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alessio14 ha scritto: 18/05/2020, 18:19Ma quel bruciato di Jalen Rose che parla di "fratelli Davis"?  ​​​​​​​

era un loro soprannome. Essendo loro il braccio armato di quella squadra, essendo di dimensioni e avendo caratteristiche simili e con lo stesso cognome, all'epoca li chiamavano Davis Brothers anche se non lo erano.

Ma poi sono gusti personali su cui si può discutere fino ad un certo punto...

Wolviesix ha scritto: 20/05/2020, 8:51 Le ultime 4 puntate alla fine son quelle che ho preferito, ma il giudizio globale sul prodotto cambia poco.
Per me ci sono documentari di ESPN fatti molto meglio, ma vedo che sono nella minoranza e ci rimango.
P-Jax che nell'intervista si giustifica dicendo "non è giusto per Jerry Krause" e poi Reinsdorf dice che è perchè non voleva allenare squadracce.

Su questa cosa qui comunque io non ascolto né l'uno né l'altro.
Perché evidentemente chi aveva diritto di parola in questo docu ha orientato tutta la merda verso Krause ma Phil e Reinsdorf, opinione mia ma anche dettata dai fatti, sono due viscidi rari

Phil Jackson che voleva bury the hatchet, ma Krause rifiutò.

Reindsorf l'ha detto chiaramente: non voleva pagare giocatori che considerava finiti, nemmeno per un anno, vedi Longley (ed aveva ragione), Kerr (e non aveva ragione), Harper etc.

Voleva fare un rebuild con MJ - e, tra le altre cose, permise di fare una sign and trade che portò Scottie a prendere più soldi dai Rockets. 

Rico Tubbs ha scritto: 20/05/2020, 0:56 La gara 6 del 98 di Pippen sta al basket come la semifinale dei Mondiali del 70 di Beckenbauer sta al calcio. Giocare oltre il limite del dolore a quel livello, roba da fuoriclasse assoluti

Se metti a rischio la vittoria di squadra non lo definirei un gesto da fuoriclasse, ma da "egoisti".

immaginare questa discussione tra Jordan e Parish mi ha fatto sorridere

The Patient ha scritto: 20/05/2020, 11:54

Rico Tubbs ha scritto: 20/05/2020, 0:56 La gara 6 del 98 di Pippen sta al basket come la semifinale dei Mondiali del 70 di Beckenbauer sta al calcio. Giocare oltre il limite del dolore a quel livello, roba da fuoriclasse assoluti

Se metti a rischio la vittoria di squadra non lo definirei un gesto da fuoriclasse, ma da "egoisti".

Qualche anno prima si tirò fuori da una partita di playoff per dei mal di testa (e non fu presa bene)...avrà influito anche quello. Per il resto in quell'andirivieni dagli spogliatoi di quella gara 6 c'avrà lasciato qualche anno di carriera.

azazel ha scritto: 20/05/2020, 12:26

The Patient ha scritto: 20/05/2020, 11:54
Se metti a rischio la vittoria di squadra non lo definirei un gesto da fuoriclasse, ma da "egoisti".

Qualche anno prima si tirò fuori da una partita di playoff per dei mal di testa (e non fu presa bene)...avrà influito anche quello. Per il resto in quell'andirivieni dagli spogliatoi di quella gara 6 c'avrà lasciato qualche anno di carriera. 

o farsi perdonare il rifiuto ad entrare in campo documentato per l'ultimo tiro lasciato a kukoc
 

Dal documentario Krause ne esce male ma a me ha fatto proprio pena.
Sembra il classico ciccione nerd preso per il culo dai boss (anche in scene dove balla in pullman etc). Se quella squadra è lì è anche merito suo.
È l’unico che riceve meno di quello che dovrebbe secondo me.

Invece era proprio la squadra che ha chiesto a Pippen di sacrificarsi in quella partita e lui l'ha fatto, anche per un discorso emotivo di gruppo e credo tattico, non a caso si parla di "specchio per le allodole" o roba del genere.
 

Pozz4ever ha scritto: 20/05/2020, 12:29

azazel ha scritto: 20/05/2020, 12:26 Qualche anno prima si tirò fuori da una partita di playoff per dei mal di testa (e non fu presa bene)...avrà influito anche quello. Per il resto in quell'andirivieni dagli spogliatoi di quella gara 6 c'avrà lasciato qualche anno di carriera. 

o farsi perdonare il rifiuto ad entrare in campo documentato per l'ultimo tiro lasciato a kukoc 

anche perchè quel presunto mal di testa non ha mai convinto nessuno.

è stato un grosso sacrificio ma alla fine ha pagato.

se i bulls fossero arrivati a gara 7, in quelle condizioni (e in trasferta) l'avrebbero probabilmente persa.
 

alla fine Pippen (quello che avrebbe più da recriminargli forse) riconosce che è stato il più grande GM di sempre (Jerry West ed RC Buford avrebbero da ridire, ma non è quello il punto)

invece Jordan non riesce a rendergli nemmeno quel merito

Phil Jackson invece deve tantissimo della sua carriera a Krause che lo è andato a pescare nel sommerso come fatto con diversi giocatori di quella dinastia

BomberDede ha scritto: 20/05/2020, 12:30Dal documentario Krause ne esce male ma a me ha fatto proprio pena.
Sembra il classico ciccione nerd preso per il culo dai boss (anche in scene dove balla in pullman etc). Se quella squadra è lì è anche merito suo.
È l’unico che riceve meno di quello che dovrebbe secondo me.

Krause è stato visto come il male di quei bulls per lungo tempo.

questo documentario non fa altro che far riemergere tutta quell'attenzione spasdomica che c'era sui bulls e sul fatto che la maggior parte della fanbase (e i giornalisti) si buttava contro la sua figura per qualsiasi problema.

non è che tramite questo documentario la reputazione di Krause si aggrava. 

non ne esce diversamente da quello che accadeva in quei ultimi anni.

detta in breve (e semplificando cit.), quando sono arrivati i riconoscimenti e la divisione dei meriti di quella splendida corazzata, la sua fetta era la più piccola fra tutte (e questo ingiustamente perchè ha avuto un ruolo decisivo nell'evoluzione positiva della storia della franchigia).

lui se l'è presa e lha messa sul personale cominciando ad attaccare chiunque nell'organizzazione non gli riconoscesse il giusto merito.
la forza però di quei bulls era che Jackson, Jordan e Pippen costituivano un trio molto affiatato e ben collaudato nel coprirsi le spalle a vicenda.
ed è rimasto solo, con Reinsdorf nel ruolo di un furbacchione alla Pilato.

alcuni sue frasi furono storpiate, altre invece furono degli autogol clamorosi.

lui premeva per ricostruire e poi quando si è davvero trovato a farlo, ha sbagliato quasi tutte le mosse presentando le dimissioni 4-5 anni dopo.

la verità è che tutti hanno dei meriti per aver costruito quei bulls, ma MJ li ha più di tutti.
e mettersi contro di lui non è stata una grande idea.

 

Il discorso Krause è complesso, era comprensibilissimo non voler vincolarsi a un gruppo logoro fisicamente e che avrebbe bloccato la squadra per tot anni.
Dal documentario la sua figura esce male solo per chi ha il paraocchi, ma i meriti e le motivazioni valide per chiudere il ciclo sono abbastanza lampanti per me.

Jordan dice che tutti sarebbero tornati per un ulteriore anno, ma dubito fortemente che Pippen avrebbe anche solo preso in considerazione l'idea. Così come tanti gregari che invece avrebbero potuto monetizzare contratti più lunghi.

Anche Jackson era chiaramente esaurito e imho era ben contento di chiuderla lì.

Jordan non ha accettato di fare quello che tanti hanno fatto prima e dopo di lui, giocare in una squadra in ricostruzione che non gli avrebbe assicurato di giocarsela per l'anello subito, ma solo di lì a qualche anno.

PENNY ha scritto: 20/05/2020, 12:49Il discorso Krause è complesso, era comprensibilissimo non voler vincolarsi a un gruppo logoro fisicamente e che avrebbe bloccato la squadra per tot anni.
Dal documentario la sua figura esce male solo per chi ha il paraocchi, ma i meriti e le motivazioni valide per chiudere il ciclo sono abbastanza lampanti per me.

Jordan dice che tutti sarebbero tornati per un ulteriore anno, ma dubito fortemente che Pippen avrebbe anche solo preso in considerazione l'idea. Così come tanti gregari che invece avrebbero potuto monetizzare contratti più lunghi.

Anche Jackson era chiaramente esaurito e imho era ben contento di chiuderla lì.

Jordan non ha accettato di fare quello che tanti hanno fatto prima e dopo di lui, giocare in una squadra in ricostruzione che non gli avrebbe assicurato di giocarsela per l'anello subito, ma solo di lì a qualche anno.

Jordan però non aveva nemmeno l'età per aspettare un altro ciclo a differenza di quanto fatto da altri

che poi anche quelli che hanno accettato un rebuilding in età più giovane, spesso e volentieri il rebuilding l'hanno abbandonato chiedendo di essere tradati per andare in contesti vincenti, non è che ci siano tutti sti giocatori che al loro apice (e Jordan già era in un'età nella quale non era al suo apice) accettano di farsi anni di transizione in attesa di costruire un altro ciclo

lo stesso Kobe se non fosse arrivato Gasol era con un piede fuori, però possiamo considerarlo tra quelli che hanno aspettato