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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 15/10/2024, 12:27
da Noodles
Bluto Blutarsky ha scritto: 15/10/2024, 11:38
Noodles ha scritto: 14/10/2024, 10:13 ...
Volontè è stato davvero il volto dell'indipendenza, della oramai smarrita capacità di un attore di abbracciare solo progetti in cui credeva ciecamente, non facendone una questione di solo profitto. Avercene oggi  :biggrin:

Per carità, certo, ed è ammirevole che facesse solo film in cui credeva.
Trovo limitativo credere solo in film politicamente impegnati, ecco (la semplifico molto ma il senso è quello). In questo modo il rischio è considerare il cinema un'ancella della lotta politica, un qualcosa che ha valore non in sé, ma solo se ha un impatto sociale.

Ma è una vecchia questione, anche precedente al '68 ma che col '68 esplode. Negli anni Settanta se scoprivano che ascoltavi Baglioni ti bullizzavano.

Dei film che hai citato (tralasciando quelli degli anni Sessanta, che erano fuori dal mio discorso), quelli che hanno superato la prova del tempo e che continuano a influenzare i cineasti lo fanno non per il loro contenuto "politico", ma per le loro qualità cinematografiche. Per virtù di stile. Visto che è stato citato Rosi: Salvatore Giuliano potrebbe essere ambientato su Marte e parlare di un personaggio totalmente immaginario e sarebbe comunque un capolavoro, per le idee di montaggio, regia e scrittura che ha. Tutte qualità che si possono trovare anche in un film totalmente disimpegnato (A qualcuno piace caldo è un modello tuttora ineguagliato di come si scrive un film).

Poi avrei delle obiezioni anche su alcuni dei singoli film (La classe operaia visto oggi è molto datato, e Sbatti il mostro è considerato dallo stesso Belloccchio il suo peggior film), ma stiamo sul discorso generale :biggrin:

però stai scrivendo tu che quei film avevano anche delle qualità cinematografiche, virtù di stile.
quindi in realtà non erano solo impegno politico, ma un processo creativo molto più complesso.

d'altronde indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto vinse l'oscar.
e quindi in quale categoria si collocherebbe?  :biggrin:
se partecipi e vinci agli oscar temo sia un film molto commerciale.
poi che l'idea iniziale fosse altro, ok. 
ma qualsiasi idea politica a cui si affida il giusto contorno fotografico è di per sè un prodotto destinato ad un vasto pubblico.

questo solo per dire che secondo me Volontè non era solito prendere scelte in base a quell'assioma impegno - scarso pubblico, ma sceglieva progetti di film che potessero in realtà coinvolgere il più possibile le masse. Certo con un significato politico preciso, ma non credo ci fosse in lui l'dea di un cinema d'essai, destinato a pochi, contestando in qualche modo il cinema pop.
viceversa lui aveva l'ambizione di proporre temi scomodi, attraverso un uso del cinema molto più popolare di quanto si pensi.

è stato un cammino fitto di difficoltà, a volte ci è riuscito a volte meno.

per dire, il cinema di Fellini,negli intenti, è in realtà molto più elitario di Rosi e Bellocchio.
poi lui è riuscito, perchè è stato un grandissimo regista, a trasportare il pubblico verso il suo linguaggio.
ma non il contrario.
Fellini non è mai cambiato nell'approccio al suo linguaggio, Rosi, Petri e Bellocchio invece sono cinema popolare.
nonostante il taglio politico, il linguaggio e i significati sono molto concreti, essenzialistici.

penso sia solo una questione di stile.
ci sono film politicamente impegnati che fanno acqua dappertutto, altri che invece scelgono percorsi aristici diversi, per veicolare lo stesso messaggio, facendo centro. Così come esiste l'inverso.

non vedo insomma un altro ipotetico Volontè, la sua evoluzione artistica è coerente col personaggio e secondo me è l'aspetto più accattivante della sua carriera, ciò che in molti gli invidiano.

certo oggi sarebbe molto più difficile, però esistono tuttora attori ed attrici che privilegiano un certo tipo di cinema (per esempio Elio Germano) e devo dire che è assai importante avere anche questi riferimenti nel nostro cinema, perchè troppo spesso si sceglie il mestiere della recitazione per narcisismo e mitomania.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 16/10/2024, 15:22
da lebronpepps
dato che si è fatto il nome di Elio Germano, in un più umile festival cinematografico a Tolentino (mica Venezia come il maestro :forza: ), ho assistito alla proiezione di Palazzina LAF che non avevo visto quando è uscito, opera prima di Michele Riondino (che era ed è attore)

devo dire che mi è piaciuto molto e si possono trattare certi temi anche ammodernandoli, con vicende più vicine ai nostri giorni

su Elio Germano devo dire che secondo me interpreta il ruolo del capetto tarantino/pugliese in maniera incredibile, non solo e non tanto come accento, ma come atteggiamento e modo di porsi (quando sarebbe facilissimo lì scivolare nella macchietta)

 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 16/10/2024, 16:41
da esba
lebronpepps ha scritto: 16/10/2024, 15:22 dato che si è fatto il nome di Elio Germano, in un più umile festival cinematografico a Tolentino (mica Venezia come il maestro :forza: ), ho assistito alla proiezione di Palazzina LAF che non avevo visto quando è uscito, opera prima di Michele Riondino (che era ed è attore)

devo dire che mi è piaciuto molto e si possono trattare certi temi anche ammodernandoli, con vicende più vicine ai nostri giorni

su Elio Germano devo dire che secondo me interpreta il ruolo del capetto tarantino/pugliese in maniera incredibile, non solo e non tanto come accento, ma come atteggiamento e modo di porsi (quando sarebbe facilissimo lì scivolare nella macchietta)

 

Bel film, nulla di clamoroso ma fatto veramente bene, tra la'ltro su una tematica oltremodo spinosa ed attuale.
Su Germano, credo che non esista in giro attore piu' dotato di lui quando deve fare film che interpretino personaggi realmente esistiti.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 16/10/2024, 17:29
da The Patient
lebronpepps ha scritto: 16/10/2024, 15:22 dato che si è fatto il nome di Elio Germano
In Iddu bene bene lui.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 16/10/2024, 17:54
da Bluto Blutarsky
Elio Germano è un ottimo parallelismo. Però ecco, di Germano conosciamo anche il lato più leggero. Poi certo, L'isola delle rose non vale Volevo nascondermi, ma ciò non toglie che Germano di tanto in tanto si conceda anche progetti diversi, non fa solo film di impegno civile.
Volonté da un certo punto in poi - che poi sono stati 25 anni su 35 di carriera - ha fatto solo quei film, è questo che contesto.

(Oddio, "contesto" è un parolone, non sono un cazzo di nessuno per contestare le scelte di carriera di un attore, l'unico che deve essere convinto è lui. Un po' come discutere se Totti ha fatto bene a restare tutta la carriera a Roma, possiamo farlo ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, a un certo punto sono fatti suoi)

Per esempio, Volonté non ci ha mai fatto vedere il suo lato ironico. Ci ha fatto vedere quello grottesco, ma non quello ironico. Era sicuramente una freccia che aveva al suo arco, ma non l'ha mai usata. Questo, da spettatore, mi dispiace, perché sento di essermi perso qualcosa.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 19/10/2024, 9:20
da Bonaz
Ma ‘sto Joker 2 alla fine è una ciofeca o merita? Ho letto pareri nettamente contrastanti 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 19/10/2024, 16:10
da nkola

Premiato a cannes... a me è piaciuto

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 19/10/2024, 16:24
da Bluto Blutarsky
Bonaz ha scritto: 19/10/2024, 9:20 Ma ‘sto Joker 2 alla fine è una ciofeca o merita? Ho letto pareri nettamente contrastanti 

Eh insomma.
Le intenzioni sono anche buone: smontare il mito del primo film. In questo è interessante, molto meta-cinematografico. C'è tutto il tema del rapporto di Arthur con il suo doppio assassino, e una riflessione critica del suo rapporto con i fan (infatti non stupisce che non stia avendo successo).

Il resto è tutto un po' già visto allora. Il succo è sempre la società cattiva che lo spinge a diventare un assassino e poi lo scambia per un eroe. La lunga scena del processo è praticamente uno spiegone di quello che, nel primo film, era giustamente soltanto alluso (il participio passato di alludere è alluso? Boh. Comunque ci siamo capiti).

Ah, e poi ogni volta che partiva un numero musicale, dentro di me partiva una bestemmia.
Molto bella la scena finale, quello sì.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 19/10/2024, 19:46
da Bonaz
Bluto Blutarsky ha scritto: 19/10/2024, 16:24
Bonaz ha scritto: 19/10/2024, 9:20 Ma ‘sto Joker 2 alla fine è una ciofeca o merita? Ho letto pareri nettamente contrastanti 

Eh insomma.
Le intenzioni sono anche buone: smontare il mito del primo film. In questo è interessante, molto meta-cinematografico. C'è tutto il tema del rapporto di Arthur con il suo doppio assassino, e una riflessione critica del suo rapporto con i fan (infatti non stupisce che non stia avendo successo).

Il resto è tutto un po' già visto allora. Il succo è sempre la società cattiva che lo spinge a diventare un assassino e poi lo scambia per un eroe. La lunga scena del processo è praticamente uno spiegone di quello che, nel primo film, era giustamente soltanto alluso (il participio passato di alludere è alluso? Boh. Comunque ci siamo capiti).

Ah, e poi ogni volta che partiva un numero musicale, dentro di me partiva una bestemmia.
Molto bella la scena finale, quello sì.

eh ho sentito che per certi versi sembra quasi un musical

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 25/10/2024, 9:31
da pgm
Bonaz ha scritto: 19/10/2024, 19:46
"Bluto Blutarsky" ha scritto: 19/10/2024, 16:24

Eh insomma.
Le intenzioni sono anche buone: smontare il mito del primo film. In questo è interessante, molto meta-cinematografico. C'è tutto il tema del rapporto di Arthur con il suo doppio assassino, e una riflessione critica del suo rapporto con i fan (infatti non stupisce che non stia avendo successo).

Il resto è tutto un po' già visto allora. Il succo è sempre la società cattiva che lo spinge a diventare un assassino e poi lo scambia per un eroe. La lunga scena del processo è praticamente uno spiegone di quello che, nel primo film, era giustamente soltanto alluso (il participio passato di alludere è alluso? Boh. Comunque ci siamo capiti).

Ah, e poi ogni volta che partiva un numero musicale, dentro di me partiva una bestemmia.
Molto bella la scena finale, quello sì.

eh ho sentito che per certi versi sembra quasi un musical
E' un musical. la Germanotta canta, balla e poco più. 
A me non è dispiaciuto, sono arrivato talmente prevenuto (leggendo le recensioni) che alla fine me lo sono goduto
Nella scena finale viene svelato quello di cui si discusse dopo l'uscita del primo capitolo 
 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 27/10/2024, 18:48
da Dark062
La battaglia di Hansan
L'impero e la gloria - Roaring Currents
Noryang: La Battaglia Finale

Visti i primi due, quando avrò tempo vedrò il terzo.

Sedicesimo secolo.
Il racconto reale dell'eroe coreano, l'ammiraglio Yi Sun-shin, che riuscì a contrastare la flotta giapponese, numericamente superiore, nel tentativo di conquistare la Corea.


 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 28/10/2024, 16:36
da esba

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 29/10/2024, 11:54
da LucaP
Forse arriverà un giorno in cui sarò stufo di rivedere "C'era una volta in America" ma non è oggi.

Non sono per forza un nostalgico (del tipo "eh, i film di una volta erano migliori") ma sono sempre contento quando certi capolavori vengono rimessi nelle sale, soprattutto per questo che è senza dubbio il mio film preferito.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 01/11/2024, 15:05
da The Patient
Le donne dirette da Sorrentino si possono ridurre a "La bellezza è come la guerra...spalanca le porte"
Celeste ha spalancato l'anima degli spettatori :notworthy:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 02/11/2024, 0:50
da Frizzi
Ho visto The Substance e ho un po' le stesse vibes di quando vidi Requiem for a Dream.
Film che ti colpisce forte, allo stomaco, ma che non puoi non amare.

magari mi prendo un paio di giorni per riscriverne a mente fredda :forza: