C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Beau ha paura?
bella nosa
Prima metà da 8,5
Poi dopo si perde un attimo e diventa forse prolisso/estenuante
Ma finalmente qualcuno che osa un po
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Re: C'era una volta il Cinema
Sai se questo lo facessero davvero?
Non so decidere se sarebbe un gioiello o una ciofeca...
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- PENNY
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Re: C'era una volta il Cinema
Ormai schiavo dell'home video, me misero me tapino vedo la sala rarissimamente, ma butto lì qualche recupero per discutere.
Hunger - Netflix
Insospettabile perla dalla thailandia, a metà tra Whiplash, Parasite e Masterchef. Aspirante ragazza chef che si affaccia al mondo dell'alta cucina e che ovviamente trova come mentore un sadico bastardo. Si toccano tanti temi usando il cibo come via per parlare delle disparità sociali, dei rapporti umani in ambienti iper competitivi, di ambizione personale e tante altre cose, ma senza mai cadere nel didascalico e tenendo sempre viva l'attenzione sulla trama che fila via bella pimpante per più di 2 ore. Consigliato.
Baxter - Netflix
è la storia di un cane, che ci narra la sua vita in prima persona. Rubo due recensioni da Letterbox che mi sembrano centratissime:
Baxter è una strana creatura, un po' come il cane da cui prende il titolo. Un incrocio tra satira sociale e racconto di formazione dalle sfumature kinghiane, con un tono che scarta continuamente tra la commedia nera grottesca e l'orrore strisciante sotto la normalità di facciata della periferia.
La mia cosa preferita dell'anno è raccontare alla gente la trama di questo film.
Ve lo sparate in 80 minuti il giorno in cui avete voglia di vedere qualcosa di davvero originale, a me è piaciuto un botto.
Uno dei miei guilty pleasure cinematografici è quello di recuperarmi intere saghe di film commerciali di cui al momento dell'uscita fregava meno di zero, sparandomele possibilmente tutte in pochi giorni. Stavolta è toccato a Mission Impossibile, di cui ho recuperato il 3°, 4°, 5° e 6°.
Se devo essere sincero alla fine il bilancio è di poco positivo, è un buon intrattenimento, alcuni hanno delle sequenze d'azione veramente fighe, ma tutto si esaurisce lì, gli dimentichi tutti 10 minuti dopo averli visti. Film di plastica pensati per famiglie che hanno perso anche quell'alone tarro vero che rende divertente e dona personalità a queste operazioni. Il fatto di averla buttata in commedia poi depotenzia ancora di più il tutto, ma credo lo sappiano anche loro visto che per ogni capitolo ormai la principale leva di marketing è "Woooooow assurdofigata Tom Cruise ha girato lui stesso le scene più pericolose senza affidarsi a stuntman e controfigure".
Il prossimo obbiettivo è la safa F&F su cui ripongo molta più fiducia
Le otto montagne
Concordo bene o male con tutti vostri pareri. Il film mi sembra proceda per blocchi narrativi un po' meccanici, poco legati tra loro diciamo, ma nel complesso rende merito al bel libro da cui è tratto. Borghi anche meglio di Marinelli a questo giro.
A Taxi Driver - Prime
Ispirato a una storia vera, mette in luce gli accadimenti del 1980 quando il governo sudcoreano operò una feroce repressione del dissenso nella città di Gwangiu.
Il protagonista, tassista poco interessato alla politica e interpretato dl mitico Song Kang-ho (Parasite, Memories of Murder, The Host, Lady Vendetta...), si ritrova nel mezzo dei disordini per accompagnare un giornalista tedesco che voleva essere portato nel vivo dell'azione e toccando con mano la violenza governativa aprirà gli occhi sulla situazione del suo paese. Sembra il classico film retorico americano vero? Purtroppo siamo proprio da quelle parti, non c'è la classica impronta autoriale del cinema coreano a cui siamo abituati e il film ti guida placido fin dove ti aspetti di finire quando guardi una storia così. Rimane un ottimo prodotto, intrattenimento impegnato 5 stelle se vogliamo, ben bilanciato tra commedia e dramma, ma osa poco e lascia un po' l'amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere.
Under the Silver Lake - Prime
Qui invece si vola alto per quanto mi riguarda.
Difficile spiegare di cosa parli, anche se in teoria la sinossi è semplicissima:
Los Angeles. Sam, un trentenne disoccupato e sotto sfratto, intraprende un’ossessiva indagine attraverso la città: cerca Sarah, una giovane e enigmatica vicina da poco conosciuta, misteriosamente scomparsa.
Noir metropolitano moderno interpretato da uno spaesatissimo Andrew Garfield. Un film pretenzioso, volutamente ultra criptico, pieno di strati e significati nascosti che ti invogliano ad andarti a leggere mille possibili interpretazioni appena finita la visione. Un film imbevuto di Cinema hollywoodiano e citazioni della cultura POP che guarda continuamente a Hitchcock, De Palma ma soprattutto a David Lynch a mio avviso. Durante la sua indagine incontriamo tanti personaggi e tante situazioni assurde, tutte tacciabili di essere metaforoni inconcludenti forse, ma che a me son sembrate invece costruite in maniera minuziosa, come tante tessere di un puzzle di un universo asfissiante e terrorizzante.
Il regista è David Robert Mitchell, autore di It Follows, uno degli horror migliori degli ultimi 10 anni. Qui ha mirato più in alto e credo che al botteghino l'abbia pagata cara, ma per me è la conferma di un grande cineasta.
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Ispirato a una storia vera, mette in luce gli accadimenti del 1980 quando il governo sudcoreano operò una feroce repressione del dissenso nella città di Gwangiu.
Il protagonista, tassista poco interessato alla politica e interpretato dl mitico Song Kang-ho (Parasite, Memories of Murder, The Host, Lady Vendetta...), si ritrova nel mezzo dei disordini per accompagnare un giornalista tedesco che voleva essere portato nel vivo dell'azione e toccando con mano la violenza governativa aprirà gli occhi sulla situazione del suo paese. Sembra il classico film retorico americano vero? Purtroppo siamo proprio da quelle parti, non c'è la classica impronta autoriale del cinema coreano a cui siamo abituati e il film ti guida placido fin dove ti aspetti di finire quando guardi una storia così. Rimane un ottimo prodotto, intrattenimento impegnato 5 stelle se vogliamo, ben bilanciato tra commedia e dramma, ma osa poco e lascia un po' l'amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere.
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Los Angeles. Sam, un trentenne disoccupato e sotto sfratto, intraprende un’ossessiva indagine attraverso la città: cerca Sarah, una giovane e enigmatica vicina da poco conosciuta, misteriosamente scomparsa.
Noir metropolitano moderno interpretato da uno spaesatissimo Andrew Garfield. Un film pretenzioso, volutamente ultra criptico, pieno di strati e significati nascosti che ti invogliano ad andarti a leggere mille possibili interpretazioni appena finita la visione. Un film imbevuto di Cinema hollywoodiano e citazioni della cultura POP che guarda continuamente a Hitchcock, De Palma ma soprattutto a David Lynch a mio avviso. Durante la sua indagine incontriamo tanti personaggi e tante situazioni assurde, tutte tacciabili di essere metaforoni inconcludenti forse, ma che a me son sembrate invece costruite in maniera minuziosa, come tante tessere di un puzzle di un universo asfissiante e terrorizzante.
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Re: C'era una volta il Cinema
Ho visto Plan 75.
Non credo di essere mai stato così vicino a piangere per un film. Molti momenti ai limiti dell'insostenibile emotivamente.
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Re: C'era una volta il Cinema
PENNY ha scritto: 24/05/2023, 19:10 Uno dei miei guilty pleasure cinematografici è quello di recuperarmi intere saghe di film commerciali di cui al momento dell'uscita fregava meno di zero, sparandomele possibilmente tutte in pochi giorni.
Io di recente ho rivisto la saga di Alien (sempre amata) e la trilogia del Signore degli Anelli, a cui all'epoca non avevo dato particolare importanza.
Alien è sempre una bomba. Mi piacciono tutti, anche i due prequel di Ridley Scott (Prometheus è stato inspiegabilmente maltrattato all'uscita, invece è un signor film). L'originale del '79 è oltre il capolavoro, il sequel di Cameron è un formidabile film d'azione che però amo meno perché non riesco a considerarlo un film di fantascienza (è praticamente un action con gli xenomorfi al posto dei cattivi). L'unico sotto il par è il terzo, quello di Fincher, che non aggiunge niente alla saga.
Il Signore degli Anelli l'ho rivisto sulla scorta della lettura del romanzo. Per gusti personali non sarà mai il mio film preferito (idem il libro), ma devo ammettere che Peter Jackson ha fatto un lavorone. Non si può trasportare l'intera cosmogonia tolkeniana in un film - ancorché di dieci ore - e quindi la sola cosa che si può fare è un bignamino che sia fedele allo spirito del romanzo. In questo, probabilmente questa trilogia è il meglio che si potesse fare, al netto delle semplificazioni, di un paio di episodi dolorosamente sacrificati dalla pagina allo schermo e di qualche buco narrativo nella versione uscita nelle sale (l'extendend cut immagino sia molto più coerente).
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Re: C'era una volta il Cinema
I primi 2 Alien stanno per tornare in sala 
In effetti ho una gran voglia di rivedermela tutta la saga, riguardo il capostipite tipo una volta all'anno e negli anni scorsi avevo visto i prequel di Scott, che anche io non avevo bocciato in toto. Le opere di Cameron e Fincher son davvero tanti anni che non le rivedo. Scommetto che non hai avuto il coraggio di recuperarti anche i due "Alien vs Predator"
"Il Signore degli Anelli" me lo ero risparato 2 anni fa, seguito subito dopo dai film della saga dell'Hobbit.
Tra l'altro i film tratti da Tolkien mi hanno fatto venire in mente un altro recupero fatto di recente:
King Arthur: Legend of the Sword
Ecco Guy Ritchie non sarà mai ricordato tra i più grandi registi di sempre, e quando sbaglia un film escono fuori delle robe davvero brutte, ma per dio, ha una sua idea di cinema e la persegue sempre e comunque, non ti porterà mai una vera nave in cima a una collina, si limiterà a piazzare una scuola a cielo aperto di kung fu nell'inghilterra del V secolo, ma va bene così. Anche in questa rivisitazione della Spada nella Roccia ci mette tantissimo del suo, esagerando, infischiandosene di qualunque coerenza storica, puntando sulla cafonaggine e l'ambizione di creare scene e immagini che il budget non gli permetterebbe neanche di ipotizzare, ma senti che sotto quel casino c'è dell'amore e del sangue che pulsa, che si è divertito a girare quella storia esattamente come voleva lui e tanto mi basta per apprezzarlo molto più dei preconfezionati Marvel.

In effetti ho una gran voglia di rivedermela tutta la saga, riguardo il capostipite tipo una volta all'anno e negli anni scorsi avevo visto i prequel di Scott, che anche io non avevo bocciato in toto. Le opere di Cameron e Fincher son davvero tanti anni che non le rivedo. Scommetto che non hai avuto il coraggio di recuperarti anche i due "Alien vs Predator"

"Il Signore degli Anelli" me lo ero risparato 2 anni fa, seguito subito dopo dai film della saga dell'Hobbit.
Tra l'altro i film tratti da Tolkien mi hanno fatto venire in mente un altro recupero fatto di recente:
King Arthur: Legend of the Sword
Ecco Guy Ritchie non sarà mai ricordato tra i più grandi registi di sempre, e quando sbaglia un film escono fuori delle robe davvero brutte, ma per dio, ha una sua idea di cinema e la persegue sempre e comunque, non ti porterà mai una vera nave in cima a una collina, si limiterà a piazzare una scuola a cielo aperto di kung fu nell'inghilterra del V secolo, ma va bene così. Anche in questa rivisitazione della Spada nella Roccia ci mette tantissimo del suo, esagerando, infischiandosene di qualunque coerenza storica, puntando sulla cafonaggine e l'ambizione di creare scene e immagini che il budget non gli permetterebbe neanche di ipotizzare, ma senti che sotto quel casino c'è dell'amore e del sangue che pulsa, che si è divertito a girare quella storia esattamente come voleva lui e tanto mi basta per apprezzarlo molto più dei preconfezionati Marvel.
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Re: C'era una volta il Cinema
PENNY ha scritto: 24/05/2023, 19:10
Uno dei miei guilty pleasure cinematografici è quello di recuperarmi intere saghe di film commerciali di cui al momento dell'uscita fregava meno di zero, sparandomele possibilmente tutte in pochi giorni. Stavolta è toccato a Mission Impossibile, di cui ho recuperato il 3°, 4°, 5° e 6°.
Se devo essere sincero alla fine il bilancio è di poco positivo, è un buon intrattenimento, alcuni hanno delle sequenze d'azione veramente fighe, ma tutto si esaurisce lì, gli dimentichi tutti 10 minuti dopo averli visti. Film di plastica pensati per famiglie che hanno perso anche quell'alone tarro vero che rende divertente e dona personalità a queste operazioni. Il fatto di averla buttata in commedia poi depotenzia ancora di più il tutto, ma credo lo sappiano anche loro visto che per ogni capitolo ormai la principale leva di marketing è "Woooooow assurdofigata Tom Cruise ha girato lui stesso le scene più pericolose senza affidarsi a stuntman e controfigure".
Il prossimo obbiettivo è la safa F&F su cui ripongo molta più fiducia
c'è un confine sottile tra il Woooooow assurdofigata e Daimacheèstacagata.
ed è molto personale.
(imho) F&F supera il confine sistematicamente da metà saga in poi.
ma, se non altro, è la confortante storia di una banda di rubagalline che passa dal rapinare camion a salvare sistematicamente la popolazione mondiale.

io dovrei dedicarmi a guerre stellari (ho visto solo i tre degli anni 80 negli anni 80) e vorrei chiedere in che ordine vanno guardati, ma temo di far scoppiare un guerra civile.
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Re: C'era una volta il Cinema
BruceSmith ha scritto: 25/05/2023, 15:32 c'è un confine sottile tra il Woooooow assurdofigata e Daimacheèstacagata.
ed è molto personale.
(imho) F&F supera il confine sistematicamente da metà saga in poi.
ma, se non altro, è la confortante storia di una banda di rubagalline che passa dal rapinare camion a salvare sistematicamente la popolazione mondiale.
io dovrei dedicarmi a guerre stellari (ho visto solo i tre degli anni 80 negli anni 80) e vorrei chiedere in che ordine vanno guardati, ma temo di far scoppiare un guerra civile.
Ma sai dipende tutto dal contorno secondo me, posto che sono assurdità demenziali il 98% delle robe che si vedono in questi film, da James Bond fino a oggi, ma ci piacciono anche per quello. Da F&F mi aspetto le peggio puttanate, fatte a viso scoperto, senza nessuna pretesa di essere presi sul serio. Ma alla fine se investi due lire per scrivere decentemente la sceneggiatura, se costruisci dei personaggi secondari a cui ti affezioni, se c'è carisma dietro e davanti alla macchina da presa, secondo me al film perdoni tutto o quasi in questo genere di cinema.
In MI mancava quasi tutto questo a mio avviso.
A proposito di scene assurde.
L'altro giorno ho visto un filmetto tamarro chiamato "Shadow in the Cloud" (che ovviamente vi consiglio se amate il genere). Il film è ambientato sostanzialmente tutto dentro un bombardiere durante la seconda guerra mondiale, all'interno del quale l'equipaggio è impegnato a difendersi dagli attacchi dei nemici e contemporaneamente da un gremlin ( si ho detto un gremlin) infiltrato sul veivolo, che tenta di sabotarli.
A un certo punto la protagonista cade da una botola aperta sul pavimento dell'aereo, mentre cade nel vuoto esplode un aereo nemico sotto di lei e il colpo d'aria la rimanda in alto facendola rientrare nel suo aereo.
Senza rendermene conto mi son ritrovato in piedi ad applaudire lo sceneggiatore che non solo ha avuto il coraggio di scrivere una roba simile ma anche di proporla e farsela approvare :notworthy:
Premetto che il film è fatto con quel minimo di professionalità e budget che non ti dà la sensazione di star guardando una roba amatoriale alla "Sharknado"
Se interessa la vedete da 1.05 a 1.16
Guerre stellari tra le prime saghe che recuperai, per filosofia mia seguo sempre l'ordine di uscita nelle sale. Ma non sono un fan della, quindi lascio spazio ai più esperti.
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Re: C'era una volta il Cinema
BruceSmith ha scritto: 25/05/2023, 15:32 è la confortante storia di una banda di rubagalline che passa dal rapinare camion a salvare sistematicamente la popolazione mondiale.

Post del mese!
Concordo sul fatto che da metà saga in poi anche meh. Gli ultimi non li ho manco guardati.
Eccezione fatta per il finale del 7 dedicato a Paul, lacrime in quei minuti.

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Re: C'era una volta il Cinema
PENNY ha scritto: 25/05/2023, 16:53
Ma sai dipende tutto dal contorno secondo me, posto che sono assurdità demenziali il 98% delle robe che si vedono in questi film, da James Bond fino a oggi, ma ci piacciono anche per quello. Da F&F mi aspetto le peggio puttanate, fatte a viso scoperto, senza nessuna pretesa di essere presi sul serio. Ma alla fine se investi due lire per scrivere decentemente la sceneggiatura, se costruisci dei personaggi secondari a cui ti affezioni, se c'è carisma dietro e davanti alla macchina da presa, secondo me al film perdoni tutto o quasi in questo genere di cinema.
In MI mancava quasi tutto questo a mio avviso.
siamo d'accordo... quando guardo F&F so cosa aspettarmi e va bene così, mica ho delle pretese di serietà.
dico solo che - tamarrata per tamarrata - ho preferito la saga di MI.
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Re: C'era una volta il Cinema
BruceSmith ha scritto: 26/05/2023, 15:52PENNY ha scritto: 25/05/2023, 16:53
Ma sai dipende tutto dal contorno secondo me, posto che sono assurdità demenziali il 98% delle robe che si vedono in questi film, da James Bond fino a oggi, ma ci piacciono anche per quello. Da F&F mi aspetto le peggio puttanate, fatte a viso scoperto, senza nessuna pretesa di essere presi sul serio. Ma alla fine se investi due lire per scrivere decentemente la sceneggiatura, se costruisci dei personaggi secondari a cui ti affezioni, se c'è carisma dietro e davanti alla macchina da presa, secondo me al film perdoni tutto o quasi in questo genere di cinema.
In MI mancava quasi tutto questo a mio avviso.
siamo d'accordo... quando guardo F&F so cosa aspettarmi e va bene così, mica ho delle pretese di serietà.
dico solo che - tamarrata per tamarrata - ho preferito la saga di MI.
+1
P Più che altro perché parlando da malato di auto e da ex tamarrone con una 206 di cui si faceva prima a contare i pezzi originali di quelli aftermarket, i primi FF avevano una percentuale di 100 macchine / 2 armi da fuoco, gli ultimi l'esatto contrario... Se devo vedere un film di macchine (come mi aspetterei da FF) fatemi vedere e godere le macchine, le sparatorie anche chissene, lasciatele ai film del genere...
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Re: C'era una volta il Cinema
Dai Penny passa al lato oscuro, dimmi quando la inizi così la rifaccio per la terza o la quarta volta
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Re: C'era una volta il Cinema
Ma come si fa a dare l'Oscar a CODA? 

rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
Se non sei sordomuto, o comunque non appartieni a nessuna minoranza, non puoi parlare (cit.)
Se sei maschio bianco cis (qualunque cosa questo voglia dire), non puoi parlare (cit.)
Se consideri il cinema - e l'arte in generale - qualcosa di diverso da un modo inoffensivo per mandare messaggi edificanti e per far vedere di essere dalla parte dei buoni, non puoi parlare (questa non è una cit, è una sintesi mia, ma non penso di essere troppo lontano da quello che in tanti pensano).
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Re: C'era una volta il Cinema
Bluto Blutarsky ha scritto: 12/06/2023, 10:12
Se non sei sordomuto, o comunque non appartieni a nessuna minoranza, non puoi parlare (cit.)
Se sei maschio bianco cis (qualunque cosa questo voglia dire), non puoi parlare (cit.)
Se consideri il cinema - e l'arte in generale - qualcosa di diverso da un modo inoffensivo per mandare messaggi edificanti e per far vedere di essere dalla parte dei buoni, non puoi parlare (questa non è una cit, è una sintesi mia, ma non penso di essere troppo lontano da quello che in tanti pensano).
Aldilà dei messaggi, è proprio semplice. Nulla di che. Quello francese da cui è tratto, per dire, secondo il mio onesto parere è molto meglio. Non so però se in quel caso avessero usato veri sordomuti. Magari il grosso della differenza sta lì. Vabbè, 3 Oscar. Ok
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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