Leviathan ha scritto: 07/07/2024, 11:45
Leviathan ha scritto: 03/07/2024, 12:45
Io invece trovo meraviglioco come rigirate il concetto di democrazia a vostro piacimento.
Se il popolo ha votato per un partito è giusto che quel partito governi, non che B e C si alleino per andare contro la scelta della maggioranza del popolo. Questo diventa semplicemente i politicanti che vanno contro al popolo per mantenere i loro interessi e poltrone. E questo è un discorso generico, non riguardante Le Pen, Melanchon e Macron.
Venendo alla Francia, nemmeno fosse solo il 35% della Francia ad aver votato, ma ben sopra il 65%, se la popolazione ha espresso la sua opinione è giusto ascoltarla e che governi la Le Pen, poi quando capiranno che pure lei è solo parole parole e pochi fatti saranno cazzi loro... Ma facendo quello che stanno facendo il piccolo napoleone moderno e melanzanone non faranno altro che far incazzare ulteriormente il loro popolo. In sostanza questo sistema si può riassumere in "si avete votato in tanti, bravi! Però non ci piace come avete votato quindi non ce ne frega un cazzo della vostra opinione e decidiamo noi politici cos'è meglio per voi".
Putin che dice la mia stessa cosa sulle elezioni francesi
Siamo talmente sulla stessa lunghezza d'onda che ora lo anticipo anche
Ti ripropongo la mia risposta di qualche pagina fa, sperando che tu possa comprendere i testi più lunghi di 140 caratteri:
In Francia le elezioni legislative funzionano come segue, in modo semplificato e sperando di non commettere errori pacchiani a mia volta:
- hai 577 circoscrizioni;
- in ognuna di queste circoscrizioni può essere eletto un solo candidato ("uninominale");
- al primo turno, viene eletto direttamente chi prende più del 50% dei voti espressi ("maggioritario"), a patto che ciò equivalga ad almeno il 25% degli elettori iscritti nella circoscrizione;
- se una delle due condizioni di cui sopra non si verifica, i due candidati con più voti, insieme a tutti gli altri candidati che abbiano preso un numero di voti equivalente ad almeno il 12.5% degli elettori iscritti nella circoscrizione, passano al secondo turno ("a due turni");
- al secondo turno, vince il candidato che prende più voti ("maggioranza relativa").
Cosa sta succedendo, quindi?
- 76 candidati su 577 sono già stati eletti al primo turno;
- 2 circoscrizioni avranno 4 candidati al secondo turno;
- 89 circoscrizioni avranno 3 candidati al secondo turno;
- 409 circoscrizioni avranno 2 candidati al secondo turno: questo perché molti "terzi" si sono ritirati per favorire il flusso dei voti dal proprio elettorato verso chi si ritiene abbia più possibilità di vittoria contro RN.
Qualunque partito o coalizione vincerà a tutti gli effetti le elezioni raggiungendo il minimo di 289 parlamentari eletti, cioè circoscrizioni vinte ("maggioranza assoluta" ).
Il leader di tale partito o coalizione di maggioranza verrà nominato Primo Ministro dal Presidente della Repubblica e così incaricato di formare un governo.
Come vedi, l'affluenza generale al primo turno che tu citavi è irrilevante per il sistema elettorale francese, almeno nei termini in cui l'hai messa tu.
Da quanto detto si evince facilmente che, se Le Pen otterrà la maggioranza relativa nelle circoscrizioni che le mancano ad arrivare a 289, sarà lei ad aver vinto. Cosa importa se gli altri si ritirano e dicono ai propri elettori di votarle contro? Non sono forse liberi di farlo, in democrazia?
Poi sono sempre i cittadini a poter votare come vogliono, e se io al secondo turno avevo intenzione di votare il mio candidato preferito, e questo - arrivato terzo al primo turno - si ritira per favorire il secondo in ottica anti-Le Pen... posso tranquillamente decidere di non andare a votare al secondo turno, o addirittura votare Le Pen.