non tutti se ne stanno zitti.Gerry Donato ha scritto:Ed il silenzio assordante che arriva dal mondo del ciclismo oggi è ancora peggiore delle verità che sono uscite ed usciranno da questa vicenda, perché questo silenzio mina anche il futuro di questo microcosmo di professionismo morto e sepolto.
jesus manzano: http://ciclismo.as.com/ciclismo/2013/01 ... 69757.html
le leggi andrebbero cambiate di modo che chi viene beccato per doping va in galera.
anche cav abbastanza schietto: http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/fe ... rever.html
è vero però che il gruppo tace, o si ripara dietro frasi di circostanza: se ha confessato è colpevole, adesso il ciclismo è più pulito, ecc.
andy schleck: http://www.reuters.com/article/2013/01/ ... 7K20130119
savoldelli addirittura giustificazionista: http://www.cyclingnews.com/news/pressur ... savoldelli
la questione del non essere mai trovato positivo è in realtà controversa. adesso non ho voglia di andare a cercarmi tutti i link che avevo letto quando l'inchiesta dell'usada era venuta fuori, ma si era parlato diffusamente di controlli positivi poi tenuti nascosti.
e in ogni caso per evitare che un controllo risulti positivo c'erano mille modi: http://www.velonation.com/News/ID/12726 ... tests.aspx
una cosa interessante di quando escono i dopati confessi è l'eventuale menzione di corridori che non si dopavano. armstrong in questo penso non sarà di nessun aiuto. però dalle varie confessioni di altri atleti si sa ad esempio che moncutie era rinomato per essere un ciclista pulito. da giovane era una fenomeno, tra i pro poteva giusto correre per vincere qualche tappa o la maglia di miglior scalatore. manzano dice che anche santi blanco era pulito. altro fenomeno under23, tra i pro ha qualche piazzamento a ridosso dei 10 nel giro e nella vuelta. mai concluso un tdf. credo che questo renda l'idea di cosa volesse dire correre puliti ai tempi dell'epo.