mario61 ha scritto: 23/10/2018, 23:59per me 10 miliardi nei centri per l'impiego avrebbero più senso che 10 miliardi nel RDC come incentivo allo sviluppo.doc G ha scritto: 23/10/2018, 23:54Sul rdc mi sono espresso tante volte. Nella concezione di Grillo e Dibba è una bestialità, la proposta presentata da Di Maio, una via di mezzo fra reddito minimo e sussidio di disoccupazione, avrebbe invece un suo senso, anzi, come concezione un sostegno erga omnes, verso tutti coloro che sono disoccupati e cercano attivamente lavoro, avrebbe molto senso. Ci sono però delle assurdità che rendono il tutto insostenibile ed inattuabile.
1) La tassazione al 100% per chi guadagna meno di 780 euro. Se io guadagno 600 euro la legge mi porta lo stesso a 780. Allora se lavoro o mi gratto la panza sempre 780 euro guadagno. Cosa sceglierò? Aggiungo, ma se io guadagno 1000 euro davvero mi conviene andare a lavorare per 220 euro? In realtà poi la maggioranza degli italiani sceglierebbe di farsi pagare a nero, ma questo è un altro discorso. Questo è l'assurdo più grave, senza premiazioni per chi lavora guadagnando poco il tutto non può stare in piedi.
2) centri per l'impiego. Ma davvero? Il 3% dei lavoratori italiani ha trovato posto passando dai centri per l'impiego. Magari un operaio specializzato di Milano o Brescia può anche trovar lavoro al cpi, ma un lavoratore non specializzato di Vibo Valentia riceverà mai tre proposte di lavoro entro 100 km dalla residenza? Serve che il lavoratore si attivi in ogni modo, frequentando tutti i corsi di formazione professionale possibili, non solo quelli del cpi, è sfrutti attivamente tutti i canali, da linkedin al lavoro interinale. E, naturalmente, togliere la possibilità di rifiutare lavoro, a meno che non si voglia rendere nazionale la ricerca.
3) non è commisurato al costo della vita, così strutturato favorisce chi abita in province depresse, che sarà anche colui che più difficilmente troverà lavoro.
4) per carità di patria sorvolo sulle coperture, ormai sarà chiaro anche al più appassionato @GerryDonato che non ci sono e non ci sono mmasi state.
Tutte le cazzate che appaiono, dai consumi etici all'obbligo di spendere tutto, discendono da queste storture.
Perchè non le eliminano? Anche Di Maio e Toninelli dovrebbero essersene accorti.
Non le eliminano in parte per scarsa capacità, ma soprattutto per ragioni ideologiche. Lavoro interinale? Part time? Incentivare il lavoro? Disincentivare lavoro nero? Privati? Vade retro Saragat
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Se l'obiettivo è ridurre il tasso di disoccupazione altissimo che abbiamo, e non creare l'ennesima forma di assistenzialismo con risorse che non ci sono (e con tutte le storture ben indicate da Doc), in realtà le strade da seguire sono relativamente ovvie e sono:
1. Abbassamento del costo del lavoro dipendente in maniera strutturale e non con incentivi a scadenza come quelli del governo Renzi.
2. Aumento della flessibilità lavorativa sia in entrata che in uscita. Questo favorirebbe una mobilità lavorativa che renderebbe peraltro molto più utile l'azione dei centri dell'impiego così come pensati da Giggino & co...
... centri per l'impiego che sono peraltro potenzialmente superflui, visto che il loro lavoro lo fanno bene e meglio le agenzie interinali.