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da ripper23 » 24/08/2023, 7:38
Barbie
Siamo dalle parti della pubblicita' per una linea di bambole di due ore travestita da propaganda "femminista". E' un film dalla produzione eccellente, con un casting perfetto nei due ruoli principali, e divertente in alcune trovate. Ma come contenuti non e' molto piu' di un dozzinale film marvel, ma con Barbie. E francamente rabbrividisco al pensiero di quello che ci portera' l'incredibile successo di questo film. Il messaggio, propagandistico o no, e' proprio spuntato e banale. Contento per tutti i soldi che sta facendo Greta Gerwig, ma dopo l'interessantissimo Lady Bird siamo passati al polpettone Little Women e adesso a questa roba qui, peccato.
Su questo forum non sono mai stato un grande sostenitore di Ryan Gosling, eppure impossible non ammettere che qui azzecca tutte le scelte, ed e' anzi abbastanza ironico che in un film di Barbie la cui trama e' Ken che prova a instaurare il patriarcato a Barbie World, tutte le scene migliori del film siano quelle con Ken.
Del tutto incomprensibile la scelta di inserire le scene con il capo della Mattel, interpretato dall'uomo piu' penosamente non-divertente di Hollywood in Will Ferrell. Francamente boh, la comicita' e' la cosa piu' soggettiva ecc.. ecc.. ma qui non so neanche cosa dire.
Oppenheimer
Il mio giudizio su Nolan e' costantemente in oscillazione tra l'ammirazione per il suo oggettivo talento e la sua capacita' di mettere in scena prodotti del tutto unici nel panorama attuale, e quanto consideri enormemente sopravvalutati molti suoi film (Inception, The Dark Night su tutti, mentre Tenet spero siam tutti d'accordo sul fatto che sia mediocre).
Qui si va istantaneamente tra i suoi migliori film. Nonostante il titolo, il fatto che la parola Oppenheimer sia ripetuta 40487 volte e il faccione di Cillian Murphy ad occupare tutto lo schermo per buona parte della pellicola, Oppenheimer e' un biopic solo per pretesto. Al centro del film c'e' un idea, una domanda, di cui la figura di Oppenheimer si fa solo simbolo. Un film visivamente stupendo (visto in IMAX nel mio caso, consigliato) che viene percepito come un'epopea dal primo minuto e procede a ritmo spedito, nonostante i temi, per le prime due ore del film. Ogni scena ti fa sentire come se stia per succedere un disastro, all'esterno ma sopratutto dentro la mente di quest'uomo, fin quando non accade davvero. Poi indubbiamente cala enormemente di ritmo nella terza ora, e diventa un courtroom drama molto parlato e che probabilmente poteva essere accorciato, ma rimane fondamentale per il senso del film parlare di cosa succede dopo il disastro, nella mente di Oppenheimer e nell'opinione pubblica come nei libri di storia.
Nolan mitiga alcuni dei suoi storici difetti (il sonoro da scassare i timpani che copre dialoghi biascicati), mentre si arena nuovamente su altri (la colonna sonora onnipresente a sottolineare ogni scena e soprattutto la sua incapacita' a scrivere un personaggio femminile). Ma il prodotto complessivo e' una delle migliori cose viste sul grande schermo negli ultimi anni. Un film che e' insieme una conquista cinematografica e un avvenimento, una conferma per Nolan come figura abbastanza unica tra i registi contemporanei (il successo che sta avendo un biopic di 3 ore su Oppenheimer in pieno agosto lo possono raggiungere solo lui e Tarantino, e forse neanche Quentin).
Un ultima parola su Murphy che regala un'interpretazione di quelle che ti segnano una carriera.
Andatelo a vedere, andatelo a vedere al cinema.
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