corretta e prudenziale possibile della moneta, cercando di mantenere relativamente costante il valore della moneta ed i livelli di inflazione. Nel momento in cui questa fiducia crolla cosa avviene? Ne abbiamo avuto un piccolo saggio in Italia a metà anni '70 e nei primi anni '90. Direi che non sia il caso di riprovare.
In ogni caso, ove avvenisse tale operazione, immediatamente vi sarebbe una svalutazione, vista l'immissione di ingenti quantitativi di moneta in forma diretta o indiretta, e successivamente una svalutazione, l'importo dipenderebbe dai fondamentali economici del paese. Con la svalutazione immediatamente i risparmi denominati nella moneta, quindi praticamente tutti i risparmi dei cittadini, perderebbero valore sul mercato internazionale, visto che le importazioni diventerebbero più costose vi sarebbe inflazione e quindi anche perdita di potere d'acquisto. Oltretutto noi siamo un paese di trasformazione, non abbiamo materie prime, ma acquistiamo materie e semilavorati per produrre il prodotto finale, quindi eventuali vantaggi sulle esportazioni dei prodotti finiti verrebbero mangiati dai maggiori costi delle materie prime e dei semilavorati, non siamo nemmeno austosufficienti energicamente, quindi aumenterebbero tutte le bollette, infine il rendimento dei titoli schizzerebbe in alto, e con essi i costi di indebitamento, quindi gli interessi bancari salirebbero alle stelle, comprese le rate di mutui e prestiti personali.
Nulla che non sia già accaduto.

E, per inciso, è una puttanata gigantesca che uno stato con moneta sovrana non possa fallire. Potremmo iniziare esempi infiniti, fin dai primi stati nazionali, per esempio la bancarotta di Edoardo d'Inghilterra che fece fallire i Peruzzi ed i Bardi a Firenze. Dal 1996 ad oggi hanno dichiarato bancarotta 31, dico 31, paesi con sovranità monetaria. Negli ultimi 12 anni, non nel medioevo.

Tutto questo non è una teoria bislacca di qualche economista, è la teoria universalmente diffusa nel mondo economico, praticamente come la teoria dell'evoluzione nella biologia, ed è così universalmente diffusa perché vi sono infiniti riscontri nella pratica, praticamente non è mai avvenuto il contrario.
Posso consigliare vari testi di macroeconomia, per iniziare suggerirei il Blanchard, ma non è certo l'unico.
DIciamo che il fondatore della branca della macroeconomia, Keynes, fu anche uno dei fondatori del Fondo Monetario Internazionale, uno dei padri del gold standard ed era solito affermare "il modo più sicuro per fiaccare una nazione è corromperne la moneta".
Colui che fu il teorizzatore di una banca centrale indipendente, Gresham, è celebre per la sua legge per cui "moneta cattiva scaccia moneta buona".
Gresham visse nel XVI secolo, quindi la MMT è superata da allora. E, per la cronaca, si basa su teorie ottocentesche cui nessuno da più credito da oltre un secolo e mezzo.
Capisco che a qualcuno possa piacere più Hitler che De Gasperi, Peron che Churchill, posso anche immaginare che a qualcuno piacciano più le politiche monetarie dello Zimbabwe che quelle della UE, ma non pretendere che chi ascolta dia credito a simili costruzioni.
Volessi risponderti per le rime avrei potuto risponderti solo con poche parole, buon Zimbabwe a te, ma preferirei un dialogo, e non sulla base che qualcuno crede di aver capito che c'è un complotto per affamare i popoli e che pochi banchieri centrali asserviti alla finanza affamano volutamente miliardi di persone per arricchirsi e finanziano politici corrotti e traditori per tali scopi, perché se hai ragione questa è la conseguenza, e ci troviamo davanti a nuovi protocolli di Sion, perché se nessuno mette in pratica questo, solo stati che vengono fatti fallire apposta per non diffondere il morbo, siamo di fronte ad una cospirazione mondiale retta da un Ernst Stavro Blofeld dei poveri. La riterrei una pessima idea, di bassissimo livello, anche per un film di James Bond, figuriamoci per un discorso economico.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da lele_warriors » 07/02/2018, 14:36

The Snake 12 ha scritto: 07/02/2018, 10:57
doc G ha scritto: 07/02/2018, 9:08 No, dai, con Barnard non ce la faccio. Manco mi sento di commentare, ha bisogno solo di aiuto e compassione, non ce la faccio a prenderlo in giro. La credibilità di quel che dice ovviamente ne discende. Ormai sono anni che non lo commento per questi motivi, come ad esempio la Brigliadori o Columbro. Poi se vogliamo un giorno potremo ridere assieme di Mosler, il suo guru, che da sconosciuto professore si è inventato conferenziere di successo facendosi pagare dai disagiati di mezzo mondo, ma Barnard lo lascerei ai suoi problemi

PS ecco, per far capire di cosa stiamo parlando, mi limito a questo
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Poi ribadisco che se vogliamo parlare dell'assurdità della MMT e di come funzioni la moneta sono disponibilissimo, ma senza citare Barnard.

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ah ok, tutto bene.
Me ne torno nel mio esilio, magari ci si rivede tra 5 anni.
Buona eurozona a tutti.
il perfetto esempio di chi non dovrebbe aver diritto di voto.
viene qua e piazza un video di barnard, e pure fa l'offeso. a che livelli, ora barnard diventa una roba da linkare e ascoltare. sti gran cazzi.
DOc, hai buttato al cesso 10 minuti di tempo, perchè sai benissimo che non servirà a nulla e non cambierà di una virgola il suo pensiero.
Viva barnard e buona eurozona a tutti.
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 07/02/2018, 14:38

Premesso che la MMT è di fatto il campo dei miracoli del gatto e la volpe tradotto in termini economici, qui una analisi un poco più approfondita:

http://vonmises.it/2012/11/19/mmt-for-dummies/

http://noisefromamerika.org/articolo/ri ... ta-fiscale

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da The Snake 12 » 07/02/2018, 15:03

lele_warriors ha scritto: 07/02/2018, 14:36
The Snake 12 ha scritto: 07/02/2018, 10:57

ah ok, tutto bene.
Me ne torno nel mio esilio, magari ci si rivede tra 5 anni.
Buona eurozona a tutti.
il perfetto esempio di chi non dovrebbe aver diritto di voto.
viene qua e piazza un video di barnard, e pure fa l'offeso. a che livelli, ora barnard diventa una roba da linkare e ascoltare. sti gran cazzi.
DOc, hai buttato al cesso 10 minuti di tempo, perchè sai benissimo che non servirà a nulla e non cambierà di una virgola il suo pensiero.
Viva barnard e buona eurozona a tutti.

apperò, mi mancavano i tuoi modi da nobiluomo :forza:
ce vai te o te ce manno io? :icon_paper:

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da The Snake 12 » 07/02/2018, 15:08

doc G ha scritto: 07/02/2018, 14:38 Premesso che la MMT è di fatto il campo dei miracoli del gatto e la volpe tradotto in termini economici, qui una analisi un poco più approfondita:

http://vonmises.it/2012/11/19/mmt-for-dummies/

http://noisefromamerika.org/articolo/ri ... ta-fiscale

suvvia, pensi davvero che i seguaci delle teorie di Von Mises siano le persone più adatte a discutere in modo oggettivo di MMT? :biggrin:

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da DROGBA86 » 07/02/2018, 15:13

E nel mentre Di Battista ci dà tutti come rincoglioniti, Berlusca non perde tempo e passa all'edilizia, necessità di costruire e condoni vari. Toccato il tasto che lo porterà al 40%, finalmente. Ha aspettato fin troppo. :notworthy:

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