Around the MLB
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Re: Around the MLB
Non c’è alcun trend, alcun momentum. Il momentum dura, appunto, un momento.
Noel, Rizzo, Soto. Eroi e villani.
Lindor, Betts. Bullpen, partenti.
ALCS in mano a New York.
NLCS in mano ai Dodgers.
O no?
Noel, Rizzo, Soto. Eroi e villani.
Lindor, Betts. Bullpen, partenti.
ALCS in mano a New York.
NLCS in mano ai Dodgers.
O no?
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Re: Around the MLB
Il post era di agosto ma confermo tutto...anche il risultato finale...cugini Dodgers mi spiace ma non ce la faccio proprio a vedervi di nuovo con l'anello in mano..
@joesox World Series nobilissime, ci vorrebbe un post da profondo baseball..
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Re: Around the MLB
Ora i Dodgers hanno un motivo in più per vincere e dedicare a qualcuno il titolo, mitico Fernandomania
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Re: Around the MLB
Lui e' stato uno di quei giocatori che mi hanno fatto innamorare di questo gioco.
La curva piu' devastante della storia del baseball.
alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...
https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21
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Re: Around the MLB
Gara Uno
L'errore di Edman, il triplo di Freddie, il canadese zoppo, la linea di Teoscar, 0-0.
Il triplo del Kikè, la volata di Will Smith, 1-0 LA.
Il puntuale no doubter di Giancarlo, 2-1 NY.
Cole ha lanciato 6 inning, Flaherty 5.1. Bravi entrambi.
Bullpen time.
Il doppio di Shohei, il pasticcio che lo manda in terza, la volata di Mookie, 2-2.
Candela di Judge al nono, con due in base.
Extra inning.
NY fa 3-2 con un po' di Jazz (3 SB).
La base a Lux, Edman che esce da un buco, palla sotto il guanto di Oswaldo, Lux che cade, per fortuna sua.
Nestor.
Verdugo capovolto in mezzo al pubblico (come Torii).
Base intenzionale a Mookie. Due out.
Un lancio. Grande slam. Walk off.
"She is gone. Gibby, meet Freddie."
LA 6-3.
Mai visto questo (cit.), o comunque visto molto poco.
Bill Mazeroski, Kirk Gibson, Joe Carter, Freddie Freeman.
(Nelson Cruz, Robin Ventura).
Momenti drammatici, rari.
Non ho la minima idea di come finirà questa serie.
Gli starters dei Dodgers vanno meno di 4 inning in questa postseason. Possibile?
In Gara Due: Yamamoto contro Rodon.
L'errore di Edman, il triplo di Freddie, il canadese zoppo, la linea di Teoscar, 0-0.
Il triplo del Kikè, la volata di Will Smith, 1-0 LA.
Il puntuale no doubter di Giancarlo, 2-1 NY.
Cole ha lanciato 6 inning, Flaherty 5.1. Bravi entrambi.
Bullpen time.
Il doppio di Shohei, il pasticcio che lo manda in terza, la volata di Mookie, 2-2.
Candela di Judge al nono, con due in base.
Extra inning.
NY fa 3-2 con un po' di Jazz (3 SB).
La base a Lux, Edman che esce da un buco, palla sotto il guanto di Oswaldo, Lux che cade, per fortuna sua.
Nestor.
Verdugo capovolto in mezzo al pubblico (come Torii).
Base intenzionale a Mookie. Due out.
Un lancio. Grande slam. Walk off.
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LA 6-3.
Mai visto questo (cit.), o comunque visto molto poco.
Bill Mazeroski, Kirk Gibson, Joe Carter, Freddie Freeman.
(Nelson Cruz, Robin Ventura).
Momenti drammatici, rari.
Non ho la minima idea di come finirà questa serie.
Gli starters dei Dodgers vanno meno di 4 inning in questa postseason. Possibile?
In Gara Due: Yamamoto contro Rodon.
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Re: Around the MLB
Più che come Torii, che l'out non l'aveva fatto, come Jeter.
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Re: Around the MLB
joesox ha scritto: ↑1729936068[/url] user_id=8431]
Gara Uno
L'errore di Edman, il triplo di Freddie, il canadese zoppo, la linea di Teoscar, 0-0.
Il triplo del Kikè, la volata di Will Smith, 1-0 LA.
Il puntuale no doubter di Giancarlo, 2-1 NY.
Cole ha lanciato 6 inning, Flaherty 5.1. Bravi entrambi.
Bullpen time.
Il doppio di Shohei, il pasticcio che lo manda in terza, la volata di Mookie, 2-2.
Candela di Judge al nono, con due in base.
Extra inning.
NY fa 3-2 con un po' di Jazz (3 SB).
La base a Lux, Edman che esce da un buco, palla sotto il guanto di Oswaldo, Lux che cade, per fortuna sua.
Nestor.
Verdugo capovolto in mezzo al pubblico (come Torii).
Base intenzionale a Mookie. Due out.
Un lancio. Grande slam. Walk off.
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LA 6-3.
Mai visto questo (cit.), o comunque visto molto poco.
Bill Mazeroski, Kirk Gibson, Joe Carter, Freddie Freeman.
(Nelson Cruz, Robin Ventura).
Momenti drammatici, rari.
Non ho la minima idea di come finirà questa serie.
Gli starters dei Dodgers vanno meno di 4 inning in questa postseason. Possibile?
In Gara Due: Yamamoto contro Rodon.
Una di quelle gare che vanno in successione con i nipotini…
alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...
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Re: Around the MLB
Anche. Mi sono rimaste subito impresse le gambe a V.
Quello che non avevo mai visto era un tiro con Verdugo completamente fuori dal terreno di gioco. Una partita in cui è successo un po’ di tutto.
Dettagli, se Lux non inciampa/scivola sulla seconda base, secondo me, va out in terza. E cambia tutto.
Partita incredibile, e che comunque vale uno.
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Re: Around the MLB
Due lanci.
Due lanci, a basi piene, nel nono inning, con due out.
Nestor v Freddie. Vesia v Trevino.
Slam, fly.
Facciamo cambio. Fly, slam. Fa 2-0 Yankees.
Le World Series sono anche lì, equilibratissime (mentre Manfred manda ai playoff squadre che vanno 83-79… e poi si indegna se vincono).
Ma non è il momento di lamentarsi. Enjoy the show!
Gara Due
Yamamoto in gran controllo. Roberts lo toglie dopo solo 86 lanci. Non proprio condivisibile. Ha concesso solo il fuoricampo di Soto. Un tempo, anche solo qualche anno fa, sarebbe andato nove, oggi invece inizia la processione dei rilievi. Processione che va veloce fino al nono, e che poi rallenta, “se ingruma”, come direbbero nella campagna veneta.
Prima però è successo molto altro. L’aria sembra buona per volare, quattro fuoricampo in un attimo. L’eroe inatteso di questa postseason, Edman fa 1-0. Soto pareggia, 1-1. Betts va in base e Teoscar (in slump 3-27) fa 3-1. Freddie va back to back, 4-1. LA pensa di scappare, Boone toglie Rodon e va al bullpen, che sarà magistrale. Quattro rilievi: due valide, una BB.
Rodon, come Guidry, concede tre HR, pure un back to back. Profumi del 1981.
Ma i Dodgers non la chiudono, resta a lungo 4-1.
Per aggiungere un punto, Ohtani tenta la rubata. Un punto che al momento non sembra così importante, invece... Non solo viene colto, ma si insacca la spalla. Preoccupazione, anche Roberts corre in campo.
Banda intanto ha finito il settimo per il giapponese. Kopech lancia l’ottavo e Treinen sale nel nono per chiudere. E la processione, appunto, si impantana.
Il dominicano, fresco 26enne, batte un singolo, va in seconda su lancio pazzo. Dopo il K a Judge, Stanton batte a sinistra, la palla impazzisce contro il cuscino di terza base e Soto corre a casa, 2-4. Il singolo di Jazz mette uomini in prima e seconda. Sulle tribune, danzanti fino a pochi minuti prima, appaiono dita incrociate, mani giunte, unghie tra i denti. Dodger blues. Non era fatta?
Treinen colpisce Rizzo, basi piene. Un out, punto del sorpasso in prima. Terrore in tribuna.
Nel box entra Volpe. Turno decisivo. Sul conto di 1-1, prende uno strike, chiamato ball. Il lancio dopo sarà quello chiave perchè Treinen deve entrare. La lascia in mezzo. Volpe la scheggia, foul. Smorfie di disappunto nel dugout di NY. Volpe poi sventola a vuoto il terzo strike. Una sweeper (?) inarrivabile.
Roberts sbuffa e chiama Vesia. Boone manda a battere Trevino.
Un lancio. Vola alta, cade nel guanto di Edman, oggi esterno centro.
Sollievo dolceamaro a Chàvez Ravine. La spalla di Shohei. Risonanza domenicale.
Dodgers avanti 2-0, a due W dal titolo, ma, allo stesso tempo, a qualche rimbalzo da Gara Sette.
Il mondo aspettava questa sfida. Los Angeles ha ospitato perfettamente 25 All Star e sei MVP in due tiepide notti californiane. Ora si vola sulla costa atlantica. A New York l’aria è più fredda, ma il clima sarà bollente.
Lunedi sera, Clarke Schmidt contro l’uomo delle terze partite, Walker Buehler.
Due lanci, a basi piene, nel nono inning, con due out.
Nestor v Freddie. Vesia v Trevino.
Slam, fly.
Facciamo cambio. Fly, slam. Fa 2-0 Yankees.
Le World Series sono anche lì, equilibratissime (mentre Manfred manda ai playoff squadre che vanno 83-79… e poi si indegna se vincono).
Ma non è il momento di lamentarsi. Enjoy the show!
Gara Due
Yamamoto in gran controllo. Roberts lo toglie dopo solo 86 lanci. Non proprio condivisibile. Ha concesso solo il fuoricampo di Soto. Un tempo, anche solo qualche anno fa, sarebbe andato nove, oggi invece inizia la processione dei rilievi. Processione che va veloce fino al nono, e che poi rallenta, “se ingruma”, come direbbero nella campagna veneta.
Prima però è successo molto altro. L’aria sembra buona per volare, quattro fuoricampo in un attimo. L’eroe inatteso di questa postseason, Edman fa 1-0. Soto pareggia, 1-1. Betts va in base e Teoscar (in slump 3-27) fa 3-1. Freddie va back to back, 4-1. LA pensa di scappare, Boone toglie Rodon e va al bullpen, che sarà magistrale. Quattro rilievi: due valide, una BB.
Rodon, come Guidry, concede tre HR, pure un back to back. Profumi del 1981.
Ma i Dodgers non la chiudono, resta a lungo 4-1.
Per aggiungere un punto, Ohtani tenta la rubata. Un punto che al momento non sembra così importante, invece... Non solo viene colto, ma si insacca la spalla. Preoccupazione, anche Roberts corre in campo.
Banda intanto ha finito il settimo per il giapponese. Kopech lancia l’ottavo e Treinen sale nel nono per chiudere. E la processione, appunto, si impantana.
Il dominicano, fresco 26enne, batte un singolo, va in seconda su lancio pazzo. Dopo il K a Judge, Stanton batte a sinistra, la palla impazzisce contro il cuscino di terza base e Soto corre a casa, 2-4. Il singolo di Jazz mette uomini in prima e seconda. Sulle tribune, danzanti fino a pochi minuti prima, appaiono dita incrociate, mani giunte, unghie tra i denti. Dodger blues. Non era fatta?
Treinen colpisce Rizzo, basi piene. Un out, punto del sorpasso in prima. Terrore in tribuna.
Nel box entra Volpe. Turno decisivo. Sul conto di 1-1, prende uno strike, chiamato ball. Il lancio dopo sarà quello chiave perchè Treinen deve entrare. La lascia in mezzo. Volpe la scheggia, foul. Smorfie di disappunto nel dugout di NY. Volpe poi sventola a vuoto il terzo strike. Una sweeper (?) inarrivabile.
Roberts sbuffa e chiama Vesia. Boone manda a battere Trevino.
Un lancio. Vola alta, cade nel guanto di Edman, oggi esterno centro.
Sollievo dolceamaro a Chàvez Ravine. La spalla di Shohei. Risonanza domenicale.
Dodgers avanti 2-0, a due W dal titolo, ma, allo stesso tempo, a qualche rimbalzo da Gara Sette.
Il mondo aspettava questa sfida. Los Angeles ha ospitato perfettamente 25 All Star e sei MVP in due tiepide notti californiane. Ora si vola sulla costa atlantica. A New York l’aria è più fredda, ma il clima sarà bollente.
Lunedi sera, Clarke Schmidt contro l’uomo delle terze partite, Walker Buehler.
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Re: Around the MLB
Gara Tre
Freddie Five Freeman fa cinque in fila con il suo terzo home run in tre partite (le prime due della striscia erano nel 2021 per vincere il titolo con i Braves) con una caviglia un po’ meno in disordine, forse. La spalla di Ohtani, invece, è bella bloccata. Incute comunque un minimo di paura. Resta che dopo mezzo inning c’è un 2 sul tabellone dello Stadium.
Le tribune, eccitate da Jeter e da Fat Joe, subiscono la bastonata di Freddie, ma si risvegliano quando Gleyber Torres apre l’attacco di NY con una camminata in prima. Seguono Soto, Judge e Stanton. Turni lunghi, combattono. Linea, K, ground ball. Nulla accade.
Walker Buehler silenzia le mazze degli Yankees. Anzi, LA fa già 3-0 (BB a Edman, in seconda su out di Ohtani e a casa dopo la smazzolata di Betts) prima ancora della prima valida di NY che arriva solo nel quarto inning (doppio di Stanton, singolo di Volpe e Giancarlo va out a casa, dopo un tiro preciso di Teoscar).
Boone ha appena tolto il suo partente, Clarke Schmidt, che aveva evitato lo 0-4 solo perché il replay della MLB non riesce a mettere insieme due immagini, nonostante le cento telecamere. Anche quello un out a casa. Comunque Boone chiama Nasty Nestor.
L’errore di Jazz nel quinto non fa danni. E Buehler continua a dominare.
I Dodgers fanno 4-0 quando Cousins (terza apparizione per lui) colpisce Lux. Rubata e singolo del Kikè.
E poi anche Roberts va al telefono: Graterol, Vesia, Hudson, Banda, Brasier. Parte la solita processione.
Una scelta complicata. Roberts sa benissimo che domani ha un bullpen game, sa pure che ha solo tre partenti sani e vuole preservarli. E così sesto, settimo e ottavo scivolano via quasi silenziosi.
Si finisce, come sempre, un magnetismo, alla parte bassa del nono. Sale sul monte Michael Kopech. E la processione, nuovamente, si impantana. Dodger blues?
Dopo il K a Volpe, Rizzo cammina, lancio pazzo, va in seconda, ma cambia poco, certo racconta qualcosa della tensione di Kopech. Wells va out. Matematico, succede sempre tutto con due out. Verdugo, il mancino, la prende in pieno. La tribuna destra accoglie. È il 2-4. A NY serve un’altra base e un’altra bomba. E tocca proprio a loro due, Torres che ha già camminato due volte e Juan Soto, il mancino amico dello Stadium.
Kopech non ci sta, sul 2-2, tira ancora 100. Rimbalzante a Edman, l’uomo ovunque, oggi interbase, e ventisettesimo out.
I Dodgers, incerottati, sopravvissuti, profondi, ma non infiniti, ora guidano 3-0. Sappiamo tutti che cosa significa per NY: spalle al muro, numeri fuori dalla finestra e tentare di sopravvivere.
Questa notte Gil v Bullpen.
Freddie Five Freeman fa cinque in fila con il suo terzo home run in tre partite (le prime due della striscia erano nel 2021 per vincere il titolo con i Braves) con una caviglia un po’ meno in disordine, forse. La spalla di Ohtani, invece, è bella bloccata. Incute comunque un minimo di paura. Resta che dopo mezzo inning c’è un 2 sul tabellone dello Stadium.
Le tribune, eccitate da Jeter e da Fat Joe, subiscono la bastonata di Freddie, ma si risvegliano quando Gleyber Torres apre l’attacco di NY con una camminata in prima. Seguono Soto, Judge e Stanton. Turni lunghi, combattono. Linea, K, ground ball. Nulla accade.
Walker Buehler silenzia le mazze degli Yankees. Anzi, LA fa già 3-0 (BB a Edman, in seconda su out di Ohtani e a casa dopo la smazzolata di Betts) prima ancora della prima valida di NY che arriva solo nel quarto inning (doppio di Stanton, singolo di Volpe e Giancarlo va out a casa, dopo un tiro preciso di Teoscar).
Boone ha appena tolto il suo partente, Clarke Schmidt, che aveva evitato lo 0-4 solo perché il replay della MLB non riesce a mettere insieme due immagini, nonostante le cento telecamere. Anche quello un out a casa. Comunque Boone chiama Nasty Nestor.
L’errore di Jazz nel quinto non fa danni. E Buehler continua a dominare.
I Dodgers fanno 4-0 quando Cousins (terza apparizione per lui) colpisce Lux. Rubata e singolo del Kikè.
E poi anche Roberts va al telefono: Graterol, Vesia, Hudson, Banda, Brasier. Parte la solita processione.
Una scelta complicata. Roberts sa benissimo che domani ha un bullpen game, sa pure che ha solo tre partenti sani e vuole preservarli. E così sesto, settimo e ottavo scivolano via quasi silenziosi.
Si finisce, come sempre, un magnetismo, alla parte bassa del nono. Sale sul monte Michael Kopech. E la processione, nuovamente, si impantana. Dodger blues?
Dopo il K a Volpe, Rizzo cammina, lancio pazzo, va in seconda, ma cambia poco, certo racconta qualcosa della tensione di Kopech. Wells va out. Matematico, succede sempre tutto con due out. Verdugo, il mancino, la prende in pieno. La tribuna destra accoglie. È il 2-4. A NY serve un’altra base e un’altra bomba. E tocca proprio a loro due, Torres che ha già camminato due volte e Juan Soto, il mancino amico dello Stadium.
Kopech non ci sta, sul 2-2, tira ancora 100. Rimbalzante a Edman, l’uomo ovunque, oggi interbase, e ventisettesimo out.
I Dodgers, incerottati, sopravvissuti, profondi, ma non infiniti, ora guidano 3-0. Sappiamo tutti che cosa significa per NY: spalle al muro, numeri fuori dalla finestra e tentare di sopravvivere.
Questa notte Gil v Bullpen.
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Re: Around the MLB
Gara Quattro
L’orso ferito non è mai bello da affrontare, soprattutto nella sua tana. Prima hanno lasciato fare il record a Freddie (sei partite in fila alle World Series con almeno un fuoricampo) e poi sono ritornati ad essere i Bronx Bombers.
Anthony Volpe questa volta non l’ha scheggiata. E con le basi piene ha incocciato una slider inefficace di Daniel Hudson per un grande slam che entra direttamente nella storia degli Yankees. Diventerà come la base rubata di Roberts?
A proposito del quale, qualunque fosse il piano per questo bullpen game non ha esattamente funzionato. Un lancio… potrebbe osservare qualcuno. Ma spesso il baseball è un lancio. Paradossalmente il bullpen game lo ha fatto New York dopo quattro inning abbastanza mediocri del suo partente Luis Gil.
Freddie batte il suo quarto HR delle serie nel primo, dopo un doppio di Betts. Inizio della fine? Gli Yankees lo suggeriscono lasciando due uomini sulle basi nella loro metà inning. Nella quale succede una cosa mai vista. Lunga volata del leadoff Torres, Betts corre, salta, agguanta la palla, profondissimo a destra, in zona foul. Out. L’inerzia lo porta ad appoggiare il guanto sul bordo superiore dei pannelli imbottiti che ricoprono il muro. Un tifoso di NY afferra il guanto e tenta di prendersi la palla. La estrae e la fa ricadere in campo. Impensabile.
Quel signore… è già stato arrestato (cit.).
Nel secondo il doppio di Lux non porta a nulla, mentre il doppio di Wells fa 1-2, anzi no, Volpe resta imbambolato tra terza e casa. Per sua fortuna, Verdugo lo manda a casa al turno successivo. Il “partente” dei Dodgers, Ben Casparius, un alchimista che ha 14.2 inning in MLB, di cui 6.1 in questa postseason, finisce qui. Non aveva la stamina per continuare, in AAA andava 4-5 inning a start, ma forse Roberts avrebbe fatto meglio a tenerlo sul monte.
Gil lancia un buon terzo. NY invece erutta contro Hudson. Che poi si butta nel fiume omonimo. Colpito, singolo, BB: non mi pare una buona ricetta. Volpe fa 5-2. Secondo grande slam in queste World Series. Uno dei due resterà purtroppo una nota a piè pagina. Sport spietato.
Gil tiene i Dodgers nel quarto, ma nel quinto decide di rendere anche questa partita interessante. HR di Will Smith (in rottura prolungata), BB di Edman. A Boone servono due rilievi (Hill e Holmes) per spegnere il fuoco e tenere NY in vantaggio 5-4.
Anche l’altro catcher, in slump pure lui, batte profondo, Wells fa 6-4. In effetti diventa il colpo del KO. Cinque dei successivi sette Dodgers vanno K. Nell’ottavo Honeywell alza bandiera bianca: doppio di Volpe, HR di Torres, doppio di Soto, singolo con RBI di Judge! New York 11-4.
Yankees ancora vivi. Non solo. Serie completamente aperta. Oggi Cole contro Flaherty. E poi si ritorna a LA. Momentum, narrativa, history.
Tutto ancora possibile.
L’orso ferito non è mai bello da affrontare, soprattutto nella sua tana. Prima hanno lasciato fare il record a Freddie (sei partite in fila alle World Series con almeno un fuoricampo) e poi sono ritornati ad essere i Bronx Bombers.
Anthony Volpe questa volta non l’ha scheggiata. E con le basi piene ha incocciato una slider inefficace di Daniel Hudson per un grande slam che entra direttamente nella storia degli Yankees. Diventerà come la base rubata di Roberts?
A proposito del quale, qualunque fosse il piano per questo bullpen game non ha esattamente funzionato. Un lancio… potrebbe osservare qualcuno. Ma spesso il baseball è un lancio. Paradossalmente il bullpen game lo ha fatto New York dopo quattro inning abbastanza mediocri del suo partente Luis Gil.
Freddie batte il suo quarto HR delle serie nel primo, dopo un doppio di Betts. Inizio della fine? Gli Yankees lo suggeriscono lasciando due uomini sulle basi nella loro metà inning. Nella quale succede una cosa mai vista. Lunga volata del leadoff Torres, Betts corre, salta, agguanta la palla, profondissimo a destra, in zona foul. Out. L’inerzia lo porta ad appoggiare il guanto sul bordo superiore dei pannelli imbottiti che ricoprono il muro. Un tifoso di NY afferra il guanto e tenta di prendersi la palla. La estrae e la fa ricadere in campo. Impensabile.
Quel signore… è già stato arrestato (cit.).
Nel secondo il doppio di Lux non porta a nulla, mentre il doppio di Wells fa 1-2, anzi no, Volpe resta imbambolato tra terza e casa. Per sua fortuna, Verdugo lo manda a casa al turno successivo. Il “partente” dei Dodgers, Ben Casparius, un alchimista che ha 14.2 inning in MLB, di cui 6.1 in questa postseason, finisce qui. Non aveva la stamina per continuare, in AAA andava 4-5 inning a start, ma forse Roberts avrebbe fatto meglio a tenerlo sul monte.
Gil lancia un buon terzo. NY invece erutta contro Hudson. Che poi si butta nel fiume omonimo. Colpito, singolo, BB: non mi pare una buona ricetta. Volpe fa 5-2. Secondo grande slam in queste World Series. Uno dei due resterà purtroppo una nota a piè pagina. Sport spietato.
Gil tiene i Dodgers nel quarto, ma nel quinto decide di rendere anche questa partita interessante. HR di Will Smith (in rottura prolungata), BB di Edman. A Boone servono due rilievi (Hill e Holmes) per spegnere il fuoco e tenere NY in vantaggio 5-4.
Anche l’altro catcher, in slump pure lui, batte profondo, Wells fa 6-4. In effetti diventa il colpo del KO. Cinque dei successivi sette Dodgers vanno K. Nell’ottavo Honeywell alza bandiera bianca: doppio di Volpe, HR di Torres, doppio di Soto, singolo con RBI di Judge! New York 11-4.
Yankees ancora vivi. Non solo. Serie completamente aperta. Oggi Cole contro Flaherty. E poi si ritorna a LA. Momentum, narrativa, history.
Tutto ancora possibile.
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Re: Around the MLB
Gara cinque
La sinfonia rimane incompleta. Quando tutto era apparecchiato per una storica rimonta, gli Yankees si comportano male, prendono cinque in condotta.
Le serie sono lunghe, ma le partite sono piccole perle infinite. Cole oggi vuole lanciarne una. Deve. Inizia 1-2-3.
Nel frattempo, si sveglia il gigante addormentato. Con Soto in base, il giudice la distrugge, 2-0. Jazz fa back to back, JJ. 3-0. Musica! Si balla anche in tribuna. Lo Stadium in piedi. Profumi di 1977. Munson-Jackson. Per Halloween andremo in California.
Cole fa 4-5-6. E adesso sono svegli pure le due V. Volpe e Verdugo. Doppio e singolo su conto pieno, NY 4-0. Dopo nove battitori Flaherty va a fare la doccia. Roberts forzato a un bullpen game che non si aspettava così presto. Banda, la musica non cambia, un out, lancio pazzo, palle a terra, due uomini in base. E tocca di nuovo al gigante. Banda gli gira attorno, base ball e basi piene. Banda contro Jazz, facile giochino di parole. Non facile come l’out in prima.
Cole fa 7-8-9, anzi, conto pieno, gli scappa un ball, Lux va in base. Ohtani vola a sinistra. Le valigie sono pronte. Stanton fa 5-0, mentre Boone sta parlando al microfono, “Back!” “…on the bird to get to the West Coast…”. Partita finita, dai. Brasier, ex Red Sox, non concede altro.
Cole passa il quarto, una BB a Betts e una gran presa di Judge contro il muro sul “quinto HR di Freddie”. Mi pare si chiami no-hitter. Roberts, al microfono, non porta altrettanta fortuna, anzi parla apertamente di gara sei. Wow! Nonostante il giorno di riposo, infatti deve gestire i suoi rilievi. Per cui cambia ancora, tocca a Kopech.
Kopech fa il suo dovere. E per la prima volta gli Yankees non segnano, lasciando due uomini in base, con un out, antica malattia non sempre curata. Judge la alza stratosferica, ma cade un po’ corta. Ma, dai, siamo 5-0. Le partite sono lunghe. Domani il giorno degli orrori, ma siamo nel tempio delle vittorie. Sorrisi ovunque.
Kikè spezza il no-hitter, un dettaglio. Edman con una molle volata al centro. E la palla cade… a Judge… due in base. Will Smith, altro risvegliato da poco, ne batte una rimbalzante, verso Volpe, raccoglie e fa l’out? No, raccoglie e va in seconda? Neppure, tenta la forzata in terza, pure Smoltz dice che era la scelta giusta, palla che schizza via, tutti salvi, basi piene, nessun out. Cole va K-K su Lux e Ohtani. Il terzo strike al giapponese una pennellata. Gran sollievo, anche sulla faccia del gigante. Tocca a Mookie, lenta rimbalzante verso la prima, Rizzo raccoglie e in prima… non c’è Cole. ASTERISCO. Betts salvo, punto del 1-5 a casa. Freddie, oh oh, non volevamo arrivare qui. Singolo di forza, due punti, 3-5. Partita che si sta trasformando. Cole sul monte, cucinato, senza pause. Nessuno va a parlargli. Teoscar la mette dove Judge non arriva, profonda a sinistra tra lui e Verdugo. Betts vola, e pure Freeman corre a casa pestando sulla sua mezza caviglia. Pareggio. Una larva ora è farfalla. Un quinto inning infinito. Cole con il fumo che gli esce dalle orecchie, trentanove lanci. Out per Muncy e riappare il Kikè, altro uomo ovunque. Terzo out finalmente.
E manca ancora mezza partita!
Gli Yankees sono scioccati, lo stadio muto. Vesia fa due out e poi Volpe batte un singolo. Si canta di nuovo: Leeet’s Gooo Yankeeeees! Wells colpito, base a Verdugo. Torres con le basi piene. Partita che offre chance a tutti. Kafkiana. Un'altra metamorfosi? No, per il momento. Volata a destra, c’è Betts.
Cole rientra, dopo tutto, in un inning davvero infernale, ha concesso una BB, il doppio di Teoscar, ma tutto quello che è successo è figlio di tanti padri. Ha pure solo 87 lanci. Fa 1-2-3. Ora ne ha 98. Due dettagli. Immagine di Volpe con la mano sull’orecchio. Forse anche lui ha l’auricolare per sapere che lancio arriva? Sul terzo out Soto, non proprio un gigante come difensore, anticipa Judge sulla volata di Lux al centro. Judge sta ancora pensando a quell’errore che ha aperto le paratie. Per ora Cole ci mette una diga, ha 98 lanci.
Gli Yankees si riprendono. Roberts chiama Graterol. Soto e Judge camminano. Jazz forza Judge in seconda, angoli, un out. Occasione. Giancarlo non aspetta. Volata di sacrificio, 6-5. Dopo la BB a Rizzo, tocca a Treinen, settimo lanciatore usato dai Dodgers. Volpe, conto pieno. Grounder a Lux.
Cole con il suo novantanovesimo lancio affronta Ohtani. Boone senza paura. E Gerrit risponde, Ohtani va out in seconda e Betts batte una comebacker. Gli fa affrontare anche il mancino. Sudori Freddie. Proprio non ce la fa. Gli regala la prima. Ovazione. Credo abbia dato tutto. Esce e saluta con quella smorfia alla Bill Murray, mai del tutto felice. Tocca a Clay Holmes. Quattro ball a Teoscar. Due in base. Muncy è 0-14, conto pieno. La curva paralizzante. Ora 0-15.
Treinen fa due K e induce un out in terza per chiudere il settimo. Non avendo partenti, Roberts ha una marea di rilievi, ma li sta usando tutti. Gli mancano due inning, se i Dodgers pareggiano. Non penso che voglia usare Honeywell, smantellato ieri, o Hudson che ne ha lanciati 42, restano solo Knack e l’alchimista Casparius. Vediamo come naviga questa corazzata incerottata.
Boone chiama Kahnle (0 punti e 6 BB concessi in ottobre). E Kikè lo accoglie con una linea a sinistra. O’Kikotober. Edman scheggia la mazza, ne esce una palla infida. Prima e seconda, nessun out. Arriva puntuale la BB, al momento peggiore. Sul monte sale Weaver. Lux, conto pieno, basi piene, zero out. La batte lunga, sacrificio, Judge non può far molto, Kikè fa 6-6. Edman va pure in terza. Ohtani, 0-4 oggi, 2-19 nella serie. Batte foul. Wait a minute! Interferenza del catcher? Ohtani in prima, basi di nuove cariche. Betts, con un out, fa quello che serve. Altra volata al centro. Judge ancora impotente. Edman fa 7-6. I due uomini ovunque danno il vantaggio ai Dodgers. Freddie va K.
Gli Yankees hanno sei out per ribaltare nuovamente questa frittata. Treinen resta sul monte, ha 21 lanci, una settantina in tre giorni. Soto-Judge-Jazz. Soto la batte verso la prima, Freddie raccoglie, Treinen scatta e copre, un out.
Judge, conto pieno, doppio a sinistra. Il capitano firma presente. Treinen va 2-0 contro Jazz. Nel bullpen si alzano Hudson e Buehler. Capito quasi tutto della mente di Roberts. Jazz si prende la BB. Roberts va sul monte e lascia Treinen ad affrontare Stanton. Che mossa! Ha 18 fuoricampo in postseason. Una sinker cha va un po’ a S, alta a destra, Betts la prende al volo. Ora Rizzo, il mancino. Zero HR in 111 turni. Con il suo quarantaduesimo lancio della serata lo manda strikeout. Andiamo al nono, e forse anche oltre.
Singolo di Teoscar, Taylor a correre, out al volo di Muncy, BB a Kikè, ancora lui! Weaver ha finito la benzina, dal bullpen arriva Leiter. Fa K e induce Will Smith a una facile ground ball. Gli Yankees nella parte bassa del nono. Dove gli uomini diventano eroi per sempre.
E dopo un giorno di riposo, o cent’anni di solitudine, sulla montagnola sale Walker Buehler. Un partente che fa il closer. Quasi come Corbin, Sale, Bumgarner, come Randy Johnson, come Grover Cleveland Alexander, come Walter Johnson.
Volpe, Wells, Verdugo.
Rimbalzante a Muncy, un out. Immagini del dugout losangelino, un’intera rotazione osserva. Wells arriva sul 3-2. Knuckle curve, una farfalla, strikeout. Verdugo, altro ex Red Sox. Conto 1-2, 78 mph, farfalla. Strikeout. Dodgers campioni.
Note
Scrivo durante la partita, poi dormo. Poi lavoro. Alle volte mi addormento. Poi correggo solo l’ortografia. Poi posto. Le sensazioni sono quelle del momento. Forse anche per quello non c’è troppo second guessing, forse il giusto. Forse dubbi, forse intuizioni, forse cavolate.
Ottavo titolo della franchigia. Uno come Brooklyn Dodgers (nel 1955 contro gli Yankees) e sette a Los Angeles.
Il quarto contro gli Yankees, come nel 1963 e nel 1981. Contro i quali sono arrivate anche otto sconfitte.
E per la settima volta festeggiano fuori casa, in uno Stadium quasi vuoto.
ASTERISCO
Gerrit Cole ha lanciato una gran partita. Senza dubbio. Affrontava un lineup difficile, in una partita da vincere, senza rete. Non ha concesso valide fino al quinto inning. Nulla da dire. C’è una cosa che non ho mai capito in questi decenni. Il pitcher corre sempre in prima, su una palla battuta verso la prima, oppure valuta? Oppure come ha fatto Cole, guarda e indica la prima base a Rizzo, come a dire: “Devi andare lì!”. Come se Rizzo non lo sapesse dove doveva andare. Il problema, in questo caso, era che Betts corre veloce (e questo lo sai benissimo) e che Rizzo è troppo lontano dalla prima quando raccoglie la palla. E questo invece devi immaginarlo, devi visualizzarlo. Hai visto migliaia di palle battute verso la prima, ognuna diversa dall’altra, ma tutte insieme hanno creato nel tuo cervello e nei tuoi occhi un database. E comunque devi correre in prima, per principio, perché è la partita della vita. Tra l’altro le basi sono piene, sai che il seconda base non potrà essere di aiuto. L’errore di Judge è grave, ma accade. La giocata di Volpe era oggettivamente difficile.
La pigrizia di Cole non è perdonabile, è un peccato mortale, è il terzo out. Sarebbero rimasti cinque a zero dopo cinque inning in gara cinque. Era il biglietto per la California.
Per decenni abbiamo maledetto Bill Buckner, l’uomo dalle ginocchia d’argilla che si è fatto passare la palla in mezzo alle gambe allo Shea Stadium nel 1986. Non fu pigro, era vecchio e la palla era velenosa. Fosse passata sotto alle gambe di Rizzo lo avremmo crocifisso. Criticare Cole non è facile. L’asso di New York.
Un fastidio vedere quella grave mancanza, un fastidio anche per me che non tifavo certo per NY. Non che LA mi mandi tutte queste sensazioni positive, anzi, ma i Dodgers hanno una storia bellissima, soprattutto quando erano a Brooklyn. Certo, Ebbets Field ora ospita dei condomini. La storia non si vede. Immagini sfocate in bianco e nero. I Dodgers risiedono a LA. Sono altro. Vale per tutte le franchigie che si sono trasferite.
Attenzione. La serie non è tutta nella pigrizia di Cole, ci mancherebbe. Gli Yankees erano con le spalle al muro, ma la partita era aperta. C’era un grandissimo equilibrio. Se vincevano una delle prime tre, cosa assolutamente possibile, si andava almeno a gara sei. Il pitching staff di NY forse era anche più adatto al momento. Gestire lo Stadium senza mancini è complicato.
Freddie MVP è una scelta ovvia. Ha vinto la prima partita, creato le premesse per il resto della serie. Quattro fuoricampo sono cose da soprannome immediato.
Non ho letto o sentito interviste, non so che cosa hanno detto Boone e i suoi ragazzi. I giusti festeggiamenti dei Dodgers, con qualche frase scontata, la gioia sana di Roberts, che, da pinch runner, credo segua abbastanza i consigli dei sabermetrici del piano di sopra. Lasciare Treinen in gara cinque è stata una mossa decisiva, magari tutta sua, ma l’uso del bullpen con tutti i vari match up viene pianificato. Fanno bene e lo hanno fatto bene (Andrew Friedman TM).
Il lungo inverno aiuterà a digerire dolori ed errori, inning che puzzano di Boston anni settanta, o di White Sox 2024. E in primavera tutti sani e nella miglior forma della loro vita.
I campioni del baseball 2024 sono i Los Angeles Dodgers.
La sinfonia rimane incompleta. Quando tutto era apparecchiato per una storica rimonta, gli Yankees si comportano male, prendono cinque in condotta.
Le serie sono lunghe, ma le partite sono piccole perle infinite. Cole oggi vuole lanciarne una. Deve. Inizia 1-2-3.
Nel frattempo, si sveglia il gigante addormentato. Con Soto in base, il giudice la distrugge, 2-0. Jazz fa back to back, JJ. 3-0. Musica! Si balla anche in tribuna. Lo Stadium in piedi. Profumi di 1977. Munson-Jackson. Per Halloween andremo in California.
Cole fa 4-5-6. E adesso sono svegli pure le due V. Volpe e Verdugo. Doppio e singolo su conto pieno, NY 4-0. Dopo nove battitori Flaherty va a fare la doccia. Roberts forzato a un bullpen game che non si aspettava così presto. Banda, la musica non cambia, un out, lancio pazzo, palle a terra, due uomini in base. E tocca di nuovo al gigante. Banda gli gira attorno, base ball e basi piene. Banda contro Jazz, facile giochino di parole. Non facile come l’out in prima.
Cole fa 7-8-9, anzi, conto pieno, gli scappa un ball, Lux va in base. Ohtani vola a sinistra. Le valigie sono pronte. Stanton fa 5-0, mentre Boone sta parlando al microfono, “Back!” “…on the bird to get to the West Coast…”. Partita finita, dai. Brasier, ex Red Sox, non concede altro.
Cole passa il quarto, una BB a Betts e una gran presa di Judge contro il muro sul “quinto HR di Freddie”. Mi pare si chiami no-hitter. Roberts, al microfono, non porta altrettanta fortuna, anzi parla apertamente di gara sei. Wow! Nonostante il giorno di riposo, infatti deve gestire i suoi rilievi. Per cui cambia ancora, tocca a Kopech.
Kopech fa il suo dovere. E per la prima volta gli Yankees non segnano, lasciando due uomini in base, con un out, antica malattia non sempre curata. Judge la alza stratosferica, ma cade un po’ corta. Ma, dai, siamo 5-0. Le partite sono lunghe. Domani il giorno degli orrori, ma siamo nel tempio delle vittorie. Sorrisi ovunque.
Kikè spezza il no-hitter, un dettaglio. Edman con una molle volata al centro. E la palla cade… a Judge… due in base. Will Smith, altro risvegliato da poco, ne batte una rimbalzante, verso Volpe, raccoglie e fa l’out? No, raccoglie e va in seconda? Neppure, tenta la forzata in terza, pure Smoltz dice che era la scelta giusta, palla che schizza via, tutti salvi, basi piene, nessun out. Cole va K-K su Lux e Ohtani. Il terzo strike al giapponese una pennellata. Gran sollievo, anche sulla faccia del gigante. Tocca a Mookie, lenta rimbalzante verso la prima, Rizzo raccoglie e in prima… non c’è Cole. ASTERISCO. Betts salvo, punto del 1-5 a casa. Freddie, oh oh, non volevamo arrivare qui. Singolo di forza, due punti, 3-5. Partita che si sta trasformando. Cole sul monte, cucinato, senza pause. Nessuno va a parlargli. Teoscar la mette dove Judge non arriva, profonda a sinistra tra lui e Verdugo. Betts vola, e pure Freeman corre a casa pestando sulla sua mezza caviglia. Pareggio. Una larva ora è farfalla. Un quinto inning infinito. Cole con il fumo che gli esce dalle orecchie, trentanove lanci. Out per Muncy e riappare il Kikè, altro uomo ovunque. Terzo out finalmente.
E manca ancora mezza partita!
Gli Yankees sono scioccati, lo stadio muto. Vesia fa due out e poi Volpe batte un singolo. Si canta di nuovo: Leeet’s Gooo Yankeeeees! Wells colpito, base a Verdugo. Torres con le basi piene. Partita che offre chance a tutti. Kafkiana. Un'altra metamorfosi? No, per il momento. Volata a destra, c’è Betts.
Cole rientra, dopo tutto, in un inning davvero infernale, ha concesso una BB, il doppio di Teoscar, ma tutto quello che è successo è figlio di tanti padri. Ha pure solo 87 lanci. Fa 1-2-3. Ora ne ha 98. Due dettagli. Immagine di Volpe con la mano sull’orecchio. Forse anche lui ha l’auricolare per sapere che lancio arriva? Sul terzo out Soto, non proprio un gigante come difensore, anticipa Judge sulla volata di Lux al centro. Judge sta ancora pensando a quell’errore che ha aperto le paratie. Per ora Cole ci mette una diga, ha 98 lanci.
Gli Yankees si riprendono. Roberts chiama Graterol. Soto e Judge camminano. Jazz forza Judge in seconda, angoli, un out. Occasione. Giancarlo non aspetta. Volata di sacrificio, 6-5. Dopo la BB a Rizzo, tocca a Treinen, settimo lanciatore usato dai Dodgers. Volpe, conto pieno. Grounder a Lux.
Cole con il suo novantanovesimo lancio affronta Ohtani. Boone senza paura. E Gerrit risponde, Ohtani va out in seconda e Betts batte una comebacker. Gli fa affrontare anche il mancino. Sudori Freddie. Proprio non ce la fa. Gli regala la prima. Ovazione. Credo abbia dato tutto. Esce e saluta con quella smorfia alla Bill Murray, mai del tutto felice. Tocca a Clay Holmes. Quattro ball a Teoscar. Due in base. Muncy è 0-14, conto pieno. La curva paralizzante. Ora 0-15.
Treinen fa due K e induce un out in terza per chiudere il settimo. Non avendo partenti, Roberts ha una marea di rilievi, ma li sta usando tutti. Gli mancano due inning, se i Dodgers pareggiano. Non penso che voglia usare Honeywell, smantellato ieri, o Hudson che ne ha lanciati 42, restano solo Knack e l’alchimista Casparius. Vediamo come naviga questa corazzata incerottata.
Boone chiama Kahnle (0 punti e 6 BB concessi in ottobre). E Kikè lo accoglie con una linea a sinistra. O’Kikotober. Edman scheggia la mazza, ne esce una palla infida. Prima e seconda, nessun out. Arriva puntuale la BB, al momento peggiore. Sul monte sale Weaver. Lux, conto pieno, basi piene, zero out. La batte lunga, sacrificio, Judge non può far molto, Kikè fa 6-6. Edman va pure in terza. Ohtani, 0-4 oggi, 2-19 nella serie. Batte foul. Wait a minute! Interferenza del catcher? Ohtani in prima, basi di nuove cariche. Betts, con un out, fa quello che serve. Altra volata al centro. Judge ancora impotente. Edman fa 7-6. I due uomini ovunque danno il vantaggio ai Dodgers. Freddie va K.
Gli Yankees hanno sei out per ribaltare nuovamente questa frittata. Treinen resta sul monte, ha 21 lanci, una settantina in tre giorni. Soto-Judge-Jazz. Soto la batte verso la prima, Freddie raccoglie, Treinen scatta e copre, un out.
Judge, conto pieno, doppio a sinistra. Il capitano firma presente. Treinen va 2-0 contro Jazz. Nel bullpen si alzano Hudson e Buehler. Capito quasi tutto della mente di Roberts. Jazz si prende la BB. Roberts va sul monte e lascia Treinen ad affrontare Stanton. Che mossa! Ha 18 fuoricampo in postseason. Una sinker cha va un po’ a S, alta a destra, Betts la prende al volo. Ora Rizzo, il mancino. Zero HR in 111 turni. Con il suo quarantaduesimo lancio della serata lo manda strikeout. Andiamo al nono, e forse anche oltre.
Singolo di Teoscar, Taylor a correre, out al volo di Muncy, BB a Kikè, ancora lui! Weaver ha finito la benzina, dal bullpen arriva Leiter. Fa K e induce Will Smith a una facile ground ball. Gli Yankees nella parte bassa del nono. Dove gli uomini diventano eroi per sempre.
E dopo un giorno di riposo, o cent’anni di solitudine, sulla montagnola sale Walker Buehler. Un partente che fa il closer. Quasi come Corbin, Sale, Bumgarner, come Randy Johnson, come Grover Cleveland Alexander, come Walter Johnson.
Volpe, Wells, Verdugo.
Rimbalzante a Muncy, un out. Immagini del dugout losangelino, un’intera rotazione osserva. Wells arriva sul 3-2. Knuckle curve, una farfalla, strikeout. Verdugo, altro ex Red Sox. Conto 1-2, 78 mph, farfalla. Strikeout. Dodgers campioni.
Note
Scrivo durante la partita, poi dormo. Poi lavoro. Alle volte mi addormento. Poi correggo solo l’ortografia. Poi posto. Le sensazioni sono quelle del momento. Forse anche per quello non c’è troppo second guessing, forse il giusto. Forse dubbi, forse intuizioni, forse cavolate.
Ottavo titolo della franchigia. Uno come Brooklyn Dodgers (nel 1955 contro gli Yankees) e sette a Los Angeles.
Il quarto contro gli Yankees, come nel 1963 e nel 1981. Contro i quali sono arrivate anche otto sconfitte.
E per la settima volta festeggiano fuori casa, in uno Stadium quasi vuoto.
ASTERISCO
Gerrit Cole ha lanciato una gran partita. Senza dubbio. Affrontava un lineup difficile, in una partita da vincere, senza rete. Non ha concesso valide fino al quinto inning. Nulla da dire. C’è una cosa che non ho mai capito in questi decenni. Il pitcher corre sempre in prima, su una palla battuta verso la prima, oppure valuta? Oppure come ha fatto Cole, guarda e indica la prima base a Rizzo, come a dire: “Devi andare lì!”. Come se Rizzo non lo sapesse dove doveva andare. Il problema, in questo caso, era che Betts corre veloce (e questo lo sai benissimo) e che Rizzo è troppo lontano dalla prima quando raccoglie la palla. E questo invece devi immaginarlo, devi visualizzarlo. Hai visto migliaia di palle battute verso la prima, ognuna diversa dall’altra, ma tutte insieme hanno creato nel tuo cervello e nei tuoi occhi un database. E comunque devi correre in prima, per principio, perché è la partita della vita. Tra l’altro le basi sono piene, sai che il seconda base non potrà essere di aiuto. L’errore di Judge è grave, ma accade. La giocata di Volpe era oggettivamente difficile.
La pigrizia di Cole non è perdonabile, è un peccato mortale, è il terzo out. Sarebbero rimasti cinque a zero dopo cinque inning in gara cinque. Era il biglietto per la California.
Per decenni abbiamo maledetto Bill Buckner, l’uomo dalle ginocchia d’argilla che si è fatto passare la palla in mezzo alle gambe allo Shea Stadium nel 1986. Non fu pigro, era vecchio e la palla era velenosa. Fosse passata sotto alle gambe di Rizzo lo avremmo crocifisso. Criticare Cole non è facile. L’asso di New York.
Un fastidio vedere quella grave mancanza, un fastidio anche per me che non tifavo certo per NY. Non che LA mi mandi tutte queste sensazioni positive, anzi, ma i Dodgers hanno una storia bellissima, soprattutto quando erano a Brooklyn. Certo, Ebbets Field ora ospita dei condomini. La storia non si vede. Immagini sfocate in bianco e nero. I Dodgers risiedono a LA. Sono altro. Vale per tutte le franchigie che si sono trasferite.
Attenzione. La serie non è tutta nella pigrizia di Cole, ci mancherebbe. Gli Yankees erano con le spalle al muro, ma la partita era aperta. C’era un grandissimo equilibrio. Se vincevano una delle prime tre, cosa assolutamente possibile, si andava almeno a gara sei. Il pitching staff di NY forse era anche più adatto al momento. Gestire lo Stadium senza mancini è complicato.
Freddie MVP è una scelta ovvia. Ha vinto la prima partita, creato le premesse per il resto della serie. Quattro fuoricampo sono cose da soprannome immediato.
Non ho letto o sentito interviste, non so che cosa hanno detto Boone e i suoi ragazzi. I giusti festeggiamenti dei Dodgers, con qualche frase scontata, la gioia sana di Roberts, che, da pinch runner, credo segua abbastanza i consigli dei sabermetrici del piano di sopra. Lasciare Treinen in gara cinque è stata una mossa decisiva, magari tutta sua, ma l’uso del bullpen con tutti i vari match up viene pianificato. Fanno bene e lo hanno fatto bene (Andrew Friedman TM).
Il lungo inverno aiuterà a digerire dolori ed errori, inning che puzzano di Boston anni settanta, o di White Sox 2024. E in primavera tutti sani e nella miglior forma della loro vita.
I campioni del baseball 2024 sono i Los Angeles Dodgers.
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Re: Around the MLB
Grazie Joe :)
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Re: Around the MLB
joesox ha scritto: ↑31/10/2024, 19:40 ...
C’è una cosa che non ho mai capito in questi decenni. Il pitcher corre sempre in prima, su una palla battuta verso la prima, oppure valuta? Oppure come ha fatto Cole, guarda e indica la prima base a Rizzo, come a dire: “Devi andare lì!”. Come se Rizzo non lo sapesse dove doveva andare.
...
Come ex lanciatore, ormai una vita fa, il pitcher DEVE SEMPRE, SEMPRE, S-E-M-P-R-E CORRERE IN PRIMA.
Non esiste ragione per non farlo: e' solo pigrizia o mancanza di prontezza quando non si fa.
Anche nel replay, si vede come il primo istinto di Cole - frutto di decenni di allenamenti e memoria muscolare - sia di correre, ma poi il pensiero pigro si fa strada e Cole si ferma a indicare