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Politica Internazionale

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da doc G » 16/12/2019, 18:45

In uk comunque c'è un uninominale a turno singolo, non doppio.
Pure a me l'uninominale piace a doppio turno, ma in fin dei conti c'è quasi solo in Francia
L'uninominale a turno singolo è veto che non garantisce la governabilità, a meno che non ci sia un bipartitismo, ma c'è anche da dire che favorisce molto il bipartitismo.
Un partito nuovo può anche provare a crescere, ma a meno che non abbia personalità molto forti rischia comunque di essere stritolato, come accadde l'ultima volta a Farage.
Tenuto conto che l'incentivo per il bipolarismo è molto forte di norma si torna sempre a forme di bipartitismo più o meno perfetto.
Dal 1895 ad oggi nel Regno Unito ci sono stati solo primi ministri conservatori o laburisti, altri partiti sono entrati nel governo durante le due guerre mondiali, per il resto abbiamo avuto la May e Cecil, conservatori, sostenuti anche dagli unionisti, Cameron, conservatore, anche dai liberaldemocratici ed il laburista MacDonald sostenuto da un governo di unità nazionale durante la crisi post 1929.
Diciamo che il campione è forte.
Tendenzialmente l'uninominale favorisce il bipolarismo e la governabilità, il proporzionale la presenza delle minoranze ed una migliore corrispondenza fra voti ed eletti.
Non sempre il proporzionale porta frammentazione ed ingovernabilità, basta pensare alla Germania, ma a volte anche dove c'è stata governabilità si arriva a momenti ingestibili, come in Spagna ora. Non sempre l'uninominale porta governabilità, basta pensare al casino in UK dopo il referendum sulla brexit.
Gli incentivi però sono quelli e spesso a quello si torna

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da mario61 » 16/12/2019, 21:15

doc G ha scritto: 16/12/2019, 18:45In uk comunque c'è un uninominale a turno singolo, non doppio.
Pure a me l'uninominale piace a doppio turno, ma in fin dei conti c'è quasi solo in Francia
L'uninominale a turno singolo è veto che non garantisce la governabilità, a meno che non ci sia un bipartitismo, ma c'è anche da dire che favorisce molto il bipartitismo.
Un partito nuovo può anche provare a crescere, ma a meno che non abbia personalità molto forti rischia comunque di essere stritolato, come accadde l'ultima volta a Farage.
Tenuto conto che l'incentivo per il bipolarismo è molto forte di norma si torna sempre a forme di bipartitismo più o meno perfetto.
Dal 1895 ad oggi nel Regno Unito ci sono stati solo primi ministri conservatori o laburisti, altri partiti sono entrati nel governo durante le due guerre mondiali, per il resto abbiamo avuto la May e Cecil, conservatori, sostenuti anche dagli unionisti, Cameron, conservatore, anche dai liberaldemocratici ed il laburista MacDonald sostenuto da un governo di unità nazionale durante la crisi post 1929.
Diciamo che il campione è forte.
Tendenzialmente l'uninominale favorisce il bipolarismo e la governabilità, il proporzionale la presenza delle minoranze ed una migliore corrispondenza fra voti ed eletti.
Non sempre il proporzionale porta frammentazione ed ingovernabilità, basta pensare alla Germania, ma a volte anche dove c'è stata governabilità si arriva a momenti ingestibili, come in Spagna ora. Non sempre l'uninominale porta governabilità, basta pensare al casino in UK dopo il referendum sulla brexit.
Gli incentivi però sono quelli e spesso a quello si torna

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lo so che in UK c'è un turno, dicevo quanto dicevo proprio per confermare che il sistema britannico non garantisce necessariamente la governabilità, comunque sono d'accordo con quello che scrivi

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da doc G » 17/12/2019, 0:33

Intanto anche il Times tende a pensare che il problema laburista sia stato Corbyn.
Forse la persona ideale per ricostruire un partito in difficoltà e restituirgli identità e partecipazione.
Probabilmente la persona peggiore per giocarsi una elezione decisiva.

https://www.thetimes.co.uk/article/vote ... lTdk909hHo

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da frog » 17/12/2019, 8:21

E' vero quanto scritto sull'uninominale secco e sul proporzionale, però basterebbe contare quanti governi ci sono stati in Italia e quanti in Gran Bretagna, per poter affermare che uno tende ad aiutarti a portare stabilità, mentre l'altro tende a portarti governi balneari.

Io non penso sia un caso che l'unico periodo relativamente stabile dal punto di vista dei governi in Italia ci sia stato quando si è virato verso un quasi uninominale secco, il Mattarellum, e da quando si è cambiata quella legge, si è ritornati in alto mare.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 17/12/2019, 12:11

intanto dai primi gossip politici sembra, per l'ennesima volta, in essere un piano dei tories per il No-Deal  :laughing:

ossia rispettare il 31 gennaio come uscita dall'UE ma senza approvare il deal che loro stesso avevano presentato alla camera e già pre-autorizzato con la maggioranza del governo passato.
in quel caso era mancato il decreto attuativo ( non passò per pochi voti).

Boris Johnson has put the prospect of a no-deal Brexit firmly back on the table, by introducing a legal provision to bar him from extending negotiations on a trade deal with Brussels beyond the end of next year.

The ban, to be included in the Withdrawal Agreement Bill tabled in parliament on Friday, will prevent the prime minister from buying extra time if trade talks are not completed within what most experts regard as an extremely tight timescale. Last week a leaked recording revealed that Michel Barnier, the EU’s chief negotiator, believed the timetable was “unrealistic”. He told MEPs: “We will not get everything done in 11 months.”



la sterlina, poco dopo quest'annuncio, è già rinculata sui valori pre-elezioni.
alla faccia della sicurezza dei mercati  :forza:


ricordo che negli accordi presi da Boris Johnson la Gran Bretagna, oltre alle tante beghe doganali, si fa carico di pagare all'UE 40 miliardi di euro in comode rate da circa 7 miliardi l'anno fino al 2026.
inoltre pagheranno la quota della loro membership del 2020 che è di circa 10 miliardi di euro.
 
quindi in totale fanno circa 50 miliardi di euro da dare all'UE nei prossimi 6 anni.

Senza accordo, invece, non ci sarà un solo penny nelle casse della BCE.

ma davero davero..(cit.) :penso:

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Hobbit83 » 18/12/2019, 11:12

Noodles ha scritto: 17/12/2019, 12:11intanto dai primi gossip politici sembra, per l'ennesima volta, in essere un piano dei tories per il No-Deal  :laughing:

ossia rispettare il 31 gennaio come uscita dall'UE ma senza approvare il deal che loro stesso avevano presentato alla camera e già pre-autorizzato con la maggioranza del governo passato.
in quel caso era mancato il decreto attuativo ( non passò per pochi voti).

Boris Johnson has put the prospect of a no-deal Brexit firmly back on the table, by introducing a legal provision to bar him from extending negotiations on a trade deal with Brussels beyond the end of next year.

The ban, to be included in the Withdrawal Agreement Bill tabled in parliament on Friday, will prevent the prime minister from buying extra time if trade talks are not completed within what most experts regard as an extremely tight timescale. Last week a leaked recording revealed that Michel Barnier, the EU’s chief negotiator, believed the timetable was “unrealistic”. He told MEPs: “We will not get everything done in 11 months.”



la sterlina, poco dopo quest'annuncio, è già rinculata sui valori pre-elezioni.
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ricordo che negli accordi presi da Boris Johnson la Gran Bretagna, oltre alle tante beghe doganali, si fa carico di pagare all'UE 40 miliardi di euro in comode rate da circa 7 miliardi l'anno fino al 2026.
inoltre pagheranno la quota della loro membership del 2020 che è di circa 10 miliardi di euro.
 
quindi in totale fanno circa 50 miliardi di euro da dare all'UE nei prossimi 6 anni.

Senza accordo, invece, non ci sarà un solo penny nelle casse della BCE.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 18/12/2019, 11:29

Hobbit83 ha scritto: 18/12/2019, 11:12
Noodles ha scritto: 17/12/2019, 12:11intanto dai primi gossip politici sembra, per l'ennesima volta, in essere un piano dei tories per il No-Deal  :laughing:

ossia rispettare il 31 gennaio come uscita dall'UE ma senza approvare il deal che loro stesso avevano presentato alla camera e già pre-autorizzato con la maggioranza del governo passato.
in quel caso era mancato il decreto attuativo ( non passò per pochi voti).

Boris Johnson has put the prospect of a no-deal Brexit firmly back on the table, by introducing a legal provision to bar him from extending negotiations on a trade deal with Brussels beyond the end of next year.

The ban, to be included in the Withdrawal Agreement Bill tabled in parliament on Friday, will prevent the prime minister from buying extra time if trade talks are not completed within what most experts regard as an extremely tight timescale. Last week a leaked recording revealed that Michel Barnier, the EU’s chief negotiator, believed the timetable was “unrealistic”. He told MEPs: “We will not get everything done in 11 months.”



la sterlina, poco dopo quest'annuncio, è già rinculata sui valori pre-elezioni.
alla faccia della sicurezza dei mercati  :forza:


ricordo che negli accordi presi da Boris Johnson la Gran Bretagna, oltre alle tante beghe doganali, si fa carico di pagare all'UE 40 miliardi di euro in comode rate da circa 7 miliardi l'anno fino al 2026.
inoltre pagheranno la quota della loro membership del 2020 che è di circa 10 miliardi di euro.
 
quindi in totale fanno circa 50 miliardi di euro da dare all'UE nei prossimi 6 anni.

Senza accordo, invece, non ci sarà un solo penny nelle casse della BCE.

ma davero davero..(cit.) :penso:
Niete soldi, ma in cambio loro cosa subirebbero?  
sicuramente il blocco temporaneo delle merci che vanno dall'UE all'UK (soprattutto farmaci).

dazi doganali più alti, problemi per i cittadini inglesi in UE (e viceversa).
Crollo prezzo sterlina (e valore case e mutui).

i danni sarebbero enormi al commercio (di entrambe le fazioni).

in compenso se da una parte lo stato perde nelle mancate tasse derivanti dal blocco merci, dall'altra non ha a bilancio questi 50 miliardi da dare all'UE nei prossimi 6 anni.

il trend infatti sta cambiando, le dichiarazioni oggi di Duncan Smith (tory):

Duncan Smith says that ruling out an extension to the transition period doesn't weaken our negotiating position with the EU - and that we're well-placed to negotiate with the US at the same time

Duncan Smith said it is often forgotten “just exactly how much the EU needs this deal with us as well”, adding: “It’s really important. We are their single largest export market for goods. We dwarf their exports to China and America.
 
“We are the fifth-largest export market in the world, which means, while we’re talking to the EU, the government should now be in the position to open discussions and negotiations with the United States at the same time, and that’s very important.
 
“That puts pressure on the EU of course.”



in soldoni: vogliono cambiare (nuovamente) l'accordo.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 18/12/2019, 11:57

giusto per portarsi avanti, dopo la Brexit, la nuova spina nel fianco dell'UE è la Polonia.
in realtà lo è sempre stata, ma ora c'è il parere del PIS.

proprio ieri la corte suprema Polacca ha giudicato incompatibile la nuova proposta di riforma statale con le principali norme comunitarie firmate dai polacchi stessi.

https://www.euronews.com/2019/12/18/pol ... court-says

la proposta di riforma della giustizia avanzata dal presidente Duda (che ha l'approvazione del primo ministro) è quella di rimuovere qualsiasi giudice della corte suprema qualora avanzasse dubbi di costituzionalità/legalità nelle leggi approvate dal governo.

robetta  :laughing:


(ovviamente l'escalation della storia segue il solito schema populista: legge che limita libertà costituzionali - la UE lo fa presente - politici locali aizzano il popolo contro UE che ostacola le libertà nazionali - il popolo vuole uscire dall'UE )

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Hobbit83 » 18/12/2019, 13:57

Noodles ha scritto: 18/12/2019, 11:29
Hobbit83 ha scritto: 18/12/2019, 11:12 Niete soldi, ma in cambio loro cosa subirebbero?  
sicuramente il blocco temporaneo delle merci che vanno dall'UE all'UK (soprattutto farmaci).

dazi doganali più alti, problemi per i cittadini inglesi in UE (e viceversa).
Crollo prezzo sterlina (e valore case e mutui).

i danni sarebbero enormi al commercio (di entrambe le fazioni).

in compenso se da una parte lo stato perde nelle mancate tasse derivanti dal blocco merci, dall'altra non ha a bilancio questi 50 miliardi da dare all'UE nei prossimi 6 anni.

il trend infatti sta cambiando, le dichiarazioni oggi di Duncan Smith (tory):

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Duncan Smith said it is often forgotten “just exactly how much the EU needs this deal with us as well”, adding: “It’s really important. We are their single largest export market for goods. We dwarf their exports to China and America.
 
“We are the fifth-largest export market in the world, which means, while we’re talking to the EU, the government should now be in the position to open discussions and negotiations with the United States at the same time, and that’s very important.
 
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in soldoni: vogliono cambiare (nuovamente) l'accordo. 

Però quei soldi erano dovuti per impegni presi in precedenza e non mantenuti causa brexit, no? Mica possono cancellarli a caso.
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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Hobbit83 » 18/12/2019, 13:58

Noodles ha scritto: 18/12/2019, 11:57giusto per portarsi avanti, dopo la Brexit, la nuova spina nel fianco dell'UE è la Polonia.
in realtà lo è sempre stata, ma ora c'è il parere del PIS.

proprio ieri la corte suprema Polacca ha giudicato incompatibile la nuova proposta di riforma statale con le principali norme comunitarie firmate dai polacchi stessi.

https://www.euronews.com/2019/12/18/pol ... court-says

la proposta di riforma della giustizia avanzata dal presidente Duda (che ha l'approvazione del primo ministro) è quella di rimuovere qualsiasi giudice della corte suprema qualora avanzasse dubbi di costituzionalità/legalità nelle leggi approvate dal governo.

robetta  :laughing:


(ovviamente l'escalation della storia segue il solito schema populista: legge che limita libertà costituzionali - la UE lo fa presente - politici locali aizzano il popolo contro UE che ostacola le libertà nazionali - il popolo vuole uscire dall'UE )
Qui più che l'europa verrebbe a mancare un contropotere, quindi essenzialmente la democrazia stessa.
 
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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 18/12/2019, 14:35

Hobbit83 ha scritto: 18/12/2019, 13:57
Noodles ha scritto: 18/12/2019, 11:29sicuramente il blocco temporaneo delle merci che vanno dall'UE all'UK (soprattutto farmaci).

dazi doganali più alti, problemi per i cittadini inglesi in UE (e viceversa).
Crollo prezzo sterlina (e valore case e mutui).

i danni sarebbero enormi al commercio (di entrambe le fazioni).

in compenso se da una parte lo stato perde nelle mancate tasse derivanti dal blocco merci, dall'altra non ha a bilancio questi 50 miliardi da dare all'UE nei prossimi 6 anni.

il trend infatti sta cambiando, le dichiarazioni oggi di Duncan Smith (tory):

Duncan Smith says that ruling out an extension to the transition period doesn't weaken our negotiating position with the EU - and that we're well-placed to negotiate with the US at the same time

Duncan Smith said it is often forgotten “just exactly how much the EU needs this deal with us as well”, adding: “It’s really important. We are their single largest export market for goods. We dwarf their exports to China and America.
 
“We are the fifth-largest export market in the world, which means, while we’re talking to the EU, the government should now be in the position to open discussions and negotiations with the United States at the same time, and that’s very important.
 
“That puts pressure on the EU of course.”



in soldoni: vogliono cambiare (nuovamente) l'accordo. 

Però quei soldi erano dovuti per impegni presi in precedenza e non mantenuti causa brexit, no? Mica possono cancellarli a caso.   

no.

40 miliardi di euro sono la sanzione da pagare per uscire dal trattato stipulato all'epoca.

10 miliardi invece sono ultima tranche per membership UE 2020 che devono pagare perchè in ritardo con i tempi di uscita (e partecipano quindi a tutto il programma finanziamenti UE, specialmente la Scozia).


se non c'è deal, loro escono coattivamente a 0.

 
Ultima modifica di Noodles il 18/12/2019, 14:49, modificato 2 volte in totale.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 18/12/2019, 14:39

ovviamente è un discorso teorico perchè privo di basi storiche di riferimento.

la portata di un no deal al momento non è quantificabile.

mi sembra chiaro che, facendo leva sull'elezioni vinte facilmente e sul fatto che i tempi stringono, l'obiettivo dei tories sia quello di riportare il deal ottenuto in una nuova fase di negoziazione per abbassare (ulteriormente) la sanzione da pagare all'UE.

 

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Spree » 18/12/2019, 16:01

Noodles ha scritto: 18/12/2019, 14:35
Hobbit83 ha scritto: 18/12/2019, 13:57
Però quei soldi erano dovuti per impegni presi in precedenza e non mantenuti causa brexit, no? Mica possono cancellarli a caso.   

no.

40 miliardi di euro sono la sanzione da pagare per uscire dal trattato stipulato all'epoca.

10 miliardi invece sono ultima tranche per membership UE 2020 che devono pagare perchè in ritardo con i tempi di uscita (e partecipano quindi a tutto il programma finanziamenti UE, specialmente la Scozia).


se non c'è deal, loro escono coattivamente a 0.

  
Eh?

Guarda che sei davvero fuori strada. Se non c'è un accordo, l'UE può passare - a voler fare il gioco duro - al recupero coatto. La cifra è oggetto di un accordo (e quindi si tratterebbe di ricalcolare, eccetera), ma l'idea che senza non ci siano obblighi finanziari è veramente fuori strada. 

Non si è mai - giustamente - parlato di "sanzione" in alcuna sede seria, se non nella propaganda Inglese.
 

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 18/12/2019, 16:04

Spree ha scritto: 18/12/2019, 16:01
Noodles ha scritto: 18/12/2019, 14:35
no.

40 miliardi di euro sono la sanzione da pagare per uscire dal trattato stipulato all'epoca.

10 miliardi invece sono ultima tranche per membership UE 2020 che devono pagare perchè in ritardo con i tempi di uscita (e partecipano quindi a tutto il programma finanziamenti UE, specialmente la Scozia).


se non c'è deal, loro escono coattivamente a 0.
Eh?

Guarda che sei davvero fuori strada. Se non c'è un accordo, l'UE può passare - a voler fare il gioco duro - al recupero coatto. La cifra è oggetto di un accordo (e quindi si tratterebbe di ricalcolare, eccetera), ma l'idea che senza non ci siano obblighi finanziari è veramente fuori strada. 

Non si è mai - giustamente - parlato di "sanzione" in alcuna sede seria, se non nella propaganda Inglese.
  

se non c'è accordo, non c'è nessuna intesa.

su quali basi fai il recupero coatto?

se l'accordo salta, salta pure la cifra.

gli obblighi finanziari come li fai espletare? e su quali valori?

siamo ovviamente nel campo della teoria più pura, ma non sono affatto certo che senza deal...ci sia recupero effettivo.
 

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 18/12/2019, 17:05

@Spree


https://www.euractiv.com/section/uk-eur ... f-no-deal/


tra l'altro la materia è tuttora in discussione.

questa è la risposta UE a : Boris Johnson tells Peston that the UK won’t be paying the £39bn divorce bill if we leave the EU without a deal. He wouldn’t be drawn on an alternative sum.



bluffa...ma siamo nel campo delle ipotesi, perchè il trattato non prevede queste eventualità nel recesso.

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