Gerry Donato ha scritto: 09/11/2017, 23:53 Non vorrei entrare in una pericolosa analisi tecnico-tattica della testata, ma nessuno di voi ha notato come il gesto violento parta senza alcun preavviso, quasi come un improvviso tic nervoso non premeditato, come se il cervello di colpo si fosse spento (o acceso, a seconda dei punti di vista)?
Due secondi prima di partire con la frustata stava sorridendo dicendo "non me ne fotte un cazzo", poi i due si guardano per qualche istante in un clima quasi crepuscolare in cui il giornalista sembra prossimo alla resa mentre inclina la testa, e poi come una visione in Lost il buon Spada entra in una dimensione parallela annunciata solo da un minimalista "ahò" e sferra la capocciata.
Qualcuno ha cercato e sta cercando di vedere il potere e l'onnipotenza dietro a quel gesto, cavalcando magari lo spinoso parallelo col fascismo, ma quell'episodio è pura e semplice violenza, con connotati più neurologici che fascisti. Non c'è una valutazione dei rischi e delle conseguenze, è un qualcosa di troppo barbaro e vistoso per passare sotto traccia grazie all'impunità ed all'intoccabilità che pervade quell'uomo; tanto è vero che stanotte è a Regina Coeli.
Il fascismo non è mai stato quel tipo di violenza istintivo, animale, immediato e proprio per questo circoscritto nel tempo al singolo episodio, ma una forma di violenza molto più sofisticata, premeditata, strategica, appunto "squadrista", in cui l'eliminazione del "nemico" tramite testate non avrebbe mai e poi mai portato a 20 anni di regime.
Gerry, non so quanto hai avuto a che fare con questi personaggi di persona, ma quando ho iniziato a vedere il video dagli atteggiamenti del personaggio si vedeva subito che era infastidito e che sarebbe passato all'azione..
Altro che tic nervoso, se il giornalista l'avesse capito (e magari l'ha anche capito, vista la reazione successiva di assoluta calma) sarebbe andato via molto prima.
Premesso che sono daccordo con tutto quanto scritto da Platoon, rispondo a frog sul suo ultimo post:
1. quelle 3 regioni non sono lo specchio di Italia perchè ci sono organizzazioni criminali potenti che nelle altre regioni comandano in altri modi (perchè mi auguro che nessuno qui dentro pensi ancora che la mafia stia solo in Sicilia e la camorra solo in Campania...) ma un criminale è un criminale, sia che sia di Ostia sia che abiti a Scampia, quindi questa demagogia doveva risparmiarsela
2. è chiaro che è triste, ma ti basta averci vissuto per capire che va così, e non da ieri e sicuramente non finirà domani. E' morta ogni speranza? Forse così ci si rende conto quando si dice "i napoletani si devono ribellare alla camorra, non possono solo lamentarsi" come se poi c'è uno stato che ti tutela, se ti ribelli, o come se ci fosse uno stato che crea un tessuto sociale dove non attecchiscano queste idee