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da Wolviesix » 21/11/2018, 14:59
Topic interessantissimo e discorso complesso e su cui ho tanti pensieri.
Provo a buttare giù un post sapendo che magari non sarà perfettamente lineare e sicuramente dimenticherò qualcosa.
L'NBA odierna è profondamente diversa da quella di anche solo 15/20 anni fa, dove c'era Shaq a maramaldeggiare in mezzo al pitturato.
C'erano o stavano per chiudere la carriera Sabonis, Malone, Sheed, Chris Webber, e compagnia.
Oggi la figura del centro come veniva intesa a fine anni '90/inizio '00 non esiste più. Il gioco si basa sul pace, sullo spacing, sull'abolire i long two e prendere tante triple. Con l'analitica, i Warriors e i Rockets sono stati i primi a percorrere queste strade. I centri devono essere in grado di reinventarsi in questo nuovo gioco (vedere le statistiche sui tiri da 3 di Brook Lopez in carriera).
Anche l'MLB è profondamente cambiata: i partenti vanno molto più corti rispetto ad anni fa, i rilievi che lanciano 95+ MPH sono una marea e ci sono tanti specialisti nei bullpen. Risultato? Più strikeout.
I battitori, dal canto loro, aiutano questa tendenza cercando sempre di più l'home run. Più HR, più K (le cose sono collegate), più lanciatori che fanno poco ma bene, lanciatori che lanciano più forte.
Pensare che l'NFL possa essere esente da cambiamenti del genere è utopistico. Lasciamo perdere i cambiamenti regolamentari (che sono profondamente legati a tutto quello che è venuto di conseguenza, ma tanto sappiamo di cosa parliamo).
Negli ultimi anni si sono visti arrivare in NFL atleti con caratteristiche uniche che hanno un po' smontato l'archetipo precedente di questi ruoli...ovviamente si parla per ora di eccezioni visto che non sono cose facilmente replicabili, però si tratta comunque di qualcosa che influisce pesantemente sul gameplan difensivo degli avversari.
Cam Newton: è alto, grosso, difficile da placcare, è un QB che può correre tranquillamente e lanciare allo stesso modo, infatti crea non pochi grattacapi alle difese avversarie. Prima del SB 50 leggendo l'articolo di Andrea Campagna sul gioco di corsa dei Panthers non invidiavo Wade Phillips e il lavoro che avrebbe dovuto fare per difenderlo...e alla fine comunque l'ha fatto.
Gronk, Graham e Kelce hanno fatto ripensare il ruolo di TE, che è molto più ricevitore anche verticale, e gente con quel fisico (Graham è finito ma nel suo prime i giochi in goal line con lui erano praticamente illegali) è praticamente impossibile da marcare. Ci sono forse ancora meno difensori che possono matchare la loro grandezza fisica e agilità che loro stessi.
La Legion of Boom ha invertito un trend, andando con Sherman e Browner a cercare corner alti e lunghi, con un wingspan più ampio delle loro controparti dell'epoca: la cosa ha fatto nascere una tendenza.
Tyreek Hill stesso è passato da ritornatore/ricevitore di screen e end around a un ricevitore completo e affidabile nel corto, medio e lungo, e con la sua velocità è a suo modo immarcabile.
I DC hanno reagito: basti pensare al fatto che ormai non si giochino più 4-3 o 3-4 pure, si tratta spesso di "ibridi" e con schemi particolari, spessissimo si gioca in dime o nickel e non solo in situazioni particolari come qualche anno fa.
Pensiamo poi a tutte le tendenze che in passato sono partite e sono state accantonate: la wildcat ad esempio, o la zone read di RG3, o l'up tempo di Kelly.
Sono arrivati, hanno scompigliato un po' le carte, altri hanno copiato la cosa, le difese si sono adattate, e gli attacchi sono passati ad altro (che non vuol dire che non si giochino più in assoluto, ma non sono più "di moda").
Sono arrivate le RPO, e le difese si stanno adattando anche a quelle.
Parlando dei Rams: l'anno scorso hanno iniziato, credo dopo averlo visto dai Chiefs per la prima volta (ma non sono sicuro), a fare giocate con passaggi quasi appena toccati dal QB al ricevitore che si spostava da un lato all'altro. Hanno avuto successo. Quest'anno l'hanno riproposto a inizio anno, altre squadre l'hanno introdotto nel playbook, le difese hanno capito come difenderlo, e ora sono almeno 3-4 partite che non viene più chiamato.
Anche l'anno scorso, spesso gli end-around dei WR (che fossero Watkins, Kupp o Woods) fornivano un gioco di corsa efficace in grado di prendere stabilmente 8-10 yard, quest'anno viene sempre riproposto per tenere le difese oneste, ma ha mooolta meno efficace.
Quindi non è vero per me che le difese non reagiscono, solo che spesso si tratta di mettere cerotti per chiudere una diga.
I Rams come ho già detto altrove e anche qui in attacco giocano praticamente solo in 11 personnel, solo che da lì possono fare una varietà incredibile di cose: corsa off-tackle, corsa dritta, end around di cui parlavamo prima, WR screen, RB screen, schema di passaggio "puro", play action...
Nel momento in cui la difesa si mette in posizione per difendere una cosa, ecco che se ne apre un'altra: se muovi i LB per difendere un end around, sarà più facile che uno screen per Gurley lanciato dalla parte opposta del campo sia efficace.
Quando i Saints schierano Taysom Hill hanno un giocatore che può ricevere, correre e lanciare: puoi anche studiare le tendenze degli avversari, ma something's gotta give.
Si sono visti anche tanti bei concetti di gioco e schemi particolari quest'anno, ad esempio quando in goal line contro SF GB ha schierato 4 ricevitori a "diamante" da un lato lanciando uno screen verso quello più lontano per fargli avere più blocchi.
Le difese si adatteranno, come dice Andrea Campagna, ma al momento devono scegliere di che morte morire e basta contro certi attacchi.
L'NFL sta attingendo a piene mani ancora una volta dal college, dove giocoforza l'inventiva la deve fare da padrone per avere un vantaggio contro alcuni avversari.
Una cosa che apprezzo molto è che in questa "evoluzione" del gioco uno dei principali esponenti sia Reid, che ha 60 anni ma non è fossilizzato su un football di 20 anni fa come altri.
Un'altra evoluzione che mi aspetto dovuta a questi attacchi è l'abolizione del punt se non proprio in situazioni disperate di campo e down, ormai è una lotta di posizione e avere la palla in mano per segnare conta sempre di più. Credo inizieremo a vedere sempre di più squadre che giocano quarti down con distanze inferiori alle 5 yard se dalle proprie 40 in poi. Un'altra cosa è l'abolizione di certe "convenzioni" che non hanno senso a fronte di decisioni che sembrano più cervellotiche ma più analitiche, come andare da 2 quando si segna sotto di 14 punti, o anche solo andare da 2 perchè porta più punti: nel SNF Nagy è andato da 2 dopo il TD del 9-0 mettendo sul tabellone un inusuale 11-0.
E poi ancora, costringendo i Vikings a doverlo fare a loro volta.
Ultima modifica di
Wolviesix il 21/11/2018, 16:03, modificato 1 volta in totale.
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