Io penso che Jordan nella situazione di LeBron non avrebbe lasciato. Giocare per Cleveland 2004 è stato totalmente diverso, questo si, ma sicuramente più facile che giocare nei Bulls con mood "sconfitte e cocaina", magari LBJ aveva il problema di Delonte che si bombava la madre, ma so altri discorsi questi.

Per quanto riguarda il cambiare franchigia secondo me è un discorso un po' più lungo. Io penso che molto faccia l'organizzazione dove si capita, e per questo penso va fatta una statua a Krause nel caso di MJ e i Bulls. Il quale inoltre ha avuto le palle quadrate di mandare via Collins e promuovere a HC Jackson (che lui ha fortemente voluto), un cambiamento così sarebbe criticato tuttora, come infatti è successo a Ujiri mandando via Casey (coach of the year) e promuovendo Nurse da vice a capo (vittoria del titolo).
Prendo un giocatore citato prima, ovvero Lillard. Lillard è stato scelto da Portland a cui ha giurato amore eterno, dicendo che andrà via dai Blazers solo se sarà la franchigia a voler fare a meno di lui. Dubito che Damian non voglia vincere, ma probabilmente vede nei Blazers una società seria e competente che lo possa portare ad un titolo.
Così come Lillard posso nominare altre bandiere, come Duncan, Miller, Dirk, Wade, Kobe, Nash, ma onestamente dubito che se fossero capitati in altre franchigie con approccio diverso sarebbero stati i giocatori icona che oggi ricordiamo. Per chiarire, se Lillard fosse stato chiamato una scelta prima e finito ai Kings non penso che avrebbe giurato amore eterno a Sacramento.
Lo stesso Kobe che ha giocato una carriera intera con i Lakers chiese di essere ceduto qualche stagione prima di ritornare al titolo e fu vicinissimo ai Bulls.
Jordan ha portato una mentalità vincente fin dall'anno da rookie, cercava di vincere ogni stagione e sicuramente nei momenti di maggior difficoltà avrà visto in Pippen un motivo in più per restare, cosa che LBJ a Cleveland non aveva. C'è però da dire che LeBron ha vissuto in un' era in cui l'est faceva veramente pena. Nei primi anni di Cavs ha incontrato sulla strada i Celtics che erano di un certo livello, ma per il resto sia con gli Heat che con i Cavs parte2 veramente strada spianata, mentre Jordan aveva un core intorno a lui più di valore, ma affrontava squadre di tutto rispetto nei PO, Miami-Orlando-NY-Boston-Detroit-Cleveland-Indiana.
Per questo a LBJ gli posso imputare di non aver saputo attendere, perchè i Cavs usciti ai PO nel 2010 erano comunque la 1seed ad Est e a mio parere ad un all-star (e non necessariamente un Pippen) da poter rigiocare le Finals. Eh si perchè comunque averle giocate al quarto anno nella lega non è cosa da poco (MJ le ha giocate al sesto anno per dire) e da quelle Finals erano passati solo 3 anni e ogni volta Cleveland era stata eliminata dalla futura finalista.
Poi di LeBron critico altro, ad esempio il modo con cui è andato a Miami, il mettersi d'accordo tra giocatori e reclutare Bosh e altri, la diretta televisiva, la pagliacciata di tornare a Cleveland, andare ai Lakers, onestamente sono cose che non mi piacciono. Tra l'altro sono sempre più convinto che il draft sia stato pilotato per creare un appeal verso Cavs di James : Prima e quarta scelta draft 2011, quarta scelta 2012, prima scelta 2013, prima scelta 2014, però vabbè tralasciamo.
Chi mi ha deluso di più invece è stato Durant, il quale aveva un buon roster intorno e un valido scudiero come Westbrook, ma ha preferito mollare alla prima difficoltà e andare con GSW per vincere e andarsene dopo pochi anni. KD aveva la possibilità di poter mettere OKC sulla mappa della NBA, così come ha fatto Jordan con Chicago, inoltre sarebbe stato ancor più prestigioso in quanto nell'era pre-Jordan ai Bulls erano passati comunque Sloan, Love, Gilmore, mentre i Thunder sono praticamente nati con KD e Co.