
The King of Staten Island
Judd Apatow ha creato un po' un suo genere di commedia, per cui ogni suo film piu' o meno porta a casa il risultato, eppure non puo' non lasciarti l'impressione che sia un po' lo stesso film sotto altre spoglie. Qui la classica figura dell'uomo immaturo che ha bisogno di diventare adulto la fa Pete Davidson, e questa e' la cosa che salva il film e lo rende a tratti interessante. Per quanto poco ispirato come casting, Davidson e' perfetto nel ruolo del fattone immaturo ma dal cuore buono che in fondo e' solo stato preso a calci dalla vita e ha bisogno di una spinta per diventare adulto.
In un ruolo enormemente autobiografico (come il protagonista, Davidson e' di Staten Island, figlio di un pompiere morto con conseguenze psicologiche, ecc...), la sua interpretazione e' l'aspetto migliore di un film che non sembra sapere bene che piega prendere, e va un po' a strattoni per quasi due terzi della sua durata. Bill Burr fa Bill Burr con i baffi, e Marisa Tomei (@BruceSmith) sempre piu' milf.