Moderatamente sensati - Il topic della politica
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Ari ps
Per il sole 24 h i tassi saranno fra 0,2 e 0,5% e la sospensione delle rate di due anni. Direi che in questo caso le cose cambierebbero parecchio.
Continuo a suggerire di attendere la pubblicazione
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Per il sole 24 h i tassi saranno fra 0,2 e 0,5% e la sospensione delle rate di due anni. Direi che in questo caso le cose cambierebbero parecchio.
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- steve
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
È difficile aspettare l ufficialità di un decreto prima di fare la conferenza stampa? Sbagliare è umano, ma perseverare...
NckRm ha scritto:Leviathan ha portato il pianto preventivo ad un'arte giapponese [/img]
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
E poi come fai a sbrodolarti
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Stampare moneta è una buona risposta alla crisi del coronavirus
https://www.ft.com/content/fd1d35c4-780 ... 0d01556867
https://www.ft.com/content/fd1d35c4-780 ... 0d01556867
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Gostis53 ha scritto: 07/04/2020, 14:31 Stampare moneta è una buona risposta alla crisi del coronavirus
https://www.ft.com/content/fd1d35c4-780 ... 0d01556867
Mai visto un motore funzionare senza benzina.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Stampare moneta è cosa possibile o se vi è poca circolazione rispetto alle esigenze, se ci sono squilibri da sistemare o se c'è una situazione eccezionale.
Questa è evidentemente una situazione eccezionale e tutti lo sanno, basta non farsi ingolosire e voler proseguire anche finiti i contagi, gli anni '70 sono dietro l'angolo.
Intanto ancora c'è solo una bozza. I 6 anni non compaiono da nessuna parte, anche se non è detto che vi siano limiti di durata, ma anche dalla bozza (concordo con chi si lamenta dell'annuncite, volete scrivere un testo prima di annunciare?) qualche perplessità nasce...
Facciamo un'analisi delle parole di Conte:
1) "Dal Decreto arrivano 400 miliardi di liquidità"
i) Premesso che del Decreto non c'è ancora traccia ma solo una bozza, i 400 miliardi non ci sono né nel testo né nel comunicato stampa del governo. Sulla pagina http://www.governo.it/it/articolo/comun ... n-39/14417 si legge di 200 miliardi.
Si tratta di garanzie e controgaranzie da attivare tramite SACE a favore di banche e confidi per linee di credito.
Tralascio il funzionamento di queste garanzie e vado al punto: da qui a dire che arriva liquidità alle imprese ce ne corre.
ii) Nella conferenza stampa Conte ha anche parlato di garanzie prestate a costo 0; nella bozza del decreto invece i costi ci sono eccome: sull'importo garantito 25 bps per il 1° anno, 50 bps per il 2° e 3° anno, 100bps per il 4° 5° e 6° anno. Per le aziende diverse da piccole e medie questi costi sono raddoppiati.
L'art. 1 comma 2 lettera i) prevede inoltre che le imprese che beneficino della garanzia (o quelle del gruppo a cui appartiene) non possano distribuire dividendi nei 12 mesi successivi al finanziamento.
Per le imprese con più di 5000 dipendenti e fatturato maggiore di 1,5 miliardi il rilascio della garanzia è subordinato alla decisione assunta dal Ministero delle Finanze, sentito il Ministro dello Sviluppo Economico, tenendo conto del ruolo che l'impresa ha nei settori....che al mercato mio padre comprò
iii) Il comma 7 è molto interessante. Dice che l'efficacia dei provvedimenti è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea ai sensi dell'art. 108 del TFUE. Alla faccia del "facciamo da soli"!
iv) Per quanto riguarda le misure di sostegno all'esportazione SACE è autorizzata a rilasciare garanzie a condizioni di mercato (art. 2 comma 9-octies lettera c))
2) "Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro PIL"
In realtà parliamo di 200 e spicci ma a leva. La dotazione di cassa complessiva al momento è di 2,5 miliardi ( di cui 1 per effetto dell'art. 1 comma 14 di questo decreto)
3) "Lo Stato mette subito la sua potenza di fuoco nell'economia. Quando si rialza l'Italia corre"
Esticazzi!
Conclusione
Giuseppi Conte si dimostra ancora una volta un affabulatore propenso alle balle e all'esagerazione. Quando inizia i suoi discorsi con richiami alla sua trasparenza o alla "prudenza che lo contraddistingue" fa una excusatio non petita.
Farà una grande carriera politica
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Questa è evidentemente una situazione eccezionale e tutti lo sanno, basta non farsi ingolosire e voler proseguire anche finiti i contagi, gli anni '70 sono dietro l'angolo.
Intanto ancora c'è solo una bozza. I 6 anni non compaiono da nessuna parte, anche se non è detto che vi siano limiti di durata, ma anche dalla bozza (concordo con chi si lamenta dell'annuncite, volete scrivere un testo prima di annunciare?) qualche perplessità nasce...
Facciamo un'analisi delle parole di Conte:
1) "Dal Decreto arrivano 400 miliardi di liquidità"
i) Premesso che del Decreto non c'è ancora traccia ma solo una bozza, i 400 miliardi non ci sono né nel testo né nel comunicato stampa del governo. Sulla pagina http://www.governo.it/it/articolo/comun ... n-39/14417 si legge di 200 miliardi.
Si tratta di garanzie e controgaranzie da attivare tramite SACE a favore di banche e confidi per linee di credito.
Tralascio il funzionamento di queste garanzie e vado al punto: da qui a dire che arriva liquidità alle imprese ce ne corre.
ii) Nella conferenza stampa Conte ha anche parlato di garanzie prestate a costo 0; nella bozza del decreto invece i costi ci sono eccome: sull'importo garantito 25 bps per il 1° anno, 50 bps per il 2° e 3° anno, 100bps per il 4° 5° e 6° anno. Per le aziende diverse da piccole e medie questi costi sono raddoppiati.
L'art. 1 comma 2 lettera i) prevede inoltre che le imprese che beneficino della garanzia (o quelle del gruppo a cui appartiene) non possano distribuire dividendi nei 12 mesi successivi al finanziamento.
Per le imprese con più di 5000 dipendenti e fatturato maggiore di 1,5 miliardi il rilascio della garanzia è subordinato alla decisione assunta dal Ministero delle Finanze, sentito il Ministro dello Sviluppo Economico, tenendo conto del ruolo che l'impresa ha nei settori....che al mercato mio padre comprò
iii) Il comma 7 è molto interessante. Dice che l'efficacia dei provvedimenti è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea ai sensi dell'art. 108 del TFUE. Alla faccia del "facciamo da soli"!
iv) Per quanto riguarda le misure di sostegno all'esportazione SACE è autorizzata a rilasciare garanzie a condizioni di mercato (art. 2 comma 9-octies lettera c))
2) "Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro PIL"
In realtà parliamo di 200 e spicci ma a leva. La dotazione di cassa complessiva al momento è di 2,5 miliardi ( di cui 1 per effetto dell'art. 1 comma 14 di questo decreto)
3) "Lo Stato mette subito la sua potenza di fuoco nell'economia. Quando si rialza l'Italia corre"
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Ne' più' e ne' meno di quello che fa la Merkel quando spara a bomba sui 500 miliardi ai crucchi?doc G ha scritto: 07/04/2020, 19:02Stampare moneta è cosa possibile o se vi è poca circolazione rispetto alle esigenze, se ci sono squilibri da sistemare o se c'è una situazione eccezionale.
Questa è evidentemente una situazione eccezionale e tutti lo sanno, basta non farsi ingolosire e voler proseguire anche finiti i contagi, gli anni '70 sono dietro l'angolo.
Intanto ancora c'è solo una bozza. I 6 anni non compaiono da nessuna parte, anche se non è detto che vi siano limiti di durata, ma anche dalla bozza (concordo con chi si lamenta dell'annuncite, volete scrivere un testo prima di annunciare?) qualche perplessità nasce...
Facciamo un'analisi delle parole di Conte:
1) "Dal Decreto arrivano 400 miliardi di liquidità"
i) Premesso che del Decreto non c'è ancora traccia ma solo una bozza, i 400 miliardi non ci sono né nel testo né nel comunicato stampa del governo. Sulla pagina http://www.governo.it/it/articolo/comun ... n-39/14417 si legge di 200 miliardi.
Si tratta di garanzie e controgaranzie da attivare tramite SACE a favore di banche e confidi per linee di credito.
Tralascio il funzionamento di queste garanzie e vado al punto: da qui a dire che arriva liquidità alle imprese ce ne corre.
ii) Nella conferenza stampa Conte ha anche parlato di garanzie prestate a costo 0; nella bozza del decreto invece i costi ci sono eccome: sull'importo garantito 25 bps per il 1° anno, 50 bps per il 2° e 3° anno, 100bps per il 4° 5° e 6° anno. Per le aziende diverse da piccole e medie questi costi sono raddoppiati.
L'art. 1 comma 2 lettera i) prevede inoltre che le imprese che beneficino della garanzia (o quelle del gruppo a cui appartiene) non possano distribuire dividendi nei 12 mesi successivi al finanziamento.
Per le imprese con più di 5000 dipendenti e fatturato maggiore di 1,5 miliardi il rilascio della garanzia è subordinato alla decisione assunta dal Ministero delle Finanze, sentito il Ministro dello Sviluppo Economico, tenendo conto del ruolo che l'impresa ha nei settori....che al mercato mio padre comprò
iii) Il comma 7 è molto interessante. Dice che l'efficacia dei provvedimenti è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea ai sensi dell'art. 108 del TFUE. Alla faccia del "facciamo da soli"!
iv) Per quanto riguarda le misure di sostegno all'esportazione SACE è autorizzata a rilasciare garanzie a condizioni di mercato (art. 2 comma 9-octies lettera c))
2) "Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro PIL"
In realtà parliamo di 200 e spicci ma a leva. La dotazione di cassa complessiva al momento è di 2,5 miliardi ( di cui 1 per effetto dell'art. 1 comma 14 di questo decreto)
3) "Lo Stato mette subito la sua potenza di fuoco nell'economia. Quando si rialza l'Italia corre"
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Giuseppi Conte si dimostra ancora una volta un affabulatore propenso alle balle e all'esagerazione. Quando inizia i suoi discorsi con richiami alla sua trasparenza o alla "prudenza che lo contraddistingue" fa una excusatio non petita.
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SOLITO POST AGGRESSIVO...cit
alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...
https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21
alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...
https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Poco e tardi, ma almeno un segnale è il minimo...
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
In parte, però la Merkel le garanzie ce le ha messe davvero, non ha sperato che la BCE comprasse titoli dalle banche per ottenere volumi molto superiori a quelli che avrebbero generato i soldi messiesba ha scritto:Ne' più' e ne' meno di quello che fa la Merkel quando spara a bomba sui 500 miliardi ai crucchi?doc G ha scritto: 07/04/2020, 19:02Stampare moneta è cosa possibile o se vi è poca circolazione rispetto alle esigenze, se ci sono squilibri da sistemare o se c'è una situazione eccezionale.
Questa è evidentemente una situazione eccezionale e tutti lo sanno, basta non farsi ingolosire e voler proseguire anche finiti i contagi, gli anni '70 sono dietro l'angolo.
Intanto ancora c'è solo una bozza. I 6 anni non compaiono da nessuna parte, anche se non è detto che vi siano limiti di durata, ma anche dalla bozza (concordo con chi si lamenta dell'annuncite, volete scrivere un testo prima di annunciare?) qualche perplessità nasce...
Facciamo un'analisi delle parole di Conte:
1) "Dal Decreto arrivano 400 miliardi di liquidità"
i) Premesso che del Decreto non c'è ancora traccia ma solo una bozza, i 400 miliardi non ci sono né nel testo né nel comunicato stampa del governo. Sulla pagina http://www.governo.it/it/articolo/comun ... n-39/14417 si legge di 200 miliardi.
Si tratta di garanzie e controgaranzie da attivare tramite SACE a favore di banche e confidi per linee di credito.
Tralascio il funzionamento di queste garanzie e vado al punto: da qui a dire che arriva liquidità alle imprese ce ne corre.
ii) Nella conferenza stampa Conte ha anche parlato di garanzie prestate a costo 0; nella bozza del decreto invece i costi ci sono eccome: sull'importo garantito 25 bps per il 1° anno, 50 bps per il 2° e 3° anno, 100bps per il 4° 5° e 6° anno. Per le aziende diverse da piccole e medie questi costi sono raddoppiati.
L'art. 1 comma 2 lettera i) prevede inoltre che le imprese che beneficino della garanzia (o quelle del gruppo a cui appartiene) non possano distribuire dividendi nei 12 mesi successivi al finanziamento.
Per le imprese con più di 5000 dipendenti e fatturato maggiore di 1,5 miliardi il rilascio della garanzia è subordinato alla decisione assunta dal Ministero delle Finanze, sentito il Ministro dello Sviluppo Economico, tenendo conto del ruolo che l'impresa ha nei settori....che al mercato mio padre comprò
iii) Il comma 7 è molto interessante. Dice che l'efficacia dei provvedimenti è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea ai sensi dell'art. 108 del TFUE. Alla faccia del "facciamo da soli"!
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2) "Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro PIL"
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Giuseppi Conte si dimostra ancora una volta un affabulatore propenso alle balle e all'esagerazione. Quando inizia i suoi discorsi con richiami alla sua trasparenza o alla "prudenza che lo contraddistingue" fa una excusatio non petita.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
un'articolo del Pais sulla trattativa: in sostanza Spagna e Portogallo accetterebbero anche il MES purchè ci siano aiuti (del resto l'hanno già provato), l'Italia non molla, come anche l'Olanda
La lotta nord-sud ostacola il patto per l'UE di mobilitare mezzo miliardo di euro
L'Italia rifiuta di andare al fondo di salvataggio e i "falchi" richiedono condizioni di aiuto
13
PELLICER DI LLUÍS
Bruxelles - 07 APR 2020 - 21:43 CEST
Il presidente dell'Eurogruppo, Mário Centeno, frequenta la stampa a Lisbona dopo l'incontro con il resto dei ministri delle finanze dell'UE sabato scorso.
Il presidente dell'Eurogruppo, Mário Centeno, frequenta la stampa a Lisbona dopo l'incontro con il resto dei ministri delle finanze dell'UE sabato scorso. CARLOS COSTA / EL PAÍS
Le linee rosse tracciate dalle capitali hanno minacciato questo martedì di far deragliare i negoziati sulla risposta economica dell'Europa alla più grande emergenza che sta attraversando dalla seconda guerra mondiale. Le differenze tra nord e sud hanno messo a rischio l'approvazione di un pacchetto di crediti di oltre mezzo trilione di euro martedì notte. La resistenza dell'Italia alla necessità di rivolgersi al fondo di salvataggio (Mede), la richiesta dei falchi di stabilire condizioni per i beneficiari di tali prestiti e la richiesta dell'Unione meridionale di un piano di risanamento hanno ostacolato il patto.
Le Borse europee iniziano a salire quando le misure di contenimento della pandemia decretate dai governi sembrano finalmente dare i loro frutti. Austria e Danimarca stanno già iniziando a pensare a come la loro attività dovrebbe recuperare il polso. E alla luce di questa prospettiva, Bruxelles inizierà a discutere questo mercoledì una strategia comune per uscire dall'isolamento ed evitare di salvare se stesso chiunque può. I partner dell'UE stavano ancora cercando questo martedì di superare in campo economico la mancanza di coordinamento che si è verificata in molte altre aree. Finora, i capitali hanno lanciato enormi piani di stimolo e misure di liquidità, senza chiudere una risposta europea alla pandemia.
Alla fine i ministri hanno avuto un pacchetto con alcuni segni di prosperità dopo tre riunioni virtuali dell'Eurogruppo non riuscite, dozzine di videochiamate a livello tecnico e più di un disaccordo tra le capitali. Sulla carta c'erano solo dettagli da chiudere e alcuni bordi irregolari da appianare. Ma prima della riunione, iniziata con un'ora di ritardo, iniziarono a emergere tutte le divergenze. Erano in quasi tutti i punti. Prima di illuminare la camera di Lisbona e collegare le altre 26 capitali, il presidente dell'Eurogruppo, Mário Centeno, ha chiesto alle sue controparti di dimostrare il loro impegno per "un piano di recupero coordinato e considerevole". I ministri hanno effettivamente discusso di come Hanno messo queste tre proposte su carta, che devono quindi essere approvate dai capi di stato e di governo, che hanno sempre più spazio di manovra.
I portoghesi hanno presentato una proposta per creare una tripla rete di sicurezza: prestiti del Mede per 240.000 milioni di euro per proteggere le finanze statali; prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI) per 200.000 milioni per mantenere a galla le aziende e una linea di 100.000 milioni dalla Commissione per impedire la distruzione di più posti di lavoro finanziando regimi di sospensione temporanea come il tedesco Kurzarbeit o l'ERTE spagnolo.
Due elementi ridisegnati fin dall'inizio il confine tra nord e sud: l'uso del fondo di salvataggio europeo (Mede) come firewall e le aspirazioni di un gruppo di paesi - tra cui Spagna, Francia e Italia - per iniziare a lavorare in un ambizioso pacchetto di misure economiche per rilanciare l'economia al termine dei confini.
L'Italia ha continuato a resistere al fondo di salvataggio (Mede) che è l'ancora di salvezza che l'UE lancia ai paesi che richiedono più fondi per far fronte all'emergenza sanitaria o agli effetti sociali ed economici che ne derivano. "Mede no, Eurobond sicuramente sì", aveva avvertito il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte alla vigilia dell'Eurogruppo.
Invece, la proposta di Centeno di agire immediatamente sembrava essere molto più digeribile per la Spagna. "Spero che ci sia un accordo per attivare questi strumenti di liquidità aggiuntivi il più presto possibile per sostenere l'azione nazionale a breve termine", ha dichiarato la vicepresidente spagnola, Nadia Calviño, prima dell'incontro. Il ministro dell'Economia ha sottolineato che la Spagna, che con il progetto iniziale potrebbe accedere a 25.000 milioni di Mede, non ha "alcuna necessità" di ricorrere a nessuno di questi meccanismi. A differenza dell'Italia, non vede alcun problema nella proposta che il Mede può prestare. Ma entrambi i paesi sono andati di pari passo nel respingere una "condizionalità specifica" per ogni paese che richiede aiuti.
Berlino si aprì per rilassare le condizioni, ma L'Aia - insieme ad Austria e Finlandia - non era ancora in quella posizione. I Paesi Bassi hanno proposto una sorta di salvataggio in due fasi: in primo luogo, i capitali avrebbero ricevuto rapidamente i fondi per combattere la pandemia e le sue conseguenze e, in una seconda fase, avrebbero posto le condizioni
La lotta nord-sud ostacola il patto per l'UE di mobilitare mezzo miliardo di euro
L'Italia rifiuta di andare al fondo di salvataggio e i "falchi" richiedono condizioni di aiuto
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Bruxelles - 07 APR 2020 - 21:43 CEST
Il presidente dell'Eurogruppo, Mário Centeno, frequenta la stampa a Lisbona dopo l'incontro con il resto dei ministri delle finanze dell'UE sabato scorso.
Il presidente dell'Eurogruppo, Mário Centeno, frequenta la stampa a Lisbona dopo l'incontro con il resto dei ministri delle finanze dell'UE sabato scorso. CARLOS COSTA / EL PAÍS
Le linee rosse tracciate dalle capitali hanno minacciato questo martedì di far deragliare i negoziati sulla risposta economica dell'Europa alla più grande emergenza che sta attraversando dalla seconda guerra mondiale. Le differenze tra nord e sud hanno messo a rischio l'approvazione di un pacchetto di crediti di oltre mezzo trilione di euro martedì notte. La resistenza dell'Italia alla necessità di rivolgersi al fondo di salvataggio (Mede), la richiesta dei falchi di stabilire condizioni per i beneficiari di tali prestiti e la richiesta dell'Unione meridionale di un piano di risanamento hanno ostacolato il patto.
Le Borse europee iniziano a salire quando le misure di contenimento della pandemia decretate dai governi sembrano finalmente dare i loro frutti. Austria e Danimarca stanno già iniziando a pensare a come la loro attività dovrebbe recuperare il polso. E alla luce di questa prospettiva, Bruxelles inizierà a discutere questo mercoledì una strategia comune per uscire dall'isolamento ed evitare di salvare se stesso chiunque può. I partner dell'UE stavano ancora cercando questo martedì di superare in campo economico la mancanza di coordinamento che si è verificata in molte altre aree. Finora, i capitali hanno lanciato enormi piani di stimolo e misure di liquidità, senza chiudere una risposta europea alla pandemia.
Alla fine i ministri hanno avuto un pacchetto con alcuni segni di prosperità dopo tre riunioni virtuali dell'Eurogruppo non riuscite, dozzine di videochiamate a livello tecnico e più di un disaccordo tra le capitali. Sulla carta c'erano solo dettagli da chiudere e alcuni bordi irregolari da appianare. Ma prima della riunione, iniziata con un'ora di ritardo, iniziarono a emergere tutte le divergenze. Erano in quasi tutti i punti. Prima di illuminare la camera di Lisbona e collegare le altre 26 capitali, il presidente dell'Eurogruppo, Mário Centeno, ha chiesto alle sue controparti di dimostrare il loro impegno per "un piano di recupero coordinato e considerevole". I ministri hanno effettivamente discusso di come Hanno messo queste tre proposte su carta, che devono quindi essere approvate dai capi di stato e di governo, che hanno sempre più spazio di manovra.
I portoghesi hanno presentato una proposta per creare una tripla rete di sicurezza: prestiti del Mede per 240.000 milioni di euro per proteggere le finanze statali; prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI) per 200.000 milioni per mantenere a galla le aziende e una linea di 100.000 milioni dalla Commissione per impedire la distruzione di più posti di lavoro finanziando regimi di sospensione temporanea come il tedesco Kurzarbeit o l'ERTE spagnolo.
Due elementi ridisegnati fin dall'inizio il confine tra nord e sud: l'uso del fondo di salvataggio europeo (Mede) come firewall e le aspirazioni di un gruppo di paesi - tra cui Spagna, Francia e Italia - per iniziare a lavorare in un ambizioso pacchetto di misure economiche per rilanciare l'economia al termine dei confini.
L'Italia ha continuato a resistere al fondo di salvataggio (Mede) che è l'ancora di salvezza che l'UE lancia ai paesi che richiedono più fondi per far fronte all'emergenza sanitaria o agli effetti sociali ed economici che ne derivano. "Mede no, Eurobond sicuramente sì", aveva avvertito il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte alla vigilia dell'Eurogruppo.
Invece, la proposta di Centeno di agire immediatamente sembrava essere molto più digeribile per la Spagna. "Spero che ci sia un accordo per attivare questi strumenti di liquidità aggiuntivi il più presto possibile per sostenere l'azione nazionale a breve termine", ha dichiarato la vicepresidente spagnola, Nadia Calviño, prima dell'incontro. Il ministro dell'Economia ha sottolineato che la Spagna, che con il progetto iniziale potrebbe accedere a 25.000 milioni di Mede, non ha "alcuna necessità" di ricorrere a nessuno di questi meccanismi. A differenza dell'Italia, non vede alcun problema nella proposta che il Mede può prestare. Ma entrambi i paesi sono andati di pari passo nel respingere una "condizionalità specifica" per ogni paese che richiede aiuti.
Berlino si aprì per rilassare le condizioni, ma L'Aia - insieme ad Austria e Finlandia - non era ancora in quella posizione. I Paesi Bassi hanno proposto una sorta di salvataggio in due fasi: in primo luogo, i capitali avrebbero ricevuto rapidamente i fondi per combattere la pandemia e le sue conseguenze e, in una seconda fase, avrebbero posto le condizioni
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Parlavamo di stampa di moneta.
Sovranità monetaria, moneta propria, banca centrale non del tutto indipendente (non hanno mai fatto il divorzio dal tesoro), stampano a manetta, monetizzano parte del debito pubblico. In un paese che non molto tempo fa era fra i più ricchi del mondo.
Signori, l'Argentina.
Oggi fallita per la nona volta.
Sarà che sovranità monetaria, stampare senza limiti, monetizzazione del debito non servono poi a molto?
Fermo restando che in un momento come questo in UE si può anche stampare più del solito, i mercati hanno più paura della recessione che della stampa e sanno bene che, passata la buriana, tedeschi ed olandesi metteranno un fermo
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Sovranità monetaria, moneta propria, banca centrale non del tutto indipendente (non hanno mai fatto il divorzio dal tesoro), stampano a manetta, monetizzano parte del debito pubblico. In un paese che non molto tempo fa era fra i più ricchi del mondo.
Signori, l'Argentina.
Oggi fallita per la nona volta.
Sarà che sovranità monetaria, stampare senza limiti, monetizzazione del debito non servono poi a molto?
Fermo restando che in un momento come questo in UE si può anche stampare più del solito, i mercati hanno più paura della recessione che della stampa e sanno bene che, passata la buriana, tedeschi ed olandesi metteranno un fermo
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
edit
il mistero di Salvini
vuole chiedere i soldi solo agli italiani, perchè non si fida dei tassi a strozzinaggio di Bruxelles (grazie a Bruxelles paghiamo l'1% a 10 anni e abbiamo tassi spesso negativi sui debiti a breve), però poi vuole la garanzia della BCE, quindi vuole emettere Eurobond riservati agli italiani
Notare che attualmente gli italiani detengono solo il 6% dei BTP perchè, grazie alla BCE, i tassi sono troppo bassi rispetto al rischio.
quest'altro è ancora più incomprensibile
vuole i soldi, ma non li vuole prendere a debito, non vuole fare la patrimoniale (vuole anche diminuire le tasse), ma come ca.. li vuole raccogliere questi soldi?
il mistero di Salvini
vuole chiedere i soldi solo agli italiani, perchè non si fida dei tassi a strozzinaggio di Bruxelles (grazie a Bruxelles paghiamo l'1% a 10 anni e abbiamo tassi spesso negativi sui debiti a breve), però poi vuole la garanzia della BCE, quindi vuole emettere Eurobond riservati agli italiani
Notare che attualmente gli italiani detengono solo il 6% dei BTP perchè, grazie alla BCE, i tassi sono troppo bassi rispetto al rischio.
quest'altro è ancora più incomprensibile
vuole i soldi, ma non li vuole prendere a debito, non vuole fare la patrimoniale (vuole anche diminuire le tasse), ma come ca.. li vuole raccogliere questi soldi?
- Rico Tubbs
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
doc G ha scritto: 07/04/2020, 22:26 Parlavamo di stampa di moneta.
Sovranità monetaria, moneta propria, banca centrale non del tutto indipendente (non hanno mai fatto il divorzio dal tesoro), stampano a manetta, monetizzano parte del debito pubblico. In un paese che non molto tempo fa era fra i più ricchi del mondo.
Signori, l'Argentina.
Oggi fallita per la nona volta.
Sarà che sovranità monetaria, stampare senza limiti, monetizzazione del debito non servono poi a molto?
Fermo restando che in un momento come questo in UE si può anche stampare più del solito, i mercati hanno più paura della recessione che della stampa e sanno bene che, passata la buriana, tedeschi ed olandesi metteranno un fermo
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Non molto tempo fa sarebbero 100 anni vero?
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Senza stare troppo ad analizzare, negli anni '60 pil e reddito pro capite erano praticamente uguali a quelli italiani, negli anni '70 la crisi li colpì, ma colpì mezzo mondo.Rico Tubbs ha scritto:doc G ha scritto: 07/04/2020, 22:26 Parlavamo di stampa di moneta.
Sovranità monetaria, moneta propria, banca centrale non del tutto indipendente (non hanno mai fatto il divorzio dal tesoro), stampano a manetta, monetizzano parte del debito pubblico. In un paese che non molto tempo fa era fra i più ricchi del mondo.
Signori, l'Argentina.
Oggi fallita per la nona volta.
Sarà che sovranità monetaria, stampare senza limiti, monetizzazione del debito non servono poi a molto?
Fermo restando che in un momento come questo in UE si può anche stampare più del solito, i mercati hanno più paura della recessione che della stampa e sanno bene che, passata la buriana, tedeschi ed olandesi metteranno un fermo
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Non molto tempo fa sarebbero 100 anni vero?
I colonnelli furono incapaci di affrontare la situazione (non solo dal punto di vista economico), ponendo le basi per tutto ciò che avvenne dopo (oltre ai crimini commessi, ma questo è un altro discorso), ma la grande crisi Argentina che li distanziò definitivamente dai paesi occidentali avvenne negli anni '90, per la precisione alla fine degli anni '90. Negli anni '80 l'Argentina non era poi tanto più povera di tanti paesi europei, anche dell'Europa occidentale, come, ad esempio, Spagna, Portogallo ed Irlanda.
Però aveva una classe politica populista, insofferente ai mercati ed ai trattati internazionali, che guardava con sospetto il commercio internazionale e gli investitori esteri, non accettava vincoli di bilancio, aumentava costantemente la presenza dello stato nell'economia.
Mi ricorda qualcosa, adesso mi sfugge cosa...
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
doc G ha scritto: 07/04/2020, 22:26 Parlavamo di stampa di moneta.
Sovranità monetaria, moneta propria, banca centrale non del tutto indipendente (non hanno mai fatto il divorzio dal tesoro), stampano a manetta, monetizzano parte del debito pubblico. In un paese che non molto tempo fa era fra i più ricchi del mondo.
Signori, l'Argentina.
Oggi fallita per la nona volta.
Sarà che sovranità monetaria, stampare senza limiti, monetizzazione del debito non servono poi a molto?
Fermo restando che in un momento come questo in UE si può anche stampare più del solito, i mercati hanno più paura della recessione che della stampa e sanno bene che, passata la buriana, tedeschi ed olandesi metteranno un fermo
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Nelle stesse ore il governo peronista di Alberto Fernandez e della vicepresidenta Cristina Fernandez de Kirchner ha dichiarato la sospensione del pagamento delle scadenze dei bond emessi sotto legislazione nazionale, per un totale di 9,8miliardi di dollari. Sospensione estesa a tutto il 2020. L'obiettivo è quello “di recuperare la sostenibilità del debito”. Così ha dichiarato il ministro dell'Economia, Martin Guzman, precisando che “il governo punta a un trattamento equo sia per il debito pubblico sotto legislazione argentina sia riguardo a quello sotto legislazione estera”.
Si tratta dei titoli in dollari denominati Bonar e Discount. Una scelta, quella di posticipare il pagamento al 2021, che alcuni analisti potrebbero considerare default selettivo. Ma che in tempi di Coronavirus viene interpretata come il primo passo di una lunga negoziazione con il Fondo monetario internazionale, di certo ora impegnato sul fronte emergenziale della sanità.
Il debito totale dell'Argentina è di circa 200miliardi di dollari, di cui la metà è debito estero ed è denominata in dollari. L'altra metà è così composta: 57 miliardi di dollari è il debito con il Fmi e 43 sono i miliardi di dollari, in titoli locali, denominati in pesos.
La situazione economica dell'Argentina non è affatto rassicurante; l'eredità del governo liberista di Mauricio Macri è pesante: oltre all'inflazione superiore al 50% è riuscito a peggiorare i conti pubblici e la loro sostenibilità. I peronisti, che peraltro non eccellono per capacità di controllo della spesa pubblica, ora gestiscono un negoziato molto complesso con il Fondo.