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Moderatamente sensati - Il topic della politica

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da mario61 » 13/04/2020, 11:11

Gostis53 ha scritto: 13/04/2020, 10:39
Si, per un paese come l'Italia avere un'unione monetaria con la Germania vuol dire pedalare in salita.
l'Italia avrebbe dovuto diventare più efficiente sfruttando anche i numerosi vantaggi che offriva e offre l'unione economica.
Abbiamo avuto per lungo tempo (2002-2007) spread con la Germania nulli (lo spread era 0,18 nel giugno 2007 tanto per dire) che hanno permesso di ridurre in modo enorme le spese per interessi, ma non abbiamo sfruttato questo enorme vantaggio per rilanciare l'economia e la produttività.
Il MES, permettendo l'acquisto a tempo illimitato del debito del  paese che aderisce a questo sistema, è nato per correggere questo problema, ma ovviamente richiede un progressivo allineamento del paese che richiede aiuto agli standard europei, non è una cosa sostenibile per vent'anni.

Probabilmente nel medio lungo periodo vi sono due alternative
1) Mes con ristrutturazione del debito (che lo abbassi da 150 a 100) e allineamento ai parametri europei, mantenendo l'accesso ai mercati internazionali dei capitali (grazie alla UE), con perdita di PIL nei primi anni recuperabile nel medio periodo.
2) Rottura dell'Euro o uscita dall'Euro, con ristrutturazione uniltaterale del debito e perdita da parte dell'Italia dell'accesso ai mercati internazionali dei capitali e perdita del PIL elevata e progressiva.

Sono tutti e due soluzioni dolorose, ma la seconda dal punto di vista di perdita del PIL mi sembra molto più pesante. 

La prima mi sembra preferibile, ma la seconda mi sembra quello che succederà visto la crescente incidenza dei nazionalismi sulle politiche internazionali

A posteriori, visto anche questo altro tweet del Prof. Afonso (che, tra l'altro, insegna in un'università olandese), la cosa migliore sarebbe stato forse fare una ristrutturazione del debito al momento dell'entrata nell'Euro

​​​​​​​Cosa ne pensate?


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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da acp » 13/04/2020, 11:31

utopie. quando si tenta di realizzarle finisce in modo disastroso.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da Gostis53 » 13/04/2020, 11:32

mario61 ha scritto: 13/04/2020, 11:11
Gostis53 ha scritto: 13/04/2020, 10:39
Si, per un paese come l'Italia avere un'unione monetaria con la Germania vuol dire pedalare in salita.
l'Italia avrebbe dovuto diventare più efficiente sfruttando anche i numerosi vantaggi che offriva e offre l'unione economica.
Abbiamo avuto per lungo tempo (2002-2007) spread con la Germania nulli (lo spread era 0,18 nel giugno 2007 tanto per dire) che hanno permesso di ridurre in modo enorme le spese per interessi, ma non abbiamo sfruttato questo enorme vantaggio per rilanciare l'economia e la produttività.
Il MES, permettendo l'acquisto a tempo illimitato del debito del  paese che aderisce a questo sistema, è nato per correggere questo problema, ma ovviamente richiede un progressivo allineamento del paese che richiede aiuto agli standard europei, non è una cosa sostenibile per vent'anni.

Probabilmente nel medio lungo periodo vi sono due alternative
1) Mes con ristrutturazione del debito (che lo abbassi da 150 a 100) e allineamento ai parametri europei, mantenendo l'accesso ai mercati internazionali dei capitali (grazie alla UE), con perdita di PIL nei primi anni recuperabile nel medio periodo.
2) Rottura dell'Euro o uscita dall'Euro, con ristrutturazione uniltaterale del debito e perdita da parte dell'Italia dell'accesso ai mercati internazionali dei capitali e perdita del PIL elevata e progressiva.

Sono tutti e due soluzioni dolorose, ma la seconda dal punto di vista di perdita del PIL mi sembra molto più pesante. 

La prima mi sembra preferibile, ma la seconda mi sembra quello che succederà visto la crescente incidenza dei nazionalismi sulle politiche internazionali


​​​​​​​Cosa ne pensate?


Io penso che il Mes sia inutile/dannoso anche in versione light. Si pospone il problema ma non lo si risolve. Anche nel caso ci fossero zero condizionalità, il debito italiano crescerà e si giungerà a una situazione identica a quella di oggi nei prossimi 2/3 anni. Pure quello che dice Monacelli mi pare abbastanza campato per aria, da nessuna parte si dice che i titoli garantiti/emessi dal Mes saranno acquistati sul mercato primario. In ogni caso, tanto vale permettere l’acquisto di tutti i titoli di debito pubblico sul mercato primario (basta cambiare le regole Bce) come ha fatto o sta per fare Bank of England.
Probabilmente nei prossimi anni una ristrutturazione del debito sarà necessaria, che sia attraverso svalutazione o altre

A posteriori la cosa migliore sarebbe stato forse fare una ristrutturazione del debito al momento dell'entrata nell'Euro
Questo di sicuro, oppure meglio una condivisione del nuovo debito.

Sulla rottura dell’euro io penso che i problemi per noi sarebbero più nel breve periodo che nel lungo

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 13/04/2020, 11:52

mario61 ha scritto:
Gostis53 ha scritto: 13/04/2020, 10:39
Si, per un paese come l'Italia avere un'unione monetaria con la Germania vuol dire pedalare in salita.
l'Italia avrebbe dovuto diventare più efficiente sfruttando anche i numerosi vantaggi che offriva e offre l'unione economica.
Abbiamo avuto per lungo tempo (2002-2007) spread con la Germania nulli (lo spread era 0,18 nel giugno 2007 tanto per dire) che hanno permesso di ridurre in modo enorme le spese per interessi, ma non abbiamo sfruttato questo enorme vantaggio per rilanciare l'economia e la produttività.
Il MES, permettendo l'acquisto a tempo illimitato del debito del  paese che aderisce a questo sistema, è nato per correggere questo problema, ma ovviamente richiede un progressivo allineamento del paese che richiede aiuto agli standard europei, non è una cosa sostenibile per vent'anni.

Probabilmente nel medio lungo periodo vi sono due alternative
1) Mes con ristrutturazione del debito (che lo abbassi da 150 a 100) e allineamento ai parametri europei, mantenendo l'accesso ai mercati internazionali dei capitali (grazie alla UE), con perdita di PIL nei primi anni recuperabile nel medio periodo.
2) Rottura dell'Euro o uscita dall'Euro, con ristrutturazione uniltaterale del debito e perdita da parte dell'Italia dell'accesso ai mercati internazionali dei capitali e perdita del PIL elevata e progressiva.

Sono tutti e due soluzioni dolorose, ma la seconda dal punto di vista di perdita del PIL mi sembra molto più pesante. 

La prima mi sembra preferibile, ma la seconda mi sembra quello che succederà visto la crescente incidenza dei nazionalismi sulle politiche internazionali

​​​​​​​Cosa ne pensate?
Per me è più probabile una ristrutturazione mascherata (la BCE acquista una milionata di miliardi di debito pubblico italiano e la lascia lì, rinnovando tutto in perpetuo, compresi gli interessi) in modo da mantenere un potere negoziale (vuoi uscire dalla UE? Vuoi far cazzate tipo deficit sopra al 5%? Hai un milione di miliardi di euro da pagare alla BCE, fallo o dovrai dichiarare bancarotta perdendo l'accesso ai mercati internazionali) ed obbligare il governo in carica ad effettuare alcune riforme (diminuzione della spesa pensionistica, riduzione dei dipendenti pubblici, riforma fiscale, liquidazione di enti in perdita, rimozione di alcune limitazioni alla concorrenza, recepimento della Bolkenstein, firma di alcuni trattati come il CETA).
Nessun politico italuano lo farebbe, dato che tutti urlano da lustri di voler fare il contrario, quindi ecco un governo tecnico guidato da una personalità disposta a perdere ogni appeal, magari in cambio di qualche nomina prestigiosa, gente come Visco, Cantone, Giovannini, forse lo stesso Cottarelli, con professori universitari che potrebbero accettare nella speranza di un incarico a Bruxelles.
Le riforme sarebbero fatte al minimo indispensabile, per questo avrebbero il minimo impatto negativo (ogni riforma ha un impatto negativo per qualcuno) ma anche un effetto positivo limitato, che nessuno potrebbe usare come una bandiera. Gente nelle piazze, proteste accese, qualcuno resterà col cerino in mano venendo indicato come il colpevole (probabilmente il PD), nasce un nuovo partito simile ai pentastellati per occupare lo spazio lasciato libero dai politici restati col cerino in mano e tutto riparte come adesso, solo con barattolo calciato ben più lontano.
Alla UE basterebbe? Certo. Prendersi carico a forza delle riforme in paesi come la Grecia, con un debito pubblico enorme per loro, ma minimo per i conti UE, è una cosa, il crostino Italia cercherà di evitarlo chiunque.
Possibilità che accada come in Spagna e Portogallo, dove dei governi politici si sono presi la responsabilità politica di effettuare riforme importanti? Praticamente nessuna.
In teoria sarebbe la scelta ideale per il governo Conte, i pentastellati non possono farlo cadere per evitare il voto, nel PD ci sono parecchi europeisti che avrebbero piacere se qualcun altro si prendesse responsabilità, perfino Salvini e Meloni potrebbero assentarsi dall'aula in apparente segno di protesta per massimizzare il consenso. Ma qualcuno può realisticamente credere che questo accada? Manco le responsabilità delle chiusure vogliono prendersi e provano a scaricarle sui tecnici.
Possibilità che accada come in Grecia, che dopo la cura si è risvegliata europeista e solo partiti europeisti concorrono per la maggioranza? Poche.
Le cose potrebbero cambiare davvero solo con la nascita di un bilancio UE e di una politica economica UE, ovviamente federale, ma non mi par l'aria, almeno nel breve periodo.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 13/04/2020, 12:07

Gostis53 ha scritto:
mario61 ha scritto: 13/04/2020, 11:11
Si, per un paese come l'Italia avere un'unione monetaria con la Germania vuol dire pedalare in salita.
l'Italia avrebbe dovuto diventare più efficiente sfruttando anche i numerosi vantaggi che offriva e offre l'unione economica.
Abbiamo avuto per lungo tempo (2002-2007) spread con la Germania nulli (lo spread era 0,18 nel giugno 2007 tanto per dire) che hanno permesso di ridurre in modo enorme le spese per interessi, ma non abbiamo sfruttato questo enorme vantaggio per rilanciare l'economia e la produttività.
Il MES, permettendo l'acquisto a tempo illimitato del debito del  paese che aderisce a questo sistema, è nato per correggere questo problema, ma ovviamente richiede un progressivo allineamento del paese che richiede aiuto agli standard europei, non è una cosa sostenibile per vent'anni.

Probabilmente nel medio lungo periodo vi sono due alternative
1) Mes con ristrutturazione del debito (che lo abbassi da 150 a 100) e allineamento ai parametri europei, mantenendo l'accesso ai mercati internazionali dei capitali (grazie alla UE), con perdita di PIL nei primi anni recuperabile nel medio periodo.
2) Rottura dell'Euro o uscita dall'Euro, con ristrutturazione uniltaterale del debito e perdita da parte dell'Italia dell'accesso ai mercati internazionali dei capitali e perdita del PIL elevata e progressiva.

Sono tutti e due soluzioni dolorose, ma la seconda dal punto di vista di perdita del PIL mi sembra molto più pesante. 

La prima mi sembra preferibile, ma la seconda mi sembra quello che succederà visto la crescente incidenza dei nazionalismi sulle politiche internazionali


​​​​​​​Cosa ne pensate?


Io penso che il Mes sia inutile/dannoso anche in versione light. Si pospone il problema ma non lo si risolve. Anche nel caso ci fossero zero condizionalità, il debito italiano crescerà e si giungerà a una situazione identica a quella di oggi nei prossimi 2/3 anni. Pure quello che dice Monacelli mi pare abbastanza campato per aria, da nessuna parte si dice che i titoli garantiti/emessi dal Mes saranno acquistati sul mercato primario. In ogni caso, tanto vale permettere l’acquisto di tutti i titoli di debito pubblico sul mercato primario (basta cambiare le regole Bce) come ha fatto o sta per fare Bank of England.
Probabilmente nei prossimi anni una ristrutturazione del debito sarà necessaria, che sia attraverso svalutazione o altre

A posteriori la cosa migliore sarebbe stato forse fare una ristrutturazione del debito al momento dell'entrata nell'Euro
Questo di sicuro, oppure meglio una condivisione del nuovo debito.

Sulla rottura dell’euro io penso che i problemi per noi sarebbero più nel breve periodo che nel lungo
Sorvolando, per ora, sulle conseguenze di una uscita dall'euro, in ogni caso ci sono solo due modi per raccogliere soldi.
Tassazione
Emissione di debito.
L'emissione di debito, ove fosse comune, tramite Eurobond, dovrebbe comunque essere garantita dai singoli paesi, dato che non c'è una autonomia impositiva UE. Quindi nel caso di Eurobond avremmo due scenari
O i tedeschi pagano per tutti, improbabile
O ognuno garantisce per la sua quota, facendo sì che il debito non aumenterebbe solo in modo figurato, in realtà aumenterebbe eccome.
Cosa infatti accade con MES, SURE, BEI? In parte i paesi hanno già versato capitale, quindi tassazione, in parte garantiscono il debito, quindi apparentemente non è loro debiti, in pratica si.
Per questo debito condiviso senza condizioni è possibile per scopi precisi, come l'emergenza covid, ma non in generale.
Monetizzazione del debito, che equivale a stampa? In momenti di emergenza si può fare. In questo momento tutti temono più il covid e le sue conseguenze che inflazione o svalutazione, quindi le conseguenze negative sarebbero minime. Ed infatti ecco che la BCE prima ha stanziato 120 miliardi, poi li ha portati a 250, poi a 360, poi ha annunciato un nuovo piano di 750, quindi oltre un milione di miliardi complessivi, poi ha annunciato che interverrà anche oltre questo limite. Finita l'emergenza?
Pensare di risolvere problemi stampando e monetizzando, come la storia insegna, è come sperare di piantare soldi nel campo dei miracoli e che spunti una pianta che abbia soldi come frutta. Non è mai avvenuto e mai avverrà, per semplicissime leggi economiche conosciute dal XVI secolo. Si potrà fare stampa solo se mancasse liquidità, cosa che dubito accada ma potrebbe accadere, la monetizzazione finita l'emergenza non verrà fatta dalla BCE come non la fanno FED, BOE o altre banche centrali dei paesi sviluppati.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da frog » 13/04/2020, 12:14

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Ultima modifica di frog il 13/04/2020, 13:01, modificato 1 volta in totale.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da Gostis53 » 13/04/2020, 12:34

doc G ha scritto: 13/04/2020, 11:52
mario61 ha scritto: Si, per un paese come l'Italia avere un'unione monetaria con la Germania vuol dire pedalare in salita.
l'Italia avrebbe dovuto diventare più efficiente sfruttando anche i numerosi vantaggi che offriva e offre l'unione economica.
Abbiamo avuto per lungo tempo (2002-2007) spread con la Germania nulli (lo spread era 0,18 nel giugno 2007 tanto per dire) che hanno permesso di ridurre in modo enorme le spese per interessi, ma non abbiamo sfruttato questo enorme vantaggio per rilanciare l'economia e la produttività.
Il MES, permettendo l'acquisto a tempo illimitato del debito del  paese che aderisce a questo sistema, è nato per correggere questo problema, ma ovviamente richiede un progressivo allineamento del paese che richiede aiuto agli standard europei, non è una cosa sostenibile per vent'anni.

Probabilmente nel medio lungo periodo vi sono due alternative
1) Mes con ristrutturazione del debito (che lo abbassi da 150 a 100) e allineamento ai parametri europei, mantenendo l'accesso ai mercati internazionali dei capitali (grazie alla UE), con perdita di PIL nei primi anni recuperabile nel medio periodo.
2) Rottura dell'Euro o uscita dall'Euro, con ristrutturazione uniltaterale del debito e perdita da parte dell'Italia dell'accesso ai mercati internazionali dei capitali e perdita del PIL elevata e progressiva.

Sono tutti e due soluzioni dolorose, ma la seconda dal punto di vista di perdita del PIL mi sembra molto più pesante. 

La prima mi sembra preferibile, ma la seconda mi sembra quello che succederà visto la crescente incidenza dei nazionalismi sulle politiche internazionali

​​​​​​​Cosa ne pensate?
Per me è più probabile una ristrutturazione mascherata (la BCE acquista una milionata di miliardi di debito pubblico italiano e la lascia lì, rinnovando tutto in perpetuo, compresi gli interessi) in modo da mantenere un potere negoziale (vuoi uscire dalla UE? Vuoi far cazzate tipo deficit sopra al 5%? Hai un milione di miliardi di euro da pagare alla BCE, fallo o dovrai dichiarare bancarotta perdendo l'accesso ai mercati internazionali) ed obbligare il governo in carica ad effettuare alcune riforme (diminuzione della spesa pensionistica, riduzione dei dipendenti pubblici, riforma fiscale, liquidazione di enti in perdita, rimozione di alcune limitazioni alla concorrenza, recepimento della Bolkenstein, firma di alcuni trattati come il CETA).
Nessun politico italuano lo farebbe, dato che tutti urlano da lustri di voler fare il contrario, quindi ecco un governo tecnico guidato da una personalità disposta a perdere ogni appeal, magari in cambio di qualche nomina prestigiosa, gente come Visco, Cantone, Giovannini, forse lo stesso Cottarelli, con professori universitari che potrebbero accettare nella speranza di un incarico a Bruxelles.
Le riforme sarebbero fatte al minimo indispensabile, per questo avrebbero il minimo impatto negativo (ogni riforma ha un impatto negativo per qualcuno) ma anche un effetto positivo limitato, che nessuno potrebbe usare come una bandiera. Gente nelle piazze, proteste accese, qualcuno resterà col cerino in mano venendo indicato come il colpevole (probabilmente il PD), nasce un nuovo partito simile ai pentastellati per occupare lo spazio lasciato libero dai politici restati col cerino in mano e tutto riparte come adesso, solo con barattolo calciato ben più lontano.
Alla UE basterebbe? Certo. Prendersi carico a forza delle riforme in paesi come la Grecia, con un debito pubblico enorme per loro, ma minimo per i conti UE, è una cosa, il crostino Italia cercherà di evitarlo chiunque.
Possibilità che accada come in Spagna e Portogallo, dove dei governi politici si sono presi la responsabilità politica di effettuare riforme importanti? Praticamente nessuna.
In teoria sarebbe la scelta ideale per il governo Conte, i pentastellati non possono farlo cadere per evitare il voto, nel PD ci sono parecchi europeisti che avrebbero piacere se qualcun altro si prendesse responsabilità, perfino Salvini e Meloni potrebbero assentarsi dall'aula in apparente segno di protesta per massimizzare il consenso. Ma qualcuno può realisticamente credere che questo accada? Manco le responsabilità delle chiusure vogliono prendersi e provano a scaricarle sui tecnici.
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La Grecia è stata salvata perché i paesi del Nord + Francia avevano interessi essendo molto esposti. L'Italia non è la Grecia e se fallisse ci sarebbero grandi problemi anche nel resto d'Europa. Non ricordo dove, ma ho letto che la Francia è ultraesposta, sia per quanto riguarda il settore pubblico che privato e la Germania lo è abbastanza. Credo che il default italiano sia proprio l'ultima cosa che vogliono.
Il deficit sopra al 5% non è negativo o positivo di per sé, come pensiamo più o meno tutti dipende da dove viene speso. Se per comprare gli elettori come faceva il "nano di Arcore" o pure Renzi con gli 80 euro oppure per mettere in sicurezza le infrastrutture che cadono a pezzi e garantire fondi adeguati alle università italiane impedendo alle menti più brillanti di fuggire all'estero.

Le cose potrebbero cambiare davvero solo con la nascita di un bilancio UE e di una politica economica UE, ovviamente federale, ma non mi par l'aria, almeno nel breve periodo.
È l'unica cosa che può salvare l'Eurozona. Io non ci credo, spetta a Commissione Europea e Germania stupirmi in positivo

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da frog » 13/04/2020, 13:00

Gostis53 ha scritto: 13/04/2020, 11:32
mario61 ha scritto: 13/04/2020, 11:11Si, per un paese come l'Italia avere un'unione monetaria con la Germania vuol dire pedalare in salita.
l'Italia avrebbe dovuto diventare più efficiente sfruttando anche i numerosi vantaggi che offriva e offre l'unione economica.
Abbiamo avuto per lungo tempo (2002-2007) spread con la Germania nulli (lo spread era 0,18 nel giugno 2007 tanto per dire) che hanno permesso di ridurre in modo enorme le spese per interessi, ma non abbiamo sfruttato questo enorme vantaggio per rilanciare l'economia e la produttività.
Il MES, permettendo l'acquisto a tempo illimitato del debito del  paese che aderisce a questo sistema, è nato per correggere questo problema, ma ovviamente richiede un progressivo allineamento del paese che richiede aiuto agli standard europei, non è una cosa sostenibile per vent'anni.

Probabilmente nel medio lungo periodo vi sono due alternative
1) Mes con ristrutturazione del debito (che lo abbassi da 150 a 100) e allineamento ai parametri europei, mantenendo l'accesso ai mercati internazionali dei capitali (grazie alla UE), con perdita di PIL nei primi anni recuperabile nel medio periodo.
2) Rottura dell'Euro o uscita dall'Euro, con ristrutturazione uniltaterale del debito e perdita da parte dell'Italia dell'accesso ai mercati internazionali dei capitali e perdita del PIL elevata e progressiva.

Sono tutti e due soluzioni dolorose, ma la seconda dal punto di vista di perdita del PIL mi sembra molto più pesante. 

La prima mi sembra preferibile, ma la seconda mi sembra quello che succederà visto la crescente incidenza dei nazionalismi sulle politiche internazionali


​​​​​​​Cosa ne pensate?


Io penso che il Mes sia inutile/dannoso anche in versione light. Si pospone il problema ma non lo si risolve. Anche nel caso ci fossero zero condizionalità, il debito italiano crescerà e si giungerà a una situazione identica a quella di oggi nei prossimi 2/3 anni. Pure quello che dice Monacelli mi pare abbastanza campato per aria, da nessuna parte si dice che i titoli garantiti/emessi dal Mes saranno acquistati sul mercato primario. In ogni caso, tanto vale permettere l’acquisto di tutti i titoli di debito pubblico sul mercato primario (basta cambiare le regole Bce) come ha fatto o sta per fare Bank of England.
Probabilmente nei prossimi anni una ristrutturazione del debito sarà necessaria, che sia attraverso svalutazione o altre
A posteriori la cosa migliore sarebbe stato forse fare una ristrutturazione del debito al momento dell'entrata nell'Euro
Questo di sicuro, oppure meglio una condivisione del nuovo debito.

Sulla rottura dell’euro io penso che i problemi per noi sarebbero più nel breve periodo che nel lungo  

A posteriori la cosa migliore sarebbe stata evitare di affidarsi al nano di Arcore e ai suoi complici ad inizio secolo.
Un governo normale anche di centro destra, avrebbe comunque potuto continuare ad abbassare il debito, cosa che stava già avvenendo e fare altre due o tre semplici cosuccie, tipo evitare i vari condoni e scudi fiscali e chiudere i pozzi senza fondo tipo Alitalia.
 

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da aeroplane_flies_high » 13/04/2020, 14:46

doc G ha scritto: 13/04/2020, 12:07 Sorvolando, per ora, sulle conseguenze di una uscita dall'euro, in ogni caso ci sono solo due modi per raccogliere soldi.
Tassazione
Emissione di debito.

di quanto avremmo bisogno a spanne secondo voi?

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da mario61 » 13/04/2020, 14:54

aeroplane_flies_high ha scritto: 13/04/2020, 14:46
doc G ha scritto: 13/04/2020, 12:07Sorvolando, per ora, sulle conseguenze di una uscita dall'euro, in ogni caso ci sono solo due modi per raccogliere soldi.
Tassazione
Emissione di debito.

di quanto avremmo bisogno a spanne secondo voi?   
per non bloccare l'economia servirebbero circa 200 miliardi aggiuntivi, penso
 

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da lelomb » 13/04/2020, 16:08


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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da doc G » 13/04/2020, 16:47

lelomb ha scritto:
E la chiusura...

Per l’applicazione basta una circolare del @Viminale. Se il governo e la maggioranza non hanno il coraggio di attuare un principio umanitario e sanitario previsto dal capo dei sovranisti, non vuol dire che sono come Salvini. Vuol dire che sono peggio. n/n
https://t.co/t5XhE3HfCD


Ahimé, come spesso accade, Capone è impeccabile. Per questo fa incazzare tanto tanta gente.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da aeroplane_flies_high » 13/04/2020, 16:48

lelomb ha scritto: 13/04/2020, 16:08

:stralol:

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da mario61 » 13/04/2020, 17:33

due tweet molto interessanti



 

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica

Messaggio da SafeBet » 13/04/2020, 18:12

doc G ha scritto: 13/04/2020, 16:47
lelomb ha scritto:
E la chiusura...

Per l’applicazione basta una circolare del @Viminale. Se il governo e la maggioranza non hanno il coraggio di attuare un principio umanitario e sanitario previsto dal capo dei sovranisti, non vuol dire che sono come Salvini. Vuol dire che sono peggio. n/n
https://t.co/t5XhE3HfCD


Ahimé, come spesso accade, Capone è impeccabile. Per questo fa incazzare tanto tanta gente.

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diciamo che sulla carta sarebbe semplice, ma in realtà non lo è nemmeno con una circolare del viminale.
il permesso andrebbe richiesto in questura, e molte questure rilasciano permessi solamente a chi risiede nel territorio di competenza. un cittadino irregolare spesso non ha (più) la residenza.

e ammettendo anche che la questura accetti di rilasciarlo, ci vorrebbero i tempi tecnici per farsi ricevere in questura (a milano per esempio serve un appuntamento da prendere online), i tempi tecnici perché la questura giri la richiesta a chi lo deve materialmente produrre, i tempi tecnici per richiamare la persona e farla tornare in questura, prendere le impronte e rilasciarglielo.
nella migliore delle ipotesi, in italia, si parla di 2-3 mesi. e a quel punto magari non ci sarebbero più i presupposti per rilasciarlo.
tutto questo ammesso e non concesso che nel momento in cui sta cosa viene decisa tutti i 600mila (o quanti sono) lo sappiano subito, che è francamente impensabile.

vi assicuro che i modi per rendere la vita difficile a un cittadino straniero in italia sono infiniti, anche quando la legge è estremamente chiara.
 

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