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Re: I cinemaniaci
Inviato: 24/09/2008, 15:15
da DrGonz0
Vic Vega ha scritto:
Sarà Gomorra a rappresentare l'Italia agli Oscar nella sezione "Miglior film non in lingua inglese".
Ha battuto la concorrenza de Il Divo, Giorni e nuvole, Tutta la vita davanti. Eccellenti film, ma probabilmente è quello di Garrone ad avere maggior respiro internazionale: la camorra è una atroce realtà conosciuta a tutte le latitudini, la questione dei rifiuti di Napoli ha ottenuto rilievo sui giornali di mezzo mondo.
Giorni e Nuvole e Tutta la vita davanti fanno riferimento ad una quotidianità (ed a dinamiche socio-economiche) tipicamente nostrane, mentre Il Divo potrebbe risultare criptico a chi non ha vissuto un certo spicchio della storia d'Italia, senza contare che lo stile di regia (spesso virato sul grottesco) non è necessariamente quello che impressiona l'ingessatissima Academy.
Ribadisco, sono tutti bellissimi film, ma a mio parere la scelta di Gomorra è corretta.
Dei film di Venezia nessuno è rientrato in nomination? Ad esempio "Il Papà di Giovanna" lo vedrei molto più indicato per l'Oscar, ha la parte storica della seconda guerra mondiale che in america fa sempre colpo, le interpretazioni sono di assoluto spessore(tranne la madre della vittima), e la storia è tutto sommato interessante. Per quanto continui a ritenerlo un film "carino" lo riterrei più adatto a Gomorra, che ha un taglio molto più documentaristico.
Re: I cinemaniaci
Inviato: 24/09/2008, 16:51
da margheritoni10
DrGonz0 ha scritto:
Dei film di Venezia nessuno è rientrato in nomination? Ad esempio "Il Papà di Giovanna" lo vedrei molto più indicato per l'Oscar, ha la parte storica della seconda guerra mondiale che in america fa sempre colpo, le interpretazioni sono di assoluto spessore(tranne la madre della vittima), e la storia è tutto sommato interessante. Per quanto continui a ritenerlo un film "carino" lo riterrei più adatto a Gomorra, che ha un taglio molto più documentaristico.
Ma sai, come dice Vic, Naples è stata spesso sotto l'obiettivo delle cronache mondiali negli ultimi mesi, le storie di criminalità organizzata di casa nostra han sempre fatto presa sul pubblico medio americano (grazie mi dirai, ce l'hanno in casa pure loro), Gomorra è si documentaristico ma chi guarda da lontano questo può rappresentare un plus (vedere una
pseudo realtà suggestiona parecchio lo spettatore medio): considera poi che gli Oscar sono un concorso particolare, dove nella valutazione di un opera subentrano altri parametri oltre alla qualità in senso stretto. Il volano dato da Cannes, per esempio, può giocare bene a favore di Gomorra. Poi c'è qualche mitragliata, droga, colpi di pistola, ritmo. Ha un taglio decisamente più ammeregano rispetto al film di Avati. E non parlo di Giorni e Nuvole (film bellissimo) ma tutto italiano.
Altre anticipazioni sugli altri in lizza per il film straniero (categoria più interessante con la seconda che arriva quinta)?
L'hai già visto il pranzo di ferragosto?
Re: I cinemaniaci
Inviato: 24/09/2008, 17:06
da DrGonz0
margheritoni10 ha scritto:
L'hai già visto il pranzo di ferragosto?
Ancora qui non è arrivato, mi sa che mi tocca scaricarlo
Re: I cinemaniaci
Inviato: 24/09/2008, 17:14
da Hank Luisetti
Re: I cinemaniaci
Inviato: 24/09/2008, 17:42
da DrGonz0
Sarei disposto a sopportare un terzo predator piuttosto che svarzenegher politico
Re: I cinemaniaci
Inviato: 24/09/2008, 19:36
da SULF6HC
DrGonz0 ha scritto:
Sarei disposto a sopportare un terzo predator piuttosto che svarzenegher politico
ma anche no,predator 3 ?!Â

Re: I cinemaniaci
Inviato: 25/09/2008, 8:28
da Bisturi
Ieri mi sono riguardato Rambo dopo tanti anni...he he, Stallone era magrissimo all'epoca rispetto ad adesso, ma le facce che fa quando piange sono marchio di fabbrica...Â

Re: I cinemaniaci
Inviato: 25/09/2008, 13:16
da Vic Vega
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
( Elio Petri, 1970)
Visto che ieri si parlava della candidatura italiana all'Oscar per la miglior pellicola straniera, mi è venuta voglia di rivedere il film di Elio Petri che vinse la statuetta nel 1971. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto mi deluse quando avevo 14/15 anni, probabilmente perchè, date le premesse, mi aspettavo un "giallo", cosa che il film di Petri non vuol essere. Rivisto con la sensibilità dei 30, è qualcosa che va molto vicino al capolavoro.
La trama: un funzionario di polizia, appena nominato a capo della Sezione Politica, uccide la propria amante, una donna viziosa e morbosamente attratta dai crimini violenti. Dissemina il luogo del delitto di falsi indizi, effettua telefonate anonime alla stampa, gioca con le paure dei borghesi di fronte all'autorità che egli incarna, in definitiva si crogiola nella consapevolezza della propria impunità. Ad un certo punto, tuttavia, nella sua mente qualcosa si incrina, l'atto compiuto turba la sua concezione dell'ordine, l'idea che un assassino resti impunito mina la sua fiducia in una autorità granitica ed infallibile. Si costituisce, ma comprende con amarezza che il suo potere (rigorosamente con "p" minuscola) di uomo (inteso come volontà) e funzionario non può nulla contro il Potere (con l'iniziale maiuscola), il quale non può tollerare che un ingranaggio della macchina repressiva smetta di funzionare.
Qualcuno ha scomodato Dostoevsky e Kafka, non senza ragione; come Raskolnikov in Delitto e Castigo, anche l'assassino del film è incapace di sostenere il peso della propria impunità, tuttavia le analogie finiscono qui: quello vissuto dal protagonista della pellicola non è un dilemma morale, non è la sincera ammissione della debolezza dell'animo umano di fronte ad una colpa grave ed enorme, è bensì un dramma politico in senso lato. Il poliziotto omicida non si pente e non trova rimorso, semplicemente ad un certo punto si accorge che il suo comportamento stride con una concezione totalitaria dell'autorità, e cerca di rimettere i tasselli al loro posto.
Da Kafka (con una cui citazione si chiude il film) Indagine su....prende in prestito certe atmosfere, in particolar modo nella strepitosa sequenza finale, in cui assistiamo un rovesciamento di alcune situazioni tipiche dello scrittore ceco: non un innocente stritolato dalle maglie di una repressione che non comprende, bensì un colpevole che non riesce a farsi accettare in quanto tale. Ma l'ottusità tetragona (con in più la morbosità e l'autocompiacimento, tipicamente italiani, ben conosciuti da un autore "politico" come Petri e dal suo scenaggiatore Ugo Pirro) del potere, e l'annicchilimento della volontà del singolo, sono esattamente quelli descritti dall'autore de Il processo.
Il bellissimo tema musicale di Ennio Morricone e l'interpretazione ambigua, subdola (nonchè meravigliosa) di Gian Maria Volontè rappresentano la ciliegina sulla torta. Mangiatela, che è davvero una delizia.
Nel video di Youtube c'è la sequenza forse più celebre della pellicola, il discorso di insediamento del funzionario a capo della Sezione politica: una autentica epitome del pensiero reazionario.
Re: I cinemaniaci
Inviato: 25/09/2008, 15:16
da ze_ginius
[img]
http://www.cinedetour.it/recensioni/ogn ... thing2.jpg[/img]
Settimana scorsa ho visto "Ogni cosa è illuminata" (benarrivato direte voi).
Mi è molto piaciuto: bellissima la fotografia con alcuni scorci meravigliosi (come quello qui sopra). Bravi gli attori: Frodo e Eugene Hütz che altro non è che il cantante dei Gogol Bordello.
I grandi temi, il viaggio come percorso e l'importanza della memoria (anche attraverso gli oggetti e non solo con i ricordi), sono lo sfondo di un film leggero e molto curato.
7½ - 8
Re: I cinemaniaci
Inviato: 25/09/2008, 16:44
da SafeBet
Vic Vega ha scritto:
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
( Elio Petri, 1970)

Che film. Mi è restato sotto pelle per almeno un paio di giorni.
Re: I cinemaniaci
Inviato: 25/09/2008, 19:37
da PistooolPeeete
Gian Maria sempre con noi..film molto bello,ultimamente sempre con Volontè (e Ennio Fantastichini) ho visto un film a mio parere davvero notevole:"Porte aperte", lo consiglio a tutti!
Re: I cinemaniaci
Inviato: 26/09/2008, 8:34
da Bisturi
Ieri finalmente dopo tanta insistenza da parte di un mio amico ho visto "Into the Wild". Bel film, molto particolare, soprattutto una colonna sonora bellissima.
Vorrei chiedervi, sempre se qualcuno lo sa, per le scene in cui il protagonista è smagrito in modo pazzesco (credo almeno 15 kg), è smagrito realmente o sono delle modifiche alle immagini che si possono fare in fase di montaggio?
Re: I cinemaniaci
Inviato: 26/09/2008, 13:19
da SafeBet
Bisturi ha scritto:
Vorrei chiedervi, sempre se qualcuno lo sa, per le scene in cui il protagonista è smagrito in modo pazzesco (credo almeno 15 kg), è smagrito realmente o sono delle modifiche alle immagini che si possono fare in fase di montaggio?
Guarda, non ti posso dare una conferma certa, né fornirti fonti che corroborino quest'idea, ma credo che sia stato l'attore a dimagrire quanto necessario.
Re: I cinemaniaci
Inviato: 26/09/2008, 13:26
da shilton
SafeBet ha scritto:
Guarda, non ti posso dare una conferma certa, né fornirti fonti che corroborino quest'idea, ma credo che sia stato l'attore a dimagrire quanto necessario.
i dimagrimenti/ingrassamenti per esigenze di copione mi turbano un pò mettendomi nei panni dell'attore (vedi Christian Bale ne L'uomo senza sonno)
Re: I cinemaniaci
Inviato: 26/09/2008, 13:38
da Vic Vega
Bisturi ha scritto:
Ieri finalmente dopo tanta insistenza da parte di un mio amico ho visto "Into the Wild". Bel film, molto particolare, soprattutto una colonna sonora bellissima.
Vorrei chiedervi, sempre se qualcuno lo sa, per le scene in cui il protagonista è smagrito in modo pazzesco (credo almeno 15 kg), è smagrito realmente o sono delle modifiche alle immagini che si possono fare in fase di montaggio?
Emile Hirsch perse effettivamente un bel po' di chili durante le riprese, non ricordo se 15 o addirittura di più. Ad inizio riprese era però un po' più sù rispetto al suo peso abituale.
Tour de force che presuppongono una trasformazione fisica sono visti come delle sfide per gli attori che seguono un determinato metodo (semplificando, quello che di rifà a Lee Stasberg ed al suom Actor's Studio), e sono molto apprezzati dall'Academy, il che funge da incentivo.