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Se una gara 7 fosse come una gara 1, non sarebbe gara 7.
Ho visto praticamente tutte le partite dei Celtics in stagione.
Come ho scritto lunedì, abbiamo avuto decine di occasioni, situazioni viste e riviste in stagione e nei PO che sempre ci avevano regalato il bust per poi vincere le partite.
In fondo Cleveland ha scritto 86 e abbiamo tirato 19 volte di più.
Di tutti quegli episodi non ne è girato uno giusto.
-3/-4 un sacco di tiri, ne sarebbe bastato uno. Niente.
Da una parte c'erano giocatori che potevano delegare il peso sulle spalle di un "responsabile".
Dall'altra una squadra che ha cominciato a crederci e ha avuto paura di diventare grande troppo in fretta

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datruth34 ha scritto: 30/05/2018, 9:20 Se una gara 7 fosse come una gara 1, non sarebbe gara 7.
Ho visto praticamente tutte le partite dei Celtics in stagione.
Come ho scritto lunedì, abbiamo avuto decine di occasioni, situazioni viste e riviste in stagione e nei PO che sempre ci avevano regalato il bust per poi vincere le partite.
In fondo Cleveland ha scritto 86 e abbiamo tirato 19 volte di più.
Di tutti quegli episodi non ne è girato uno giusto.
-3/-4 un sacco di tiri, ne sarebbe bastato uno. Niente.
Da una parte c'erano giocatori che potevano delegare il peso sulle spalle di un "responsabile".
Dall'altra una squadra che ha cominciato a crederci e ha avuto paura di diventare grande troppo in fretta

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Ma il bello di tutto questo discorso, è che la spiegazione a quanto successo in gara 7 può essere anche: è stata una casualità!
Sorrido ma non sono per niente ironico.
Solo veramente non riesco a concepire come si posssano escludere a priori tutte le possibili altre(che sono potenzialmente tantissime: tante quanti sono gli uomini che erano in campo).
E' vero, non ci sono prove sufficienti per giustificarne nessuna, ma se guardiamo agli indizi di certo ce ne sono molti di più che vanno contro la casualità.

Clutch moments li chiamano loro....
A volte ti vanno bene altre volte no.
Chi e' veramente clutch? Ghiaccio nelle vene? Non come quel cesso di DAR, ma per davvero.
Non voglio Generali bravi ma fortunati...cit.
E possiamo andare avanti per un po', birra ne avete?
Un tiro da 3 preso e segnato con la manona del difensore in faccia, vale quanto uno sbagliato con metri di spazio?
E cosa c'e' di psicologico oppure di assolutamente casuale in entrambe le azioni?
Non lo so, e non lo voglio sapere.
Forse la verita' sta, come sempre, nel mezzo delle vostre argomentazioni.
Alla fine, e questa e' la cosa meno romantica di tutti gli sport del mondo, solo chi vince ha ragione.

anto ha scritto: 30/05/2018, 9:10 ...
James è molto più forte mentalmente di 10 anni fa, perchè sa leggere le partite, dosare lo sforzo, gestire al meglio le situazioni complesse.
Se un rookie di norma regge meno bene di un veterano è solo un caso? Ovviamente no.
...

Appunto James gioca da 15 anni e ha visto tutto, un rookie ha visto molto meno. Tatum però ha sconfitto anche la norma.
Brady guarda la difesa e sa che cosa farà perché l'ha vista mille volte. E cambia lo schema al volo.
Poi sbaglia pure lui, ma non per paura. Un rookie non ha la stessa massa di informazioni in testa e sbaglia.

Ma è questione di allenamento, esperienza, conoscenza di tutti gli schemi, non di psicologia e paura.
E se anche fosse non è dimostrabile. Che ne sai tu di che cosa prova un giocatore dentro.
Ripeto, perché Ariza è andato 0-12?
Oppure Rozier è un debole e va tagliato? Oppure aspettiamo X anni fino a che non avrà paura nelle possibili gare decisive?
Prossimo anno in gara sette faresti giocare Rozier o gli daresti un po' di valium prima? Non c'è modo di decidere di chi fidarsi quindi?
A tutte le latitudini il 99% delle squadre rende peggio in trasferta. Per paura? Secondo me no.

A scuola hai paura quando non hai studiato.
Quando hai studiato c'è la tensione normale di un esame.
Ma la vera paura è quando non sei preparato.

Per me conta enormemente la preparazione e l'allenamento, lo studiare le situazioni che potrebbero presentarsi in partita ed il tirare, da tre, da due e liberi. E fare esercizi che facciano mantenere la concentrazione. Quando eravamo preparati bene abbiamo reso in campo al massimo. Poi la partita in cui non entra capita indipendentemente da tutto questo.

Alla fine forse James e gli altri sono stati un po' più esperti, abili e fortunati dei Celtics. Ma davvero di pochissimo.
Comunque non devo farti cambiare idea. Ognuno crede a ciò che più lo conforta.

joesox ha scritto:

anto ha scritto: 30/05/2018, 9:10 ...
James è molto più forte mentalmente di 10 anni fa, perchè sa leggere le partite, dosare lo sforzo, gestire al meglio le situazioni complesse.
Se un rookie di norma regge meno bene di un veterano è solo un caso? Ovviamente no.
...

Appunto James gioca da 15 anni e ha visto tutto, un rookie ha visto molto meno. Tatum però ha sconfitto anche la norma.
Brady guarda la difesa e sa che cosa farà perché l'ha vista mille volte. E cambia lo schema al volo.
Poi sbaglia pure lui, ma non per paura. Un rookie non ha la stessa massa di informazioni in testa e sbaglia.

Ma è questione di allenamento, esperienza, conoscenza di tutti gli schemi, non di psicologia e paura.
E se anche fosse non è dimostrabile. Che ne sai tu di che cosa prova un giocatore dentro.
Ripeto, perché Ariza è andato 0-12?
Oppure Rozier è un debole e va tagliato? Oppure aspettiamo X anni fino a che non avrà paura nelle possibili gare decisive?
Prossimo anno in gara sette faresti giocare Rozier o gli daresti un po' di valium prima? Non c'è modo di decidere di chi fidarsi quindi?
A tutte le latitudini il 99% delle squadre rende peggio in trasferta. Per paura? Secondo me no.

A scuola hai paura quando non hai studiato.
Quando hai studiato c'è la tensione normale di un esame.
Ma la vera paura è quando non sei preparato.

Per me conta enormemente la preparazione e l'allenamento, lo studiare le situazioni che potrebbero presentarsi in partita ed il tirare, da tre, da due e liberi. E fare esercizi che facciano mantenere la concentrazione. Quando eravamo preparati bene abbiamo reso in campo al massimo. Poi la partita in cui non entra capita indipendentemente da tutto questo.

Alla fine forse James e gli altri sono stati un po' più esperti, abili e fortunati dei Celtics. Ma davvero di pochissimo.
Comunque non devo farti cambiare idea. Ognuno crede a ciò che più lo conforta.

Scusa ma qua nessuno di noi tira la croce addosso a nessuno. Brown è il mio giocatore preferito. Rozier è clutch come pochi.
Dire o pensare che in questo caso abbiano sentito la pressione di una gara 7 che avrebbe permesso loro l'accesso a una storica finale NBA non mi sembra peccare di lesa maestà.

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datruth34 ha scritto: 30/05/2018, 11:15 Scusa ma qua nessuno di noi tira la croce addosso a nessuno. Brown è il mio giocatore preferito. Rozier è clutch come pochi.
Dire o pensare che in questo caso abbiano sentito la pressione di una gara 7 che avrebbe permesso loro l'accesso a una storica finale NBA non mi sembra peccare di lesa maestà.

Ma infatti io non tiro addosso la croce a nessuno.
Se a Rozier entravano solo un paio degli in and out (anche nel primo tempo) i Celtics erano in finale.
Non ho prove per dire che Rozier ha sbagliato per la tensione o per la pressione come non ho prove per dire che Tatum sa controllarsi meglio.
Non sono entrati. Punto.

basta farsi del male e pensare alle ragioni della sconfitta

una cosa va detta però, come detto già in gara6, da Jeff Green non ce lo meritavamo, infamone

poi come scritto nel topic della serie, è una make or miss league, abbiamo sbagliato una serie di tiri che normalmente in questa serie in casa sono entrati (in stagione in realtà avevamo avuto dei momenti di secca offensiva, non è un fatto totalmente nuovo, questo per tirare acqua al mulino di chi non considera il fattore psicologico) e siamo andati a casa

la stagione rimane ultra positiva e dopo il 3-2 probabilmente ci eravamo fatti la bocca buona (avessimo perso 4-2 o 4-1 probabilmente ci sarebbe meno delusione ma anche meno consapevolezza nei nostri mezzi) ma una conformazione con Horford (per lui mi spiace più di tutti), un rookie, un sophomore, un play di riserva che arriva in finale NBA con le assenze di due all star sarebbe stata abbastanza un unicum nella storia della lega, ci siamo svegliati tutti dal sogno

la strada per l'anello è ancora lunghissima, Golden State il prossimo anno sarà ancora lì, Lebron non si sa dove firmerà (se va a Phila mi sa che ad Est siamo punto e accapo) e la sensazione è che ci manchi ancora un pezzettino per poter fare il salto definitivo (sotto canestro?), Ainge ha dimostrato di avvicinarci ogni anno costantemente sempre di più alla meta però, per cui vediamo cosa accadrà quest'estate

Boston la considero la squadra del futuro. Un gruppo solido che sa già giocare assieme indipendentemente dagli uomini a disposizione è già un aspetto importante.
Con Irving e hayward (secondo me giocatorè sottovalutato ) è una squadra che può ambire all'anello già così.

Intanto si parla di salire per Bamba

A me piacerebbe tanto, da capire cosa si è disposti a sacrificare

forgiarune ha scritto: 30/05/2018, 23:40 Boston la considero la squadra del futuro. Un gruppo solido che sa già giocare assieme indipendentemente dagli uomini a disposizione è già un aspetto importante.
Con Irving e hayward (secondo me giocatorè sottovalutato ) è una squadra che può ambire all'anello già così.

Se Golden State rimane così manca proprio un gradino.
Un altro giocatore del livello di Hayward e Horford più una panchina di tre-quattro giocatori.
Vediamo se Ainge riesce a fare la malata.
Il salto decisivo è il più difficile da fare.

lebronpepps ha scritto: 30/05/2018, 23:59 Intanto si parla di salire per Bamba

A me piacerebbe tanto, da capire cosa si è disposti a sacrificare

Bel giocatore, ma spero che per prenderlo non si tocchi il core dei titolari. Abbiamo tante scelte e in più possiamo metterci rozier/morris, oltre non mi spingerei sinceramente.

Gordon Hayward underwent successful surgery on his left leg and is expected at "full strength" for training camp, the Celtics announced Wednesday night.

Hayward had a plate and screws that were implanted in his leg removed. He sustained a broken fibula and dislocated ankle in the early minutes of the Celtics' season opener at Cleveland Oct. 17.

“Hayward’s ankle and fibula are both structurally sound, and the removal of the plate and screws was necessary as they were causing irritation to his peroneal tendons," the Celtics' release reads. "He is scheduled to return to basketball activities in six to eight weeks, and is expected to be at full strength for the start of training camp.”

Io credo che abbia davvero senso salire in questo draft, inserire un altro contratto da rookie a roster, e sacrificare Rozier o Smart (per quest'ultimo mi viene in mente una S&T) assieme a qualche pick. Il core ovviamente Ainge non lo tocca per un'operazione di questo tipo.

Riguardo al "problema" Golden State io rimango della mia. Per me ce la saremmo giocata già quest'anno con Kyrie, figuriamoci il prossimo. Con i progressi che faranno ancora Tatum e Brown.

Aldilà delle etichette poi, il numero zero è già un All Star. Ricordo a inizio anno dissi: questo ai PO sposterà più di Anthony. Mi è stato risposto che Carmelo era un califfo che tutti ai PO l'avrebbero voluto... Ecco, insomma.

Ora leggo che per fronteggiare GS ci vuole un altro hayward + un'altra panchina. Cioè, questa (panchina) che è arrivata a 5 minuti dalle finali non basta?

La panchina di GS invece mi pare agli sgoccioli. Vedremo.

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il tentativo di scarico di Smart in qualche operazione lo vedo molto probabile data la politica che mi sembra stia adottando Ainge sul fronte rinnovi (sicuramente sbaglio ma tra IT e A.Bradley cerca di non mettersi nelle condizioni di dover prolungare il contratto a qualcuno).
Liberarsi di un giocatore da riconfermare per un giocatore reputato interessante col rookie contract di 4 anni dovrebbe essere proprio l'aspirazione massima di Ainge, tanto più in questo mercato post aumento del cap

Quoto, un Rozier o Smart + pick la offriremo secondo me... è che non so se basterà.