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La verità è un dito in culo non demonizzato

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da RizzK8 » 29/03/2023, 23:00

Dietto ha scritto: 29/03/2023, 15:13 Comunque io so astemio quindi a me dei vini negli stellati importa veramente poco e quindi li valuto solo per il cibo :biggrin:

A parte che biasimo @BruceSmith per non avermi taggato in questa discussione…

Io non sono astemio ma di vino non ne capisco nulla, e a onor del vero non lo apprezzo nemmeno particolarmente, soprattutto il rosso.

Per questo (facendo una premessa, quelle volte che sono stato negli stellati, solo per degustazioni, mai alla carta*) non ho mai fatto e credo mai faró l’abbinamento vini, che spesso come costo duplica l’esperienza.
Non ritenendomi all’altezza di apprezzarlo, piuttosto con gli stessi soldi provo volentieri due ristoranti diversi. Ho sempre preferito scegliere acqua e magari un calice “generico”. La cochina no peró :forza:


*questo perché mi è sempre interessato più il percorso e l’idea dello chef. Piuttosto ci vado una volta (l’anno, se posso) in meno, ma cerco l’esperienza completa più che il singolo piatto. E per questo non mi ritrovo per nulla col discorso dell’uscire con la fame, anzi.
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Dietto » 30/03/2023, 9:34

RizzK8 ha scritto: 29/03/2023, 23:00
Dietto ha scritto: 29/03/2023, 15:13 Comunque io so astemio quindi a me dei vini negli stellati importa veramente poco e quindi li valuto solo per il cibo :biggrin:

A parte che biasimo @BruceSmith per non avermi taggato in questa discussione…

Io non sono astemio ma di vino non ne capisco nulla, e a onor del vero non lo apprezzo nemmeno particolarmente, soprattutto il rosso.

Per questo (facendo una premessa, quelle volte che sono stato negli stellati, solo per degustazioni, mai alla carta*) non ho mai fatto e credo mai faró l’abbinamento vini, che spesso come costo duplica l’esperienza.
Non ritenendomi all’altezza di apprezzarlo, piuttosto con gli stessi soldi provo volentieri due ristoranti diversi. Ho sempre preferito scegliere acqua e magari un calice “generico”. La cochina no peró :forza:


*questo perché mi è sempre interessato più il percorso e l’idea dello chef. Piuttosto ci vado una volta (l’anno, se posso) in meno, ma cerco l’esperienza completa più che il singolo piatto. E per questo non mi ritrovo per nulla col discorso dell’uscire con la fame, anzi.
Non lo faccio mica per i soldi.
Lo faccio perchè così mangio quello che mi piace di più, come si dovrebbe fare in ogni ristorante :thumbup:

Bene il percorso dello chef ma secondo me se è bravo lo capisci ordinando cose che ti piacciono. So tutti boni a cucinare bene le cose che sanno fare meglio.
Detto ciò spesso mangio un doppio primo, che in alcuni stellati sono veramente buonissimi, quindi ecco, alla carta.
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da RizzK8 » 30/03/2023, 11:21

Dietto ha scritto: 30/03/2023, 9:34
RizzK8 ha scritto: 29/03/2023, 23:00

A parte che biasimo @BruceSmith per non avermi taggato in questa discussione…

Io non sono astemio ma di vino non ne capisco nulla, e a onor del vero non lo apprezzo nemmeno particolarmente, soprattutto il rosso.

Per questo (facendo una premessa, quelle volte che sono stato negli stellati, solo per degustazioni, mai alla carta*) non ho mai fatto e credo mai faró l’abbinamento vini, che spesso come costo duplica l’esperienza.
Non ritenendomi all’altezza di apprezzarlo, piuttosto con gli stessi soldi provo volentieri due ristoranti diversi. Ho sempre preferito scegliere acqua e magari un calice “generico”. La cochina no peró :forza:


*questo perché mi è sempre interessato più il percorso e l’idea dello chef. Piuttosto ci vado una volta (l’anno, se posso) in meno, ma cerco l’esperienza completa più che il singolo piatto. E per questo non mi ritrovo per nulla col discorso dell’uscire con la fame, anzi.
Non lo faccio mica per i soldi.
Lo faccio perchè così mangio quello che mi piace di più, come si dovrebbe fare in ogni ristorante :thumbup:

Bene il percorso dello chef ma secondo me se è bravo lo capisci ordinando cose che ti piacciono. So tutti boni a cucinare bene le cose che sanno fare meglio.
Detto ciò spesso mangio un doppio primo, che in alcuni stellati sono veramente buonissimi, quindi ecco, alla carta.

Ma si, non volevo dire che tu lo facessi per i soldi.
Io invece preferisco i menù degustazione proprio perché propongono cose che magari mai avrei pensato di ordinare, anche con materie prime che a casa magari non mangio perché non mi piacciono, ma che con le loro lavorazioni invece mi cambiano totalmente prospettiva.
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da BruceSmith » 30/03/2023, 11:26

RizzK8 ha scritto: 29/03/2023, 23:00
A parte che biasimo @BruceSmith per non avermi taggato in questa discussione…
hai ragione, errore mio. :piango:

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da esba » 30/03/2023, 11:29

Mickyleroy ha scritto: 29/03/2023, 15:40
esba ha scritto: 29/03/2023, 15:16


Gli ranciati in anfora carsici mi rendo conto che sono veramente vini complicati, pero' con 100 euro non porti a casa nulla eh, parlo di listino ristoranti.

overrated parametrati a certe cifre che leggo in giro nei ristoranti.

Masseto a parte (pero' parliamo di 1000 euro di bottiglia) i supertuscan hanno scassato la minchia, basta....tutti uguali, tutti piatti, anche lo stesso Biondi Santi, li se vuoi veramente un'esperienza mistica vai di maestro Soldera, ma siamo sempre con bottiglie a 3 zeri.

Sui piemontesi e' vero che ci sono i top di gamma, resta a mio avviso la nostra Borgogna, pero' oltre a quelle citate, metto Gaja per bottiglie a quelle cifre e poco altro.

Pensa, io li definirei "faciloni" più che complicati gli aranciati.

Piemonte Barolo: Beppe Citrico Rinaldi, Bartolo Mascarello, Gianni Canonica (ma qui sono proprio di parte)
Piemonte Barbaresco: gaja, roagna (non fan tbh)

Masseto e ornellaia in generale mai stato fan, sia chiaro vini pazzeschi ma se potessi spendere quelle cifre stando lì in zona Sassicaia tutta la vita, per gusto personale proprio non c'è paragone.

Biondi Santi possiamo definirlo "industriale", a Montalcino il palazzone consiglio fortemente (ma di nuovo, sono di parte e lo ammetto) poggio di sotto è sempre un bel bere...


Azz questa me la devi spiegare pero'.

Gli aranciati faciloni? io li trovo straordinari proprio perche' mi sembrano non alla portata di tutti, sono curioso di una tua spiegazione... :biggrin: .

Mi spiego, non amo molto i vini ruffiani, per farti capire, il 90% degli Amaroni li trovo cosi, le vere eccellenze sono poche, manco  dirlo con Quintarelli e Del Forno davanti a tutti, pero' vedo che molte persone restano colpiti dalla facilita' di questa beva, ancorche' parliamo di rossi che arrivano pure a 15 gradi, pero' con della carnazza o dei formaggi sei in pole position...

Ma Gravner, Damijan, Radikon oltre ad essere di una complessita' unica, restano difficilissimi da abbinare.
Ho bevuto un Ribolla Gialla Gravner 2010 sopra un brasato piemontese, su consiglio di un somelier.....e' venuta giu' la sala pranzo.
 
SOLITO POST AGGRESSIVO...cit

alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da T-Time » 30/03/2023, 15:01

Dietto ha scritto: 30/03/2023, 9:34
RizzK8 ha scritto: 29/03/2023, 23:00

A parte che biasimo @BruceSmith per non avermi taggato in questa discussione…

Io non sono astemio ma di vino non ne capisco nulla, e a onor del vero non lo apprezzo nemmeno particolarmente, soprattutto il rosso.

Per questo (facendo una premessa, quelle volte che sono stato negli stellati, solo per degustazioni, mai alla carta*) non ho mai fatto e credo mai faró l’abbinamento vini, che spesso come costo duplica l’esperienza.
Non ritenendomi all’altezza di apprezzarlo, piuttosto con gli stessi soldi provo volentieri due ristoranti diversi. Ho sempre preferito scegliere acqua e magari un calice “generico”. La cochina no peró :forza:


*questo perché mi è sempre interessato più il percorso e l’idea dello chef. Piuttosto ci vado una volta (l’anno, se posso) in meno, ma cerco l’esperienza completa più che il singolo piatto. E per questo non mi ritrovo per nulla col discorso dell’uscire con la fame, anzi.
Non lo faccio mica per i soldi.
Lo faccio perchè così mangio quello che mi piace di più, come si dovrebbe fare in ogni ristorante :thumbup:

Bene il percorso dello chef ma secondo me se è bravo lo capisci ordinando cose che ti piacciono. So tutti boni a cucinare bene le cose che sanno fare meglio.
Detto ciò spesso mangio un doppio primo, che in alcuni stellati sono veramente buonissimi, quindi ecco, alla carta.

La vedo esattamente all'opposto :biggrin:
Se un posto è specializzato nella carne e fa anche pesce, se ordini pesce hai sbagliato a scegliere il ristorante imo.
Non è una gara, non è Masterchef che devi saper fare un po' di tutto
Una volta uno chef disse: "non guardo mai il menu, chiedo mi portino i loro 3 migliori piatti"
E mi trova super d'accordo

Certo per comportarsi così occorre:
- avere voglia e curiosità di provare cose nuove, come diceva Rizz
- mangiare tutto (o quasi), senza essere schifiltosi su mille ingredienti
- non sopravvalutare la propria capacità di scelta

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Mickyleroy » 30/03/2023, 15:07

esba ha scritto: 30/03/2023, 11:29
Mickyleroy ha scritto: 29/03/2023, 15:40

Pensa, io li definirei "faciloni" più che complicati gli aranciati.

Piemonte Barolo: Beppe Citrico Rinaldi, Bartolo Mascarello, Gianni Canonica (ma qui sono proprio di parte)
Piemonte Barbaresco: gaja, roagna (non fan tbh)

Masseto e ornellaia in generale mai stato fan, sia chiaro vini pazzeschi ma se potessi spendere quelle cifre stando lì in zona Sassicaia tutta la vita, per gusto personale proprio non c'è paragone.

Biondi Santi possiamo definirlo "industriale", a Montalcino il palazzone consiglio fortemente (ma di nuovo, sono di parte e lo ammetto) poggio di sotto è sempre un bel bere...


Azz questa me la devi spiegare pero'.

Gli aranciati faciloni? io li trovo straordinari proprio perche' mi sembrano non alla portata di tutti, sono curioso di una tua spiegazione... :biggrin: .

Mi spiego, non amo molto i vini ruffiani, per farti capire, il 90% degli Amaroni li trovo cosi, le vere eccellenze sono poche, manco  dirlo con Quintarelli e Del Forno davanti a tutti, pero' vedo che molte persone restano colpiti dalla facilita' di questa beva, ancorche' parliamo di rossi che arrivano pure a 15 gradi, pero' con della carnazza o dei formaggi sei in pole position...

Ma Gravner, Damijan, Radikon oltre ad essere di una complessita' unica, restano difficilissimi da abbinare.
Ho bevuto un Ribolla Gialla Gravner 2010 sopra un brasato piemontese, su consiglio di un somelier.....e' venuta giu' la sala pranzo.



Guarda andavo a parare proprio lì.
Nella mia testa li colloco allo stesso livello dell'Amarone. Sono in entrambi i casi uve scialbe, poco saporite che vengono (a mio modo di vedere) "manipolate" in cantina (nei due diversi nei modi ma simili nelle finalità metodi di produzione) in modo da dare molto più di quello che avrebbero in partenza. Il che può essere visto anche con accezione positiva eh, per carità. Bravi loro a far rendere queste realtà più del potenziale di base.

Per me invece è tanta costruzione su delle fondamenta scarse. L'esempio più stupido che mi viene in mente ora è che non puoi fare diventare un asino zebra, cioè puoi colorarlo di bianco prima e a strisce poi, ma sotto sempre un asino resta. E uno che ha un attimo di occhio il bluff te lo chiama.

Tirando le somme, capisco perfettamente perché vengono definiti complessi e apprezzati per l'enorme complessità che hanno, son talmente grossi che fanno scena e reggono abbinamenti importanti, ma ai miei occhi resteranno sempre "banali" eccessi di postproduzione. Una fotografia scattata male e supereditata con photoshop.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da esba » 30/03/2023, 15:19

Mickyleroy ha scritto: 30/03/2023, 15:07
esba ha scritto: 30/03/2023, 11:29


Azz questa me la devi spiegare pero'.

Gli aranciati faciloni? io li trovo straordinari proprio perche' mi sembrano non alla portata di tutti, sono curioso di una tua spiegazione... :biggrin: .

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Guarda andavo a parare proprio lì.
Nella mia testa li colloco allo stesso livello dell'Amarone. Sono in entrambi i casi uve scialbe, poco saporite che vengono (a mio modo di vedere) "manipolate" in cantina (nei due diversi nei modi ma simili nelle finalità metodi di produzione) in modo da dare molto più di quello che avrebbero in partenza. Il che può essere visto anche con accezione positiva eh, per carità. Bravi loro a far rendere queste realtà più del potenziale di base.

Per me invece è tanta costruzione su delle fondamenta scarse. L'esempio più stupido che mi viene in mente ora è che non puoi fare diventare un asino zebra, cioè puoi colorarlo di bianco prima e a strisce poi, ma sotto sempre un asino resta. E uno che ha un attimo di occhio il bluff te lo chiama.

Tirando le somme, capisco perfettamente perché vengono definiti complessi e apprezzati per l'enorme complessità che hanno, son talmente grossi che fanno scena e reggono abbinamenti importanti, ma ai miei occhi resteranno sempre "banali" eccessi di postproduzione. Una fotografia scattata male e supereditata con photoshop.
Che roba straordinaria la soggettivita'.

E' una buonissima chiave di lettura (per me nuova) la tua, che non avevo considerato anche se non la condivido.
Capisco il tuo ragionamento che e' agli antipodi del mio, pero' nella sua interezza puo' non fare una grinza a chi ha il tuo palato.

Il lavorare il vino in anfora pero' di Gravner, non va visto negativamente, anzi, e' un pieno richiamo al passato ed alla nascita del vino stesso, fatto in Georgia migliaia di anni fa.
Grazie per lo spunto.
 
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da DOMA » 30/03/2023, 16:30

Ma quindi
In langa
Siamo modernisti o tradizionalisti?

E i metodi classici?

(Spostiamo la digressione altrove?)

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da esba » 30/03/2023, 16:32

DOMA ha scritto: 30/03/2023, 16:30 Ma quindi
In langa
Siamo modernisti o tradizionalisti?

E i metodi classici?

(Spostiamo la digressione altrove?)

A questo quesito puo' risponderci solo @vikings11
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Sberl » 30/03/2023, 17:21

Arrivo lungo, ma in zona Franciacorta da provare Le due colombe...una stella, ma e' una bomba!

Ma i due top della mia vita e della mia breve esperienza....lido84 a gardone riviera e villa crespi. Villa Crespi costa tanto, ma e' stato il miglior pranzo della mia vita.
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da BruceSmith » 30/03/2023, 17:25

Sberl ha scritto: 30/03/2023, 17:21 Arrivo lungo, ma in zona Franciacorta da provare Le due colombe...una stella, ma e' una bomba!

il dottor Sberl, che si sente in dovere di sottolineare che un ristorante con una sola stella è comunque di alto livello, ha vinto.
(cc @RizzK8 )
 

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Dietto » 30/03/2023, 19:36

T-Time ha scritto: 30/03/2023, 15:01
Dietto ha scritto: 30/03/2023, 9:34
Non lo faccio mica per i soldi.
Lo faccio perchè così mangio quello che mi piace di più, come si dovrebbe fare in ogni ristorante :thumbup:

Bene il percorso dello chef ma secondo me se è bravo lo capisci ordinando cose che ti piacciono. So tutti boni a cucinare bene le cose che sanno fare meglio.
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Certo per comportarsi così occorre:
- avere voglia e curiosità di provare cose nuove, come diceva Rizz
- mangiare tutto (o quasi), senza essere schifiltosi su mille ingredienti
- non sopravvalutare la propria capacità di scelta

Se un posto è specializzato nella carne e fa anche il pesce ha un problema.
Qui poi non stiamo parlando “di un posto” ma di stellati, che prendono la stella proprio perché il menu deve essere consistente nella qualità a prescindere dai piatti. È tipo la prima regola della guida Michelin :biggrin:
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da urca1 » 30/03/2023, 20:08

Dietto ha scritto: 30/03/2023, 19:36
T-Time ha scritto: 30/03/2023, 15:01  
Se un posto è specializzato nella carne e fa anche il pesce ha un problema.
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Sberl » 30/03/2023, 21:40

BruceSmith ha scritto: 30/03/2023, 17:25
Sberl ha scritto: 30/03/2023, 17:21 Arrivo lungo, ma in zona Franciacorta da provare Le due colombe...una stella, ma e' una bomba!

il dottor Sberl, che si sente in dovere di sottolineare che un ristorante con una sola stella è comunque di alto livello, ha vinto.
(cc @RizzK8 )
 

qui e' molto sottovalutato. d'altra parte ci sono miramonti l altro a nemmeno 20 km (2 stelle, chef leveille che ha fatto una marea di comparsate in tv), da vittorio a mezz ora di strada (3 stelle....), lido84 sul garda che ha una sola stella ma e' gia annoverato tra i migliori al mondo (e con un conto onesto!)....senza contare che ormai se si nomina Brescia viene in mente il maestro Iginio e a pochi km dalle due colombe c'e' anche unondei suoi allievi in fortissima ascesa (da roberto la pasticceria). Le due colombe tende a passare in sordina, ma e' una garanzia assoluta per qualita' e anche per avere la pancia piena a fine pasto. Aggiungiamo anche che lo chef e' sempre li e si ferma volentieri a chiaccherare e a raccontarti come sono nati i piatti, etc....

In Franciacorta bisogna stare attenti perche la sola e' dietro l'angolo....son finiti i tempi del si mangia bene ovunque con 20 euro....pero a meta settembre ce il festival franciacorta, due weekend con cantine aperte alle visite, si mangia e si beve di qualita!
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