
Bluto Blutarsky ha scritto: 28/01/2025, 11:36
A me, più che Trump (che è chiaramente un uomo che non ha più il senso della realtà da molto tempo, ammesso che l'abbia mai avuto), preoccupa il tessuto sociale degli Stati Uniti. Trump fra una decina d'anni o giù di lì avrà due metri di terreno, ma anche dopo di lui non vedo come si possa risanare una frattura sociale così profonda; oggi il Paese è spaccato in due a livelli mai visti prima, ci sono due americhe che si sono talmente radicalizzate nelle loro posizioni da rendere impossibile ogni dialogo.
Come se ne esce? Quanto tempo ci vorrà? O quale sconvolgimento profondo sarà necessario per lasciarsi alle spalle questo stato di cose? Non ne ho proprio idea.
Gli americani tendono a nascondere la polvere sotto il tappeto. Così a caso: Hollywood e gli scandali sessuali, immigrazione illegale, i preti pedofili, il doping nello sport, le iscrizioni al college, l'insider trading dei senatori. La lista è lunga. L'ipocrisia è rampante.
Non mi stupirebbe che dopo quattro anni di Trump sia gli uni che gli altri si fossero dimenticati delle deportazioni di massa, del saluto nazista di Musk e di tutto il resto. La lista di decisioni folli sarà talmente lunga... ONU, OMS, accordi di Parigi, NATO, CIA, FBI, FEMA, EPA, social security in generale, esercito, ICE, che vorranno proprio dimenticarsene. Tenere la barra a dritta e restare coerenti non è proprio una dote principale degli americani. Certo in guerra sono (appaiono) tutti eroi, ma poi? Alcuni diranno: per il bene del paese andiamo avanti come se non fosse successo nulla. Lo hanno già fatto per il 6 gennaio, in pratica. Solo per quello doveva finire in galera.
Comunque. Tra quattro anni a livello internazionale toccherà a qualcuno (POTUS 48) riallacciare i rapporti, rientrare nei circoli internazionali. Si danno così tante cose per scontate, mentre alcuni enti fanno tanto per mantenere un minimo di equilibrio mondiale, nonostante le guerre in corso, i continui veto e tutto il resto. Ma restando negli USA la situazione potrebbe essere quella.
C'è poi una serie di SE che potrebbe evocare scenari un po' più drammatici. Se gli immigrati scappano dalle piantagioni, se non si fa il raccolto delle arance in Florida (Trading Places), se fatica l'industria della carne di maiale nel Midwest, se le mucche del Texas, etc... in generale se la borsa di Wall Street crolla (e fisiologicamente potrebbe anche crollare) allora potrebbe davvero succedere qualcosa. Al popolo affamato non fai le conferenze. La lista di colpevoli ha una sua fine.
Per questo non credo che se ne dimenticheranno facilmente e, come dici tu, questa frattura sociale profonda pone alcune domande. Come superarla? In quanto tempo? Per mezzo di che cosa? Non credo che si sanerà semplicemente cancellando i cookies. Siamo a livello della guerra di secessione. Due schieramenti che non dialogano più. Paradossalmente quella volta i Repubblicani erano nordisti, abolizionisti e velatamente progressisti, mentre i Democratici erano sudisti, conservatori e schiavisti. Il paese era così diviso fino al 1928. Arriva il 1929, crollo della borsa. Inizia il girotondo. Il tutto è capovolto completamente nel 1964 (ultima elezione in cui i Democratici hanno vinto il voto bianco). Tra l'altro a molte elezioni finite in landslides (W. WIlson, Harding, Coolidge, Hoover, FDR, Truman, Eisenhower, Nixon, Reagan, Bush Sr), ne sono seguite altre tutte
very close. Proprio quella "contestata" di Biden fu una delle più ampie, vinse di 7 milioni e 4.5%. La divisione diventa vera frattura.
La deriva attuale, secondo me, ha una lunga genesi e diversi fattori.
La situazione dei neri, dalla fine della segregazione razziale a oggi, è cambiata, ma non migliorata.
Il capitalismo crea il sogno. Ma il sogno lo raggiunge uno persona ogni centomila. Chi "fallisce" se ne fa una ragione oppure inizia a cercare motivazioni altre da un sistema economico che, fisiologicamente, sta in piedi creando diseguaglianze.
Più i Repubblicani hanno tagliato i programmi sociali e più gente si è ritrovata a piedi, accusando poi il sistema, le lobby, etc...
La religione. Se la Chiesa cattolica ha trasformato Gesù Cristo in un rito, le chiese "americane" lo hanno trasformato in una figurina, in uno slogan, in un cartellone pubblicitario, in un ingrediente sociale. La giustificazione religiosa del fare dollari è tutta in questo
grafico.

Notare vicinissima la Svizzera calvinista. Gesù è stato anestetizzato, depoliticizzato. Altro che il primo socialista.
Le armi. In un record del mondo di ipocrisia, ecco invece la impossibile coniugazione tra armi e religione.
Non pretendo di essere la Mona Lisa Vito della società americana (My Cousin Vinny), nè un profondo conoscitore della storia dalla rivoluzione alla guerra di secessione (Will Hunting), ma credo di avere sempre avuto il presentimento che una deriva fosse in atto. Clinton e Obama hanno tentato di riequilibrare economicamente la società, ma non è bastato. L'esplosione del deficit e gli enormi tagli delle tasse alle classi abbienti con i presidenti repubblicani e la creazione di posti di lavoro (51 milioni con i presidenti democratici, un milione con quelli repubblicani) la dice lunga su chi spinge più e da quale parte. Senza voler difendere gli uni e gli altri, ma differenze ce ne sono. Certamente non è tutto bianco e nero, ci sono zone grigie, ma certamente adesso è mezzo rosso e mezzo blu.
Sono convinto di una cosa: abbattere istituzioni a caso senza prima averne pronta la sostituzione è molto pericoloso. Non per nulla in due giorni ha già fatto marcia indietro sulla scelta di congelare mutui e finanziamenti per trilioni di dollari. Scelta folle.
Finirà come in tanti film (Independence Day, Deep Impact, The Day After Tomorrow, The War of The Worlds, addirittura Gremlins), con la distruzione del mondo, di una città, di un paese intero? O forse anche solo come in American Beauty con i vicini che si sparano e si suicidano? O arriverà dal nulla il mitico Time of Healing? Thoughts and prayer e tutto continuerà allo stesso modo (Il Gattopardo).
Non ne ho idea neppure io.
Sono sicuro che tu avresti saputo fare tanti altri riferimenti cinematografici molto adatti. Potresti addirittura stilare una lista cronologica di film in cui questa escalation è ben riconoscibile.