doc G ha scritto: 04/03/2020, 16:11
mr.kerouac ha scritto:
Beh mi sembra assolutamente un modello sostenibile con il fatturato delle squadre italiane.
E soprattutto, tra le decine delle soluzioni possibili, in assoluto la più intelligente.
Andiamo avanti così a darci martellate sui coglioni e sorridere quando ci rendiamo conto che fa male anche sedersi.
Modelli italiani per tenersi ad alto livello limitando i costi?
Atalanta e Lazio.
Che fino all'anno scorso, fra l'altro, erano più o meno sui livelli nostri.
Napoli.
Che quest'anno è con noi, ma per oltre un lustro ci ha dato la biada.
Per me è molto difficile replicare il modello dell'Atalanta, in alternativa ad un modello Arsenal o Dortmund potremmo pensare ad un modello Napoli o Lazio.
O magari una crescita modello Atletico, passato per anni in cui lanciava gente sconosciuta, arrivava fuori dal podio in campionato e dava il meglio in coppa UEFA, passaggio che è illusorio pensare di abbreviare di molto.
Basta che ci si renda conto che l'alternativa non è PSG o City.
E basta rendersi conto che TUTTI questi modelli hanno una stabilità invidiabile.
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Analizziamo i modelli italiani:
Atalanta: primavera da sempre fucina di talenti, ambiente in cui ogni giovane vuole arrivare per essere lanciato.
Punti di forza: scout, allenatore che ha un gioco bello e ammirato anche all’estero, poche pressioni, acquisti azzeccati e assolutamente in linea con le scelte dell’allenatore, che non si fa problemi a potare i rami inadeguati e non allineati al suo gioco. Azzeccati i leader della squadra, che si identificano nel gioco e sono distribuiti in tutte le zone del campo. Non trattengono nessuno, si fanno pagare un sacco di pali
Lazio: DS incredibile che scova talenti pagati pochissimo. Rosa cortissima, per cui l’allenatore è obbligato a insistere su giocatori che magari all’inizio non rendono. Modo di giocare verticale e riconoscibile, per cui è “facile” identificare che tipo di giocatore inserire. Allenatore che si sta scoprendo solido e valido
Napoli: nasce con giocatori forti, giovani e sconosciuti fortunatamente nello stesso momento (Hamsik, Lavezzi, Cavani), poi punta su allenatori/giocatori affermati (Benitez, Higuain, blocco Real Madrid), poi va su un allenatore con gioco riconoscibile e apprezzato. Rosa corta per cui anche lui deve puntare su giocatori che magari all’inizio sono sottovalutati.
In tutti i casi ci sono forze che remano nella stessa direzione: stile di gioco definito, rosa corta e funzionale, allenatore funzionale, giocatori magari limitati ma comunque ideali al modo di giocare
Noi abbiamo schegge impazzite. Pensate costruire una squadra a immagine e somiglianza di Gattuso. O far giocare Giampaolo senza il trequartista che chiede. O comprare nella stessa sessione di mercato Rebic, ibra e Leao e rinunciare sempre a uno di loro, facendolo quindi deprezzare..