Albo34 ha scritto: 02/02/2019, 7:19Quello che è certo è che siamo davanti alla più classica sliding doors, azionata dal mestruo di 3/4 giocatori, non proprio una bella posizione.
Se non arriva un top e Irving saluta, la corsa all’anello si complica o quantomeno si allunga.
Ainge ha sempre detto di voler creare una dinastia che duri 5/6 anni, con tantum e Brown ancora giovani siamo sempre in tempo ma si farebbe un bel salto indietro.
Quello che non capisco è perché se Irving e Davis vogliono giocare insieme non possono farlo a Boston dove c’è una squadra e una cultura vincente ma vogliono andare in quella cloaca di franchigia che è NY; già i Lakers lo capisco di più anche se la squadra sarebbe tutta da costruire e in gran parte coi minimi...
Se non si è capito, le prime righe rappresentano l'esatta fotografia della situazione anche da parte mia.
La lega è sempre più globale, ma andare a New York, così come a Los Angeles, significa più visibilità, più sponsor e più indotto sul mercato locale.
Significa anche mettersi pressione aggiunta e farsi massacrare dai giornali(a NY), nonché entrare in un'organizzazione che finora ha fatto solo disastri(NY di sicuro, in parte anche L.A.) ma evidentemente pensano che il gioco valga la candela.
Sempre di soldi in più stiamo parlando...Se li lasci sul contratto li vuoi recuperare in altri modi.
La posizione di Davis, dopo l'uscita del babbo(in due sensi), mi pare alquanto chiara.
Si vuole mettere pressione ai Pelicans per accettare una trade immediata con i Lakers, lasciando intuire sullo sfondo che non si accetteranno i Celtics(quindi l'offerta estiva rischia comunque di essere più o meno simile per i Pelicans, ricattati da Davis), con un'uscita paterna che potrebbe da sola spiegare la voce "pretestuosa" sul dizionario.
Discorsi in malafede che non farebbe un bambino di 10 anni.
Purtroppo non ci si può fare assolutamente niente.
Il problema è che io non sono così ottimista, riguardo certe visioni, e non penso che riusciremo a cadere in piedi se non concretizzeremo nemmeno stavolta sul mercato dei freeagent: rimarremo un'ottima squadra che ne avrà davanti almeno 3-4 di un altro livello.
La freeagency di quest'estate stabilisce le gerarchie per i prossimi 3-4 anni.
Mi sembra indubbio.
Io adoro Brown, mi piacciono Tatum e Rozier(da starter) ma penso che il loro ceiling non sia superiore allo status di ottimi giocatori.
Invece ci vogliono le star.
Tra l'altro, ipotizzando che Tatum diventi una star, nessuno garantisce che, alla sua scadenza del rookie contract, non decida anche lui che sia il caso di aggregarsi a qualche altra realtà del momento.
E' questa tara, del potere totalmente in mano ai giocatori, che una realtà come la nostra faticherà sempre a superare se non cambiano le cose.
Molto sembra già scritto, ma ci si può sempre sbagliare, e tra sei mesi gli scenari potrebbero essere diversi.
Dopo la mancata vittoria della lotteria del draft 2007, molti tifosi dei Celtics erano disperati(me compreso) perchè non si era riusciti ad arrivare ad Oden(sì...Oden) e Durant; è stata la nostra fortuna.
Vedremo come si metteranno le cose tra sei mesi, anche se l'ottimismo, a questo punto, non può essere certo a mille...