SINNER, sentenza del Tas nel 2025
Quale sarà il caso di riferimento?
- Se fosse quello di Marco Bortolotti, positivo al clostebol e completamente assolto senza neanche fare l’udienza, non si capirebbe nemmeno perché la Wada abbia fatto ricorso.
- O il caso Palomino? L’ex difensore dell’Atalanta fu assolto per una contaminazione da clostebol, anche se Nado, l’agenzia antidoping italiana, aveva fatto ricorso al Tas.
- O vogliamo prendere il caso di Gabriel Santos? Il nuotatore brasiliano, positivo al clostebol, che è stato sospeso dalla Fina ma assolto dal Tas perché la contaminazione è stata accidentale e l’atleta non ha avuto alcuna colpa o negligenza.
- Ci sono altri casi, certo. Riccardo Moraschini, ex giocatore Olimpia Milano, fu invece squalificato per un anno, sempre clostebol e sempre contaminazione involontaria (non riuscì a fare ricorso al Tas in tempo utile per beneficiare di una eventuale sentenza di assoluzione).
- Stefano Battaglino, tennista, è stato squalificato per quattro anni per il clostebol. Non è riuscito a dimostrare che la contaminazione è stata accidentale. Anche qui c’era di mezzo un massaggio, probabilmente, ma il fisioterapista non ha rilasciato testimonianze, il fatto è avvenuto in un Paese dove non si vendono prodotti che contengono il clostebol e nessuno ha spiegato come ci fosse dunque arrivato. Nel caso Sinner c’è stata una ricostruzione dei fatti puntuale, documentata e con testimonianze.
Il nuovo codice Wada dal 2027
Se la giurisprudenza è questa, è tutta favorevole a Sinner. Ci saranno anche altri casi, nella linea accusatoria di Wada, e non sempre riguardanti il clostebol. Ma è evidente che ci sia l’esigenza di una uniformità di giudizio. Lo ha detto la Wada, annunciando in anticipo le novità che entreranno nel nuovo codice, a partire dal 2027. Non ci saranno più "prodotti contaminati", in vari modi e con varie sostanze, che portano a sentenze spesso diverse. Ci sarà una "fonte contaminata" attraverso, cibo o bevande, esposizione o contatto con persone o oggetti. Si cerca uniformità, appunto. Sempre il direttore generale Niggli ha spiegato nei giorni scorsi che si sta pensando a soglie di tolleranza per le contaminazioni. I laboratori riescono ormai a rintracciare quantità infinitesimali. Nel caso di Sinner: 86 e 76 picogrammi per millilitro di clostebol. Quanto è piccolo un picogrammo? È un bilionesimo di grammo. Proviamo a scriverlo in numeri: 0,000000000001 grammi. C’è un’ampia letteratura scientifica che dimostra come queste quantità non siano compatibili con la volontà di doparsi, non hanno alcun effetto, non aiutano nemmeno a battere le ciglia. Ci sarà il problema di individuare le soglie di tolleranza per ogni sostanza, ma rimane il fatto che i casi come quello di Sinner non saranno più punibili, non saranno doping, non ne sapremo mai nulla. Oggi tutto viene stabilito e deciso in base al codice attualmente in vigore, ma forse è il caso di cercare uniformità ed evitare ingiustizie da subito.
Anche perché Olivier Niggli ha detto alla
France-Presse che la prima preoccupazione della Wada è proteggere la reputazione di un atleta. Pensava alla furia denigratoria dei social media, alla tendenza recente di non comunicare eventuali positività prima della conclusione dell’inchiesta e dell’emissione di una sentenza. C’è di molto peggio. Proviamo a pensare ad una condanna per un atleta per una presunta e casuale negligenza di qualcuno vicino a lui, senza alcuna attinenza con il doping e con il suo significato per come viene percepito. Per quantità talmente piccole che la Wada stessa ritiene vadano considerate insignificanti e non punibili. Che fine farebbe la reputazione di un atleta, del suo sport? Di tutto il mondo dello sport, verrebbe da dire. E che fine farebbe la reputazione della Wada e del sistema antidoping in generale? È vero, il codice antidoping richiede la massima attenzione ai giocatori per tutto ciò che fanno e che accade intorno a loro. Anche i giocatori hanno diritto a richiedere la massima attenzione a chi deve salvaguardare la loro integrità e quella degli eventi sportivi a cui partecipano.
(Sky)
In pratica si prenderà una squalifica senza essersi dopato.