Il mio unico possibile contributo.
Anche vecchio come post.
Caro shilton, ma cosa vai a tirare fuori!
Lo so che lo fai apposta.
Premesso che è una completa follia.
Qui, prima, dopo. Sempre.
Alcune persone che conosco, ma che non sono necessariamente amiche o parenti, sono sinceramente entusiaste.
Dicono che avere una tale passione (io seguo i Sox quotidianamente - season ed offseason - dall'autunno del 1986) è davvero bello. Dicono che oggi c'è troppa gente "annoiata" della vita, che non si emoziona per quasi nulla, che non ha alcuna costanza, ecc...
Queste persone che conosco non capiscono praticamente nulla di baseball, ma non è quello il punto. Loro davvero apprezzano. Sanno dei viaggi a Boston, delle notti insonni e di tutto il resto. Sono tre o quattro persone soltanto e sono tra l’altro completamente diverse tra loro. E le stimo davvero.
La mia famiglia invece mi conosce, ovviamente. Ma io guardo, oltre ai Sox ed alla MLB, anche NFL, NHL, NBA, NCAA e un po' di tutto il resto dello sport mondiale (incluso il Palio di Siena che koufax precisa sempre che non sia uno sport), e quindi i miei figli finisce che sequestrano il telecomando e girano sui cartoni o sui telefilm, anche se più di qualche regola di baseball l'hanno capita e, se giocano i Sox, spesso tifano con me. Il fatto che le partite durino tre ore non certo aiuta. Per fortuna molto sport americano accade di notte, quando loro sono a nanna.
Mia moglie non è appassionata di sport, ed è meglio così perché non sopporterei proprio di discutere di sport con lei. Le piace abbastanza il basket ed ogni tanto lo guardiamo insieme. Se guardo i Sox alla TV, li guarda con me, ma non si preoccupa di capire. Anche se credo capisca molto di più di quello che vuol farmi credere. E se perdono sono sicuro che davvero le dispiace… per qualche secondo.
Il resto delle persone che conosco/frequento non sa assolutamente nulla di baseball (c’è in realtà un collega di lavoro che segue gli Yankees, anche se è molto più tifoso di calcio, ma qualche battuta la scambiamo anche se non ci vediamo spessissimo). E comunque anche negli USA, per dire, ho trovato parecchia gente che non aveva la minima idea di come funzionasse il baseball. Si stupivano che io,
from Italy, conoscessi dettagli considerati insignificanti.
Ma in Italia è davvero una cosa marziana. Se parli di baseball ti guardano con occhio assente, lo confondono con il football (e viceversa), credono che la palla sia fatta di legno o addirittura di ferro. La conversazione di fatto svanisce nel nulla. Credo che sia troppo lontano – per tanti versi – dalla mentalità italiana. Non che in Gran Bretagna sia molto meglio. Visto che hanno il cricket, considerano il baseball come il cugino stupido: “Yeah, yeah, rounders.”
Oggi invece è facile guardare le partite, reperire notizie, avere le statistiche. Quando cominciai a seguirlo io, la cosa invece era una vera impresa. C’era la radio delle forze armate americane; alle volte – quando le congiunzioni astrali giravano – c’era pure la TV, senza voce, con la nebbia perenne e rigorosamente in bianco e nero; e c’era USA Today (acquistato all’edicola della stazione di Trieste dopo lunghe camminate con la bora a gelarmi la faccia o a Udine nella mitica edicola in centro). A Trieste c’è la bora trecento giorni l’anno o così sembrava a me. Poi decisi di abbonarmi e così lo ricevevo comodamente a casa con tre-quattro giorni di ritardo. Ma le notizie e le partite via radio arrivavano prima e con molta più emozione. Le voci della radio restano inarrivabili. "Deep, deep, deeeeeeep! Caught."
Ma c’ero io, i Sox ed il nulla.
E così decisi di coinvolgere Tony. Lui mi aveva portato Larry Bird ed io gli portai Roger Clemens. Fu un regalo reciproco. Ma io il basket lo conoscevo già quando andavo all’asilo. Toh, il post c’è ancora (
http://forum.playitusa.com/viewtopic.php?f=15&t=5089 - link inesistente -), mentre lui di baseball non ne sapeva nulla. Ruppi talmente le palle a Tony che diventò pazzo furioso come me.
Insomma funzionò.
Eravamo finalmente in due.
L'unico vero problema era organizzare il lavoro e la vita in modo da potersi prendere le ferie a fine ottobre e prenotare gli aerei nel caso che...
Per poi cancellare tutto appena venivano regolarmente eliminati.
Poi arrivò internet e vennero le chat room americane, dove un ragazzo di Madrid-
spain, uno di Londra-
benji, uno della Germania centrale-
Old Europe ed uno di Udine-
joesox si “confrontavano” ogni notte con ragazzi e ragazze di Boston, del Maine, del Connecticut e con bostoniani trapiantati a LA, in Perù, in Texas, a Parigi. e con alcuni coraggiosi tifosi degli Yankees.
“Ma che ora è in Italia?”
“Boh, le quattro meno venti…”
“Ma voi siete pazzi!” “No, loro sono dei grandi”
“Mah, siamo scemi e abbiamo sonno…”
Lì ci siamo divertiti da matti.
Uno dei miei primi post con questo nick fu su Chris Stynes (probabilmente l'Opening Day di undici - quattordici adesso - anni fa).
Lì dannycater chiamò il first-pitch grand slam di Damon mentre Vazquez si riscaldava con un dettagliato post (del secolo).
Fu incredibile. Il 2001-2004 furono gli anni più belli, senza volerne al forum attuale.
Nel 2004 non cancellammo i voli.
Loro vinsero!
Venne giù la Guinness.
Ed il mondo non è più stato lo stesso.
Poi è arrivato playitusa.
Ed il 25 aprile è diventato il giorno dell'All Star Game.
BUONA PARTITA!
E FORZA AL!