Gerry Donato ha scritto:
E se è vero, come è vero, che Seedorf accettò dopo solo due mesi di essere esautorato, tanto da farsi applicare il tutorato dalla partita con la Lazio, accettando le imposizioni tattiche (come fece Allegri l'anno prima), coi giocatori che dopo aver spento ed accesso la luce a piacimento (mi viene difficile da credere) si sono messi a giocare ed a vincere sapendo che l'orco nero se ne sarebbe andato (ma è così facile per questi signori viaggiare in media Champions in serie A? Basta volerlo?), come mai è stato cacciato lo stesso e lo paghiamo 10 pippi per stare sul divano?
E' stato cacciato perchè non lo voleva più nessuno.
Persino Barbara e Galliani avevano trovato un accordo su questo punto.
Un buon partito di giocatori non lo voleva.
Berlusconi, a cui interessava solo come uomo immagine, perchè, come ho già scritto in altre circostanze Berlusconi è misteriosamente convinto(e lo è davvero!!!) che basti prendere i primi dieci scappati di casa e dar loro un assetto offensivo, ha avuto una riprova del contrario, ma ovviamente non ne ricaverà niente; non lo voleva più perchè aveva capito che nel lungo periodo sarebbe stato incontrollabile e soprattutto per motivi economici.
Tenere Seedorf avrebbe comportato una rivoluzione a molteplici livelli molto più dispendiosa che pagare solo lui per scaldare il divano.
Comunque nessun allenatore futuro del Milan, ribadisco, è destinato ad uscirne vivo, finchè non cambieranno radicalmente le cose.
Gli allenatori top nemmeno accetteranno nè probabilmente saranno interpellati, perchè pretendono garanzie sul mercato che nessuno, al Milan, vuole loro dare: quindi non vengono con il rischio di bruciarsi la carriera.
Gli allenatori-immagine o non di prima fascia, non avendo la forza per accampare pretese, saranno usati come kleenex usa e getta della durata di uno o due anni.
Dipende da quanto leccano...
Inzaghi probabilmente dura un paio di anni, forte dell'amore dei tifosi e del suo lecchinismo sfrenato.
Prima o poi però, lui o l'allenatore x al suo posto, dovranno essere dati in pasto all'opinione pubblica per coprire i disastri societari uniti all'assoluta mancanza di volontà di investire o di cambiare.