"Regali dall'India.
49 passeggeri arrivati ad Hong Kong da New Dehli con il volo Vistara UK6395 de 4 aprile sono risultati positivi ai tamponi molecolare di controllo durante il periodo obbligatorio di 21 giorni di quarantena da osservarsi obbligatoriamente in seguito all'ingresso nel paese dall'estero. Questo nonostante fosse necessario, per l'imbarco su voli diretti verso Hong Kong, presentare un test PCR negativo condotto nelle 72 ore precedenti alla partenza e nonostante sia in vigore sui voli internazionali l'obbligo di indossare mascherine. Obbligo che però viene ovviamente a mancare per un periodo limitato di tempo nel momento in cui i voli superano le 2 ore ed è dunque possibile alimentarsi. Si tratta del numero più elevato di casi da importazione rilevati ad Hong Kong in seguito ad un volo internazionale, superando di gran lunga la ventina di passeggeri che nel giugno scorso erano risultati positivi su un volo in arrivo da Dubai.
Evidentemente basta molto poco, ad esempio la presenza di un singolo individuo superspreader, che ha avuto la sfortuna di essere stato sottoposto a tampone in una fase molto precoce dell'incubazione e di essersi probabilmente imbarcato in fase presintomatica (ma nel picco di infettività), per generare in un ambiente estremamente ristretto e per definizione affollato un numero di contagi di poco inferiore alla metà di quelli che oggi fa registrare Israele.
Questo per rimarcare, qualora fosse necessario, quanto siano importanti i periodi di quarantena da far osservare a chi arriva da contesti dove la circolazione virale sia particolarmente sostenuta, cosa che Hong Kong ed altri paesi stanno facendo in modo molto stringente. Strategia che ha ovviamente molto senso in quei contesti dove i casi locali siano molto pochi o addirittura prossimi allo zero (come in Cina, Nuova Zelanda, Australia e Corea), ma che naturalmente può avere l'unico scopo di arginare l'arrivo di nuove varianti in contesti come il nostro dove i contagi giornalieri superano abbondantemente le 10mila unità. Per la cronaca, in seguito all'accaduto Hong Kong ha deciso di sospendere tutti i voli in arrivo dall'India, dal Pakistan e anche dalle Filippine, tutti paesi nei quali si sta palesemente raggiungendo una fase di notevole undertesting, con conseguente larga sottostima del reale numero dei casi. Scelta che nasce anche dal fatto che ad oggi soltanto circa il 10% della popolazione di Hong Kong abbia ricevuto almeno la prima dose di vaccino, ripartito fino ad oggi in proporzione circa 50%/50% tra Pfizer e Sinovac.
Per curiosità, sotto è riportato lo schema dei posti occupati dai passeggeri risultati positivi (con qualche evidente errore nella comunicazione dei posti da parte delle autorità per quanto riguarda la fila 15), elaborato da tripperhead (che potete seguire su Twitter per aggiornamenti puntuali sulla situazione pandemica di Hong Kong)."
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