Baroneir ha scritto: 07/01/2020, 0:08Che bello, non avendo niente da fare stasera mi faccio un giro per il forum e mi trovo questo nuovo topic. Vado con la mia esperienza di opera, maturata bazzicando per il regio di Torino con i suoi pregi e difetti.
Fondamentalmente io sono un wagneriano abbastanza convinto: non mi spaventa la lunghezza dei suoi lavori, anzi mi affascina il modo in cui riesce a caratterizzare i personaggi e a rendere protagonista l'orchestra. Nel confronto con Verdi secondo me non c'è storia: Verdi probabilmente è l'autore più elegante del panorama operistico e la grazia e la nobiltà del suono e delle voci che riesce a ottenere non credo che nessuno l'abbia mai replicata (anche un momento lirico e struggente come "Amami Alfredo" conserva una grazia unica), ma le sensazioni che mi danno un Tristano e Isotta o un Sigfrido difficilmente le ritrovo in altri compositori. Per darvi un esempio cercando due momenti confrontabili (tra molte virgolette) ascoltate il "Va Pensiero" e poi il "Coro dei pellegrini" dal Tannhauser. Con questo non voglio dire che Verdi è una merda, che Morzart è un stronzo e che il povero Wagner è un eroe (semicit.), anche perche il Trovatore e la Traviata sono sicuramente nella mia top10.
Da amante di Wagner poi non posso non apprezzare l'autore italiano più Wagneriano, Puccini. Ad ottobre è stata fatta al regio una bellissima Tosca, molto vicina ai livelli di quella della scala sia per gli interpreti che per allestimento. Non c'erano ovviamente i giochi di luce e i giochi rotanti che piacciono tanto a Livermore ma comunque la scenografia era molto fedele al canone classico; non avevamo la netrebko ma comunque la Pirozzi si è difesa bene (ottima voce, forse le manca un po' di presenza teatrale, importante per una Tosca soprattutto nel secondo atto). A Marzo avremo la Boheme forse il lavoro che mi piace di meno di Puccini, staremo a vedere: da quello che ho capito dovrebbe essere l'allestimento ripreso dalla prima assoluta andata in scena proprio al regio.
Nel complesso abbiamo un discreto cartellone: a dicembre abbiamo fatto una carmen integrale (quindi con tutti i recitati poi tagliati da Bizet), molto ben condotta ma con un cast non stellare. La prossima settimana si va con il matrimonio segreto e a febbraio il Nabucco, che finalmente la prima volta vedrò dal vivo.
Bene bene; bello aver trovato questo topic e altri infognati come me sull'argomento
EDIT: recuperando i messaggi ho visto che è uscito fuori Rossini. Io proprio non riesco a farmelo piacere: sarò io che non lo capisco ma musicalmente mi sembra non dico banale ma abbastanza scolastico; non trovo gli spunti, le linee melodiche e le armonie dei mostri sacri. E' un autore divertente con dei libretti e delle trame molto accattivanti (quasi goldoniano, con il tema ricorrente della superiorità intellettuale dei servi sui padroni), ma per me onestamente si ferma lì
Se posso fare due appunti all'interessantissimo discorso, mi sembra un po' troppo facile confrontare il Verdi di "Va Pensiero" con il Tannhauser, per due motivi, perchè il Verdi di Nabucco è un proto-Verdi, ancora molto elementare, e perchè i cori non sono nemmeno definibili cori, ma "arie per coro". Tutti cantano la stessa parte, non vi sono contrappunti tra le voci. Se proprio vogliamo fare un confronto Verdi Wagner prendiamo di Verdi il Simon Boccanegra o il Falstaff.
Seconda annotazione, da come scrivi, mi sembra che tu abbia sentito solo il Rossini brillante, se senti Ermione o il Mosè, o l'Otello (l'ultimo atto) o la Semiramide (con la scena finale di Assur che sembra anticipare Verdi), riscontrerai un trattamento drammaticissimo delle scene di insieme e una complessità che io prima ho ritrovato solo in Mozart.
Per me Rossini è un mostro sacro, uno dei grandi operisti della storia insieme a Handel, Wagner, Verdi e Mozart (e se ne devo mettere un sesto ci metto forse Puccini), ma è ovviamente questione di gusti, Rossini è tutto meno che un compositore romantico, per cui se uno ha un mood wagneriano è difficile che apprezzi Rossini