doc G ha scritto: 21/04/2020, 0:52La BCE sta annunciando piani su piani e stracompra titoli tenendo in piedi Italia, Spagna ed in misura minore Francia.
Per le regole che ha dovrebbe acquistare titoli italiani per un massimo dell'11% dei suoi acquisti totali, ha acquistato titoli italiani per oltre il 16% del totale e sta aumentando la percentuale, senza che nessuna cancelleria protesti.
Ventilare mancati interventi mi pare una assurdità.
La cancellazione invece non avverrà mai, come la monetizzazione, se non in modo indiretto, vale a dire con un acquisto perpetuo di titoli costantemente rinnovati.
La cancellazione ha senso dopo una guerra o nei confronti di paesi poveri.
Se nessuna banca centrale cancella il debito del paese o dei paesi che rappresenta, nemmeno di parte di essi, c'è un motivo.
Come c'è un motivo se nessuna banca centrale di un paese sviluppato monetizza (se non, in pochi casi, in modo indiretto).
La moneta Fiat si basa non sulle riserve, come avveniva durante il gold standard (ed infatti durante il gold standard uno stato non poteva stampare a cavolo, poteva stampare solo un proporzione alle riserve auree che deteneva), si basa sulla fiducia, in particolar modo che l'economia del paese o del gruppo di paesi sia solida (e l'Eurozona nel suo complesso è solida) e che nessuno pensi di far cazzate.
Come una banca centrale si crea la fama di far cazzate la fiducia cala.
Qualsiasi sia lo stato in cui opera.
L'esempio più clamoroso fu proprio la FED. Dopo la rottura della parità aurea da parte di Nixon e la famosa frase del suo segretario al tesoro "il dollaro è la nostra moneta ma un vostro problema" il dollaro perse quote importanti negli scambi internazionali, tanto che veniva usato complessivamente meno della coppia Marco yen (che arrivarono complessivamente al 40% degli scambi internazionali). Poi arrivò Voeckler, la FED tornò a recuperare la sua reputazione ed il dollaro tornò ad essere la valuta di riferimento.
E parliamo del dollaro e degli USA.
Si può pensare di cancellare il debito di uno stato povero, pensare di cancellare il debito di uno stato europeo significherebbe togliergli l'accesso si mercati ed obbligarlo a vendere titoli solo alla tanto vituperata troika per chissà quanto tempo, inoltre la stessa BCE dovrebbe aggiustare i bilanci stampando a manetta e perdendo reputazione.
Una ristrutturazione parziale sarebbe invece possibile, è già avvenuta, ma avverrebbe con il controllo della troika come in Grecia. Per l'Italia le condizioni sarebbero molto più leggere, ce lo stanno dicendo in tutti i modi, ma ci sarebbero.
Per ora temo che le uniche opzioni sul tavolo siano una monetizzazione indiretta (la BCE rinnova in perpetuo un certo quantitativo di titoli italiani) e l'emissione di titoli finalizzati da parte della UE che vadano a sostituirsi ad interventi nazionali, sapendo però che questo comporta una capacità impositiva europea ed una cessione di sovranità.
E comunque sarebbe tanto. Se uno stato non ha crescita economica e spende più di quanto incassa il problema dei conti è irrisolvibile. Ah, a proposito, grazie alla BCE stiamo spendendo ancora oggi il 4% del pil in interessi, prima di Maastricht eravamo al 12%.
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