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C'era una volta il Cinema

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Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bonaz » 07/07/2022, 20:50

PENNY ha scritto: 07/07/2022, 20:08 È morto James Caan accidenti

Alla fine c’è riuscita :piango:

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rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

:appl: :appl: :appl:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da franzis » 07/07/2022, 20:52

Jack ha scritto: 07/07/2022, 18:26 Però questo è un problema di chi fa quelle scelte. Non mi sembra ci sia un grosso problema nè di censura nè di contenuti. Tutti quelli che si lamentano di non poter parlare lo fanno in televisione, a livello di film e programmi tv non so come funziona ma ho l'impressione che la maggior parte della censura sia come dice o cita Bluto autocensura e lì allora è una solo una questione di giudizio, in negativo, su di loro perchè la maggior parte delle discussioni e polemiche si smontano nell'arco di una giornata o al massimo un paio di giorni perchè almeno da questo punto di vista tutta questa indignazione a caso ha il vantaggio di essere molto veloce, continua e si distrae con altre cose quindi sarebbe anche ora di smetterla di preoccuparsi di poche persone che decidono di parlare a nome di tutti.


in astratto sarei d'accordo, in concreto no.

perchè l'indignazione/esaltazione si riversa spesso, se non sempre, negli user ratings, se non addirittura nelle recensioni di un opera, film, serie tv o videogioco che sia (limitandomi ai medium più popolari).

faccio il primo esempio che mi viene in mente: da 5 bloods di spike lee, uscito nel 2020 nel pieno delle proteste per l'omicidio di Floyd.
film che io giudico mediocre a dire tanto, ma tanto tanto.

Però, ehi, è un film con scritto sopra AFROAMERICANO grosso così e alla fine c'è pure la scena con il black lives matter!
Come fai a parlarne male?
Non vorrei si pensasse che sono razzista...

 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da franzis » 07/07/2022, 20:58

franzis ha scritto: 07/07/2022, 20:52
Jack ha scritto: 07/07/2022, 18:26 Però questo è un problema di chi fa quelle scelte. Non mi sembra ci sia un grosso problema nè di censura nè di contenuti. Tutti quelli che si lamentano di non poter parlare lo fanno in televisione, a livello di film e programmi tv non so come funziona ma ho l'impressione che la maggior parte della censura sia come dice o cita Bluto autocensura e lì allora è una solo una questione di giudizio, in negativo, su di loro perchè la maggior parte delle discussioni e polemiche si smontano nell'arco di una giornata o al massimo un paio di giorni perchè almeno da questo punto di vista tutta questa indignazione a caso ha il vantaggio di essere molto veloce, continua e si distrae con altre cose quindi sarebbe anche ora di smetterla di preoccuparsi di poche persone che decidono di parlare a nome di tutti.


in astratto sarei d'accordo, in concreto no.

perchè l'indignazione/esaltazione si riversa spesso, se non sempre, negli user ratings, se non addirittura nelle recensioni di un opera, film, serie tv o videogioco che sia (limitandomi ai medium più popolari).

faccio il primo esempio che mi viene in mente: da 5 bloods di spike lee, uscito nel 2020 nel pieno delle proteste per l'omicidio di Floyd.
film che io giudico mediocre a dire tanto, ma tanto tanto.

Però, ehi, è un film con scritto sopra AFROAMERICANO grosso così e alla fine c'è pure la scena con il black lives matter!
Come fai a parlarne male?
Non vorrei si pensasse che sono razzista...


oppure, aggiungo, su twitch una barely legal può simulare tranquillamente un chinotto per farsi dare soldi da un migliaio di minorenni oppure uno stempiato può tranquillamente incitare un migliaio di minorenni a giocare d'azzardo su piattaforme vietate in italia, ma se dici una sola volta la parola "negro" sei instabannato.
 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Jack » 07/07/2022, 21:25

Non l'ho visto quel film ma se nessuno ne parla male la colpa è di chi si frena. Sono cambiate le dinamiche, i social avranno amplificato e velocizzato le reazioni, quelle negative più che altro, tutti indignati ma dura poco e non sono tanto sicuro influisca a livello di soldi. I comici più visti e più pagati sono quelli che hanno subito le peggiori critiche intese come gente a caso che si offende e decide che, a nome di tutti, è stufa di sentire certe battute.

Se uno va cauto nelle recensioni e nei giudizi diventa un critico mediocre che non fa bene il suo mestiere. Se ancora prima un regista evita certe scene, cambia dialoghi o sceneggiatura uguale, a me sembra che il livello di libertà sia altino nei paesi occidentali, poi sulle singole problematiche non lo so, ecco twitch avrà le sue ma lì suoi ban entriamo in un discorso ancora più incasinato. Per esempio ha ragione Elon con il liberi tutti? Sulla carta sì, poi come controlli la disinformazione? Bisogna davvero controllarla poi? O aumentare il sistema a livello di istruzione che non sta funzionando un granchè ma che alla fine offre a tutti la possibilità di non credere a certe stronzate eppure in tutti gli ambiti vediamo gente con teoria assurde che per fortuna sono una minoranza.

In generale dovremmo abituarci a dare poco peso a queste persone e a questo modo di fare, mi riferisco alle cose che avete scritto nei post precedenti. E questo vale anche per il tuo discorso, autocensurarsi o limitarsi non va bene, se invece diventa sistematico e te lo chiede qualcuno allora ci sarà un problema ma a me non sembra. O meglio episodi ce ne saranno ma non crediamo che 30/40 anni fa tutti andavano in tv a dire quello che volevano, facevano il film come volevano loro senza pressioni esterne, a me sembra non stia peggiorando, magari mi sbaglio ma secondo me il punto chiave sarà abituarsi che su ogni argomento ci sarà un 5/10% di persone che non solo non la penserà come te ma sarà pronta a criticare a caso, cercando di boicottare il prodotto prendenola sul personale, non è bello come scenario ma se dai il giusto peso non influirà più di tanto.

Sui videogiochi sono rimasto indietro di tanto quindi non capirei gli esempi ma su film e telefilm c'è qualcuno che ha visto il suo buon film andare malissimo per qualche shitstorm dal nulla?

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da ripper23 » 07/07/2022, 21:29

E' morto James Caan, che molti conosceranno principalmente come Sonny Corleone, ma che ha avuto una carriera davvero come poche. RIP  :notworthy:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Jack » 07/07/2022, 21:37

Ho dato un'occhiata alla filmografia, una volta si divertivano coi titoli: Silent movie diventa "L'ultima follia di Mel Brooks" che mi ha fatto ricordare Io non ho paura di Gabrele Salvatores, di Gabriele Salvatores

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 07/07/2022, 22:11

James Caan :piango:

Oltre ai superclassici, consiglio caldamente Strade violente, straordinaria opera prima di Michael Mann e sua migliore performance o giù di lì.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 07/07/2022, 22:27

Jack ha scritto: 07/07/2022, 18:26 Però questo è un problema di chi fa quelle scelte. Non mi sembra ci sia un grosso problema nè di censura nè di contenuti. Tutti quelli che si lamentano di non poter parlare lo fanno in televisione, a livello di film e programmi tv non so come funziona ma ho l'impressione che la maggior parte della censura sia come dice o cita Bluto autocensura e lì allora è una solo una questione di giudizio, in negativo, su di loro perchè la maggior parte delle discussioni e polemiche si smontano nell'arco di una giornata o al massimo un paio di giorni perchè almeno da questo punto di vista tutta questa indignazione a caso ha il vantaggio di essere molto veloce, continua e si distrae con altre cose quindi sarebbe anche ora di smetterla di preoccuparsi di poche persone che decidono di parlare a nome di tutti.

Se stiamo in Italia (e in generale in Europa), hai ragione, è sicuramente così.

Tanto per essere chiari, non è vero che non si possa più dire niente. Si può dire tutto, semplicemente bisogna essere consapevoli che dire certe cose ti porterà due o tre giorni di polemiche e attacchi sui media. Alcuni se ne fregano - e anzi sotto sotto forse ne godono - ma altri possono legittimamente volersi risparmiare la rottura di scatole e quindi preferiscono censurarsi, soprattutto se non hanno le spalle abbastanza larghe per reggere le critiche (se ci fate caso infatti i big - da Zalone a Fiorello a Bonolis - se ne fregano della correttezza e non si sognano neanche di chiedere scusa per una battuta).

In America sappiamo che il discorso è drammaticamente più serio, perché lì: 1) per un tweet sbagliato rischi il licenziamento; 2) se ti licenziano perdi la copertura sanitaria. Quindi in pratica sono diventati la terra dell'autocensura. Lì, purtroppo, per qualche shitstorm dal nulla i film non solo possono andare male, ma possono non essere proprio distribuiti.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da franzis » 08/07/2022, 0:06

Jack ha scritto: 07/07/2022, 21:25
Sui videogiochi sono rimasto indietro di tanto quindi non capirei gli esempi ma su film e telefilm c'è qualcuno che ha visto il suo buon film andare malissimo per qualche shitstorm dal nulla?

Il personaggio di Apu che è stato dovuto eliminare dai simpsons perché ritenuto offensivo vale?

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 08/07/2022, 0:13

Jack ha scritto: 07/07/2022, 21:25
Sui videogiochi sono rimasto indietro di tanto quindi non capirei gli esempi ma su film e telefilm c'è qualcuno che ha visto il suo buon film andare malissimo per qualche shitstorm dal nulla?

Dipende cosa intendi per andare male, a Woody Allen per shitstorm basate sul nulla non hanno proprio voluto distribuire un film negli USA, pur consapevoli di andare incontro a penali salatissime, hanno preferito quelle che andare incontro alle polemiche da Twitter.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 08/07/2022, 9:33

Bluto Blutarsky ha scritto: 07/07/2022, 22:27
Jack ha scritto: 07/07/2022, 18:26 Però questo è un problema di chi fa quelle scelte. Non mi sembra ci sia un grosso problema nè di censura nè di contenuti. Tutti quelli che si lamentano di non poter parlare lo fanno in televisione, a livello di film e programmi tv non so come funziona ma ho l'impressione che la maggior parte della censura sia come dice o cita Bluto autocensura e lì allora è una solo una questione di giudizio, in negativo, su di loro perchè la maggior parte delle discussioni e polemiche si smontano nell'arco di una giornata o al massimo un paio di giorni perchè almeno da questo punto di vista tutta questa indignazione a caso ha il vantaggio di essere molto veloce, continua e si distrae con altre cose quindi sarebbe anche ora di smetterla di preoccuparsi di poche persone che decidono di parlare a nome di tutti.

Se stiamo in Italia (e in generale in Europa), hai ragione, è sicuramente così.

Tanto per essere chiari, non è vero che non si possa più dire niente. Si può dire tutto, semplicemente bisogna essere consapevoli che dire certe cose ti porterà due o tre giorni di polemiche e attacchi sui media. Alcuni se ne fregano - e anzi sotto sotto forse ne godono - ma altri possono legittimamente volersi risparmiare la rottura di scatole e quindi preferiscono censurarsi, soprattutto se non hanno le spalle abbastanza larghe per reggere le critiche (se ci fate caso infatti i big - da Zalone a Fiorello a Bonolis - se ne fregano della correttezza e non si sognano neanche di chiedere scusa per una battuta).

In America sappiamo che il discorso è drammaticamente più serio, perché lì: 1) per un tweet sbagliato rischi il licenziamento; 2) se ti licenziano perdi la copertura sanitaria. Quindi in pratica sono diventati la terra dell'autocensura. Lì, purtroppo, per qualche shitstorm dal nulla i film non solo possono andare male, ma possono non essere proprio distribuiti.

sta accadendo pure qua eh, solo che rimane invisibile per via della nostra classica coltre di fango burocratica che nasconde un pò tutto.
siamo solo leggermente in ritardo.

ci sono film in uscita che vengono bloccati per qualche battuta di troppo, alcuni progetti fermi da mesi perchè poco rappresentativi del gender balance...ma soprattutto una tendenza (supportata e ingigantita dalla presenza ora di Netflix nelle produzioni) a privilegiare certe tematiche paracule, rendendo il linguaggio cinematografico destrutturato e superficiale.

quello che scrivi nel tuo messaggio precedente riguardo Compagni di Scuola non è casuale.
è un piccolo frammento di un mondo generazionale che fatica a comprendere concetti e pensieri più complessi.
Sei razzista o non lo sei.
Sei gay o non lo sei.
sei per la guerra o sei per la pace.

si ragiona attraverso tipizzazioni, a cui oramai si sono abituati tutti.
è un modo molto americano di interprare la realtà e ora anche il cinema, la letteratura e lo spettacolo ne sono letteralmente invasi.

e i prodotti in uscita sono lì a testimoniarlo, il cinema italiano inizio 2000 stava ritornando di un certo spessore con vari autori interessanti e una certa libertà creativa.
oggi ci sono molti più limiti, vero in parte che fattori esterni come l'impatto covid /recessione han frenato il movimento, ma se non sei Moretti o Sorrentino fai proprio fatica a portare avanti una sceneggiatura che non abbia dentro i soliti temi.


 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 08/07/2022, 9:44

Jack ha scritto: 07/07/2022, 21:25 Non l'ho visto quel film ma se nessuno ne parla male la colpa è di chi si frena. Sono cambiate le dinamiche, i social avranno amplificato e velocizzato le reazioni, quelle negative più che altro, tutti indignati ma dura poco e non sono tanto sicuro influisca a livello di soldi. I comici più visti e più pagati sono quelli che hanno subito le peggiori critiche intese come gente a caso che si offende e decide che, a nome di tutti, è stufa di sentire certe battute.

Se uno va cauto nelle recensioni e nei giudizi diventa un critico mediocre che non fa bene il suo mestiere. Se ancora prima un regista evita certe scene, cambia dialoghi o sceneggiatura uguale, a me sembra che il livello di libertà sia altino nei paesi occidentali, poi sulle singole problematiche non lo so, ecco twitch avrà le sue ma lì suoi ban entriamo in un discorso ancora più incasinato. Per esempio ha ragione Elon con il liberi tutti? Sulla carta sì, poi come controlli la disinformazione? Bisogna davvero controllarla poi? O aumentare il sistema a livello di istruzione che non sta funzionando un granchè ma che alla fine offre a tutti la possibilità di non credere a certe stronzate eppure in tutti gli ambiti vediamo gente con teoria assurde che per fortuna sono una minoranza.
il problema non è la critica. 
anzi ben venga.
negli anni 70 si boicottavano i film, c'erano critiche feroci e discussioni lunghissime.

ma c'era un contenuto, un'idea dietro.

oggi si combatte per la forma, sono proprio discussioni, in larga parte inutili, che spostano il livello della contesa a degli slogan.
il problema è che hanno un peso oramai determinante nello sviluppo di un progetto.

vogliamo davvero insegnare alle future generazioni il rispetto della diversità obbligando l'arte a regole restrittive di rappresentatività?

non ha senso, è solo un modo per controllarla.

ho visto l'ultimo spettacolo di Ricky Gervais su netflix.
ha passato più tempo a giustificare le sue battute che viverle.
e lui è uno che non ha mai avuto problemi, ma ora sul palco sente il bisogno di spiegare ogni volta la ratio di una sua freddura.
deve spiegare il senso della sua comicità, per renderla più accettabile e non incorrere a problemi di varia natura.

e perchè mai dovrebbe?  :nonsa:

 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 08/07/2022, 10:12

Noodles ha scritto: 08/07/2022, 9:44
Jack ha scritto: 07/07/2022, 21:25 Non l'ho visto quel film ma se nessuno ne parla male la colpa è di chi si frena. Sono cambiate le dinamiche, i social avranno amplificato e velocizzato le reazioni, quelle negative più che altro, tutti indignati ma dura poco e non sono tanto sicuro influisca a livello di soldi. I comici più visti e più pagati sono quelli che hanno subito le peggiori critiche intese come gente a caso che si offende e decide che, a nome di tutti, è stufa di sentire certe battute.

Se uno va cauto nelle recensioni e nei giudizi diventa un critico mediocre che non fa bene il suo mestiere. Se ancora prima un regista evita certe scene, cambia dialoghi o sceneggiatura uguale, a me sembra che il livello di libertà sia altino nei paesi occidentali, poi sulle singole problematiche non lo so, ecco twitch avrà le sue ma lì suoi ban entriamo in un discorso ancora più incasinato. Per esempio ha ragione Elon con il liberi tutti? Sulla carta sì, poi come controlli la disinformazione? Bisogna davvero controllarla poi? O aumentare il sistema a livello di istruzione che non sta funzionando un granchè ma che alla fine offre a tutti la possibilità di non credere a certe stronzate eppure in tutti gli ambiti vediamo gente con teoria assurde che per fortuna sono una minoranza.

ho visto l'ultimo spettacolo di Ricky Gervais su netflix.
ha passato più tempo a giustificare le sue battute che viverle.
e lui è uno che non ha mai avuto problemi, ma ora sul palco sente il bisogno di spiegare ogni volta la ratio di una sua freddura.
deve spiegare il senso della sua comicità, per renderla più accettabile e non incorrere a problemi di varia natura.

e perchè mai dovrebbe?  :nonsa:

 

Non a caso uno dei suoi special peggiori, con la manfrina ripetuta all'infinito di: battuta cattiva->oddio vi scandalizzate->vi spiego perché non dovete scandalizzarvi

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Jack » 08/07/2022, 10:21

Non mi è sembrato tanto un giustificarsi quanto far notare qual è la situazione attuale e prendere in giro anche questo perchè poi sia che lui che Chappelle fanno tutte le battute che vogliono come tutti gli altri comici nel mondo. E ovviamente mi riferisco ad Europa e Stati Uniti dove in effetti è diverso ma per esempio il casino tirato su dal nulla dopo non so quanti anni contro Woody era sulla persona non sui contenuti e lì il discorso cambia ancora. Ed è la parte più preoccupante per come la vedo io ma alla fine il film è uscito con un leggero ritardo, non è andato bene ma quello l'ho visto e sarebbe andato male comunque. In media mi sembra che influiscono poco le varie polemiche sul botteghino a parte il primo con Spacey ma siamo di nuovo sulla persona e non sulla censura o contenuti.

Questi problemi in ogni caso sono tutti nuovi e che una piccola percentuale di persone la pensi in maniera diversa, e grazie ai social decida che per un giorno la loro missione è di andare contro quel film, comico o programma tv che proprio non li va giú è da mettere in preventivo e in ogni fase di produzione dal sceneggiatore o autore, dal regista agli attori o comici devono fregarsene delle reazioni di pochi sia perchè durano poco sia perchè è giusto così a livello artistico e concettuale, sono d'accordo pienamente con tutto quello che avete scritto ma per me sbaglia più chi si pone questi problemi che a dirla tutta, con ogni probabilità, saranno sempre esistiti ma la visibilità è diversa adesso però dura poco e a livello di numeri mi pare vengano penalizzate solo le singole persone quando sono coinvolte in qualche scandalo. Anzi il primo periodo quando ancora non è chiara la vicenda ma si sa meglio partire in quarta coi giudizi.

Insomma per farla breve per ogni tipo di autocensura, dubbio o taglio di battute preventivo do la colpa a chi lo fa non solo perchè non è la cosa giusta da fare a livello artistico ed educativo ma perchè alla fine film mai usciti, spettacoli cancellati per una frase non ne vedo e come in tanti altri settori della società credo sia ora di non dare ascolti a tutti, non lo si è mai fatto non vedo perchè cominciare adesso perchè poi è un circolo vizioso e si fa presto a trovare gente contro qualsiasi argomento, battuta, modo di pensare e allora diventerebbe ridicolo oltre che impossibile. 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 08/07/2022, 10:41

Noodles ha scritto: 08/07/2022, 9:33 è un piccolo frammento di un mondo generazionale che fatica a comprendere concetti e pensieri più complessi.

Domanda (a cui personalmente non so rispondere): è una questione generazionale?
Ci stiamo facendo dettare la linea culturale da ventenni che, come tutti i ventenni, non sono in grado di avere un pensiero complesso? (Se penso a quello che dicevo e pensavo io a vent'anni rabbrividisco).

Perché, nel caso, io non me la prenderei con loro, quanto con gli adulti che, dalle aziende e dalle case di produzione, danno loro corda.
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