perchè Putin e la Russia non ritengono l'ONU credibile e funzionale al problema.frog ha scritto: 02/03/2023, 14:24Tutto giusto ovviamente, ma tu stai paragonando due situazioni uguali e contrarie.Noodles ha scritto: 02/03/2023, 10:14
il tuo discorso è corretto nella forma, ma non nella sostanza.
che credibilità ha oggi l'ONU?
che credibilità ha oggi l'ONU agli occhi di Putin?
e come si comporta una superpotenza in un problema del genere, con uno stato confinante?
Basta vedere cosa fa la Cina oggi con Taiwan.
oppure basterebbe ricordarsi (e ricordare tuttora che è ancora in vigore) cosa fanno gli USA con Cuba.
l'unica volta che gli USA si sono trovati un problema vicino casa, prima hanno provato il golpe militare con la baia dei porci provando a rimuovere Castro. Poi successivamente hanno applicato un embargo navale e commerciale costrigendo 12 milioni di persone a vivere in totale povertà.
Non solo, nel 66 minacciarono tutti gli stati che commerciavano con Cuba che se avessero proseguito avrebbero ritirato tutti i loro finanziamenti.
questo embargo è ancora in vigore eh e lede tutti i principali diritti dell'uomo.
come è stato promulgato? con una risoluzione ONU?
niente affatto, con una legge nazionale statunitense il trading act (e una tiepida partecipazione dell'OAS) si sono imposte misure talmente restrittive nei confronti di uno stato che non c'era alcun precedente.
e l'ONU?
l'onu lo scorso anno ha approvato per la trentesima volta (non sto scherzando, andate a controllare se volete) che il blocco va rimosso:
Il 3 novembre, ora locale, la 77esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella sede generale di New York ha adottato ancora una volta con 185 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astensioni una risoluzione che chiede agli Stati Uniti di porre fine all’embargo economico, commerciale e finanziario contro Cuba. È la trentesima volta consecutiva che i paesi membri delle Nazioni Unite sostengono in modo schiacciante la fine dell’embargo degli Stati Uniti contro Cuba.
e gli States se ne fregano.
ora tu conosci bene il mio antiputinismo, quindi figuriamoci se mi sogno di giustificare una invasione militare, ma non esiste che una superpotenza si comporti come richiede la prassi internazionale. Non lo farà mai.
se la Cina vorrà risolvere il problema Taiwan, invaderà lo stato, non chiederà una risoluzione onu per i diritti delle minoranze cinesi calpestati dal governo taiwanese.
Leggo troppo inesattezze in questa guerra (anche qui che si scrive che la Crimea ha solo il 10% di russi...) e purtroppo anche la nostra parte occidentale, specialmente chi non conosce la materia, vive uno stato di propaganda soft.
certo non arriveremo mai ai livelli della propaganda russa (che sta toccando vette inesplorate e questo mi preoccupa molto) ma nemmeno noi ne siamo esenti purtroppo.
Da una parte una superpotenza fa la prepotente con uno stato piccolo, ma per lei fastidioso (USA - Cuba)
Dall'altra una superpotenza (almeno in quanto a testate atomiche e a diritto di veto) cerca di difendere i diritti di alcune minoranze in uno stato contiguo.
Spiegami chi e per quali ragioni, una volta comprovata la vessazione delle minoranze russofone sul territorio ucraino, avrebbe dovuto mettere il veto su una risoluzione che condanna l'Ucraina e impone di ripristinare i loro diritti.
Tra l'altro una volta approvata questa risoluzione, i russi avrebbero potuto fare proprio come gli americani in Iraq (prima invasione) ed entrare nel territorio ucraino con una parvenza di legittimità.
un altro esempio molto simile è quello dell'invasione cinese in Tibet.
anche lì ci fu la motivazione di rivendicazioni territoriali secolari.
dal dopoguerra ad oggi tutte le superpotenze (USa-urss e cina) hanno sempre sconfessato il diritto internazionale, interessandosi direttamente di controversie territoriali di confine senza mai entrare nella collegialità dell'ONU.
esercitare con la forza una consuetudine oramai radicata in questo tipo di dinamiche.
l'invasione dell'ucraina rientra in questo faldone.
tra l'altro dopo la farsa accordi di Minsk la rottura oramai era già in atto e non c'era più modo di discutere in seno all'ONU del problema donbass.