Granchio ha scritto: 15/02/2023, 20:24
Si questa roba che sta passando del Lebron unica star NBA che pensa ai cazzo suoi fa ridere (pensa te se devo essere io a difendere James…)
Senza andare tanto lontani dai nostri lidi, Bryant che mi rendo conto ora è più facile santificare, ha fatto smontare dei roster, aveva i suoi protetti etc.
Così come la retorica di James unico a tenere alla sua legacy mentre tutti gli altri erano interessati al bene comune e si sacrificavano solo per quello…dai su, non facciamo i sempliciotti. Bryant era uno che (giustamente) teneva alla sua legacy tanto quanto James. Magari a molti di noi andava più a genio perché c’era questa mistica dell’allenamento, della tenacia, della Mamba Mentality etc. Ma non è che Bryant non fosse consapevole che stava seminando per i posteri
Tant’è che Bryant ed il suo immaginario (in un’epoca nella quale non c’era ancora tutto il circo social) era comunque odiato da tantissimi, poi la disgrazia ha mandato tutto in archivio
James paga in più la Decision e tutta quella manfrina lì
Ma per dire, Bryant è stato a tanto così da forzare una trade
È un mondo con i suoi codici, star qui ad incazzarsi perché James per chiudere il record di è’ sbattuto troppo ed ora ha saltato 3 partite mi sembra veramente guardare il dito del tizio che indica la luna
Per me James ha esagerato sia nella celebrazione che nella rincorsa al record, come gli era già capitato in un'altra circostanza, vale a dire la spettacolarizzazione del suo passaggio da Cleveland a Miami.
Nella sostanza però, se parliamo del rosicamento degli haters, concordo, e aggiungo questo.
Anche(anche...Non solo) per colpa di San Bryant, i Lakers avevano perso gran parte dell'ascendente che ne facevano praticamente il punto di approdo sognato dalla stragrande maggioranza delle star costrette in mercati secondari.
Bryant ha trattato i Lakers né più né meno allo stesso modo di James, ma si sa...Su certe cose c'è una memoria molto corta...
C'era molta puzza di Knicks, attorno ai Lakers lasciati da Bryant, prima che arrivasse James a rimetterli sulla cartina del basket che conta, cosa che vale ancora di più rispetto al singolo titolo che ha portato.
I giocatori cominciavano a preferire andare altrove, pur di evitare un certo tipo di pressione che si stava facendo di anno in anno più forte, con i tifosi ed i media a sparare a zero sulla proprietà e sulla gestione della squadra.
James ha mostrato una capacità spaventosa di controllo sulla lega, sfruttando una politica che ha via via accentrato il potere nelle mani dei giocatori.
Bryant e Jordan(ancora di più) avevano armi molto più spuntate e non la stessa intelligenza.
James è riuscito a farsi molto più rispettare che temere o addirittura odiare in tutto l'ambiente, e secondo me la cosa depone ancora di più a favore di un'intelligenza per niente comune tra i suoi colleghi.
Tutto questo ovviamente non significa che da parte sua non ci siano stati anche errori, conseguenza paradossalmente proprio del suo eccesso di potere.