Gerry Donato ha scritto: 11/03/2018, 3:23
Gio ha scritto: 11/03/2018, 2:45
Premesso che negare l'abbisso tra roma e torino o tra le olimipadi estive o invernali e impossibile, ma il il problema qui e` che non discuti con roma o torino ma con il IOC e che le prossime olimpiadi si terranno nelle famose alpi cinesi, perche a SLC avrebbero ricicclato tutti, ma prorio tutti gli impianti del 2002 e a oslo non avrebbero costruito un nuovo impianto che e` uno .....
Riciclare non funziona per il IOC, tutto deve essere nuovo e piu grande delle edizioni precedenti.
Il problema del riciclo è proprio l'ultimo (il CIO prevede anzi espressamente, con le nuove norme, di considerare vecchie sedi di Olimpiadi per il discorso dei costi), visto che caso mai i problemi sorgono nel trovare proprio candidate e che da tre edizioni non si esce dall'Asia.
Per il 2022 come dici ci si è inventati Pechino, di fatto unica candidata rimasta (il Kazakistan era una barzelletta), ma per il 2026 siamo fermi a Sion che quasi sicuramente dovrà ritirarsi per il referendum interno in estate, quindi al momento le invernali manco si disputano.
La realtà è che la gente e soprattutto la politica locale si è svegliata ed ha capito che, banalmente, ospitare le Olimpiadi non conviene.
Le capitali scandinave si guardano bene dall'entrare nel giro, motivando la rinuncia proprio per l'inaffidabilità dei contributi del CIO, alla faccia dell'assicurazione di Olimpiadi low-cost a partire dal 2020.
Spagna e Germania si sono già chiamate fuori, Innsbruck pure tramite referendum, gli svizzeri lo faranno a giugno visto che il governo ha già comunicato che a fronte di 2 miliardi di costi si prevede massimo 1 miliardo di entrate ed il referendum non passerà mai.
Quindi saremo noi o l'America, a meno di inserimenti inattesi difficili visto che le invernali non si possono fare a Londra o Dubai o Città del Mexico. E serve un progetto che costi meno di 1 miliardo, auguri.
La sfida sarebbe pure affascinante proprio perché ci sono i residui di Torino 2006, voglio proprio vedere cosa si inventano ma esprimo dubbi all'ennesima potenza. E se il progetto prevede anche solo un impianto nuovo o un costo inutile e se non ha un piano per il dopo, poiché su questi argomenti ci vedo doppio per me il M5S su una roba del genere chiuderebbe i battenti e lo combatterei con ogni mezzo.
Io sono contrario all'organizzazione di olimpiadi, a meno che non si rivoluzioni il CIO e si passi ad organizzazioni a costi più che dimezzati, per un banalissimo discorso di costi/benefici.
Tu pari insistere su Montezemolo, Christillin e Malagò come se il problema principale fossero loro, ma dubito che anche chiamando altri manager le cose sarebbero davvero diverse. E alcuni dei manager che hanno perso soldi in eventi grandiosi altrove lavorano bene, basti pensare all'andamento del museo egizio di Torino, che appartiene ad una fondazione la cui presidente è proprio la Christillin, quindi devo pensare che o la Christillin ha capacità a corrente alternata o è proprio la gestione di un evento sportivo in grande stile che in Italia (e non solo) è molto difficile.
Magari in un paese con una industria privata in crescita e, soprattutto, investitori internazionali pronti all'ingresso le cose potrebbero andare diversamente, vedi gli arabi che costruiscono stadi in Inghilterra per accreditarsi prima e guadagnare poi, per ora da noi di investitori internazionali non se ne vedono, almeno non nel mondo delle infrastrutture.
Per il resto concordo su molte cose.
Proprio Torino è a mio parere un esempio del perché non si dovrebbero fare. Gli impianti in gran parte sono inutili ed abbandonati, dopo qualche lustro c'è il forte rischio che converrebbe abbatterli e ricostruirli, ed ecco che la convenienza per l'esistenza di impianti beli e pronti andrebbe a farsi benedire, paradossalmente son rimasti efficienti più impianti a Cortina che a Torino.
Per quanto riguarda gli andamenti turistici, sull'osservatorio regionale del turismo gli andamenti sono registrati purtroppo solo dal 2004 al 2015, ma non mi pare di vedere che le olimpiadi abbiano influito più di tanto sul trend.
Nel 2004 c'erano circa nove milioni di presenze, nel 2005 circa 10 milioni, poi c'è stato il boom olimpico ed il balzo ad 11 milioni, già l'anno dopo la curva è tornata agli andamenti precedenti, con 10 milioni, quindi si è ripresa una crescita a ritmi precedenti al 2005 fino ad arrivare ai 13 milioni del 2015, un trend di crescita altalenante dal 2004 al 2015, una curva che più o meno ha avuto andamenti indipendenti dalle olimpiadi, tranne il milione di presenze in più del 2006.
http://www.regione.piemonte.it/turismo/ ... stico.html
Per il 2016 i dati ufficiali non sono ancora sul sito, ma l'osservatorio ha annunciato una crescita del 3%.
Quindi lasciamo stare i discorsi di trend turistico, che non esistono, occorre vedere se con i turisti in più che arrivano quell'anno c'è un reale rientro, mettere in piedi una roba simile per un milione di turisti mi pare davvero eccessivo, leggo i costi che
@Gerry Donato posta per Sion, due miliardi con contributo CIO per uno, facciamo finta che i costi siano simili (anche se Torino 2006 è costata circa 4 miliardi, per perdite vicine al miliardo), spendere un miliardo di euro per un milione di turisti in più mi pare eccessivo, e se per lo meno a Londra, edizione costosissima dei giochi estivi, le infrastrutture sono funzionanti, gli impianti sportivi sono utilizzati ed alcuni sono stati ceduti a privati con un parziale rientro dei costi, come lo stadio dell'atletica dove ora gioca il West Ham, quindi parte di quei costi faraonici per lo meno hanno procurato un beneficio ai cittadini, a Torino molti impianti sono monumenti allo spreco.
Vero che le Olimpiadi a Torino sono state fra le più costose fra quelle invernali, magari si potrebbe riuscire a farle con metà dei costi come è riuscito ad altri, resta il fatto che la maggior parte degli impianti sono inutilizzati e non si vede come le cose possano andare in modo differente.
Si può anche pensare agli eventi in termini di promozione turistica, a Roma francamente no, lo escluderei a priori, ci sono tante di quelle possibilità per stimolare il turismo che lascerei stare gli eventi sportivi in grande stile, a Torino in teoria si potrebbe anche pensarci, dato che le Alpi e gli impianti sciistici non sono lontani, ma siamo proprio sicuri che convenga una promozione per Torino come potrebbe convenire a Grenoble, Sion o Cortina? Potrebbe convenire con costi accettabili, non al costo di qualche miliardo, altrimenti meglio puntare su cose che a Cortina, Grenoble e Sion non si trovano, ed ecco eventi culturali, promozione incentrata su monumenti, musei, beni archeologici, agroalimentare, enogastronomia (langhe e monferrato non sono lontane).
Sempre a meno che non si trovino sponsor privati che finanzino quasi l'intera somma, come avvenuto per alcune edizioni in altri paesi, ma ribadisco che in Italia mi pare una soluzione alquanto improbabile...
Poi magari le Olimpiadi estive organizzate da una città come Parigi, dove anche enogastronomia, cultura, monumenti, musei possono essere sfruttati alla grande, anche meglio che a Torino, funzioneranno benissimo, i costi saranno accettabili e lo stimolo all'economia tale da giustificare il tutto, ma visti i costi che ci sono stati a Londra qualche dubbio rimane.
In più siamo sulla pagina di Roma: davvero non sarebbe meglio puntare su beni archeologici, come i fori imperiali e la via sacra, unici al mondo, sul centro storico più grande del mondo, sui capolavori di Bernini, Borromini, Bramante, su musei come la galleria borghese, su mostre come quelle organizzate dal Vittoriale o dalle scuderie del Campidoglio, sull'atmosfera che si respira nei vicoli di Trastevere o di Monti, per non parlare del Vaticano, che sarebbe un altro stato ma è pur sempre dentro Roma, sulle mille chiese monumentali?