Hispanico ti invito a leggere il mio post di qualche giorno fa.
Qui nessuno vuole fare il moralista o il buonista a tutti i costi ma giustificare il fatto con cose che succedono sul campo è assurdo. Bastava si prendesse la responsabilità delle sue azioni e dicesse "ho fatto una cazzata chiedo scusa, stop" invece di fare il simpatico con "forse gli ho dato del democristiano".
Perchè ripeto le offese in campo ci sono dal 1587 ma non per questo devono per forza rimanere dentro al campo. Sta alla sensibilità delle persone che ricevono l'offesa denunciarla o meno. E quando parlo di sensibilità non mi riferisco al caso Mancini, ma in generale.
Ti faccio un esempio: partita di 1a categoria, io difensore, sbaglio due anticipi e impreco tutte e due le volte dicendo "maiala" (si usa in Toscana come esclamazione
), l'attaccante pensa che l'offesa si riferisca a lui e lo dice all'arbitro. Io non gli sono andato vicino dicendo "ehi ma sono cose che rimangono in campo" ma ho chiesto scusa dicendo che non era mia intenzione offenderlo ma prendermela con me stesso per gli errori. Tutto è finito lì ed abbiamo pure vinto.
La regola del silenzio non esiste, è una "brutta" consuetudine, e se una parla o denuncia quello che succede non deve essere visto come un alieno ma come una persona che forse è rimasta colpita dall'offesa (ripeto non mi riferisco direttamente a Mancini di cui indagare se abbia agito a difesa degli omosessuali o a difesa del 2o posto in campionato frega meno di zero). Ed il dare degli ipocriti a noi che magari finora non abbiamo denunciato un'offesa ecc. non lo condivido assolutamente, se a me l'offesa rivoltami non fa nè caldo nè freddo, posso liberamente rispondere all'offesa, ignorarla, o magari al prossimo intervento mi faccio sentire. Sono scelte.
Sulla squalifica di due giornate boh non mi pronuncio, l'unica cosa su cui rifletto è la motivazione "perchè Mancini è notoriamente eterosessuale"
Ma davvero questa motivazione?