Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 20/03/2025, 18:51
Margini
Estate 2008. Tre amici hanno l'occasione della vita: aprire il concerto della loro band punk hardcore preferita. All'ultimo momento, il concerto salta, ma Edoardo, Iacopo e Michele non si arrendono. Decidono di portare il concerto a Grosseto, la città silenziosa e conservatrice in cui vivono. Tuttavia, tutte le difficoltà e i problemi che incontrano lungo il cammino rischiano di far saltare in aria le loro vite e la loro amicizia.
Davvero un gran bell'esordio questo di Niccolò Falsetti, che realizza un film molto italiano nella miglior accezione possibile del termine. Una commedia scritta e girata con la freschezza di chi è al film d'esordio e vuole parlar di qualcosa che ama e sa come raccontarlo. Il vero protagonista è lo straniamento di 3 poco più che ventenni componenti di un gruppo punk che si trovano ostaggi di un mondo che non li capisce e in cui non possono trovare spazio, in quel modo in cui non potrà mai capirti e darti spazio la provincia italiana, in cui se ti rechi al comune per chiedere uno spazio per un concerto punk ti rimandano al circolo danzante degli anziani che forse può prestarti la loro sala.
Si ride più con la mente che con la pancia, c'è una amarezza di fondo che pervade tutto il film e che fotografa bene un luogo, una scena e un periodo storico ben preciso, con intelligenza e senza nostalgia.
Non ho contezza di come fosse la scena punk del primo decennio degli anni 2000, ma dai commenti letti in giro sembra sia stata raffigurata in maniera molto fedele, tanti appassionati di musica qui dentro sapranno cogliere anche i tanti riferimenti musicali presenti all'interno del film.
Altro mezzo punto in più per il finale, perfetto.
Lo trovate su RAIPLAY
Estate 2008. Tre amici hanno l'occasione della vita: aprire il concerto della loro band punk hardcore preferita. All'ultimo momento, il concerto salta, ma Edoardo, Iacopo e Michele non si arrendono. Decidono di portare il concerto a Grosseto, la città silenziosa e conservatrice in cui vivono. Tuttavia, tutte le difficoltà e i problemi che incontrano lungo il cammino rischiano di far saltare in aria le loro vite e la loro amicizia.
Davvero un gran bell'esordio questo di Niccolò Falsetti, che realizza un film molto italiano nella miglior accezione possibile del termine. Una commedia scritta e girata con la freschezza di chi è al film d'esordio e vuole parlar di qualcosa che ama e sa come raccontarlo. Il vero protagonista è lo straniamento di 3 poco più che ventenni componenti di un gruppo punk che si trovano ostaggi di un mondo che non li capisce e in cui non possono trovare spazio, in quel modo in cui non potrà mai capirti e darti spazio la provincia italiana, in cui se ti rechi al comune per chiedere uno spazio per un concerto punk ti rimandano al circolo danzante degli anziani che forse può prestarti la loro sala.
Si ride più con la mente che con la pancia, c'è una amarezza di fondo che pervade tutto il film e che fotografa bene un luogo, una scena e un periodo storico ben preciso, con intelligenza e senza nostalgia.
Non ho contezza di come fosse la scena punk del primo decennio degli anni 2000, ma dai commenti letti in giro sembra sia stata raffigurata in maniera molto fedele, tanti appassionati di musica qui dentro sapranno cogliere anche i tanti riferimenti musicali presenti all'interno del film.
Altro mezzo punto in più per il finale, perfetto.
Lo trovate su RAIPLAY