bostonc ha scritto: 10/02/2019, 6:39Dilapidati 27 V E N T I S E T T E punti di vantaggio. Il pride (sempre se esiste) infilatevelo dove non batte il sole.
I punti, per dire, erano 28...Nemmeno io avevo tenuto bene il conto, pensavo fossero 26...
Poco importa.
Il pride, invece, fa parte della storia dei Celtics, e, parere mio, va trattato da un tifoso dei Celtics con il rispetto che questi evidentemente non hanno.
Perchè il problema principale è proprio che da una stagione a questa parte, si è rotto qualcosa e questi non hanno niente della squadra di basket, in generale, men che meno di Celtics.
Sono poi gli stessi che sono andati ad un suicidio collettivo in gara 7 dalle finali Nba, andando al di là qualsiasi aspettativa.
Finora sono stato deluso dalla stagione, ma pensavo che ai playoff non ci fosse nessuno in grado di metterci veramente sotto.
Adesso, dopo la deadline, ma soprattutto dopo queste due mazzate incredibili ed inconcepibili, penso che sarà quasi impossibile combinare qualcosa di buono.
Leggersi su espn le dichiarazioni di Morris, che dice paro paro una cosa che anche a me arrivava come sensazione: sembra che ognuno giochi per i fatti suoi.
Il problema è che Morris ha avuto nel complesso un'ottima stagione, ma se ne esce così proprio nel momento in cui è in calo evidente, così come quando Irving faceva certe dichiarazioni era il primo a doversene stare zitto.
Con queste dichiarazioni o si va fino in fondo, dopo avere dato l'esempio sul campo, oppure le si evita.
Ci sarebbe da ridere non fosse che sta capitando a noi: lo scorso anno c'era il rifiuto della sconfitta, quest'anno c'è il rifiuto della vittoria.
Oramai mi sto abituando, ed ho capito che stava succedendo qualcosa quando siamo arrivati a 68 con 4:39 da giocare alla fine del primo tempo(che poi è coinciso con il nostro massimo vantaggio, 40-68): in quel momento siamo praticamente usciti dal campo, e nessuno si è preso la responsabilità di rientrarci.
Il secondo quarto è finito 13-6 di parziale per loro: 6 punti segnati da noi in quattro minuti abbondanti, dopo averne segnati 68 in 17 minuti.
Lì è stato l'inzio, nel terzo la degna continuazione.
Andando a rivedere il play-by-play, sempre che sia esatto, in quei 4 minuti c'è stato un solo timeout, e lo hanno chiamto i Clippers.
E qui vengo a Stevens...
Non è tanto il fatto che il vantaggio si sia ridotto da 28 a 21 punti, ma è per come giocavano: l'anima di questa squadra è difensiva, e se mettiamo insieme le azioni difese nelle ultime tre partite, non raggiungiamo le dieci.
Se l'ho capito io, che questi erano usciti dal campo, lo deve capire lui molto prima di me.