C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Allora sto Dune Due? Che dite?
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Re: C'era una volta il Cinema
Ultimi 45'/ora in cui hanno velocizzato alcune trame e tuttora non mi sono chiare, anche se Wikipedia spiega bene. Tutto il resto, film da vivere...e che fa bene ai cinema
https://forum.playitusa.com/viewtopic.php?p=4170117#p4170117
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Re: C'era una volta il Cinema
The Patient ha scritto: ↑13/03/2024, 19:13
Ultimi 45'/ora in cui hanno velocizzato alcune trame e tuttora non mi sono chiare, anche se Wikipedia spiega bene. Tutto il resto, film da vivere...e che fa bene ai cinema
viewtopic.php?p=4170117#p4170117
Uscito 2 ore fa. Bomba atomica, bellissimo. Concordo ogni tanto è un po' affrettato e c'è qualche buco, ma al cinema Villenueve vale non un biglietto ma anche due o tre...
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Re: C'era una volta il Cinema
In settimana ho recuperato The Holdovers e American Fiction.
Avendoli visti uno via l'altro, e avendo alcuni punti in comune (più che altro il protagonista, professore universitario con vita privata che vabbè lasciamo perdere), mi è venuto naturale metterli a confronto.
Devo dire che ho preferito nettamente il primo. Mi sembra che l'amalgama fra dramma e commedia funzioni molto meglio. Merito della sceneggiatura ma soprattutto della regia di Alexander Payne, mio pupillissimo da sempre, uno a cui non manca la leggerezza di tocco. Niente di mai visto prima, ma ho riso molto e mi ha fatto commuovere.
Da American Fiction invece forse mi aspettavo qualcosa di più. È un film nettamente spezzato in due: la parte satirica sulla sua vicenda di scrittore (che però esaurisce abbastanza presto le idee e si rifugia nella farsa) a volte sembra quasi una grande verniciatura per giustificare la sua vicenda familiare, che invece vira verso il dramma e che spesso ha il sopravvento. E secondo me le due anime non legano molto bene.
È comunque un buon film, gli spunti satirici ci sono (i primi cinque minuti mi avevano fatto sperare nel capolavoro), ma da un premio Oscar per la sceneggiatura - per quello che vale, intendiamoci - mi immaginavo qualcosa di più originale. Nei giorni scorsi l'abbiamo trattato come un film sulla cancel culture, in realtà è più un film sull'identitarismo, fra neri che accettano di cavalcare gli stereotipi per convenienza e bianchi che feticizzano i neri per senso di colpa.
Avendoli visti uno via l'altro, e avendo alcuni punti in comune (più che altro il protagonista, professore universitario con vita privata che vabbè lasciamo perdere), mi è venuto naturale metterli a confronto.
Devo dire che ho preferito nettamente il primo. Mi sembra che l'amalgama fra dramma e commedia funzioni molto meglio. Merito della sceneggiatura ma soprattutto della regia di Alexander Payne, mio pupillissimo da sempre, uno a cui non manca la leggerezza di tocco. Niente di mai visto prima, ma ho riso molto e mi ha fatto commuovere.
Da American Fiction invece forse mi aspettavo qualcosa di più. È un film nettamente spezzato in due: la parte satirica sulla sua vicenda di scrittore (che però esaurisce abbastanza presto le idee e si rifugia nella farsa) a volte sembra quasi una grande verniciatura per giustificare la sua vicenda familiare, che invece vira verso il dramma e che spesso ha il sopravvento. E secondo me le due anime non legano molto bene.
È comunque un buon film, gli spunti satirici ci sono (i primi cinque minuti mi avevano fatto sperare nel capolavoro), ma da un premio Oscar per la sceneggiatura - per quello che vale, intendiamoci - mi immaginavo qualcosa di più originale. Nei giorni scorsi l'abbiamo trattato come un film sulla cancel culture, in realtà è più un film sull'identitarismo, fra neri che accettano di cavalcare gli stereotipi per convenienza e bianchi che feticizzano i neri per senso di colpa.
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Re: C'era una volta il Cinema
Mi sono pure guardato Anatomia di una Caduta. Carino, il mistero in se non me lo sono goduto più di tanto perchè secondo me era chiaro lei fosse innocente e in generale avesse più ragione., ma le prove degli attori, soprattutto la Huller, sono eccellenti e scritti veramente bene (anche qui soprattutto la Huller), e il format del thriller giuridico se ben impostato ha sempre tanti spunti interessanti. In questo ad es la componente mediatica e quanto si può vedere abbia poi un riscontro sul processo . Bello anche come il pm riesca a rendersi odioso (facile col bonus francesità all'antipatia) ma soprattutto cavalchi i limite della professionalità citando i libri di lei e ti fa dubitare proprio di tutto il sistema giudiziario, quella parte infatti è quella che vediamo poi richiamata in tv perchè cattura l'immaginazione. Film maturo, intenso e molto teso. Bello.
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Re: C'era una volta il Cinema
Altre 2 righe su Dune 2.
Ero a cena fuori e non ho potuto fare altro che stare a pensare a sto film. Ed eccoci qua, che riascolto la colonna sonora e non prendo sonno. Sarà che i capitoli 2 di tante serie di film son quelli che mi piacciono di più (LOTR, Matrix, Police Story, Ritorno al futuro, persino i primi e pure secondi X-Men, Superman 2 di Raimi etc), sarà perché nel secondo film, una volta messe giù le basi narrative della storia, ora gli autori con ispirazione han più libertà di esprimere la loro visione artistica... Fatto sta che secondo me ne esce un capolavoro, con queste musiche soavi che ti cullano durante il film al punto da sembrare naturali alla storia come il suono del vento nel deserto, che si gioca i picchi con massima maestria ed un effetto da pelle d'oca. Che capolavoro artistico si deve fare? Che abilità sovrannaturale ci vuole? Per far coinvolgere nell'estetica di un film che tratta di come si debba, alla fine dei conti, lasciar andare il proprio io, il proprio libero arbitrio, e farsi guidare in un destino non tuo, in un solco che han tracciato altri prima che tu nascessi. E son gli stessi che hanno influenzato tutta della tua vita, a partire dal patrimonio genetico.. Eppure è così. E' talmente fatto bene che vuoi tornare in un mondo dove il più buono è una merda umana (tranne LA più buona, in realtà). Ed è pure il messaggio del film stesso: se è abbastanza bello chi se ne frega se non è vero?
Un film che può raggiungere il suo apice, anche nel messaggio, solo se è perfetto esteticamente. E lo è.
Menzione d'onore alla Zendaya, io era la seconda volta che la vedevo (dopo Dune 1). Che dire, prestazione che vale una carriera secondo me. Buca lo schermo. E non per la bellezza, tanto è sempre vestita, ma per quanto dice con due o tre espressioni, con poche inflessioni della bocca e sopracciglia, in un ruolo che è difficile da fare in quanto abbastanza banale. Ma riesce ad ammaliare, anche aiutata dal fatto che il suo personaggio è l'unico o uno dei pochi con qualità in cui uno si può riconoscere. La vorresti abbracciare e darle un bacio in fronte.
Fotografia e colori con lo stile suo inconfondibile, dove praticamente siam bloccati nel finale di Blade Runner 2049 quando coso va nel palazzo da Deckard (ovvero la parte più bella). Scena con le atomiche che aprono alla tempesta e ai vermoni mozzafiato. I giochi di colori e con passaggio da full color a bianco\nero sul pianeta degli Harkonnen pazzesco. La discesa in un ebete fanatico da parte del capo villaggio straziante. La scena dove l'astronave Harkonnen apre il fuoco a volontà sul villaggio Fremen penso mi rimarrà plasmata nella testa per chissà quanto, con tutto quel che è successo a Gaza in questi mesi.
Film ipnotico, malinconico ed esaltante, con temi modernissimi, che si merita tutti i memini e l'ossessione dei naviganti ogni volta che apro twitter. Una bomba atomica. Non dico il solito clichè che "fa bene al cinema" perché non ho quell'innamoramento verso la sala, ma questo visto al cinema è una scarica di adrenalina. Anzi di Eroina con compreso il post di tristezza quando svanisce l'effetto e causa di una potente dipendenza. Fenomenale
Ero a cena fuori e non ho potuto fare altro che stare a pensare a sto film. Ed eccoci qua, che riascolto la colonna sonora e non prendo sonno. Sarà che i capitoli 2 di tante serie di film son quelli che mi piacciono di più (LOTR, Matrix, Police Story, Ritorno al futuro, persino i primi e pure secondi X-Men, Superman 2 di Raimi etc), sarà perché nel secondo film, una volta messe giù le basi narrative della storia, ora gli autori con ispirazione han più libertà di esprimere la loro visione artistica... Fatto sta che secondo me ne esce un capolavoro, con queste musiche soavi che ti cullano durante il film al punto da sembrare naturali alla storia come il suono del vento nel deserto, che si gioca i picchi con massima maestria ed un effetto da pelle d'oca. Che capolavoro artistico si deve fare? Che abilità sovrannaturale ci vuole? Per far coinvolgere nell'estetica di un film che tratta di come si debba, alla fine dei conti, lasciar andare il proprio io, il proprio libero arbitrio, e farsi guidare in un destino non tuo, in un solco che han tracciato altri prima che tu nascessi. E son gli stessi che hanno influenzato tutta della tua vita, a partire dal patrimonio genetico.. Eppure è così. E' talmente fatto bene che vuoi tornare in un mondo dove il più buono è una merda umana (tranne LA più buona, in realtà). Ed è pure il messaggio del film stesso: se è abbastanza bello chi se ne frega se non è vero?
Un film che può raggiungere il suo apice, anche nel messaggio, solo se è perfetto esteticamente. E lo è.
Menzione d'onore alla Zendaya, io era la seconda volta che la vedevo (dopo Dune 1). Che dire, prestazione che vale una carriera secondo me. Buca lo schermo. E non per la bellezza, tanto è sempre vestita, ma per quanto dice con due o tre espressioni, con poche inflessioni della bocca e sopracciglia, in un ruolo che è difficile da fare in quanto abbastanza banale. Ma riesce ad ammaliare, anche aiutata dal fatto che il suo personaggio è l'unico o uno dei pochi con qualità in cui uno si può riconoscere. La vorresti abbracciare e darle un bacio in fronte.
Fotografia e colori con lo stile suo inconfondibile, dove praticamente siam bloccati nel finale di Blade Runner 2049 quando coso va nel palazzo da Deckard (ovvero la parte più bella). Scena con le atomiche che aprono alla tempesta e ai vermoni mozzafiato. I giochi di colori e con passaggio da full color a bianco\nero sul pianeta degli Harkonnen pazzesco. La discesa in un ebete fanatico da parte del capo villaggio straziante. La scena dove l'astronave Harkonnen apre il fuoco a volontà sul villaggio Fremen penso mi rimarrà plasmata nella testa per chissà quanto, con tutto quel che è successo a Gaza in questi mesi.
Film ipnotico, malinconico ed esaltante, con temi modernissimi, che si merita tutti i memini e l'ossessione dei naviganti ogni volta che apro twitter. Una bomba atomica. Non dico il solito clichè che "fa bene al cinema" perché non ho quell'innamoramento verso la sala, ma questo visto al cinema è una scarica di adrenalina. Anzi di Eroina con compreso il post di tristezza quando svanisce l'effetto e causa di una potente dipendenza. Fenomenale
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Re: C'era una volta il Cinema
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
Race for glory: Audi vs. Lancia
Film godibilissimo, romanzato ma solo il giusto, perchè racconta abbastanza fedelmente gli avvenimenti e alcuni aneddoti del 1983, anno epocale nella storia del mondiale Rally. Si focalizza quasi interamente sul personaggio di Fiorio e la sua ossessione di vittoria, narra la sua capacità di interpretare le zone grigie del regolamento di allora e i trucchi (non tutti) che utilizzò per combattere l'armata crucca.
Scorre via veloce, non si sofferma troppo sulle tappe del Mondiale ma narra anche il lato "esterno", non è un documentario, anche se il "male" rappresentato da Gumpert ha un ruolo quasi secondario, non si percepisce troppo la rivalità in gara.
Unica cosa che avrei evitato è l'incidente di Ugo Kurt (tutto inventato) al 1000 Laghi per dimostrare la fragilità della 037. Che la Lancia avesse prodotto un'auto con la solidità del cartone era risaputo da tutti, bastava inscenare un dialogo tra Walter Rohrl e uno dei suoi familiari che gli sconsigliava di firmare per una casa che produceva macchine tutt'altro che solide (cosa realmente accaduta per ammissione stessa di Rohrl). Boh l'ho trovata una forzatura non necessaria, un pilota inventato in mezzo a Rohrl, Mikkola, Alen, Mouton ecc. non lo trovo sensatissimo.
Film godibilissimo, romanzato ma solo il giusto, perchè racconta abbastanza fedelmente gli avvenimenti e alcuni aneddoti del 1983, anno epocale nella storia del mondiale Rally. Si focalizza quasi interamente sul personaggio di Fiorio e la sua ossessione di vittoria, narra la sua capacità di interpretare le zone grigie del regolamento di allora e i trucchi (non tutti) che utilizzò per combattere l'armata crucca.
Scorre via veloce, non si sofferma troppo sulle tappe del Mondiale ma narra anche il lato "esterno", non è un documentario, anche se il "male" rappresentato da Gumpert ha un ruolo quasi secondario, non si percepisce troppo la rivalità in gara.
Unica cosa che avrei evitato è l'incidente di Ugo Kurt (tutto inventato) al 1000 Laghi per dimostrare la fragilità della 037. Che la Lancia avesse prodotto un'auto con la solidità del cartone era risaputo da tutti, bastava inscenare un dialogo tra Walter Rohrl e uno dei suoi familiari che gli sconsigliava di firmare per una casa che produceva macchine tutt'altro che solide (cosa realmente accaduta per ammissione stessa di Rohrl). Boh l'ho trovata una forzatura non necessaria, un pilota inventato in mezzo a Rohrl, Mikkola, Alen, Mouton ecc. non lo trovo sensatissimo.
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Re: C'era una volta il Cinema
Ho visto Eraserhead la testa che cancella, non la mente come erroneamente e’ tradotto in italianodi Lynch
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rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
ti dirò di più, sto pensando di tornarci, da solo, mercoledì prossimo. Vorrei spararmelo in lingua originale ma è a un'ora un po' del cazzoThe Patient ha scritto: ↑16/03/2024, 8:00Mai trovato il cinema così pieno in matinée per far capire quanto economicamente possa far bene al cinema.
Ma ti faceva così bene l'eroina?!
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Re: C'era una volta il Cinema
GecGreek ha scritto: ↑16/03/2024, 1:11 Altre 2 righe su Dune 2.
Ero a cena fuori e non ho potuto fare altro che stare a pensare a sto film. Ed eccoci qua, che riascolto la colonna sonora e non prendo sonno. Sarà che i capitoli 2 di tante serie di film son quelli che mi piacciono di più (LOTR, Matrix, Police Story, Ritorno al futuro, persino i primi e pure secondi X-Men, Superman 2 di Raimi etc), sarà perché nel secondo film, una volta messe giù le basi narrative della storia, ora gli autori con ispirazione han più libertà di esprimere la loro visione artistica... Fatto sta che secondo me ne esce un capolavoro, con queste musiche soavi che ti cullano durante il film al punto da sembrare naturali alla storia come il suono del vento nel deserto, che si gioca i picchi con massima maestria ed un effetto da pelle d'oca. Che capolavoro artistico si deve fare? Che abilità sovrannaturale ci vuole? Per far coinvolgere nell'estetica di un film che tratta di come si debba, alla fine dei conti, lasciar andare il proprio io, il proprio libero arbitrio, e farsi guidare in un destino non tuo, in un solco che han tracciato altri prima che tu nascessi. E son gli stessi che hanno influenzato tutta della tua vita, a partire dal patrimonio genetico.. Eppure è così. E' talmente fatto bene che vuoi tornare in un mondo dove il più buono è una merda umana (tranne LA più buona, in realtà). Ed è pure il messaggio del film stesso: se è abbastanza bello chi se ne frega se non è vero?
Un film che può raggiungere il suo apice, anche nel messaggio, solo se è perfetto esteticamente. E lo è.
Menzione d'onore alla Zendaya, io era la seconda volta che la vedevo (dopo Dune 1). Che dire, prestazione che vale una carriera secondo me. Buca lo schermo. E non per la bellezza, tanto è sempre vestita, ma per quanto dice con due o tre espressioni, con poche inflessioni della bocca e sopracciglia, in un ruolo che è difficile da fare in quanto abbastanza banale. Ma riesce ad ammaliare, anche aiutata dal fatto che il suo personaggio è l'unico o uno dei pochi con qualità in cui uno si può riconoscere. La vorresti abbracciare e darle un bacio in fronte.
Fotografia e colori con lo stile suo inconfondibile, dove praticamente siam bloccati nel finale di Blade Runner 2049 quando coso va nel palazzo da Deckard (ovvero la parte più bella). Scena con le atomiche che aprono alla tempesta e ai vermoni mozzafiato. I giochi di colori e con passaggio da full color a bianco\nero sul pianeta degli Harkonnen pazzesco. La discesa in un ebete fanatico da parte del capo villaggio straziante. La scena dove l'astronave Harkonnen apre il fuoco a volontà sul villaggio Fremen penso mi rimarrà plasmata nella testa per chissà quanto, con tutto quel che è successo a Gaza in questi mesi.
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volevo scrivere qualcosa su Dune, ma dopo quanto hai scritto direi che ogni commento è superfluo.
Film visivamente bellissimo, con le musiche di Zimmer che hanno segnato gli ultimi 15 anni di cinema.
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Re: C'era una volta il Cinema
Ammazza che brutto film 'Ferrari'
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