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francilive ha scritto:Ma merda, non si fa cosi, Senza Esclusione di Colpi mi costringe a riformulare tutto.
Nel frattempo comunque non perdete tempo e mi raccomando, votate WHITE MEN CANT JUMP!!!

matè

Rocky IV
Momenti di gloria (1981, di Hugh Hudson)
Fuga per la vittoria (1981, di John Huston)
He got game (1998, di Spike Lee)
Million Dollar Baby (2004, di Clint Eastwood)

A malincuore devo eliminare Eccezziunale e l'allenatore nel pallone

Rocky (1976, di John G. Avildsen)
L'allenatore nel pallone (1984, di Sergio Martino)
Best (2000, di Mary McGuckian)
Million Dollar Baby (2004, di Clint Eastwood)
The wrestler (2008, di Darren Aronofsky)

Primo degli esclusi: Il presidente del Borgorosso F.C. (1970, di Luigi Filippo D'Amico)


Rocky e' impossibile non metterlo, ero quasi tentato di votare anche Rocky II-III-IV
L'allenatore nel pallone ha fatto la storia della commedia trash italiana, lo voto anche come rappresentante di perle assolute firmate da Alvaro Vitali
Million Dollar Baby e' un gran film, emozionante
The Wrestler, stupendo e con un Rourke strepitoso
Best forse non e' il terzo miglior film sportivo degli anni 2000, ma - dopo la visione - mi ha lasciato uno stato d'animo particolare e difficile da descrivere. Quindi ha il mio voto.

Rocky (1976, di John G. Avildsen) - come si fa a non votarlo?
L'allenatore nel pallone (1984, di Sergio Martino) - non avevo votato Banfi tra le commedie italiane perché mi ero ripromesso di farlo tra quelli sportivi grazie a questa perla unica!
He got game (1998, di Spike Lee) - film che trasuda amore per il basket...
Il sapore della vittoria (2000, di Boaz Yakin) - a mio avviso il miglior film di sempre sul football perché è quello che ne rispecchia in maniera perfetta i valori all'interno di uno spogliatoio.
Million Dollar Baby (2004, di Clint Eastwood) - perché ti mette KO proprio come un pugno sul ring.


Grande rimorso per aver deciso di non mettere "The Wrestler". A chi non l'abbia mai visto segnalo "The Program", film che anche a tanti anni di distanza descrive molto bene il fooball collegiale, mentre "Any Given Sunday" a me ha sempre dato l'impressione di aver sprecato ottime potenzialità con alcune scelte inutilmente sensazionalistiche (oltre ad avere la colpa di averci portato il discorso di Al Pacino che ci è fornito ormai in tutte le salse e che ha "leggermente" rotto i coglioni).

Space Jam (1996, di Joe Pytka)

Miracle (2004, di Gavin O'Connor)

Il maledetto United (2009, di Tom Hooper)

Invictus (2009, di Clint Eastwood)

L'arte di vincere (2011, di Bennett Miller)

Angyair ha scritto: A chi non l'abbia mai visto segnalo "The Program", film che anche a tanti anni di distanza descrive molto bene il fooball collegiale

a me è sembrato, l'ho visto tempo fa, parecchio stereotipato: il difensore grandegrosso e semi-analfabeta, il qb superfico, il tipo che si bomba per diventare titolare, due giocatori che lottano per il posto e la stessa ragazza, l'infortunio spezzacarriera

il discorso che fai per 'any given sunday' (ottime potenzialità, troppo sensazionalismo), a mio parere vale molto di più per 'the program': tant'è che da noi face notizia per i casi di emulazione ( lo sdraiarsi in mezzo alla strada)
tutto sommato, però, non un brutto film.

il discorso di al pacino è stato solo pompato fino alla nausea. ma dire che 'o affondiamo come singoli oppure risorgiamo come collettivo' è lo sport di squadra. probabilmente lo diceva anche il Profeta di Fusignano.

L'allenatore nel pallone (1984, di Sergio Martino)
Potrei raccontarlo a memoria, fotogramma dopo fotogramma. Il più alto livello di contaminazione della mia vita mai raggiunto da un film. Un caro saluto al noto forumista Mike Canà se passa a leggere.

La morte sospesa (2003, di Kevin MacDonald)
Temo che riceverà solo il mio voto, anche perché temo sia stato l'unico a vederlo. Suspense claustrofobica pur sullo stile di un documentario, un nuovo modo di concepire il cinema. E di rendere meravigliosamente affascinante ed umano l'alpinismo.

Million Dollar Baby (2004, di Clint Eastwood)
Non è così facile emozionare prima e commuovere poi con questa raffinatezza, senza cadute di stile, mettendoci dentro così tanti temi e condendo il tutto con quel livello di recitazione.
Vince il ballottaggio con Toro Scatenato dopo lancio di moneta.

Il maledetto United (2009, di Tom Hooper)
Il più bel film sul calcio di sempre, il sottobosco inglese descritto è pura poesia. Poi io non faccio testo perché dalla prima edizione di Championship Manager amavo prendere il Chester in quarta serie inglese e portarlo in Champions, passando pomeriggi interi in casa mentre le ragazzine mi infastidivano per andare a raccogliere le margherite o amenità simili.

L'arte di vincere (2011, di Bennett Miller)
La scoperta di un mondo nuovo, sempre per colpa della mia passione per i manageriali sportivi. Odiavo il baseball e tuttora non posso dire di amarlo alla follia, ma almeno sono in trincea per l'Italia nel World Classic, cosa impensabile prima della visione del film.

L'uomo dei sogni mi commuove nel finale, trovo strepitosi anche The Wrestler e Lo Spaccone.

Outing: odio i film sul basket USA, regolarmente falsi, affettati, lacrimevoli, impostati, smorfiosi, sciocchi, scorretti, approssimativi, esagerati, patetici. Salvo solo He Got Game, non a caso girato da uno che il basket lo ama veramente.

Gerry Donato ha scritto:Odiavo il baseball e tuttora non posso dire di amarlo alla follia, ma almeno sono in trincea per l'Italia nel World Classic, cosa impensabile prima della visione del film.

Ti aspettiamo sul topic apposito

Gerry Donato ha scritto:La morte sospesa (2003, di Kevin MacDonald)
Temo che riceverà solo il mio voto, anche perché temo sia stato l'unico a vederlo. Suspense claustrofobica pur sullo stile di un documentario, un nuovo modo di concepire il cinema. E di rendere meravigliosamente affascinante ed umano l'alpinismo.

No so se riceverà il mio voto perchè ancora devo valutare bene tutti i film presenti nel listone però io l'ho visto e mi è piaciuto. Descrizione ottima e appassionante di un fatto realmente accaduto. Come hai detto tu poi riesce a rendere l'alpinismo in maniera affascinante ed umana, consigliato sia agli appassionati che ai non.

Sempre in tema di alpinismo a me è piaciuto anche North Face, film del 2008 del regista tedesco Philipp Stölzl, che narra la vera storia della scalata tedesca del 1936 all'Eiger. La bellezza e al tempo stesso la pericolosità della montagna sono rese in maniera perfetta.

Io non sono un grande appassionato di film sportivi (il che fa ridere da uno che perde cosi' tanto tempo su un forum di sport americani ). L'impressione che ho avuto troppo spesso e' che lo sport diventa solo una scusa per rifilare una pappardella retorica. Pero' ci sono un paio di film che mi sento in dovere di votare perche' sono semplicemente dei grandi film:

- Million dollar baby
- L'allenatore nel pallone

Rocky (1976, di John G. Avildsen)
Il primo Rocky non si scorda mai

Colpo secco (1977, di George Roy Hill)
Hockey. Brutto, sporco, cattivo. Fotografia dell'hockey nelle leghe minori di fine atti '70.

Major League (1989, di David Ward)
Storia sportiva all'americana classica, condita di umorismo. Carrellata di personaggi di altissimo livello.

Ogni maledetta domenica (1999, di Oliver Stone)
Come film preferisco "le Riserve". Ma il discorso di Al Pacino (e Giannini nel suo doppiaggio) passano all'ultima curva. Discorso per certi versi socntato, non dice niente di nuovo, ma è come lo dice che è magistrale, per me.
Mi riesrvo comunque di ri-ragionare su questo voto.

L'arte di vincere Moneyball (2011, di Bennett Miller)
Il baseball moderno e la squadra che lo creò, in un film il più possibile realistico.


Menzioni onorevoli:
Se non fosse per il discorso di Al Pacino, sarebbe entrato in cinquina "Le riserve" (2000, di Howard Deutch)
Il magnifico Sordi che "si ricorda del nome che porta" de "Il presidente del Borgorosso F.C." (1970, di Luigi Filippo D'Amico)
Il cast fenomenale della squadra alleata di "Fuga per la vittoria" (1981, di John Huston)
Le ragazze indiane alle prese con i muri culturali di "Sognando Beckham" (2001, di Gurinder Chadha)
I bambini dei ghetti di "Hardball" (2001, di Brian Robbins)
Jordan alle prese coi cartoni di "Space Jam" (1996, di Joe Pytka)

Voto unico a million dollar baby. Clint ne sa a vagonate gente. Anche qui un voto solo perchè ne ho visti pochi e vado a votare in questo caso quello che penso sia il migliore con distacco tra quelli che ho visto. Concordo con Sloan, il problema della solita pappardella retorica è presentissimo nel genere ed è uno dei motivi principali motivo per cui non voterò nessun film sulla pallacanestro nonostante li abbia visti tutti.
Per fare qualche altro nome, Any Given Sunday è carino ed è tagliente anche sulle varie sostanze dopanti, ma non si esce dal genere. Rocky è fatto molto bene ed è un bello spaccato di società americana, ma è sempre la solita storia. Bagger Vance mi ha quasi fatto morire di diabete e come sopra. Insomma di film carini da guardare e riguardare ce ne stanno parecchi, ma che trascendono davvero tra i pochi che ho visto c'è solo Clint, il cui stile francamente mi rapisce spessissimo.

Menzione d'onore per la scena iniziale di He Got Game, ogni volta che la guardo pelle d'oca e lucciconi, specialmente quando si vedono campetti che ricordano quelli dove ci ho perso non so quanto tempo, tipo quello vicino alla ferrovia che mi ricorda un palazzetto di montecatini dove ho giocato qualche hanno da ragazzino.

Votate Clint Eastwood

BruceSmith ha scritto:

Angyair ha scritto: A chi non l'abbia mai visto segnalo "The Program", film che anche a tanti anni di distanza descrive molto bene il fooball collegiale

a me è sembrato, l'ho visto tempo fa, parecchio stereotipato: il difensore grandegrosso e semi-analfabeta, il qb superfico, il tipo che si bomba per diventare titolare, due giocatori che lottano per il posto e la stessa ragazza, l'infortunio spezzacarriera

il discorso che fai per 'any given sunday' (ottime potenzialità, troppo sensazionalismo), a mio parere vale molto di più per 'the program': tant'è che da noi face notizia per i casi di emulazione ( lo sdraiarsi in mezzo alla strada)

Dipende cosa guardi secondo me: sport come unica possibilità di riscatto che in molti porta a non crearsi un'altra possibilità che non sia arrivare tra i pro, tutto quello che c'è dietro all'Heisman, il peso della responsabilità sulle spalle di ragazzi di 20 anni, l'uso del di doping che a livello NCAA è ancor più massiccio che tra i pro perché non ci sono controlli o sono comunque molto lievi, lo "sfruttamento" di questi ragazzi. Stereotipato? Forse, ma fatico a ricordare film che hanno parlato o parlano con tanta crudezza e, guardano poi bene, onestà dell'ambiente dello sport collegiale in particolare ma anche dello sport proprio in generale (l'altro che mi viene in mente è il telefilm "The Playmakers" che infatti l'NFL fece pressioni per farlo finire dopo una sola stagione).
Bello il discorso di Al Pacino eh! Però dopo un po' basta perché lo sport dev'essere anche cervello e non solo cuore (forse parlo così anche perché negli spogliatoi di football italiani è ultra utilizzato ). E poi alla millesima volta che te lo propinano sai com'è....

Ah, per me "Il maledetto United" è il miglior film sul calcio (sport che sul grande schermo perde tantissimo, o forse è solo trattato male) mai fatto.

Million Dollar Baby

Fuga Per la Vittoria

Alì

White man can't Jump

• Million Dollar Baby (2004, di Clint Eastwood)

• He got game (1998, di Spike Lee)

• Ogni maledetta domenica (1999, di Oliver Stone)

• Karate Kid - per vincere domani (1984, di John G. Avildsen)

• Rocky (1976, di John G. Avildsen)