Esattamente, salvo alcune partite, in A durante le partite stesse hai momenti per rifiatare, non solo il ritmo é lento, ma le squadre generalmente giocano abbastanza bloccate, non c'è motivo per il quale un'atleta allenato di 36 anni non possa reggere.frog ha scritto: 27/09/2019, 8:27La sostanza l'ha espressa bene secondo me Cravero durante il commento della partita di mercoledì.Honkytonk ha scritto: 26/09/2019, 18:16
No, tautologicamente parlando a presenze bisogna tornare al 2013/14 per trovarne un numero totale maggiore, i minuti purtroppo Wikipedia non li forniva quando mi ricordavo di aver visto qualcosa che avvalorasse la tesi che comunque non fosse defunto l'anno scorso e non lo fornisce tutt'ora, ma immagino tu abbia la fonte giusta dalla quale attingere e me ne farai dono .
Il senso spiccio del discorso è che mi sembra , da questo primo scampolo di stagione, statisticamente irrilevante, che sia tutt'altro che morto
Un giocatore del genere, un campione/fuoriclasse, ovviamente in questo momento della sua carriera, fa fatica a reggere i ritmi della Champions, ma in quelli compassati della nostra serie A, spiega calcio fin da dentro gli spogliatoi.
Infatti la cosa che più mi ha colpito è la sua capacità di essere dentro ad ogni azione, gioca a tutto campo, sembra uscito dall'Olanda degli anni '70 per come si muove con e senza palla.
Tra l'altro la longevità in generale nello sport é aumentata, gli allenamenti sono sempre più specifici, puoi controllare molte più cose di prima.