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da urca1 » 21/03/2023, 17:28
Questione complessa assai.
D'altra parte, se fosse semplice, altrove avrebbero già trovato una soluzione, in Italia no, saremmo comunque ancora a contare i petali delle margherite...
La faccenda si porta dietro un elemento critico legato al fatto che, a metterla giù secca, di fatto viene messo al mondo un orfano che poi viene riconosciuto un istante dopo da qualcuno di diverso da chi lo ha partorito, per quanto breve sia questo istante, esiste sempre e ha il suo peso, per qualcuno scarso o inesistente, per qualcun altro non trascurabile.
Anche perchè esistono patologie non rilevabili con ecografie o amniocentesi che potrebbero presentarsi solo dopo il parto e a quel punto quell'istante detto sopra potrebbe diventare un po' più lungo, ma il bambino ci sarebbe sempre...
Mentre patologie rilevate durante la gestazione potrebbero portare alla scelta di abortire, ma chi la fa? La gestante? La coppia in attesa di adottare?
A mio giudizio, come per tutte le cose, se accetti che esista un compenso, crei automaticamente un mercato, come già si vede in molti posti al mondo, con tutte le degenerazioni che un mercato non regolamentato può creare, corsa al prezzo, più gestazioni in un anno per ottimizzare le entrate, età della gestante che cresce, ecc. e non fingiamo di credere che, lasciata a se stessa una cosa simile, non si finirebbe con il ritrovarsi storture del genere.
A mio giudizio, la cosa potrebbe funzionare qualora si imponesse un vincolo di gratuità, stile Canada, magari con un ulteriore vincolo di parentela tra la gestante e uno dei membri della coppia (vincolo forte, mi rendo conto, ma sarebbe molto forte anche da opporre a eventuali critiche/contestazioni esterne).
In Canada, oltre tutto, quando il figlio compie 18 anni, è obbligatorio comunicargli l'esistenza di una madre surrogata, con tutte le conseguenze del caso.
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