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La verità è un dito in culo non demonizzato

E' il luogo in cui potete parlare di tutto quello che volete, in particolare di tutti gli argomenti non strettamente attinenti allo sport americano...
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da shilton » 21/08/2021, 11:57

BruceSmith ha scritto: 14/08/2021, 0:03
Birdman ha scritto: 11/08/2021, 22:31 La verità è che, mentre mi uccido di sport per convincermi che i trenta sono i nuovi venti, oggi sono stato atterrato da questa combinazione uno-due niente male:
- mia madre che invia due mie foto sul gruppo di casa e, rivolgendosi alle mie sorelle, scrive: "guardate come vostro fratello aveva un'aria molto più giovane un paio di anni fa";
- un gruppo di ragazzine mi ferma all'uscita da allenamento - quindi anche con l'aggravante di non essere proprio in tenuta elegante - e mi chiedono dove potessero trovare un supermercato nei paraggi, chiamandomi signore e dandomi del lei.

Mi sono sentito tanto :nonno: @BruceSmith
Carissimo @Birdman,
comprendo la Sua sofferenza, ci sono passato anche io diversi anni fa. Ma non deve crucciarsi, è normale soffrirne un poco, almeno all'inizio: si tratta semplicemente di buona educazione della persona che ha la fortuna di incontrarLa.
Però mi permetto di segnalarLe che ci sono una serie di passi successivi, a dimostrazione dell'ineluttabile parabola discendente, ancora più faticosi da sopportare.
E ci sono diversi esempi a riguardo che non mi sento di rendere pubblici.
Sappia, però, che recentemente sono stato visitato da un medico (per i simpa del forum, preciso che non si trattava di un andrologo. sappiamo tutti che basta una pasticchetta) per uno dei vari problemi che sopravvengono e alla mia innocente domanda su quale potesse essere la causa mi sono sentito dire:
"scusi, Lei quanti anni ha?"
"45"
"eh, appunto".


eh, appunto.
eh, appunto +2  :fischia: :fischia:


 
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da azazel » 21/08/2021, 13:19

BruceSmith ha scritto: 14/08/2021, 0:03 "scusi, Lei quanti anni ha?"
"45"
"eh, appunto".

Tra l'altro ne avevi 44 all'epoca dei fatti!

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Spree » 23/08/2021, 9:13

Birdman ha scritto: 11/08/2021, 22:31 La verità è che, mentre mi uccido di sport per convincermi che i trenta sono i nuovi venti, oggi sono stato atterrato da questa combinazione uno-due niente male:
- mia madre che invia due mie foto sul gruppo di casa e, rivolgendosi alle mie sorelle, scrive: "guardate come vostro fratello aveva un'aria molto più giovane un paio di anni fa";
- un gruppo di ragazzine mi ferma all'uscita da allenamento - quindi anche con l'aggravante di non essere proprio in tenuta elegante - e mi chiedono dove potessero trovare un supermercato nei paraggi, chiamandomi signore e dandomi del lei.

Mi sono sentito tanto :nonno: @BruceSmith

Correva l'anno 2012 (26 anni, avevo)

Un - si credeva - giovane Spree è su un volo Treviso-Leeds per andare a un convegno. 

Sullo stesso aereo, scolaresca/gruppo in vacanza studio - Spree prende posto sulla sua fila, posto centrale, a fianco (corridoio) una ragazza sui 15-16 anni che confabula e parla con 3 dello stesso gruppo nella fila anteriore. 

Battutine, si danno di gomito, sussurri delle tre davanti su (presumo) il fatto che questa dietro è seduta vicino a uno sconosciuto, oh-oh, cosa potrà mai succedere, secondo me ti piace. 

Ragazza seduta a fianco a me, a voce alta "ma dai, ma se potrebbe essere mio padre!



Sipario


Ti sento vicino, amico Birdman. Dopo quell'episodio, niente è stato più lo stesso. E la calvizia incipiente (che ho comunque ritardato di 15 anni rispetto a mio padre, quindi lo considero già un successo) non sarà compensata dallo sport. 
 
Ultima modifica di Spree il 23/08/2021, 9:56, modificato 1 volta in totale.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da The Patient » 23/08/2021, 9:56

Spree ha scritto: 23/08/2021, 9:13 Ragazza seduta a fianco a me, a voce alta "ma dai, ma se potrebbe essere mio padre!
E' la sapienza che ti dà quel tono :notworthy:

garylarson
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da garylarson » 23/08/2021, 14:06

The Patient ha scritto: 23/08/2021, 9:56
Spree ha scritto: 23/08/2021, 9:13 Ragazza seduta a fianco a me, a voce alta "ma dai, ma se potrebbe essere mio padre!
E' la sapienza che ti dà quel tono :notworthy:

Oppure la signorina è conscia di avere una mamma che si è data molto da fare.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Birdman » 23/08/2021, 15:33

garylarson ha scritto: 23/08/2021, 14:06 Oppure la signorina è conscia di avere una mamma che si è data molto da fare.
Posta piü spesso. :laughing:

Spree ha scritto: 23/08/2021, 9:13
Ahia. :help:
Comunque della calvizia non c'e' ancora traccia. Almeno quello. :portasfiga:

Visto che siamo in tema da persone di una certa etä..
Lo scorso weekend ho fatto un corso prenatale con la mia ragazza. Oltre a noi c'erano un'altra decina di coppie.
Diciamo che il campione non e' proprio unbiased, dato che comunque erano coppie in cui anche l'uomo si e' preso lo sbatti di farsi sto corso, ed erano tutte persone che abitavano nei pressi del nostro quartiere (i.e. una zona della cittä dove la sinistra prende l'80% dei voti).

Insomma, ad un certo punto si inizia a parlare di congedo di paternitä/maternitä e, nonostante le circostanze di cui sopra:
- nessuna donna, esclusa la mia ragazza, prevede di restare a casa meno di un anno dopo il parto. Parecchie anche 1.5-2. Tempo a cui vanno aggiunti i mesi precedenti al parto.
- nessun uomo, tranne il sottoscritto, prevede di restare a casa piü di 4 settimane. Io prenderö 4 mesi.

Oh, ad ognuno le sue scelte, ma poi questi/queste sono gli stessi che ti cancellerebbero dalla societä civile per non avere i pronomi corretti su twitter e/o che ti fanno i grandi discorsi sul patriarcato e il sessismo sistemico. :forza: :laughing:
Che a nessuno sia mai venuto il dubbio che, se ad ogni gravidanza, la donna "perde" 15+ mesi di lavoro (vs max 1 mese per la controparte), nella fase piü produttiva della sua carriera, questo ha poi delle conseguenze?

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Wolviesix » 23/08/2021, 16:18

Birdman ha scritto: 23/08/2021, 15:33
garylarson ha scritto: 23/08/2021, 14:06 Oppure la signorina è conscia di avere una mamma che si è data molto da fare.
Posta piü spesso. :laughing:
Spree ha scritto: 23/08/2021, 9:13  
Ahia. :help:
Comunque della calvizia non c'e' ancora traccia. Almeno quello. :portasfiga:

Visto che siamo in tema da persone di una certa etä..
Lo scorso weekend ho fatto un corso prenatale con la mia ragazza. Oltre a noi c'erano un'altra decina di coppie.
Diciamo che il campione non e' proprio unbiased, dato che comunque erano coppie in cui anche l'uomo si e' preso lo sbatti di farsi sto corso, ed erano tutte persone che abitavano nei pressi del nostro quartiere (i.e. una zona della cittä dove la sinistra prende l'80% dei voti).

Insomma, ad un certo punto si inizia a parlare di congedo di paternitä/maternitä e, nonostante le circostanze di cui sopra:
- nessuna donna, esclusa la mia ragazza, prevede di restare a casa meno di un anno dopo il parto. Parecchie anche 1.5-2. Tempo a cui vanno aggiunti i mesi precedenti al parto.
- nessun uomo, tranne il sottoscritto, prevede di restare a casa piü di 4 settimane. Io prenderö 4 mesi.

Oh, ad ognuno le sue scelte, ma poi questi/queste sono gli stessi che ti cancellerebbero dalla societä civile per non avere i pronomi corretti su twitter e/o che ti fanno i grandi discorsi sul patriarcato e il sessismo sistemico. :forza: :laughing:
Che a nessuno sia mai venuto il dubbio che, se ad ogni gravidanza, la donna "perde" 15+ mesi di lavoro (vs max 1 mese per la controparte), nella fase piü produttiva della sua carriera, questo ha poi delle conseguenze?
A riguardo consiglio il video di Vox "Pay gap, explained" disponibile sia sul Tubo che su Netflix.
Sostanzialmente arrivavano alla conclusione che a parità di lavoro e competenze la disparità di paga era dovuta al ruolo della donna nella famiglia e che le donne che decidevano di non far figli venivano pagate tanto quanto le controparti maschili.
 

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da La Grande T » 23/08/2021, 17:04

Birdman ha scritto: 23/08/2021, 15:33

Visto che siamo in tema da persone di una certa etä..
Lo scorso weekend ho fatto un corso prenatale con la mia ragazza. Oltre a noi c'erano un'altra decina di coppie.
Diciamo che il campione non e' proprio unbiased, dato che comunque erano coppie in cui anche l'uomo si e' preso lo sbatti di farsi sto corso, ed erano tutte persone che abitavano nei pressi del nostro quartiere (i.e. una zona della cittä dove la sinistra prende l'80% dei voti).

Insomma, ad un certo punto si inizia a parlare di congedo di paternitä/maternitä e, nonostante le circostanze di cui sopra:
- nessuna donna, esclusa la mia ragazza, prevede di restare a casa meno di un anno dopo il parto. Parecchie anche 1.5-2. Tempo a cui vanno aggiunti i mesi precedenti al parto.
- nessun uomo, tranne il sottoscritto, prevede di restare a casa piü di 4 settimane. Io prenderö 4 mesi.

Oh, ad ognuno le sue scelte, ma poi questi/queste sono gli stessi che ti cancellerebbero dalla societä civile per non avere i pronomi corretti su twitter e/o che ti fanno i grandi discorsi sul patriarcato e il sessismo sistemico. :forza: :laughing:
Che a nessuno sia mai venuto il dubbio che, se ad ogni gravidanza, la donna "perde" 15+ mesi di lavoro (vs max 1 mese per la controparte), nella fase piü produttiva della sua carriera, questo ha poi delle conseguenze?

Bird, non ricordo se sei in Italia.
Per quanto mi riguarda quando è nata la prima, a parte l’utilissimo unico giorno di congedo per la nascita, ho preso 2 mesi e mezzo di congedo quando mia moglie è rientrata a lavoro.
Per il secondo invece sono stato in congedo 4 mesi. Il problema è che io l’ho potuto fare perché Poste copre all’80% i primi 2 mesi e i successivi 2 mesi al 30%. Se non lavorassi in Poste avrei potuto usufruire del congedo non retribuito. Capisco che in queste condizioni in Italia sia difficle per un padre seguire un figlio piccolo.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Mr. Sloan » 23/08/2021, 17:04

Birdman ha scritto: 23/08/2021, 15:33
garylarson ha scritto: 23/08/2021, 14:06 Oppure la signorina è conscia di avere una mamma che si è data molto da fare.
Posta piü spesso. :laughing:
Spree ha scritto: 23/08/2021, 9:13  
Ahia. :help:
Comunque della calvizia non c'e' ancora traccia. Almeno quello. :portasfiga:

Visto che siamo in tema da persone di una certa etä..
Lo scorso weekend ho fatto un corso prenatale con la mia ragazza. Oltre a noi c'erano un'altra decina di coppie.
Diciamo che il campione non e' proprio unbiased, dato che comunque erano coppie in cui anche l'uomo si e' preso lo sbatti di farsi sto corso, ed erano tutte persone che abitavano nei pressi del nostro quartiere (i.e. una zona della cittä dove la sinistra prende l'80% dei voti).

Insomma, ad un certo punto si inizia a parlare di congedo di paternitä/maternitä e, nonostante le circostanze di cui sopra:
- nessuna donna, esclusa la mia ragazza, prevede di restare a casa meno di un anno dopo il parto. Parecchie anche 1.5-2. Tempo a cui vanno aggiunti i mesi precedenti al parto.
- nessun uomo, tranne il sottoscritto, prevede di restare a casa piü di 4 settimane. Io prenderö 4 mesi.

Oh, ad ognuno le sue scelte, ma poi questi/queste sono gli stessi che ti cancellerebbero dalla societä civile per non avere i pronomi corretti su twitter e/o che ti fanno i grandi discorsi sul patriarcato e il sessismo sistemico. :forza: :laughing:
Che a nessuno sia mai venuto il dubbio che, se ad ogni gravidanza, la donna "perde" 15+ mesi di lavoro (vs max 1 mese per la controparte), nella fase piü produttiva della sua carriera, questo ha poi delle conseguenze?


Io ho avuto due giorni di permesso quando è nato Edgardavids, ben 5 al turno di Dafneschippers perché nel frattempo era cambiata la legge. La Madre di base aveva 12 settimane libere dopo il parto, poi è stata una lotta. I vostri sindacati sono meglio di quelli olandesi  :laughing:

Comunque il discorso è più complicato di quello che fai tu, perché da una parte c'è l'americanissima domanda "come fa una donna in carriera a competere con un gap di 12-24 mesi a figlio?", dall'altra c'è il supporto alla famiglia e allo sviluppo di un bambino che ad essere smazzato tra nonni (se a portata di mano) e asili quando ancora non riesce a tenere la testa dritta magari un po' ne risente. E' vero che ad accudire un neonato ci può stare anche il padre, ma voglio vedere se ogni due/tre ore il Birdbaby preferisce la tetta del Birdman o della Birdwoman. Quindi anche senza entrare nel ginepraio della parità di genere e del ruolo di uomini e donne nella società e nel mondo del lavoro, ci sono proprio motivazioni pratiche che rendono il congedo di maternità più utile del congedo di paternità 
 

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Birdman » 23/08/2021, 17:28

Chiaramente il mio discorso non voleva essere un'accusa a chi abbia fatto/farä scelte diverse. Ci mancherebbe. Dico solo che sono rimasto stupido dalla disparitä, tanto piü in un contesto come quello che vi ho descritto. E che una disparitä simile sia una spiegazione molto piü parsimoniosa per quanto riguarda il gender pay gap che non tante menate sul sessismo sistemico, tossicitä masculina ecc.

Rispondendo a @La Grande T: vivo in Germania. Semplificando, qui abbiamo 14 mesi di congedo parentale, da dividersi come si vuole tra padre e madre.


Mr. Sloan ha scritto: 23/08/2021, 17:04 Comunque il discorso è più complicato di quello che fai tu, perché da una parte c'è l'americanissima domanda "come fa una donna in carriera a competere con un gap di 12-24 mesi a figlio?", dall'altra c'è il supporto alla famiglia e allo sviluppo di un bambino che ad essere smazzato tra nonni (se a portata di mano) e asili quando ancora non riesce a tenere la testa dritta magari un po' ne risente. E' vero che ad accudire un neonato ci può stare anche il padre, ma voglio vedere se ogni due/tre ore il Birdbaby preferisce la tetta del Birdman o della Birdwoman. Quindi anche senza entrare nel ginepraio della parità di genere e del ruolo di uomini e donne nella società e nel mondo del lavoro, ci sono proprio motivazioni pratiche che rendono il congedo di maternità più utile del congedo di paternità  
Sono completamente d'accordo in parte (cit.).
Per dire, mia madre e' tornata a lavorare 2 settimane dopo ciascuno dei 3 figli (e si vedono i risultati, mi dirai :forza:). 3-4 settimane per la madre della mia ragazza. Io una cosa del genere non la farei, per il discorso di supporto al bambino che fai tu. Oltretutto non abbiamo familiari su cui fare affidamento, per cui tra una roba e l'altra saremo solo noi due a restare con Birdino per i suoi primi 6 mesi.

Qui in Germania perö (imho caso abbastanza particolare in Europa) si esagera perö nell'altro senso. Noi vorremmo mandare il bambino all'asilo, in maniera graduale, verso i 6 mesi. Apriti cielo :forza: Sembra di chiedere una roba assurda e di essere dei genitori spietati. L'etä media in cui i bambini arrivano al nido e' ampiamente dopo l'anno di vita. Durante il corso di cui sopra, piü di una futura mamma si e' meravigliata del fatto che esistessero asili nido che prendano bambini al di sotto dell'anno di vita. :forza:

Quanto al prendersi cura del bambino:
1. ho dei signori pettorali, non sognarti mai piü di insultarli.
2. che ci siano ragioni biologiche per le quali la figura materna e' piü essenziale di quella paterna nei primi mesi di vita, non credo possa essere messo in discussione. Detto questo, oltre all'allattamento, ci sono una miriade di altre mansioni di cui anche un uomo puö prendersi cura. L'allattamento non rientra tra queste, ma non credo che mi sarä difficile trovare un qualcosa da fare. Nonostante la figura paterna non sia biologicamente tanto importante quanto quella materna, ciö non vuol dire che non ci possano essere dei benefici derivanti da un maggiore coinvolgimento.
E se uno vuole fare la sua parte per combattere la disparitä di genere, piuttosto che fare grandi discussioni sul sessismo sistemico, le microaggressions etc., , mi sembra molto piü sensato stare a casa qualche settimana/mese in piü e dare una mano al proprio partner nel gestire la prole.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da lele_warriors » 23/08/2021, 17:32

io la tetta di birdman la ciuccerei
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Birdman » 23/08/2021, 17:34

lele_warriors ha scritto: 23/08/2021, 17:32 io la tetta di birdman la ciuccerei
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da lele_warriors » 23/08/2021, 17:42

Birdman ha scritto: 23/08/2021, 17:34
lele_warriors ha scritto: 23/08/2021, 17:32 io la tetta di birdman la ciuccerei
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.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Tacitus Kilgore » 23/08/2021, 19:35

Ho tormentato per scherzo un mio amico su un altro forum col nick dottor von colossus e ora mi sento in colpa
Ultima modifica di Tacitus Kilgore il 25/08/2021, 13:00, modificato 1 volta in totale.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da BomberDede » 24/08/2021, 9:33

Birdman ha scritto: 23/08/2021, 17:28
Quanto al prendersi cura del bambino:
1. ho dei signori pettorali, non sognarti mai piü di insultarli.
2. che ci siano ragioni biologiche per le quali la figura materna e' piü essenziale di quella paterna nei primi mesi di vita, non credo possa essere messo in discussione. Detto questo, oltre all'allattamento, ci sono una miriade di altre mansioni di cui anche un uomo puö prendersi cura. L'allattamento non rientra tra queste, ma non credo che mi sarä difficile trovare un qualcosa da fare. Nonostante la figura paterna non sia biologicamente tanto importante quanto quella materna, ciö non vuol dire che non ci possano essere dei benefici derivanti da un maggiore coinvolgimento.
E se uno vuole fare la sua parte per combattere la disparitä di genere, piuttosto che fare grandi discussioni sul sessismo sistemico, le microaggressions etc., , mi sembra molto piü sensato stare a casa qualche settimana/mese in piü e dare una mano al proprio partner nel gestire la prole.
rispondo a diverse cose senza quotare tutto.

Io sono stato a casa 20 giorni dopo il parto ma da quando c'è la piccola faccia tutte le pause pranzo a casa e lavoro incredibilmente meno di prima. Quando sono state in vacanza al mare con i nonni ho recuperato sgobbando come un mulo. Essere in università con un proprio progetto aiuta parecchio nella gestione delle cose.

Detto ciò l'Italia fa cagare, il padre dovrebbe avere almeno 2 mesi pagati al 100% non scherziamo. non si può solo sperare nella bontà del capo per questo genere di questioni.

il discorso accudimento parentale è comunque importante. Non si scappa dal fatto che la madre ha un ruolo diverso ma questo solo per i primi mesi dai. Ora che la bimba ha 6 mesi e ha iniziato a mangiare cibi solidi la tetta la chiede più come "coccola" che per nutrirsi. Per dire se devo lavorare al computer vado in ufficio da mia moglie e tengo io la bimba mentre lei lavora. Dorme nel marsupio con me, gioca con me etc e magari non vede la mamma per diverse ore. Poi "compensa" la sera e la notte.


Sull'asilo sono molto combattuto la bimba inizierà a settembre a 7 mesi e mezzo e sarà, per me troppo presto. Mia mamma è andata in pensione da un paio di mesi e punto a lasciarla a lei molto tempo ma può essere fisicamente difficile da gestire h24.
Però, da quel che ho letto, andare prima del compimento dei 12 mesi di vita è molto utile per lo sviluppo di molte capacità sociali, soprattutto se non hai altri bimbi intorno.


piccola postilla : odio incredibilmente come in Italia la puericultura sia rimasta agli anni 80.
"Ma non la vizi così?"
"no, guarda, non è possibile viziare un neonato perché risponde solo a bisogni primari etc etc 
"bah, ai miei tempi...."
nella mia testa *vecchia babbiona di merda, sono passati 40-60 anni di ricerca scientifica dai tuoi cazzi di tempi e avete creato 2 generazioni di disagiati. magari taci*

oppure discorsi sulle "pappe" e perché noi gli diamo il cibo "normale" ("ma non hai paura che stia male'" - "si sono uno stronzo che cerca di fare stare male propria figlia per godimento personale")

o sul babywearing, co-sleeping e altre 436 cose.
Mio papà ci lavora tanto su queste cose, scrive libri a riguardo e per fortuna abbiamo una famiglia "moderna" alle spalle. Ma cazzo che due coglioni parenti anziani/colleghi e cazzi vari



piccola postilla 2:

"Naturalmente Intelligenti" di John Medina
"E se poi prende il vizio" Bortolotti Alessandra
"Bebè a costo zero" Cozza Luigi
ottima base di partenza per informarsi un pò
evito di fare pubblicità a papà bomber per decenze dai... :metal:


 

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