Semplificando molto, il processo produttivo di un farmaco biotecnologico come un vaccino ricorda quello della birrarowiz ha scritto: 27/02/2021, 16:17Mr. Sloan ha scritto: 27/02/2021, 10:57 A chi propone l'autarchia nella produzione dei vaccini consiglio questo articolo https://www.ilpost.it/2021/02/27/produz ... ni-italia/
In Italia c'è molto know how e capacità produttiva nel fill&finish, quasi zero sulle colture cellulari con cui i vaccini si producono. E infatti il fill&finish dei vaccini covid in Italia si fa e si farà anche oltre quanto riportato nell'articolo (Catalent), I contratti son già firmati indipendentemente dal governo e dall'UE
seriamente, puoi rispiegare termini comprensibili?
- metti gli ingredienti in un contenitore, aggiungi microoranismi, aspetti che questi trasformino gli ingredienti nel tuo prodotto (“upstream”)
- rimuovi le impurita’ (“downstream”)
- metti in bottiglia (“fill&finish”)
In Italia ci sono diverse aziende che fanno upstream e downstream con processi di fermentazione, in cui il microorganismo che produce e’ un batterio o un lievito. GSK a Siena, Sanofi, Menarini dietro casa tua, Dompe’... Questi processi sono relativamente semplici se paragonati a quelli usati per i vaccini COVID, in cui si usano cellule di mammiferi rese immortali (ad esempio, la linea piu’ usata per questi vaccini e’ tratta da cellule prese dal rene di un feto in Olanda nel 1973, per molti altri prodotti si usano cellule tumorali di ovaio di criceto

Di solito upstream e downstream si fanno nello stesso stabilimento, poi l’API (il principio attivo) viene trasferito da un altra parte per la formulazione finale con i vari eccipienti e il confezionamento, spesso da terzisti. In Italia ci sono diverse aziende che fanno fill&finish su scala commerciale per terzi. Catalent ha gia’ comunicato che fara’ il fill&finish per AstraZeneca, ma so per certo che almeno altri due vaccini saranno confezionati in Italia e non escluderei che ci siano altri progetti in ballo che non sono arrivati alle mie orecchie
