
Le 2 ore volano via veloci e il tono è quello misto epico-scherzoso di uno dei giochi più belli per console.
PENNY ha scritto: 03/10/2022, 12:19 Athena
Bello bello, esteticamente travolgente, ben girato e coi toni giusti di recitazione. La Francia continua a darci le piste su questo tipo di film. Certo quegli ultimi 40 secondi proprio non gli ho capiti e mi hanno un po' smorzato l'entusiasmo, ma direi che andiamo fuori dal giudizio prettamente sul film.
Bluto Blutarsky ha scritto: 19/10/2022, 11:34PENNY ha scritto: 03/10/2022, 12:19 Athena
Bello bello, esteticamente travolgente, ben girato e coi toni giusti di recitazione. La Francia continua a darci le piste su questo tipo di film. Certo quegli ultimi 40 secondi proprio non gli ho capiti e mi hanno un po' smorzato l'entusiasmo, ma direi che andiamo fuori dal giudizio prettamente sul film.
A me ha molto deluso. Quasi irritato.
Mi è sembrato un film che, invece di approfondire il contesto, le psicologie, le ragioni delle tensioni sociali, punta tutto sulla spettacolarizzazione della violenza.
Il tutto, peraltro, senza avere uno stile (e no, fare lunghi piani sequenza virtuosistici non vuol dire avere uno stile, così come saper fare seimila palleggi non vuol dir saper giocare a calcio. Anzi, ultimamente i piani sequenza sono diventati il rifugio di chi non ha idee registiche vere).
Sullo stesso tema, cento volte meglio I miserabili, che almeno entra nelle pieghe anche morali di quelle tensioni.
Sul finale che dicevi tu, mi sembra abbastanza chiaro: l'uccisione del ragazzo da cui origina tutta la vicenda non è stata compiuta da poliziotti, ma da un gruppo di estrema destra con divise da poliziotti (che poi bruciano) che vuole accendere la miccia.
PENNY ha scritto: 19/10/2022, 11:49 È più un film d'azione che di denuncia, tralascia di approfondire le ragioni del conflitto perché le da ormai per assodate, conosciamo tutti le situazioni delle banlieu, e conosciamo tutti le polemiche sulle non così saltuari violenze ingiustificate della polizia, in Francia ancora più che da noi. È un film di genere, e imho per quello va preso.
esba ha scritto: 21/10/2022, 9:40 Titane - 2021 Francia.
Ho poche certezze nella vita, una di queste e' il cinema francese che adoro.
Pero' se questa pellicola, certamente girata bene, tosta, cruda, al limite dell'horror vince la Palma d'Oro a Cannes, c'e' qualcosa che non va.
Dopo 10 minuti dico, oh cazzo, non vedevo qualcosa del genere dai tempi delle Iene, ma poi, neanche troppo lentamente, i buchi clamorosi della sceneggiatura lo rendono assolutamente vuoto, grigio, impalpabile.
Peccato, perche' di per se' la storia raccontata e' molto interessante.
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Bonaz ha scritto: 21/10/2022, 13:34esba ha scritto: 21/10/2022, 9:40 Titane - 2021 Francia.
Ho poche certezze nella vita, una di queste e' il cinema francese che adoro.
Pero' se questa pellicola, certamente girata bene, tosta, cruda, al limite dell'horror vince la Palma d'Oro a Cannes, c'e' qualcosa che non va.
Dopo 10 minuti dico, oh cazzo, non vedevo qualcosa del genere dai tempi delle Iene, ma poi, neanche troppo lentamente, i buchi clamorosi della sceneggiatura lo rendono assolutamente vuoto, grigio, impalpabile.
Peccato, perche' di per se' la storia raccontata e' molto interessante.
Ieri ero tentato a scaricarlo, poi ho lasciato perdere. Fatto bene quindi?
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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ripper23 ha scritto: 03/11/2022, 12:06 Triangle of Sadness[/b]
Una coppia di modelli/influencer si ritrova su uno yacht per ricconi in balia di un capitano non troppo professionale. Dove si andra' a parare non e' probabilmente dove vi aspettate.
Ne abbiamo avute parecchie di discussioni sulla satira negli anni. Quali sono le qualita' di un'opera satirica? Che caratteritiche deve avere, e quando viene considerata "buona" satira? Ognuno ha una risposta diversa, per i miei gusti rigorosamente personali deve avere due principali caratteristiche: 1) essere rivolta contro il "potere", che non vuol dire necessariamente contro figure potenti ma semplicemente verso l'alto nei rapporti di forza (in inglese si direbbe "punching up"), e 2) essere piu' o meno sottile. Negli scorsi anni abbiamo visto parecchi tentativi di satira al cinema che mancano specialmente nel secondo punto. Penso a Don't look Up (o anche a Jojo Rabbit), un film in cui la satira ti viene spiattellatata in faccia e che ti rassicura di quanto tu sia migliore dei personaggi mostrati sullo schermo.
Qui con Triangle of Sadness andiamo meglio? Non direi, non c'e' niente di sottile in questo yacht per ultraricchi pieno di gente piu' o meno ripugnante. Eppure Triangle of Sadness e' un film per lunghi tratti brillante, che ad un certo punto ribalta gli status sociali e soprattutto fa molto ridere. In quanto satira ha idee ma manca il bersaglio, perche' ha gioco troppo facile nei suoi bersagli e nella sua esposizione, ma come prodotto di intrattenimento rimane eccellente.
Soffre come molti film di quest'epoca di una durata eccessiva non necessariamente giustificata, ma rimane un prodotto originale, ben diretto, da vedere.
Bluto Blutarsky ha scritto: 03/11/2022, 12:33 …
Ovviamente ha una comicità molto "scandinava", molto compassata, che ti prende quasi per sfinimento, il contrario delle commedie hollywoodiane …
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