Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''
Inviato: 16/02/2023, 9:20
Dai con questa nuova configurazione tornate ad essere una squadra di basket seria, ai playoff sarete la mina vagante che tutti vorranno evitare 

Il Forum degli Appassionati degli Sport Americani
https://forum.playitusa.com/
LucasT3 ha scritto: 16/02/2023, 9:20 Dai con questa nuova configurazione tornate ad essere una squadra di basket seria, ai playoff sarete la mina vagante che tutti vorranno evitare
anto ha scritto: 16/02/2023, 0:48Granchio ha scritto: 15/02/2023, 20:24 Si questa roba che sta passando del Lebron unica star NBA che pensa ai cazzo suoi fa ridere (pensa te se devo essere io a difendere James…)
Senza andare tanto lontani dai nostri lidi, Bryant che mi rendo conto ora è più facile santificare, ha fatto smontare dei roster, aveva i suoi protetti etc.
Così come la retorica di James unico a tenere alla sua legacy mentre tutti gli altri erano interessati al bene comune e si sacrificavano solo per quello…dai su, non facciamo i sempliciotti. Bryant era uno che (giustamente) teneva alla sua legacy tanto quanto James. Magari a molti di noi andava più a genio perché c’era questa mistica dell’allenamento, della tenacia, della Mamba Mentality etc. Ma non è che Bryant non fosse consapevole che stava seminando per i posteri
Tant’è che Bryant ed il suo immaginario (in un’epoca nella quale non c’era ancora tutto il circo social) era comunque odiato da tantissimi, poi la disgrazia ha mandato tutto in archivio
James paga in più la Decision e tutta quella manfrina lì
Ma per dire, Bryant è stato a tanto così da forzare una trade
È un mondo con i suoi codici, star qui ad incazzarsi perché James per chiudere il record di è’ sbattuto troppo ed ora ha saltato 3 partite mi sembra veramente guardare il dito del tizio che indica la luna
Per me James ha esagerato sia nella celebrazione che nella rincorsa al record, come gli era già capitato in un'altra circostanza, vale a dire la spettacolarizzazione del suo passaggio da Cleveland a Miami.
Nella sostanza però, se parliamo del rosicamento degli haters, concordo, e aggiungo questo.
Anche(anche...Non solo) per colpa di San Bryant, i Lakers avevano perso gran parte dell'ascendente che ne facevano praticamente il punto di approdo sognato dalla stragrande maggioranza delle star costrette in mercati secondari.
Bryant ha trattato i Lakers né più né meno allo stesso modo di James, ma si sa...Su certe cose c'è una memoria molto corta...
C'era molta puzza di Knicks, attorno ai Lakers lasciati da Bryant, prima che arrivasse James a rimetterli sulla cartina del basket che conta, cosa che vale ancora di più rispetto al singolo titolo che ha portato.
I giocatori cominciavano a preferire andare altrove, pur di evitare un certo tipo di pressione che si stava facendo di anno in anno più forte, con i tifosi ed i media a sparare a zero sulla proprietà e sulla gestione della squadra.
James ha mostrato una capacità spaventosa di controllo sulla lega, sfruttando una politica che ha via via accentrato il potere nelle mani dei giocatori.
Bryant e Jordan(ancora di più) avevano armi molto più spuntate e non la stessa intelligenza.
James è riuscito a farsi molto più rispettare che temere o addirittura odiare in tutto l'ambiente, e secondo me la cosa depone ancora di più a favore di un'intelligenza per niente comune tra i suoi colleghi.
Tutto questo ovviamente non significa che da parte sua non ci siano stati anche errori, conseguenza paradossalmente proprio del suo eccesso di potere.
Sì inteso così anche Curry, Magic e Jordan non mi pare più di tanto ma con fortuna intendevo principalmente il discorso di dove sono finiti appena entrati nella lega. Organizzazioni vincenti, gm che hanno azzeccato quasi tutto e in tempi brevi, dettaglio non da poco, compagni e role player top, coach e assistenti di altissimo livello e nonostante questo Kobe ha voluto mandare via Shaq e valutato lui di andarsene. Poi P. Jackson è tornato ma senza Gasol avrebbe rivinto? Magic dopo aver vinto si è mosso per mandare via l'allenatore, è arrivato Riley ok ma col senno di poi sono buoni tutti a dire che la mossa è stata giusta ma per lamentarsi dei Lakers di inizio anni '80 ci voleva coraggio e non in senso buono. Jordan tutta la carriera a parlar male del suo gm che in effetti non aveva la stessa visione che poi ha avuto lui da proprietarioGoffredo Mamelucchi ha scritto: 15/02/2023, 17:18Ciò che hai detto è un riassunto perfetto sull'argomento delle disuguaglianze di partenza nel basket, tema su cui molti preferiscono glissare a tutti i costi – lo si fa anche nel "mondo reale", figuriamoci per l'intrattenimento.Jack ha scritto: 15/02/2023, 15:21 Mah Cleveland non dava segni di vita nè lato coaching nè dirigenziale. Non tutti hanno il culo di finire come Magic, Bird, Jordan, Kobe e Duncan. Dopo se non vincono sono dei perdenti. La pagliacciata in diretta tv poteva risparmiarsela ma andare via ci può stare, ci provi, sette anni non sono pochi, ripeto a Magic, Jordan e Kobe non solo è andata di lusso ma per motivi diversi hanno avuto il coraggio di lamentarsi della dirigenza, gm o del coach, possiamo fare finta sia un bel comportamento o intelligente ma non lo è.
Per qualche motivo a molti non piace tirare in ballo il background dei giocatori, sia di vita sia di inizio carriera, per spiegare seppur parzialmente alcune scelte e comportamenti a prescindere dal giudizio morale, che invece è quello che va per la maggiore.
Ci sono giocatori nati ricchi e/o "figli d'arte", e/o che hanno avuto la benedizione di partire da franchigie storicamente vincenti o comunque con una struttura solida e competente, che si concretizza in staff/mentori/compagni di squadra/ambiente migliori.
Che piaccia o meno, James – come tantissimi altri – non ha avuto questa fortuna, ma quelli che hai citato sì. Tra i più noti del recente passato aggiungerei anche Curry, del quale molti preferivano argutamente sottolineare la grande sfortuna di essere scricciolo.
La retorica delle scelte facili, invece, sempreverde di PlayIt, mi costringe sempre a controllare sul calendario di non essere tornato al 2011.
Il solito ribaltamento per cui le altre superstar son sempre state lì buone buone a osservare placide la dirigenza di incapaci fare il proprio lavoro (tipo appunto quella dei Lakers con Bryant, o degli Spurs con Duncan), mentre James non aveva motivo di avere dubbi e di voler addirittura andare via dai Cavs, un'organizzazione affidabile e di comprovato successo, dopo soltanto sette anni. Ci vuole fantasia!
Jordan non è figlio d'arte e non è partito in una franchigia storicamente vincente.Goffredo Mamelucchi ha scritto: 15/02/2023, 17:18Ciò che hai detto è un riassunto perfetto sull'argomento delle disuguaglianze di partenza nel basket, tema su cui molti preferiscono glissare a tutti i costi – lo si fa anche nel "mondo reale", figuriamoci per l'intrattenimento.Jack ha scritto: 15/02/2023, 15:21 Mah Cleveland non dava segni di vita nè lato coaching nè dirigenziale. Non tutti hanno il culo di finire come Magic, Bird, Jordan, Kobe e Duncan. Dopo se non vincono sono dei perdenti. La pagliacciata in diretta tv poteva risparmiarsela ma andare via ci può stare, ci provi, sette anni non sono pochi, ripeto a Magic, Jordan e Kobe non solo è andata di lusso ma per motivi diversi hanno avuto il coraggio di lamentarsi della dirigenza, gm o del coach, possiamo fare finta sia un bel comportamento o intelligente ma non lo è.
Per qualche motivo a molti non piace tirare in ballo il background dei giocatori, sia di vita sia di inizio carriera, per spiegare seppur parzialmente alcune scelte e comportamenti a prescindere dal giudizio morale, che invece è quello che va per la maggiore.
Ci sono giocatori nati ricchi e/o "figli d'arte", e/o che hanno avuto la benedizione di partire da franchigie storicamente vincenti o comunque con una struttura solida e competente, che si concretizza in staff/mentori/compagni di squadra/ambiente migliori.
Che piaccia o meno, James – come tantissimi altri – non ha avuto questa fortuna, ma quelli che hai citato sì. Tra i più noti del recente passato aggiungerei anche Curry, del quale molti preferivano argutamente sottolineare la grande sfortuna di essere scricciolo.
La retorica delle scelte facili, invece, sempreverde di PlayIt, mi costringe sempre a controllare sul calendario di non essere tornato al 2011.
Il solito ribaltamento per cui le altre superstar son sempre state lì buone buone a osservare placide la dirigenza di incapaci fare il proprio lavoro (tipo appunto quella dei Lakers con Bryant, o degli Spurs con Duncan), mentre James non aveva motivo di avere dubbi e di voler addirittura andare via dai Cavs, un'organizzazione affidabile e di comprovato successo, dopo soltanto sette anni. Ci vuole fantasia!
Granchio ha scritto: 16/02/2023, 9:29 Anche la rotazione di Ham è stata ultra-definita, per minutaggi e gerarchie. A parte i 3 minuti finali di garbage è stata una rotazione a 10, tutti praticamente sotto i 30 minuti e solo 6 sopra i 20
frog ha scritto: 16/02/2023, 10:52Jordan non è figlio d'arte e non è partito in una franchigia storicamente vincente.Goffredo Mamelucchi ha scritto: 15/02/2023, 17:18
Ciò che hai detto è un riassunto perfetto sull'argomento delle disuguaglianze di partenza nel basket, tema su cui molti preferiscono glissare a tutti i costi – lo si fa anche nel "mondo reale", figuriamoci per l'intrattenimento.
Per qualche motivo a molti non piace tirare in ballo il background dei giocatori, sia di vita sia di inizio carriera, per spiegare seppur parzialmente alcune scelte e comportamenti a prescindere dal giudizio morale, che invece è quello che va per la maggiore.
Ci sono giocatori nati ricchi e/o "figli d'arte", e/o che hanno avuto la benedizione di partire da franchigie storicamente vincenti o comunque con una struttura solida e competente, che si concretizza in staff/mentori/compagni di squadra/ambiente migliori.
Che piaccia o meno, James – come tantissimi altri – non ha avuto questa fortuna, ma quelli che hai citato sì. Tra i più noti del recente passato aggiungerei anche Curry, del quale molti preferivano argutamente sottolineare la grande sfortuna di essere scricciolo.
La retorica delle scelte facili, invece, sempreverde di PlayIt, mi costringe sempre a controllare sul calendario di non essere tornato al 2011.
Il solito ribaltamento per cui le altre superstar son sempre state lì buone buone a osservare placide la dirigenza di incapaci fare il proprio lavoro (tipo appunto quella dei Lakers con Bryant, o degli Spurs con Duncan), mentre James non aveva motivo di avere dubbi e di voler addirittura andare via dai Cavs, un'organizzazione affidabile e di comprovato successo, dopo soltanto sette anni. Ci vuole fantasia!
Noodles ha scritto: 16/02/2023, 10:56frog ha scritto: 16/02/2023, 10:52
Jordan non è figlio d'arte e non è partito in una franchigia storicamente vincente.
inoltre i bulls all'epoca pre-Mj erano proprio quel gulag stile cleveland.
sembra assurdo dirlo ora, ma erano uno dei mercati peggiori in assoluto.
Che è quello che chiedevamo a Vogel da quando c'è stata la prima versione del crucco in gialloviolaRadiofreccia ha scritto: 16/02/2023, 10:52Granchio ha scritto: 16/02/2023, 9:29 Anche la rotazione di Ham è stata ultra-definita, per minutaggi e gerarchie. A parte i 3 minuti finali di garbage è stata una rotazione a 10, tutti praticamente sotto i 30 minuti e solo 6 sopra i 20
Questo e il fatto che quei minuti sono dati a giocatori da NBA moderna ci ha permesso di vincere la gara di stanotte.
Questa nuova conformazione è molto nuova e spesso pecca palesemente di squadra work in progress, ma è anni luce migliore della roba orrenda di prima perché ci sono giocatori validi che sono sul parquet a fare quelle 2-3 cose che gli sono richieste senza strafare.
Malik a tirar da 3 molto bene, anche perché con LeBron la probabilità che ti arrivi qualcosa di buono c'è sempre. Vanderbilt vicino Davis sembra proprio quello che serviva, tra energia, difesa ed atletismo. Russell molto bene, difende poco o nulla ma in attacco accanto a quei può avere modo di mettere in mostra la capacità di segnare senza strafare e deragliare nei propri limiti.
Portare il tedesco in 2nd unit è la mossa che speravo facesse Ham, bene.
Rui sta dando una discreta mano (non mi aspetto chissà cosa), mi aspetto di più da Bamba che è chiaramente ancora fuori spartito.
Jack ha scritto: 16/02/2023, 11:11 Jordan dopo tre anni aveva P. Jackson, Pippen e Grant, Cartwright, Winter e Paxson dopo un anno.
Stesso discorso Curry, di cosa mai avrebbe potuto lamentarsi? Dopo tre anni Klay, Draymond, Barnes, l'anno dopo Iguo e quello dopo mi pare Kerr e lui neanche era una star nei primi tre anni.
Quello partito peggio per assurdo era Bird ma anche lì anche Auerbach non ha sbagliato un colpo e fatto tutto veloce.
esatto.BomberDede ha scritto: 16/02/2023, 11:18Jack ha scritto: 16/02/2023, 11:11 Jordan dopo tre anni aveva P. Jackson, Pippen e Grant, Cartwright, Winter e Paxson dopo un anno.
Stesso discorso Curry, di cosa mai avrebbe potuto lamentarsi? Dopo tre anni Klay, Draymond, Barnes, l'anno dopo Iguo e quello dopo mi pare Kerr e lui neanche era una star nei primi tre anni.
Quello partito peggio per assurdo era Bird ma anche lì anche Auerbach non ha sbagliato un colpo e fatto tutto veloce.
SI ma sono tutti discorsi post.
Phil e Pippen senza Jordan vincevano? E' facile dirlo ora che è andata così ma Phil non era ill coach che è adesso
stesso dicasi per Klay e Draymond etc
BomberDede ha scritto: 16/02/2023, 11:18Jack ha scritto: 16/02/2023, 11:11 Jordan dopo tre anni aveva P. Jackson, Pippen e Grant, Cartwright, Winter e Paxson dopo un anno.
Stesso discorso Curry, di cosa mai avrebbe potuto lamentarsi? Dopo tre anni Klay, Draymond, Barnes, l'anno dopo Iguo e quello dopo mi pare Kerr e lui neanche era una star nei primi tre anni.
Quello partito peggio per assurdo era Bird ma anche lì anche Auerbach non ha sbagliato un colpo e fatto tutto veloce.
SI ma sono tutti discorsi post.
Phil e Pippen senza Jordan vincevano? E' facile dirlo ora che è andata così ma Phil non era ill coach che è adesso
stesso dicasi per Klay e Draymond etc
non credo ci sia nessun campione NBA, che abbia vestito a lungo la canotta di un team, che non si sia lamentato di un allenatore X, giocatore Y.Jack ha scritto: 16/02/2023, 11:30BomberDede ha scritto: 16/02/2023, 11:18
SI ma sono tutti discorsi post.
Phil e Pippen senza Jordan vincevano? E' facile dirlo ora che è andata così ma Phil non era ill coach che è adesso
stesso dicasi per Klay e Draymond etc
Per dire che anche Magic, Jordan, Kobe hanno rotto le palle e parliamo dei Lakers anni '80, dei Bulls anni '90 e dei Lakers con Shaq. E invece viene criticato Lebron che dopo sette anni lascia i Cavs.