Pagelle Finals Nba 2021 - Gara 2

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sds971
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Pagelle Finals Nba 2021 - Gara 2

Messaggio da sds971 » 10/07/2021, 18:33

Gara 2
 
Bucks at Suns 108-118 (0-2)
Parziali: 29-26 / 16-30 / 33-32 / 30-30
 
Voti e giudizi
 
Milwaukee Bucks
 
Jrue Holiday: 6,5 – Inizia fortissimo, attaccando il ferro di potenza, mettendo subito 4 punti ed è asfissiante su CP3, non facendogli tenere i suoi tempi di gioco. Ma sbaglia tantissimo in attacco, chiudendo il primo tempo con 3/14 al tiro. Al rientro lascia al greco il comando delle operazioni e aggiusta leggermente le statistiche, 7/21 totale al tiro con i soliti bei 5 rimbalzi, 7 assist e con 2 rubate e altrettanto stoppate. Ma Paul gli prende meglio la misura e nonostante 5 punti consecutivi nell’ultimo quarto, sembra che tutta la foga agonistica che ha messo in campo non abbia fruttato più di tanto.
 
Khris Middleton: 4 – È mancato proprio lui a Budenholzer, e l’ha aspettato per tutta la gara, lasciandolo in campo più di tutti. I suoi miseri 11 punti e 5/16 al tiro, con solo una tripla a segno, non danno la chance che questi Bucks stavano cercando di sfruttare. Nonostante gli 8 assist, è spesso assente in attacco invece che spalleggiare Giannis e in difesa Booker gli va via da ogni parte. Senza il solito Middleton, la serie finisce molto presto.
 
Giannis Antetokounmpo: 9 – Immenso, fantastico, immarcabile: parte con una stoppata su Paul, 7 punti e 4 rimbalzi nel primo quarto e 8 alla fine del primo tempo. Poi entra nella leggenda, con 20 punti nel terzo quarto e 42 alla fine, con un devastante 15/22 al tiro. Ayton cerca di arginarlo ma il greco segna in entrata, giro e tiro, spalle a canestro, in tap-in. Serve anche 4 begli assist e ne avrebbe avuti molti altri se i tiratori dei Bucks non li avessero sbagliati. Aggiunge anche 12 rimbalzi e 3 stoppate, di cui una a Bridges nell’ultimo quarto. Gli unici nei sono i 5 tiri da 3 presi, solo uno a segno e l’11/18 ai tiri liberi. Da solo, però, l’anello nel Wisconsin non lo può portare.
 
PJ Tucker: 5,5 – 7 punti per iniziare la gare, si scambia con Holiday in marcatura su CP3 con grande aggressività, ma continua a non essere la sua serie, non riuscendo ad accoppiarsi in modo perfetto con nessuno degli avversari – Bridges è troppo veloce e Crowder gioca troppo lontano da canestro.
 
Brook Lopez: 5,5 – Riempie l’area assieme a PJ e annulla Ayton per buona parte della gara; stoppa sia il centro dei Suns che Crowder a breve distanza nel terzo quarto, agguanta un buon rimbalzo offensivo e segna il -7 per i suoi. Ma sbaglia un cambio nell’ultimo quarto e Booker lo punisce con la tripla. 8 punti e 9 rimbalzi per una discreta partita in difesa ma grigia in attacco.
 
Pat Connaughton: 7 – L’unico uomo dalla panchina di cui Budenholzer si fidi, lasciandolo in campo 34’. E Pat lo ripaga bene con 4/9 da 3. Difende bene e va forte a rimbalzo offensivo (4 più 3 in difesa) e infila i due punti del -6 a inizio ultima frazione. Poi perde una palla incredibile, in uno dei momenti di massimo sforzo per i suoi, e riavvicina ancora i suoi con una tripla per il -8. Con 14 punti è il terzo miglior marcatore dei Bucks.
 
Jeff Teague: 5 – Tenuto in campo forzatamente per 12 minuti, in cui combina per 1 su 4 al tiro, arrangiandosi come può in difesa.
 
Bryn Forbes: sv – Una tripla in 6 minuti.
 
Bobby Portis: sv – 5 minuti in campo, poi Budenholzer capisce che non è serata.
 
 
 
 
Coach Budenholzer: 6 – Cambia parecchie carte in tavola, aggredendo a tutto campo Paul con i suoi due mastini preferiti, Holiday e PJ Tucker, rendendogli la vita molto difficile, soprattutto a inizio gara. In attacco le entrate nei giochi sono rapide ed efficaci. Riempie l’area al meglio, tanto che Ayton si smarrisce; abbandona parzialmente il cambio sistematico sui pick&roll e nel primo quarto tutto sembra funzionare, soprattutto i 20 punti in area a 0. Ma a metà del secondo quarto sembra che la benzina sia quasi sparita, tanto che chiude il primo tempo con il 36% al tiro e sotto di 11 punti.
Poi Giannis si scatena ma dall’altra parte Booker&Co continuano a mitragliare da 3 e si ritrova in apertura dell’ultima frazione ancora sotto di 10 e perde anche questa gara 2. La coperta si è mostrata purtroppo corta, perché l’area e il mid-range sono stati chiusi molto bene, ma se i Suns fanno 20/40 da 3 c’è poco da fare – o forse c’è da fare qualcosa ancora di diverso, e bisognerà vedere se riuscirà a trovarlo e a metterlo in pratica. Perché questi Suns pare abbiano il ghiaccio nelle vene, e bisogna vedere quanto si lasceranno intimorire in casa dei Bucks.
 
 
 
Phoenix Suns
 
Chris Paul: 7 – I Bucks lo chiudono in una gabbia che gli fa perdere 6 palloni, un’enormità per CP3, e soprattutto a inizio gara lo costringe a non seguire il suo ritmo in attacco. Ma poi ci prende la misura e sfodera un’ottima partita in attacco, con 3/5 alle triple e 10/20 al tiro, confezionando 23 punti e 8 assist. Potevano pesare molto le due perse, inconcepibili, verso la fine dell’ultimo quarto. Ma sembra veramente un uomo in missione.
 
Devin Booker: 8,5 (MVP) – Coach Monty Williams lo tiene in panca solo 4 minuti, perché in campo è un’ira di Dio: 7 triple su 12, fuori ritmo, con l’uomo addosso, in uscita dai blocchi, da 10 metri e poi anche altri 5 canestri dei suoi. 31 punti come solo un vero fuoriclasse può mettere, in risposta a un Antetokounmpo che ha tentato di vincerla, ma questo Booker sembra veramente uno che di Finals ne ha già giocate e vinte. Anche 6 assist e 5 rimbalzi. A questo punto viene da pensare che sia letteralmente immarcabile per chiunque.
 
Mikal Bridges: 8 – 27 punti, secondo miglior marcatore, e non ha fatto solo questo: inizia con due triple, ruba palla e la consegna a Ayton per una bella schiacciata. Nel secondo quarto manda al bar tutti i Bucks con una favolosa finta di consegnato e due punti, poi un’altra tripla e un assist al bacio per CP3. Chiude il suo show tecnico con un bellissimo passo e tiro per il +11 a -3’ dalla fine della partita. Anche 7 rimbalzi.
 
Jae Crowder: 8,5 – La sua esperienza alle Finals dell’anno scorso con gli Heat si fa sentire, eccome: inizia con una tripla, un assist per una tripla di Bridges e un’altra tripla – a fine gara saranno 3/5, con 10 rimbalzi, 3 assist e una rubata. Ma è ancora in difesa dove si conferma, fermando più volte Giannis in entrata, costringendolo a scaricare, e creando un’energia contagiosa per tutti i Suns. Da incorniciare il close out su Lopez a inizio terzo quarto fuori dall’arco, costringendolo a perdere palla, recuperata da CP3 che la deposita a canestro. Il vero collante difensivo dei Suns che oltretutto non fa pagare dazio in attacco. Semplicemente eccezionale.
 
Deandre Ayton: 6 – Subisce per tutta la gara il trattamento riservatogli da Budenholzer, facendolo deprimere al punto tale da non riuscire in almeno tre occasioni a fare suo un rimbalzo offensivo già sui suoi polpastrelli. E allora entra in campo coach Williams, che nel quarto quarto gli dedica un discorso motivazionale, tanto da fargli segnare 4 punti fondamentali, un rimbalzo offensivo, questa volta agguantato, che si trasforma in un assist per CP3 e una stoppata stratosferica su Middleton. Con queste giocate decisive ribalta una partita molto negativa, nonostante i 10 punti, 11 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate e 2 stoppate.
 
Cameron Payne: 5,5 – Meno incisivo del solito, infatti resta in campo solo 10 minuti, in cui comunque confeziona una bella entrata, una clamorosa persa, un bel recupero e assist per una tripla di Craig. È probabile che visto l’accorciarsi ancora della panchina, Coach Williams avrà bisogno di un Payne più in campo e più simile a quello di gara 1.
 
Cam Johnson: 7 – 2/4 da 3, 3 rimbalzi, due assist e 8 punti con la solita sfacciataggine. Finora il miglior cambio di queste Finals.
 
Torrey Craig: 7 –2/3 da 3 e un fantastico sfondamento preso su Giannis, che gli costa purtroppo un infortunio al ginocchio che lo costringe a uscire. Dopo l’assenza di Saric, Monty Williams era riuscito a trovare un nuovo assetto con tutti piccoli e Craig in campo, e l’efficacia si vedeva già. Si spera di rivederlo in campo.
 
Frank Kaminsky: sv
 
 
 
 
Coach Williams: 8 – Quei 10 passaggi in 8” nell’azione finale del secondo quarto potrebbero passare alla storia come il marchio di fabbrica di una squadra campione Nba. Ma c’è di più: il non spaventarsi della furia agonistica di inizio partita dei Bucks, della difficoltà di CP3, di un immenso Antetokounmpo e di un Budenholzer che gli chiude l’area con la saracinesca e pasteggia nella sua. Come se nulla fosse, i Suns giocano la loro partita, con il loro gioco arioso che li mette nelle condizioni di prendersi 40 triple e segnarne la metà. In più ha un Crowder che in difesa sembrano due e un Booker che sembra uno di quelli che hanno talmente in mano la situazione che non possono che vincere.
 
 
 
Arbitri
 
Zach Zarba (n. 28 – bianco capelli nerissimi): 6,5 – Il primo fischio si sente a 3’ dalla fine del primo quarto e in tutto saranno 3, segno di un’ottima conduzione ma anche di difese non così fallose. Poi la terna si perde un po' in qualche sfondamento/fallo della difesa, come quando chiama fallo in difesa a CP3 mentre a ben guardare era fallo in attacco - di certo Paul non aiuta con questi suoi salti da tarantolato che ha messo in scena da un po' di tempo. Zarba ha tenuto comunque in mano la gara e nessun errore ha modificato il risultato.
 
Tony Brothers (n. 25 – nero bello grosso): 6 – Brutto errore di valutazione quando assegna il fallo in difesa a Cam Johnson, mentre era evidente la spallata di Giannis. Poi fischia bene, ma qualche svista di troppo.
 
Sean Wright (n. 4 – nero faccia pacioccona): 6,5 – Debutto alle Finals e si accoda ai colleghi, fischiando complessivamente bene, ma lasciando qualche perplessità nella gestione di alcune infrazioni, su tutte i passi di Antetokounmpo nel terzo quarto, anche se può sembrare che Crowder commetta fallo prima che muova il piede perno.

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