NBA, il topic generalista
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Re: NBA, il topic generalista
Jordan dopo il primo contratto da rookie (non sono neanche sicuro fosse di quattro anni in realtà ma non so dove cercare) ha firmato un contratto lungo che è durato fino a quei due da 30 e 33 mln all'anno quindi non ha mai avuto la possibilità di lasciare Chicago e nel giro di due anni (quelli successivi ai playoff '86) sono arrivati Pippen, Grant e Cartwright al posto di Oakley. Ed è arrivato anche P. Jackson quindi tutti i componenti del quintetto più il coach di una delle squadre più forti all time perchè mai avrebbe dovuto lasciare una situazione del genere? Perchè perdevano contro Detroit che ha vinto due titoli di fila e stava per vincerne tre? Era nella miglior situazione possibile vista l'età media dei Lakers, dei Celtics e in parte anche dei Bad Boys ma lì ha dovuto per così dire aspettare un paio d'anni ma senza mai poter fare niente perchè non c'erano opzioni se non litigare e chiedere di essere scambiato.
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Re: NBA, il topic generalista
Io penso che Jordan nella situazione di LeBron non avrebbe lasciato. Giocare per Cleveland 2004 è stato totalmente diverso, questo si, ma sicuramente più facile che giocare nei Bulls con mood "sconfitte e cocaina", magari LBJ aveva il problema di Delonte che si bombava la madre, ma so altri discorsi questi. 
Per quanto riguarda il cambiare franchigia secondo me è un discorso un po' più lungo. Io penso che molto faccia l'organizzazione dove si capita, e per questo penso va fatta una statua a Krause nel caso di MJ e i Bulls. Il quale inoltre ha avuto le palle quadrate di mandare via Collins e promuovere a HC Jackson (che lui ha fortemente voluto), un cambiamento così sarebbe criticato tuttora, come infatti è successo a Ujiri mandando via Casey (coach of the year) e promuovendo Nurse da vice a capo (vittoria del titolo).
Prendo un giocatore citato prima, ovvero Lillard. Lillard è stato scelto da Portland a cui ha giurato amore eterno, dicendo che andrà via dai Blazers solo se sarà la franchigia a voler fare a meno di lui. Dubito che Damian non voglia vincere, ma probabilmente vede nei Blazers una società seria e competente che lo possa portare ad un titolo.
Così come Lillard posso nominare altre bandiere, come Duncan, Miller, Dirk, Wade, Kobe, Nash, ma onestamente dubito che se fossero capitati in altre franchigie con approccio diverso sarebbero stati i giocatori icona che oggi ricordiamo. Per chiarire, se Lillard fosse stato chiamato una scelta prima e finito ai Kings non penso che avrebbe giurato amore eterno a Sacramento.
Lo stesso Kobe che ha giocato una carriera intera con i Lakers chiese di essere ceduto qualche stagione prima di ritornare al titolo e fu vicinissimo ai Bulls.
Jordan ha portato una mentalità vincente fin dall'anno da rookie, cercava di vincere ogni stagione e sicuramente nei momenti di maggior difficoltà avrà visto in Pippen un motivo in più per restare, cosa che LBJ a Cleveland non aveva. C'è però da dire che LeBron ha vissuto in un' era in cui l'est faceva veramente pena. Nei primi anni di Cavs ha incontrato sulla strada i Celtics che erano di un certo livello, ma per il resto sia con gli Heat che con i Cavs parte2 veramente strada spianata, mentre Jordan aveva un core intorno a lui più di valore, ma affrontava squadre di tutto rispetto nei PO, Miami-Orlando-NY-Boston-Detroit-Cleveland-Indiana.
Per questo a LBJ gli posso imputare di non aver saputo attendere, perchè i Cavs usciti ai PO nel 2010 erano comunque la 1seed ad Est e a mio parere ad un all-star (e non necessariamente un Pippen) da poter rigiocare le Finals. Eh si perchè comunque averle giocate al quarto anno nella lega non è cosa da poco (MJ le ha giocate al sesto anno per dire) e da quelle Finals erano passati solo 3 anni e ogni volta Cleveland era stata eliminata dalla futura finalista.
Poi di LeBron critico altro, ad esempio il modo con cui è andato a Miami, il mettersi d'accordo tra giocatori e reclutare Bosh e altri, la diretta televisiva, la pagliacciata di tornare a Cleveland, andare ai Lakers, onestamente sono cose che non mi piacciono. Tra l'altro sono sempre più convinto che il draft sia stato pilotato per creare un appeal verso Cavs di James : Prima e quarta scelta draft 2011, quarta scelta 2012, prima scelta 2013, prima scelta 2014, però vabbè tralasciamo.
Chi mi ha deluso di più invece è stato Durant, il quale aveva un buon roster intorno e un valido scudiero come Westbrook, ma ha preferito mollare alla prima difficoltà e andare con GSW per vincere e andarsene dopo pochi anni. KD aveva la possibilità di poter mettere OKC sulla mappa della NBA, così come ha fatto Jordan con Chicago, inoltre sarebbe stato ancor più prestigioso in quanto nell'era pre-Jordan ai Bulls erano passati comunque Sloan, Love, Gilmore, mentre i Thunder sono praticamente nati con KD e Co.

Per quanto riguarda il cambiare franchigia secondo me è un discorso un po' più lungo. Io penso che molto faccia l'organizzazione dove si capita, e per questo penso va fatta una statua a Krause nel caso di MJ e i Bulls. Il quale inoltre ha avuto le palle quadrate di mandare via Collins e promuovere a HC Jackson (che lui ha fortemente voluto), un cambiamento così sarebbe criticato tuttora, come infatti è successo a Ujiri mandando via Casey (coach of the year) e promuovendo Nurse da vice a capo (vittoria del titolo).
Prendo un giocatore citato prima, ovvero Lillard. Lillard è stato scelto da Portland a cui ha giurato amore eterno, dicendo che andrà via dai Blazers solo se sarà la franchigia a voler fare a meno di lui. Dubito che Damian non voglia vincere, ma probabilmente vede nei Blazers una società seria e competente che lo possa portare ad un titolo.
Così come Lillard posso nominare altre bandiere, come Duncan, Miller, Dirk, Wade, Kobe, Nash, ma onestamente dubito che se fossero capitati in altre franchigie con approccio diverso sarebbero stati i giocatori icona che oggi ricordiamo. Per chiarire, se Lillard fosse stato chiamato una scelta prima e finito ai Kings non penso che avrebbe giurato amore eterno a Sacramento.
Lo stesso Kobe che ha giocato una carriera intera con i Lakers chiese di essere ceduto qualche stagione prima di ritornare al titolo e fu vicinissimo ai Bulls.
Jordan ha portato una mentalità vincente fin dall'anno da rookie, cercava di vincere ogni stagione e sicuramente nei momenti di maggior difficoltà avrà visto in Pippen un motivo in più per restare, cosa che LBJ a Cleveland non aveva. C'è però da dire che LeBron ha vissuto in un' era in cui l'est faceva veramente pena. Nei primi anni di Cavs ha incontrato sulla strada i Celtics che erano di un certo livello, ma per il resto sia con gli Heat che con i Cavs parte2 veramente strada spianata, mentre Jordan aveva un core intorno a lui più di valore, ma affrontava squadre di tutto rispetto nei PO, Miami-Orlando-NY-Boston-Detroit-Cleveland-Indiana.
Per questo a LBJ gli posso imputare di non aver saputo attendere, perchè i Cavs usciti ai PO nel 2010 erano comunque la 1seed ad Est e a mio parere ad un all-star (e non necessariamente un Pippen) da poter rigiocare le Finals. Eh si perchè comunque averle giocate al quarto anno nella lega non è cosa da poco (MJ le ha giocate al sesto anno per dire) e da quelle Finals erano passati solo 3 anni e ogni volta Cleveland era stata eliminata dalla futura finalista.
Poi di LeBron critico altro, ad esempio il modo con cui è andato a Miami, il mettersi d'accordo tra giocatori e reclutare Bosh e altri, la diretta televisiva, la pagliacciata di tornare a Cleveland, andare ai Lakers, onestamente sono cose che non mi piacciono. Tra l'altro sono sempre più convinto che il draft sia stato pilotato per creare un appeal verso Cavs di James : Prima e quarta scelta draft 2011, quarta scelta 2012, prima scelta 2013, prima scelta 2014, però vabbè tralasciamo.
Chi mi ha deluso di più invece è stato Durant, il quale aveva un buon roster intorno e un valido scudiero come Westbrook, ma ha preferito mollare alla prima difficoltà e andare con GSW per vincere e andarsene dopo pochi anni. KD aveva la possibilità di poter mettere OKC sulla mappa della NBA, così come ha fatto Jordan con Chicago, inoltre sarebbe stato ancor più prestigioso in quanto nell'era pre-Jordan ai Bulls erano passati comunque Sloan, Love, Gilmore, mentre i Thunder sono praticamente nati con KD e Co.
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Re: NBA, il topic generalista
comunque utilizzo la formula Penny, e vado con l'elenco puntato di impressioni sparse dopo aver visto la puntata:
- Dennis Rodman protagonista assoluto, felice che abbiano fatto uscire fuori il suo lato di scienziato del gioco, non arrivi a quei livelli senza una testa per il gioco di quel tipo e bravissimo Phil Jackson a gestirlo al meglio, poi la storia di Carmen Electra
- Non sapevo che i Cavs all'epoca fossero considerati i favoriti contro i Bulls (incredibile anche il 6-0 in stagione), da The Shot si sarebbero ripresi solo con Lebron praticamente. Altre chicche sparse sono Ron Harper che in questa puntata parla da avversario di Jordan (peraltro giocatore che ha avuto una carriera di tutto rispetto anche prima dei Bulls) e l'immancabile Craig Ehlo che aveva messo anche il canestro del sorpasso prima di finire nella storia dalla parte sbagliata, questione di momenti.
- Puntata nella quale si dimostra come la storia la scrivano i vincitori, bellissimo l'astio ancora presente con i Pistons, mi pare sia passato un pò in secondo piano il valore di quella squadra. Ogni storia ha bisogno di un cattivo, ogni campione ha bisogno di uno sfidante, i Pistons hanno abbracciato questo ruolo con estremo gusto. Thomas, peraltro, ha cambiato giustificazione per quell'abbandono diverse volte negli anni, avrei apprezzato di più dicesse "L'abbiamo fatto di proposito" abbracciando il ruolo del cattivo fino in fondo.
- La storia la scrivono i vincitori anche perchè quando si parla del famoso mal di testa di Pippen, MJ ne parla con estrema comprensione, in realtà negli anni successivi gli rinfaccerà l'episodio, segno che non era esattamente stato tutto rose e fiori dopo il fattaccio. La spiegazione del facemmo pesi e l'anno dopo battemmo Detroit 4-0 mi pare abbastanza semplicistica in realtà, la verità è che Chicago aveva raggiunto la consapevolezza di essere al livello dei Pistons, ed i Pistons dopo due titoli di fila iniziarono a calare com'è normale che fosse (normale per quelli che non erano i Bulls, of course).
- Mi pare che Collins facesse capire, in maniera abbastanza malcelata, che Phil Jackson gli ha sostanzialmente segato la panchina in accordo con Krause (e meno male), Doug comunque rimasto sempre in buoni rapporti con MJ, tanto da richiamarlo a Washington
- Credo che il ruolo di Magic verrà approfondito in una puntata sul Dream Team che ci sarà presto o tardi, anche se Magic non mi pare così centrale nell'epopea dei Bulls.
- Belli i siparietti rubati in spogliatoio (Rodman che arriva in allenamento in vestaglia e la storia di Burrell in particolare)
- Guarderei volentieri un documentario su Phil Jackson a Porto Rico
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- Non sapevo che i Cavs all'epoca fossero considerati i favoriti contro i Bulls (incredibile anche il 6-0 in stagione), da The Shot si sarebbero ripresi solo con Lebron praticamente. Altre chicche sparse sono Ron Harper che in questa puntata parla da avversario di Jordan (peraltro giocatore che ha avuto una carriera di tutto rispetto anche prima dei Bulls) e l'immancabile Craig Ehlo che aveva messo anche il canestro del sorpasso prima di finire nella storia dalla parte sbagliata, questione di momenti.
- Puntata nella quale si dimostra come la storia la scrivano i vincitori, bellissimo l'astio ancora presente con i Pistons, mi pare sia passato un pò in secondo piano il valore di quella squadra. Ogni storia ha bisogno di un cattivo, ogni campione ha bisogno di uno sfidante, i Pistons hanno abbracciato questo ruolo con estremo gusto. Thomas, peraltro, ha cambiato giustificazione per quell'abbandono diverse volte negli anni, avrei apprezzato di più dicesse "L'abbiamo fatto di proposito" abbracciando il ruolo del cattivo fino in fondo.
- La storia la scrivono i vincitori anche perchè quando si parla del famoso mal di testa di Pippen, MJ ne parla con estrema comprensione, in realtà negli anni successivi gli rinfaccerà l'episodio, segno che non era esattamente stato tutto rose e fiori dopo il fattaccio. La spiegazione del facemmo pesi e l'anno dopo battemmo Detroit 4-0 mi pare abbastanza semplicistica in realtà, la verità è che Chicago aveva raggiunto la consapevolezza di essere al livello dei Pistons, ed i Pistons dopo due titoli di fila iniziarono a calare com'è normale che fosse (normale per quelli che non erano i Bulls, of course).
- Mi pare che Collins facesse capire, in maniera abbastanza malcelata, che Phil Jackson gli ha sostanzialmente segato la panchina in accordo con Krause (e meno male), Doug comunque rimasto sempre in buoni rapporti con MJ, tanto da richiamarlo a Washington
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Re: NBA, il topic generalista
Il sindaco della città che spara nella gamba all’arbitro e riceve solo una squalifica di un anno dai campi da giocolebronpepps ha scritto:comunque utilizzo la formula Penny, e vado con l'elenco puntato di impressioni sparse dopo aver visto la puntata:
- Dennis Rodman protagonista assoluto, felice che abbiano fatto uscire fuori il suo lato di scienziato del gioco, non arrivi a quei livelli senza una testa per il gioco di quel tipo e bravissimo Phil Jackson a gestirlo al meglio, poi la storia di Carmen Electra
- Non sapevo che i Cavs all'epoca fossero considerati i favoriti contro i Bulls (incredibile anche il 6-0 in stagione), da The Shot si sarebbero ripresi solo con Lebron praticamente. Altre chicche sparse sono Ron Harper che in questa puntata parla da avversario di Jordan (peraltro giocatore che ha avuto una carriera di tutto rispetto anche prima dei Bulls) e l'immancabile Craig Ehlo che aveva messo anche il canestro del sorpasso prima di finire nella storia dalla parte sbagliata, questione di momenti.
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Re: NBA, il topic generalista
comunque se vi interessa la vicenda rodman, che nell'episodio 3 è volutamente raccontata superficialmente anche dal verme stesso, vi conviene guardare l'episodio di 30 for 30 a lui dedicato. ne avrete un'altra visione, magari anche da poser per certi versi. perché quello che racconta in the last dance nei suoi anni adolescenziali e pre nba sono quasi fuorvianti rispetto all'altro racconto (il fatto che fosse problematico, quando era un pezzo di pane disagiato, andato a vivere in una famiglia di bianchi e amico di un ragazzino neanche adolescente),
rodman sempre più idolo personale (e la storia con kim jong un ha dell'incredibile), oltre che base per uno dei più grandi personaggi della storia dei fumetti (sakuragi di slam dunk
)
a latere in last dance invece viene fuordi dall'evidenza dei fatti quanto fosse duro quell'est degli anni 80: pistons, cavs (fortissimi e price oggi in nba farebbe i numeri di young, col trascurabile fatto di vincere partite), celtics quasi a fine corsa, i sixers di barkley.
sempre più convinto che bird > magic (provate a immagine larry con kareem e worthy, e nel quasi deserto tecnico dell'ovest)
rodman sempre più idolo personale (e la storia con kim jong un ha dell'incredibile), oltre che base per uno dei più grandi personaggi della storia dei fumetti (sakuragi di slam dunk

a latere in last dance invece viene fuordi dall'evidenza dei fatti quanto fosse duro quell'est degli anni 80: pistons, cavs (fortissimi e price oggi in nba farebbe i numeri di young, col trascurabile fatto di vincere partite), celtics quasi a fine corsa, i sixers di barkley.
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Re: NBA, il topic generalista
Inizio del post neutrale, quasi a carattere informativo per il popolo del forum, si consigliano ulteriori fonti, si condisce il tutto con qualche parere personale, un perfetto corollario per il dibattito relativo all'argomento più caldo degli ultimi giorni.
Un post da manuale del forum insomma, ma a Morau non bastava partecipare ai topic, voleva avere il potere di farli fallire, ed ecco che nelle ultime 3 righe piazza la zampata del campione, un solo all'apparenza innocente Bird > Magic che assomiglia all'eco lontano che senti in montagna e che preannuncia il distaccamento di un piccolo cumulo di neve che presto si trasformerà in una valanga travolgendo qualunque cosa.
Bene così.
Ora basta aspettare i veri protagonisti del dibattito, non devo neanche taggarli, sciameranno qui come api sul miele.
Un post da manuale del forum insomma, ma a Morau non bastava partecipare ai topic, voleva avere il potere di farli fallire, ed ecco che nelle ultime 3 righe piazza la zampata del campione, un solo all'apparenza innocente Bird > Magic che assomiglia all'eco lontano che senti in montagna e che preannuncia il distaccamento di un piccolo cumulo di neve che presto si trasformerà in una valanga travolgendo qualunque cosa.
Bene così.
Ora basta aspettare i veri protagonisti del dibattito, non devo neanche taggarli, sciameranno qui come api sul miele.
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Re: NBA, il topic generalista
avevi iniziato molto bene, ma poi hai chiuso molto male.Morau ha scritto: 29/04/2020, 7:37comunque se vi interessa la vicenda rodman, che nell'episodio 3 è volutamente raccontata superficialmente anche dal verme stesso, vi conviene guardare l'episodio di 30 for 30 a lui dedicato. ne avrete un'altra visione, magari anche da poser per certi versi. perché quello che racconta in the last dance nei suoi anni adolescenziali e pre nba sono quasi fuorvianti rispetto all'altro racconto (il fatto che fosse problematico, quando era un pezzo di pane disagiato, andato a vivere in una famiglia di bianchi e amico di un ragazzino neanche adolescente),
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prima che inizi il dibattito, posso solo dire che NON c'è un dibattito.
Magic è avanti per tante cose, come praticamente in quasi tutte le classifiche all time oltreoceano.
poi si può avere una passione particolare per Bird, che è stato uno dei più grandi, e ritenere che possa essere stato superiore a Magic.
ci può stare.
Come chi è convinto che Malone era più forte di Duncan, o Robinson di Olajuwon.
ma la realtà è esattamente l'opposto.

.... così @Penny è contento

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Re: NBA, il topic generalista
sei leggermente di parte 
e comunque il mio avvocato si è già mosso, hai fatto dei paralleli da denuncia (se magic per te è hakeem, e a bird dai del robinson o del pedofilo
)

e comunque il mio avvocato si è già mosso, hai fatto dei paralleli da denuncia (se magic per te è hakeem, e a bird dai del robinson o del pedofilo

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Re: NBA, il topic generalista
Morau ha scritto: 29/04/2020, 9:12sei leggermente di parte
e comunque il mio avvocato si è già mosso, hai fatto dei paralleli da denuncia (se magic per te è hakeem, e a bird dai del robinson o del pedofilo)
quando io mi esprimo, mi esprimo come portatore della sana verità della storia del basket.
scevro da qualsiasi velleità preferenziale, come passione, fanatismo e tifo.
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Re: NBA, il topic generalista
Che voi sappiate MJ ha problemi di fegato o di alcoolismo?
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Re: NBA, il topic generalista
Mul4 ha scritto: 29/04/2020, 9:29Che voi sappiate MJ ha problemi di fegato o di alcoolismo?
Occhi e colorazione della pelle troppo gialle
so solo che ha iniziato ad uscire più spesso con burrell

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Re: NBA, il topic generalista
Burrell è un Rodman che non ci ha creduto abbastanza :)lebronpepps ha scritto: 28/04/2020, 12:41PENNY ha scritto: 28/04/2020, 12:38Letto letto...
Dennis Rodman nella top 10 degli uomini per cui pagherei di tasca per vivere una settimana della loro vita.
Che poi a proposito di donne e Bulls, mi pare lo raccontasse Buffa, come l'unico campo in cui Jordan prendeva la polvere da Pippen fossero proprio i rapporti con il gentil sesso. Con MJ invidiosissimo del successo che riscuoteva Scottie con le pulzelle, di molto superiore al suo.
ma nessuno scopava quanto Burrell![]()
Comunque stento a credere che Jordan non scopasse quando volesse e con chi volesse.
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Re: NBA, il topic generalista
Krause tanta robalebronpepps ha scritto: 28/04/2020, 18:24Krause ha cacciato Collins quando era il momento, Presti si è tenuto Brooks qualche anno di troppo ed ha perso Durant
Krause considerato alla stregua di Adolf Hitler, Presti considerato dio in terra
anche prendere Rodman dall'umido chi l'avrebbe fatto?
Lo stash di Kukoc innnovativo per i tempi?
(la risposta "si ma c'era Phil Jackson" non vale dato che l'ha scelto lui)
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Re: NBA, il topic generalista
ecco Kukoc mi pare abbastanza sparito nella serie, che facciano una puntata su di lui in stile Once Brothers?
o forse voleva bene a Krause e l'hanno fatto fuori?
o forse voleva bene a Krause e l'hanno fatto fuori?
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Re: NBA, il topic generalista
Morau ha scritto: 29/04/2020, 7:37 comunque se vi interessa la vicenda rodman, che nell'episodio 3 è volutamente raccontata superficialmente anche dal verme stesso, vi conviene guardare l'episodio di 30 for 30 a lui dedicato. ne avrete un'altra visione, magari anche da poser per certi versi. perché quello che racconta in the last dance nei suoi anni adolescenziali e pre nba sono quasi fuorvianti rispetto all'altro racconto (il fatto che fosse problematico, quando era un pezzo di pane disagiato, andato a vivere in una famiglia di bianchi e amico di un ragazzino neanche adolescente),
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a latere in last dance invece viene fuordi dall'evidenza dei fatti quanto fosse duro quell'est degli anni 80: pistons, cavs (fortissimi e price oggi in nba farebbe i numeri di young, col trascurabile fatto di vincere partite), celtics quasi a fine corsa, i sixers di barkley.
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Ma c'era stato, fine anni 90 inzio 00 pure un film biografico su Rodman.
Personaggio veramente incredibile.
Il figlio della famiglia bianca con la quale viveva era diventato suo agente.
Il padre che ha tipo 30 figli con 15 donne diverse, o rapporto simile, che era scappato alle Filippine.